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martedì 30 aprile 2024

"Il Gran Maestro della Scuola Demoniaca. Volume 1 - Rinascita", di Mo Xiang Tong Xiu

 


TITOLO: Il Gran Maestro della Scuola Demoniaca. Volume 1 - Rinascita

TITOLO ORIGINALE: Mo Dao Zu Shi

SAGA: Il Gran Maestro della Scuola Demoniaca #1

AUTRICE: Mo Xiang Tong Xiu

CASA EDITRICE: Oscar Mondadori Vault, collana Oscar Fantastica danmei

GENERE: Danmei

PAGINE: 360

DATA DI PUBBLICAZIONE: 5 marzo 2024

PREZZO EBOOK: € 9,99

PREZZO CARTACEO: € 19,00



TRAMA



Wei Wuxian è il temibile Patriarca di Yiling, considerato il fondatore delle tecniche demoniache di coltivazione, una combinazione di studi taoisti e arti mistiche che consente di ottenere facoltà soprannaturali. Governa eserciti di cadaveri e semina il terrore con il suo Generale fantasma Wen Ning e il potentissimo Sigillo Oscuro della Tigre. Quando finalmente muore durante il Grande Assalto al colle dei Sepolcri, la notizia è accolta con gioia dal mondo dei cultori. Tredici anni dopo, Wei Wuxian si risveglia nel corpo di un giovane che sacrifica l'anima per farlo rinascere nel proprio corpo e affidargli la sua vendetta. Questa seconda vita, però, non libera Wei Wuxian dal fardello di quella precedente, e anzi lo costringerà a fare i conti con le conseguenze delle scelte intraprese. Al suo fianco c'è Lan Wangji, cultore sopraffino dalla reputazione inattaccabile, con il quale tenterà di fare luce sui segreti intricati che riemergono dalle ombre del loro passato. E al quale si troverà unito da un legame tanto inaspettato quanto indomabile.



RECENSIONE



Nessuno rimane in vetta in eterno. Dopotutto, anche le leggende sono soltanto leggende.


Dopo essersi fatto attendere con tanta trepidazione, anche in Italia è approdato il genere danmei. Nato in Cina e scritto principalmente da donne, consiste in romanzi che ruotano attorno a una storia d'amore tra due uomini in un contesto antico e fantasy legato al folklore locale, e quello di cui voglio parlarvi oggi è il primo volume della saga forse più famosa e amata. Ci troviamo in una realtà in cui esistono persone, i cultori, che utilizzano la coltivazione (una combinazione di studi spirituali e arti marziali) per aspirare all'immortalità e si riuniscono in Scuole di Coltivazione organizzate attorno a un clan, col compito di proteggere i più deboli da spiriti, demoni, mostri e morti viventi. Tra questi cultori c'è Wei Wuxian, il Patriarca di Yling, che tutti temono a causa delle tecniche demoniache di coltivazione da lui, così si crede, create e apllicate. Durante un terribile assalto viene ucciso dal suo stesso fratello minore d'armi, e tutto il mondo accoglie la notizia con un grande tripudio. Tredici anni dopo un ragazzo vessato dalla sua famiglia d'origine sacrifica l'anima per far rinascere il Patriarca nel suo corpo e affidargli la propria vendetta, lasciando Wei Wuxian ad aggirarsi in incognito tra persone che lo hanno conosciuto. Dopo varie vicissitudini, ecco che arriva Lan Wangji, l'acclamato Portatore di Luce, un cultore sopraffino e impeccabile con il quale in passato ha avuto vari screzi.  E grande è la sua sorpresa quando quell'uomo apparentemente privo di senso dell'umorismo lo prende sotto la propria ala.

Credo che sulla copertina di questo primo volume avrebbero dovuto inserire un post-it con scritto Attenzione, può creare dipendenza, perché come tant3 altr3 lettor3 prima di me mi sono perdutamente innamorata di questa storia, e considerato che è soltanto l'inizio non oso immaginare come mi ridurrò con i capitoli successivi. L'autrice ha creato un mondo straordinario che attinge a piene mani dal folklore e dalle leggende cinesi, spaziando tra l'alchimia taoista, le teorie sull'anima e le creature sovrannaturali quali i demoni, i morti viventi e i fantasmi. Ha avuto la capacità di farmi immergere totalmente in questa storia, che entra subito nel vivo senza lasciare un attimo di respiro e ti lega a sé intrigandoti, affascinandoti e facendoti venire i brividi non solo per la tensione e la paura, ma anche per l'emozione. Ci sono tutti gli ingredienti che potessi desiderare: gli intrighi, gli intrepidi combattimenti, le atmosfere da antiche leggende, e soprattutto dei personaggi meravigliosi ai quali è impossibile non affezionarsi. Lan Wangji sembra non aver alcun senso dell'umorismo, è sempre posato, distaccato, ligio al dovere, ma piano piano iniziamo a vederlo ammorbidirsi. Wei Wuxian invece è un vero vulcano, e per me è già in lizza per il premio Miglior Personaggio Maschile del 2024: è brillante, irriverente, non ha paura di dire quello che pensa, si caccia spesso nei guai e adora scherzare con chiunque gli capiti a tiro, specialmente col Portatore di Luce, il suo bersaglio preferito. Sono molto diversi tra loro, come il sole e la luna, ma il loro passato li unisce in modo indissolubile, in un legame che, si percepisce, va ben oltre la semplice amicizia e si sviluppa a fuoco lento. Li amo già tanto.






-"Patetico", eh? So che stavi per dire "patetico". Non vuoi cambiare un po'?

-Estremamente patetico.

-Una parola in più! Grazie!



Questo è un romanzo complesso pieno di nomi da tenere a mente, perciò il consiglio principale che mi sento di darvi per avere un po'di sicurezza in più è di guardare prima (o in contemporanea, se preferite) lo splendido donghua (serie animata cinese) omonimo. Potrete inoltre farvi aiutare dalla Guida ai personaggi e ai clan curata da Maria Teresa Trucillo e dal Glossario curato da Alessandra Pezza, entrambi situati in appendice. In questo modo la lettura diventerà un gioco da ragazz3, e potrete lasciarvi catturare ancora più facilmente.

Che dire, questo primo volume, la cui ciliegina sulla torta sono le magnifiche illustrazioni interne, è riuscito a farmi innamorare, e non vedo l'ora che arrivino i volumi successivi per emozionarmi insieme a Wei Wuxian e a Lