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martedì 28 febbraio 2023

"Il solo posto al mondo", di Giacomo Assennato

 


TITOLO: Il solo posto al mondo

AUTORE: Giacomo Assennato

CASA EDITRICE: Milena Rainbow

GENERE: Romance MM contemporaneo

PAGINE: 232

DATA DI PUBBLICAZIONE: 22 giugno 2021

PREZZO EBOOK: € 1,99

PREZZO CARTACEO: € 14,00



TRAMA



Gabriele ha scelto di essere invisibile, di chiudersi al mondo e di dedicarsi solo allo studio, e gli riesce davvero bene. Non vuole mostrarsi agli altri per quello che è e ha preferito abbracciare la solitudine. Cristian è diverso. La sua famiglia lo appoggia in tutte le scelte e si sente libero di vivere come vuole. Con la sua intraprendenza scioglie il nodo che impedisce a Gabriele di essere se stesso, allontanando la sua malinconia di fondo. Tra i due nasce un'intensa storia d'amore, ma eventi inaspettati si frappongono ai loro progetti e desideri. Gabriele e Cristian si amano, ma devono fare i conti con la vita, che accade e basta, senza chiedere il permesso.



RECENSIONE



Senti, prendila come ti pare, non m'importa, però io non ti lascio andare via.


Oltre a Progetto Fantasy, tra i gruppi letterari di facebook che seguo maggiormente c'è Il Mondo degli MM. Uno dei suoi membri più attivi è Giacomo Assennato, che da diversi anni si dedica alla scrittura di romance MM come questo, che segna il suo debutto come autore di Milena Rainbow (in genere si dedica all'autopubblicazione). La storia comincia nel 1999 a Milano, dove il ventitreenne Gabriele frequenta l'ultimo anno di Storia e Letteratura. Estremamente timido e riservato, vive in una sorta di invisibilità perenne e non fa altro che studiare e prendersi cura di sua madre e del suo fratello minore. Un giorno, superato un difficilissimo esame con un bel trenta e lode, si ferma per la prima volta a pranzo alla mensa universitaria, e vicino a lui si siede il suo coetaneo Cristian, uno studente di Design del prodotto industriale molto estroverso e intraprendente. Tra i due scatta una scintilla destinata a trasformarsi in una dolcissima storia d'amore che aiuta Gabriele a uscire dal proprio guscio e a vivere pienamente la sua vita con gioia e orgoglio. Ma quando Cristian viene convocato per la leva obbligatoria a Catanzaro, la situazione precipita.
Il solo posto al mondo è un libro delizioso e intenso dotato della capacità di arrivare dritto al cuore per riempirlo di speranza e tenerezza. Attraverso uno stile molto semplice ed evocativo, l'autore ha dato vita a una storia commovente che si legge tutta d'un fiato e non annoia mai. Il suo maggiore punto di forza è costituito senza dubbio dai due protagonisti, nei quali è facilissimo immedesimarsi. Gabriele è quello chiuso, riservato e ancora intrappolato nell'armadio, quello che ha paura di provare ciò che prova e fa di tutto per rendersi invisibile. Nel corso della storia però lo vediamo crescere, imparare a sorridere di più e diventare un po' più estroverso e sicuro di sè, complice l'affetto della sua famiglia e soprattutto l'amore di Cristian. Quest'ultimo invece è solare e intraprendente, vive la sua natura fino in fondo e ha già avuto diverse relazioni alle spalle, ma è con Gabriele, del quale diventa una sorta di angelo custode, che scopre il vero amore. Sono ragazzi ai quali è impossibile non voler bene, pieni di sentimenti intensi e fragilità, e la loro storia è tanto semplice e pura quanto bella, sebbene, come spesso accade, si ritrovino ad affrontare gli imprevisti della vita e commettano errori madornali che ti fanno venire voglia di entrare nel libro e di tirarli per le orecchie, specialmente verso la fine della prima parte. Ma non sono solo loro le star: anche i personaggi secondari sono riusciti molto bene, e fatta eccezione per certi bulli, si sono fatti apprezzare tutti, dal primo all'ultimo.






Cristian gli prese la mano. <<Qui>> disse, portandosela sul cuore, <<è qui la tua casa.>> <<Il solo posto al mondo in cui voglio abitare.>>


Il libro si snoda nel corso di diversi anni (con tanto di epilogo nel 2018), e affronta con schiettezza e delicatezza varie tematiche quali le grandi difficoltà della leva obbligatoria (che qualcuno comodamente seduto sulla sua poltrona di velluto auspica di ripristinare), la paura di uscire allo scoperto, la vita scolastica fatta di colleghi rigidissimi e di studenti in difficoltà che hanno bisogno di essere seguiti e aiutati, gli attacchi di panico, le relazioni a distanza, l'imprevedibilità della vita, il dolore e le seconde occasioni. Ci sono alcune imprecisioni (es. Gabriele che nel 1999 si mette a cercare Cristian su Facebook quando quest'ultimo è stato creato nel 2004 e in Italia ha iniziato a diffondersi davvero solo nel 2006), e per la piega che a un certo punto prende la storia sarebbe stato opportuno far seguire a Gabriele un percorso terapeutico, ma nonostante ciò rimane un libro bellissimo pregno di sequenze commoventi da diluvio universale e altre che toccano vette di felicità, il cui fulcro principale è l'Amore con la A maiuscola, un amore fatto di tanti colori meravigliosi, un amore che ti piove addosso e che, anche se infiniti ostacoli tentano l'impossibile per togliertelo e lasciarti col cuore spezzato, fa mille giri e torna da te.
Il solo posto al mondo è il libro perfetto per chi crede nel vero amore e nelle seconde occasioni, e ringrazio di cuore Giacomo Assennato per averlo scritto.


Quando è così forte l'amore non muore; gira, aspetta e, alla fine, se ci riesce, torna indietro.


VOTO: 4,5/5













lunedì 27 febbraio 2023

The Son

 

 

TITOLO: The Son

TITOLO ORIGINALE: The Son

ANNO DI PRODUZIONE: 2022

GENERE: Drammatico

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America, Regno Unito, Francia

CASA DI DISTRIBUZIONE: 01 Distribution

REGIA: Florian Zeller

CAST: Hugh Jackman, Laura Dern, Vanessa Kirby, Zen McGrath, Anthony Hopkins, Hugh Quarshie, William Hope

DURATA: 123 Minuti

 

TRAMA

Dopo il divorzio dei genitori, il diciassettenne Nicholas non riesce più a sopportare la convivenza con la propria madre. Il ragazzo sembra essere pervaso da un male di vivere dal quale riesce a difendersi solamente rifugiandosi nei propri ricordi felici d'infanzia.

 

RECENSIONE

Nicholas non va più a scuola praticamente da un mese.

Dopo il magnifico The Father, Florian Zeller torna realizzando per il grando schermo The Son, terzo capitolo della trilogia teatrale da lui stesso scritta. The Son è un film che si vuole addentrare nelle complesse dinamiche di un divorzio, mostrando soprattutto il punto di vista del figlio. 

The Son è film più sottotono del capitolo precedente, The Father. I due film hanno trame completamente distaccate e diverse, ma il primo era opera più originale sotto diversi aspetti, mentre  The Son è un film più canonico e lineare. Ma è una pellicola che riesce a fare penetrare lo spettatore in certe situazioni complesse e a mostrare efficacemente le problematiche della famiglia di Nicholas, il protagonista del lungometraggio.

  

Peter - Volevo solo sapere come stai? - Nicholas - Vorrei vivere con te.

The Son si avvale di un cast di assoluto primo livello, con attori del calibro di Hugh Jackman, che ormai è uscito definitivamente dal ruolo di Wolverine e dall'etichetta di attore specializzato in film sui supereroi, e Laura Dern, che si sta sempre più dimostrando un'attrice estremamente eclettica ed è molto convincente nel ruolo della madre del protagonista.  

The Son è una pellicola che sviluppa  tematiche attuali interessanti ma risulta meno incisivo di The Father. Del resto era molto difficile fare meglio di quell'opera. Florian Zeller si conferma comunque un regista brillante e maturo e con molto da esprimere. Non resta che attendere l'uscita del terzo capitolo, ovvero The Mother (primo in ordine cronologico della trilogia teatrale).

Hai detto che non ti senti vicino ai tuoi coetanei .

Voto: 3,5/5



          

martedì 21 febbraio 2023

"Dark Rise", di C. S. Pacat


 TITOLO: Dark Rise

TITOLO ORIGINALE: Dark Rise

SAGA: Dark Rise #1

AUTORE: C. S. Pacat

CASA EDITRICE: Oscar Mondadori Vault, collana Oscar Fantastica

GENERE: Fantasy storico young adult a tematica LGBTQIA+

PAGINE: 480

DATA DI PUBBLICAZIONE: 14 febbraio 2023

PREZZO EBOOK: € 12,99

PREZZO CARTACEO: € 24,00



TRAMA



Londra, 1821. Il mondo antico è scomparso insieme alla sua magia. Gli eroi sono morti, i castelli giacciono in rovina, e l'epica battaglia tra la Luce e l'Oscurità è caduta nell'oblio. Solo l'Ordine dei Custodi ne tramanda la memoria e vigila, secolo dopo secolo, per preservare l'umanità dal ritorno del Re Nero. Will, un ragazzo in fuga dagli uomini che gli hanno ucciso la madre, viene rintracciato da un vecchio servitore che, prima di morire, lo indirizza dai Custodi. È così che Will si trova catapultato in un mondo di leggende e magia, e scopre di avere un ruolo fondamentale nella lotta contro le Tenebre sempre più vicine. In una Londra minacciata dal ritorno del Re Nero, gli eroi e gli antieroi di una guerra a lungo dimenticata iniziano a pianificare le proprie strategie. E mentre i giovani discendenti delle due parti assumono i ruoli a cui sono destinati, si risvegliano antichi conflitti, vecchi amori e si forgiano nuove alleanze. In questo scenario, Will si schiererà al fianco degli ultimi eroi della Luce per impedire che ciò che ha distrutto il loro mondo torni per annientare anche il suo.



RECENSIONE



Anche nella notte più buia brilla una stella.



Dopo il successo clamoroso della trilogia Captive Prince, C.S. Pacat ha dato il via a una nuova grande avventura che ho aspettato con trepidazione per oltre un anno. È il 1821, e il diciassettenne Will Kempen è appena arrivato a Londra dopo una fuga rocambolesca. Mentre intorno a lui cominciano ad accadere cose strane e misteriose, viene catturato dagli stessi uomini che hanno ucciso sua madre e rinchiuso nella stiva di una nave sul Tamigi. A salvarlo intervengono la sua coetanea Violet, una ragazza metà indiana e metà inglese dotata di una forza prodigiosa, e un gruppo di guerrieri appartenenti all'ordine dei Custodi, protettori della luce e dell'umanità. Portato in salvo nella loro cittadella segreta insieme alla sua nuova amica, riceve una rivelazione sorprendente: lui è il prescelto, destinato a salvare il mondo dal ritorno del Re Nero, un uomo malvagio assetato di potere che mira a ripristinare la magia e a instaurare una tirannia spietata e infinita. Così, tra nuovi legami che sbocciano e difficili addestramenti, Will si ritrova catapultato in una realtà complessa, misteriosa e pericolosa in cui niente è quello che sembra.

Si è fatto aspettare parecchio, ma è stata un'attesa che è valsa la pena, perché Dark Rise si è rivelato un vero gioiello ben oltre le già rosee previsioni. Innanzitutto vorrei fare i miei più sinceri complimenti a C.S. Pacat, perché attraverso quello stile raffinato ed evocativo che mi ha conquistata fin da subito ha dato vita a una storia pazzesca, avvincente e piena di suspense che mi ha tenuta incollata alle pagine fino all'ultimo capoverso. Il worldbuilding, per citare Mary Poppins, è praticamente perfetto sotto ogni aspetto: ha richiesto ben dieci anni di lavoro, e il risultato è davvero notevole, tanto che non ha nulla da invidiare ai grandi classici del fantasy, dei quali riprende in modo efficace alcuni elementi caratteristici come il trope del prescelto e la lotta tra il bene e il male. Ci si muove tra le strade della Londra del diciannovesimo secolo e in un meraviglioso mondo nascosto agli occhi dei più in cui un ordine di cavalieri leggendari custodisce il ricordo di grandi storie e tradizioni e si allena duramente per proteggere la luce ed ergersi contro le tenebre che avanzano. E su questo ponte tra due realtà abbiamo modo di conoscere personaggi meravigliosi pieni di sfaccettature. Non sono eroi perfetti senza macchia e senza paura: hanno le loro paure, le loro fragilità, il loro dolore, la loro meravigliosa umanità, ed è molto facile immedesimarsi. C'è Will, coinvolto senza volerlo in qualcosa di più grande di lui e che cerca la verità e se stesso, c'è Violet, sottovalutata e denigrata da chi dovrebbe proteggerla e con una grande forza fisica e soprattutto interiore che scopre poco a poco, c'è Justice, il mentore che chiunque vorrebbe avere, c'è l'affascinante e misterioso James che nasconde tutto un mondo dentro di sè. E qui mi fermo perché non voglio rovinarvi la sorpresa, vi basti sapere che tutti questi personaggi sono fantastici e che vanno conosciuti poco per volta, come si fa con gli amici.






Credo che ciò che le persone sono state sia meno importante di ciò che sono. E ciò che sono è meno importante di ciò che potrebbero essere.



Se pensate che gli young adult siano un mondo sempre allegro stile Kumbaya, sappiate che vi sbagliate: neanche in questo caso C.S. Pacat ha lesinato in sadismo, tra batoste improvvise, morti dolorose e momenti di grande sconforto. Si soffre, ma in mezzo all'oscurità c'è una luce splendente che non vacilla mai, perché il libro celebra l'amicizia, le famiglie per scelta, la speranza e la forza della collaborazione che abbatte i pregiudizi. Inoltre, nonostante il focus principale non sia il romanticismo, cominciano a instaurarsi le basi di una fantastica storia d'amore a fuoco lento. Mi farà penare come hanno fatto all'epoca Damen e Laurent? Le premesse e certi colpi di scena da pelle d'oca gridano: <<Sì!>> a squarciagola, ma sono sicura che, proprio come nell'altra trilogia, ne varrà la pena e sarà bellissimo (dopotutto, sono gli ostacoli e lo slowburn una delle ragioni principali per cui amo C.S. Pacat).

Insomma, di carne al fuoco ce n'è tantissima, l'inizio non lascia un attimo di respiro, e Dark Rise ha tutte le carte in regola per conquistare il cuore di chi ama i fantasy a sfondo storico, gli amori a fuoco lento, le grandi amicizie e le storie a tematica LGBTQIA+. Abbraccio fortissimo C.S. Pacat: ti ringrazio per aver iniziato questa nuova trilogia (di cui voglio più che mai il sequel), per avermi ricordato che le cose non sono mai bianche o nere, e per avermi insegnato che ciò che eravamo è meno importante di ciò che siamo e che ciò che siamo è meno importante di ciò che potremmo essere.



Si può scappare dai propri nemici. Non si può scappare da se stessi.



VOTO: 5/5












lunedì 20 febbraio 2023

Tár

  

TITOLO: Tár

TITOLO ORIGINALE: Tár

GENERE: Drammatico

ANNO DI PRODUZIONE: 2022

CASA DI DISTRIBUZIONE: Universal Pictures

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America, Germania

REGIA: Todd Field

CAST: Cate Blanchett, Noémie Merlant, Nina Hoss, Sophie Kauer, Julian Glover, Allan Corduner, Mark Strong, Sylvia Flote

DURATA: 158 minuti


 TRAMA

La celebre musicista Lydia Tár sta per registrare la sinfonia che  rappresenterà l'apice della sua arte e carriera. Tuttavia, quando il destino sembra farsi ostile, trova conforto in Petra, la sua figlia adottiva.

 

RECENSIONE

 Oggi essere accusati equivale ad essere colpevoli.

  Tár, il nuovo film di Todd Field che dopo sedici anni è tornato dietro la macchina da presa, è una pellicola che attraverso le varie sfaccettature della protagonista, interpretata da una straordinaria Cate Blanchett, ci racconta l'impostazione della società contemporanea attraverso i successi e il declino di Lydia Tár.

Oggi essere accusati equivale ad essere colpevoli, questa citazione dal film riprende perfettamente il messaggio che l'opera di Field vuole simboleggiare. Tár fa anche un'attenta riflessione prendendo come fonte di ispirazione i vari scandali che ci sono stati a Hollywood in questi ultimi anni che, come ad esempio nel caso delle accuse di molestie a Kevin Spacey, si sono in seguito rivelate in gran parte infondate, ma distruggendo preventivamente una eccellente carriera di attore. Ma questo lungometraggio ha dentro di se molte tematiche, come la trasformazione della società del dopo-Covid e di come i social network abbiano un potere negativo sulle nostre vite. 


 

Andris - Come va la scrittura? - Lydia - Non benissimo. Continuo a sentire qualcosa. Andris -Schopenhauer misurava l'intelligenza di un uomo in base alla sua sensibilità al rumore.

Il film si regge principalmente sulla maestosa interpretazione di Cate Blanchett: sembra quasi che  non interpreti Lydia Tár ma che sia lei stessa, attuando così un realismo che informa tutto il lungometraggio e che fa comprendere come mai Todd Field abbia atteso per anni prima di  mettersi a lavorare a questo film pur di avere la Blanchett come protagonista.

Tár sarà in concorso con sei nomine alla notte degli Oscar del 12 marzo ed è quasi certo che la Blanchett vedrà consegnarsi la sua meritatissima terza statuetta. Tár è un film che può molto dividere il pubblico, ma è certamente una visione che lascia il segno.

Le succede mai di essere sopraffatta dalle emozioni?  Lydia - Si, è una cosa che succede.

Voto: 4,5



 

 

 

martedì 14 febbraio 2023

"Total Creative Control. Amore, Fanfiction e altri disastri", di Joanna Chambers e Sally Malcolm

 


TITOLO: Total Creative Control. Amore, Fanfiction e altri disastri.

TITOLO ORIGINALE: Total Creative Control

SAGA: Creative Types #1

AUTORI: Joanna Chamber e Sally Malcolm

CASA EDITRICE. Triskell Edizioni

GENERE: Romance MM contemporaneo

PAGINE: 316

DATA DI PUBBLICAZIONE: 2 dicembre 2022

PREZZO EBOOK: € 4,99

PREZZO CARTACEO: € 15,00



TRAMA



L'autore di fanfiction Aaron Page viene assunto per un lavoro temporaneo con il creatore dello show di successo Sanguisughe. Un lavoro che dovrebbe durare solo una settimana, ma dopo tre anni Aaron è ancora lì... Forse perché adora la sfida creativa. O forse perché è un fan sfegatato di Sanguisughe. Decisamente non a causa di Lewis Hunter, il suo capo, così pretenzioso, maleducato... e clamorosamente sexy. Ma cosa succede quando le linee della professionalità tra loro iniziano a sfumarsi e l'attrazione reciproca si infiamma?



RECENSIONE



Amo lo show più di quanto abbia mai lasciato intendere. Amo la Skylán. E scrivo dei romanzi in cui loro si innamorano e fanno sesso in un milione di modi diversi e hanno il loro lieto fine insieme. Per me è importante. Non posso pensare alla mia vita senza questo.



Oggi è San Valentino, la festa degli innamorati, e non potrebbe esserci occasione migliore per parlarvi di una commedia romantica scritta a quattro mani. Ci troviamo a Londra, dove vive il ventiquattrenne  Aaron Page, gay dichiarato e fan sfegatato della serie tv fantasy Sanguisughe, al punto da scrivere sotto pseudonimo delle fanfiction di successo dedicate ad essa e in particolare alla coppia non ancora ufficiale formata dal vampiro Skye e dall'umano Faolán. Quando viene assunto come assistente personale del creatore della serie in persona, Lewis Hunter, un trentunenne tanto scontroso quanto affascinante, per lui è un sogno che diventa realtà, anche se sa che sarà solo temporaneo perché a settembre dovrà iniziare a insegnare Storia ai ragazzini delle medie per mettere a frutto il percorso di studi voluto dai suoi genitori. Invece tre anni dopo si trova ancora lì, a lavorare fianco a fianco a quell'uomo e a offrire il suo prezioso contribuito allo show che entrambi amano e per il quale sono in corso le trattative per un adattamento americano. Poco a poco Aaron comincia a rendersi conto di essere innamorato, ma ci sono tre problemi: Lewis è il suo capo, odia le fanfiction e sembra non volere relazioni. Come se non bastasse, sta per arrivare una pioggia di guai che rischia di distruggere il loro rapporto.

Avevo aspettative alte visto che molte persone che conosco ne hanno parlato benissimo, e sono felice di poter affermare che anche questa volta sono state superate, perché Total Creative Control si è rivelato una meravigliosa scoperta dolce come un bouquet di scones alle uvette. Le autrici, a cui faccio i miei più sinceri complimenti, hanno fatto davvero un ottimo lavoro: hanno dato vita ha una storia divertente, romantica, avvincente e molto più profonda di quanto potessi immaginare che ha come palcoscenico il mondo delle serie tv nelle sue luci e nelle sue ombre. Se da un lato vediamo a passi piccoli il processo creativo che c'è dietro, le interazioni col pubblico e anche un breve esempio di sceneggiatura (cosa che ho adorato), dall'altro viene denunciata senza fronzoli e peli sulla lingua l'ipocrisia di certi produttori e dirigenti fortemente conservatori che dietro la maschera di paladini sostenitori di quelle voci diverse e autentiche nascondono mostri assetati di sangue e denaro che non si fanno alcuno scrupolo a rendere etero personaggi canonicamente omosessuali, a trasforamare in donne i personaggi maschili che infrangono gli stereotipi di genere (coff coff tipo Andromeda nel remake de I Cavalieri dello Zodiaco coff coff) e ad accorciare o a cancellare le serie al cui centro c'è una coppia lesbica che diventa canon (coff coff tipo Fate-The Winx Saga o The Owl House coff coff). Questi loschi figuri sono rappresentati fin troppo bene dall'antagonista, Charlie Alexander, il produttore che vuole creare l'adattamento americano di Sanguisughe, un grandissimo pezzo di melma: non solo fa tutte le cose sopracitate, ma è anche un egocentrico narcisista che non si cura affatto dei sentimenti altrui e ha la straordinaria capacità di colpire dove fa più male rigirando un'infinità di volte il coltello nella piaga (se solo ci ripenso mi viene voglia di dargli una bella scossa e di buttarlo nella vasca degli squali all'Acquario di Genova...anzi, no: poveri squali!). Per fortuna a tenergli testa ci sono i due imperfetti, autentici e meravigliosi protagonisti, dei quali mi sono perdutamente innamorata. Lewis è un capo scontroso e orgoglioso che tutti temono, ma dentro l'armatura nasconde un brav'uomo che tiene molto alla sua creatura e ha paura di aprire il cuore ai sentimenti a causa di un bagaglio mica da ridere. È un'armatura pesante dalla quale è difficile uscire, ma c'è qualcuno che lo ispira ogni giorno e che gli tende la mano per aiutarlo a toglierla, e quel qualcuno è Aaron, il mio preferito. Aaron è un sognatore, un ragazzo un po' insicuro e dall'indole romantica che ama pronfondamente Sanguisughe, scrive fanfiction e ha un cuore d'oro. Nonostante certa gente non lo capisca e denigri le sue passioni, lui le persegue fino in fondo con orgoglio, e lotta con coraggio per difendere ciò in cui crede e chi ama. Aaron sono io. Ed è così bello vedere crescere lui e Lewis, vederli innamorarsi l'uno dell'altro e cercarsi e ritrovarsi dopo mille traversie. Il loro è un amore splendido, che mi ha fatto un po' penare ma soprattutto sognare a occhi aperti.






Un giorno spero che capirai che puoi avere tutto ciò che vuoi. E che te lo meriti.



Se pensate di leggere questa storia in tutta tranquillità e spensieratezza vi smentisco subito: non è proprio così. Ci sono dei momenti dolorosi in cui vi potrebbe venire voglia di piangere, discorsi omofobici da parte degli antagonisti, momenti di lutto ed episodi dissociativi. Ma nonostante il dolore, questo libro vuole essere soprattutto un meraviglioso inno alle community di fan che adorano le serie tv, fanno il tifo per le storie d'amore e disegnano fanart o scrivono fanfiction dedicate alle loro coppie preferite, nutrendo le loro anime creative per il proprio piacere personale e per l'amore della condivisione. Sono queste ultime in particolare ad essere celebrate, sfatando i pregiudizi che, a causa di una fetta provocatrice di generalizzazioni, le dipingono come semplici storielle porno di serie z.: esistono fanfiction davvero splendide, specialmente su AO3, dove scrive anche il nostro Aaron (per restare nel piano della realtà, se masticate bene l'inglese vi consiglio When the Tides held the Moon di VKelleyArt, un vero gioiellino). E oltre a tutto questo, il romanzo è una meravigliosa storia d'amore che ci invita a difendere le nostre idee e le nostre passioni senza lasciarci mettere i piedi in testa, a chiedere aiuto quando ne abbiamo bisogno e ad aprire il nostro cuore ai sentimenti nonostante tutto il dolore che abbiamo attraversato, e ci ricorda che meritiamo di amare e di essere amatә e possiamo avere tutto ciò che vogliamo.

Total Creative Control è un tenero inno all'amore, alle fanfiction, alle community e alle serie tv, perfetto per chi ha un animo inguaribilmente romantico traboccante di grandi sogni da cullare. Rinnovo i miei complimenti a Joanna Chambers e a Sally Malcolm, e mi auguro che il sequel, Home Grown Talent, dedicato al fratello di Lewis, venga tradotto al più presto.



-Lo so che questo ti sconvolgerà, ma mi mancheresti. Se...cioè, se dovessi morire... Okay, okay, se dovessi morire più di quanto già tu non sia.

-Sappi che anche tu mi mancheresti. Tu rendi la mia vita..., cioè la mia esistenza tollerabile.



VOTO: 5/5















lunedì 13 febbraio 2023

Bussano alla porta

  

TITOLO: Bussano alla porta

TITOLO ORIGINALE: Knock at the Cabin

GENERE: Orrore, thriller, giallo

CASA DI DISTRIBUZIONE: Universal Pictures

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America, Cina

ANNO DI PRODUZIONE: 2023

REGIA: M. Night Shyamalan

CAST: Dave Bautista, Jonathan Groff, Ben Aldrige, Kristen Cui, Abby Quinn, Rupert Grint

DURATA: 100 minuti      

 

TRAMA

Mentre sono in vacanza in una baita isolata, una bambina e i suoi genitori vengono presi in ostaggio da quattro sconosciuti armati che chiedono alla famiglia di fare una scelta impensabile per evitare l'apocalisse.

 

RECENSIONE

Noi dobbiamo fare un lavoro importante, potrebbe essere il lavoro più importante della storia del mondo.

A due anni di distanza dal l'uscita di Old , M.Night Shyamalan si ripresenta  con un film dell'orrore che ha di nuovo al suo centro le dinamiche famigliari. Bussano alla porta è tratto dal romando di Paul Trembleay La casa alla fine del mondo e permette al regista indiano di affrontare uno dei generi cinematografici che predilige.

Shyamalan si concentra soprattutto sul raccontare il debole confine che c'è tra bene e male, mostrandoci come i cattivi  condizionano i buoni nel cambiare idea. Il film si avvale di buone interpretazioni, in particolar modo quella di Dave Bautista che interpreta il cattivo principale della storia in maniera convincente.

 

Siamo stati chiamati e siamo uniti da una visione comune, che è diventata un ordine che non possiamo ignorare. Noi quattro siamo qui per prevenire l'apocalisse. La vostra famiglia è stata scelta per prendere una decisione orribile: se fallite nella scelta, il mondo finirà. 

Ma il film presenta alcuni alti e bassi. Se la rappresentazione tra bene e male riesce adeguatamente, soprattutto grazie all'interpretazione di Bautista, il lato meno riuscito è quello catastrofico, che sembra abbastanza banalmente ripreso dai tempi che abbiamo da poco vissuto ed è una parte eccessivamente forzata della trama. Sarebbe stato invece più interessante l'approfondimento di un topos già sperimentato in lavori come Funny games e Cane di paglia e cioè l'irruzione di sconosciuti malintenzionati in uno spazio privato che dovrebbe rappresentare l'essenza della sicurezza e del benessere.

Nonostante  alcune inadeguatezze, il nuovo film del regista del Sesto senso è comunque un buon prodotto, che riesce ad intrattenere piacevolmente il pubblico per due ore.

Mi chiamo Leonard. Piacere di conoscerti Wen.      Wen - Perchè sei qui?    Leonard - Forse per fare amicizia con te e anche con i tuoi, ma ho il cuore spezzato.     Wen - Perchè è spezzato?    Leonard - Per quello che devo fare oggi.  

Voto: 3,5/5


 

  

martedì 7 febbraio 2023

"Some Girls Do. Alcune ragazze lo fanno", di Jennifer Dugan

 


TITOLO: Some Girls Do. Alcune ragazze lo fanno

TITOLO ORIGINALE: Some Girls Do

AUTORE: Jennifer Dugan

CASA EDITRICE: leggereditore

GENERE: Romance FF young adult contemporaneo

PAGINE: 272

DATA DI PUBBLICAZIONE: 25 novembre 2022

PREZZO EBOOK: € 8,99

PREZZO CARTACEO: € 14,90



TRAMA



Morgan, velocista d’élite, è costretta a cambiare istituto alla fine del suo ultimo anno dopo che si scopre che essere gay è contro il codice di condotta della scuola privata cattolica che frequenta. Lì incontra Ruby, che ha due hobby: armeggiare con la sua Ford Torino blu 1970 e partecipare a concorsi di bellezza locali, quest'ultimo per realizzare i sogni della madre prepotente. Le due sono attratte l'una dall'altra e non possono negare i loro sentimenti. Ma mentre Morgan - dichiarata, orgogliosa e determinata a ricominciare da capo - non vuole dover tenere segreta la loro relazione in erba, Ruby non è ancora pronta a fare coming out. Con ciascuna ragazza su un percorso diverso per vivere ognuna la propria verità, riusciranno a proseguire insieme?



RECENSIONE



Ciao, sono Morgan. Sono lesbica. She/her. E mi piace correre.



Dal momento in cui ho visto la copertina per la prima volta mi è venuta una gran voglia di leggere questo libro, perciò sono rimasta molto contenta quando la nostra RJ Secretful me lo ha regalato per Natale. Ci troviamo negli Stati Uniti, ad Harrington Falls, e la diciottenne Morgan, un'ottima velocista, ha da poco scoperto nel peggiore dei modi che essere lesbica va contro il codice di condotta della St. Mary's. Mentre i suoi solidali genitori intentano causa alla scuola e il suo futuro sportivo e universitario resta in sospeso, si trasferisce da suo fratello e inizia a frequentare in un altro istituto quel che resta del suo ultimo anno. Il primo giorno di lezioni rischia di essere investita da una compagna che guida una Ford Torino Blu del 1970: è Ruby, una ragazza bellissima che vorrebbe dedicare più tempo ad armeggiare le automobili ma è costretta a partecipare a tutti i concorsi di bellezza locali per volere di sua madre, che ha rinunciato al suo sogno di diventare Miss America quando è rimasta incinta a soli sedici anni. Il primo incontro non è certamente incoraggiante, ma le due ragazze rimangono subito molto colpite l'una dall'altra e tentano anche l'impossibile per far finta di niente, almeno finché Ruby non investe Morgan (stavolta per davvero). Nonostante tutto Morgan decide di coprire la compagna, e i sentimenti cominciano a diventare sempre più forti. Ma viverli alla luce del sole rischia di rimanere soltanto un'utopia.

Some Girls Do è un libro carinissimo, semplice e romantico che può essere l'ideale per chi si approccia al genere per la prima volta. L'autrice ha creato una storia di narrativa LGBTQIA+ young adult classica che sotto diversi aspetti mi ha ricordato un po' il musical The Prom e descrive alla perfezione il delicato passaggio dall'adolescenza all'età adulta, fatto di sentimenti intensi, scelte difficili ed estremamente dolorose e scoperta di sè. Senza dubbio il suo maggior punto di forza è costituito dai personaggi. Ci sono diversi secondari che ho apprezzato molto e avrei voluto conoscere meglio, antagonisti che mi hanno innervosita non poco, tant'è che in certi momenti avevo voglia di mettermi a urlare, e soprattutto ci sono le due splendide e imperfette protagoniste, in cui ci si può facilmente immedesimare anche grazie alla doppia narrazione in prima persona. Sono diverse come il giorno e la notte: Morgan è piuttosto estroversa, corre più veloce del vento ed è molto orgogliosa di essere lesbica, al punto che è disposta a tutto pur di aiutare altre persone come lei a uscire dall'armadio e a far sentire la propria voce contro le ingiustizie. Generalmente nei libri tendo a prediligere protagonisti simili a lei, ma devo dire che stavolta, nonostante all'inizio sia stata un po' altalenante nei suoi confronti, la mia preferita è stata Ruby: è introversa ed è costretta a soffocare le sue passioni e la sua natura per compiacere una madre che vede in lei la sua esatta fotocopia, ma piano piano cresce ed esce dal suo bozzolo, dimostrando non solo di essere una magnifica farfalla pronta a volare dove vuole, ma anche di avere un'indole romantica. L'amore che sboccia come un colpo di fulmine tra le due è molto dolce e intenso, fatto di alti e bassi ma sempre bellissimo, e non ho esitato a fare il tifo per loro.






-C'è la faccenda dei concorsi di bellezza e poi tutto questo. Non conosco molte ragazze che sarebbero in grado di portare avanti entrambe le cose contemporaneamente.

-Beh, alcune ragazze lo fanno.


Per essere un romanzo saffico devo dire che rispetto al solito questo, per fortuna, è relativamente tranquillo. Certo, un po' di angst non manca, visto che ci sono alcuni episodi di omofobia e spesso Morgan e Ruby hanno problemi di comunicazione (vi avrei tirato le orecchie se avessi potuto, oppure avrei chiesto aiuto a Nick e Charlie, visto che ci sono passati anche loro), ma non ci sono quelle particolari batoste emotive da cui non ci si riprende più (almeno, se hai abbastanza fortuna, fino all'uscita del sequel, dico bene , Heather Walter?) Inoltre non ci sono molte tematiche, ma le poche che vengono affrontate hanno comunque una notevole importanza: si parla infatti di realtà come i pride club e i centri risorse LGBTQIA+, luoghi di ritrovo e di consulenza alla pari in cui tantissime persone appartenenti alla comunità possono riunirsi, chiedere aiuto e sentirsi al sicuro, e si parla delle difficoltà riscontrate da chi deve conciliare il proprio orientamento sessuale e/o la propria identità di genere con l'ambiente sportivo. Soprattutto, l'autrice lascia un messaggio che io ricondivido attraverso le parole di Michele Bravi e che riassumono alla perfezione la storia di Ruby e Morgan: chi è pronto racconti l'amore senza vergogna, e chi invece ha bisogno di tempo si senta protetto.
Se vi piacciono le storie d'amore saffiche semplici ma romantiche, o anche, come vi ho già detto, se vi approcciate al genere per la prima volta, allora Some Girls Do è proprio il libro che fa per voi. Spero ci sia un sequel, visto che il finale, per quanto felice, lascia in sospeso diverse questioni. Faccio inoltre tanti complimenti a Jennifer Dugan, e mi auguro che anche gli altri suoi libri vengano tradotti in italiano.


Mi ha insegnato che l'amore e l'inclusione sono quello che ci rende umani, e che va bene essere... chiunque si è.


VOTO: 4/5













"Always be my Baby", di Naike Ror

  TITOLO: Always be my Baby AUTRICE: Naike Ror CASA EDITRICE: Always publishing GENERE: Romance MM young adult contemporaneo PAGINE: 352 DAT...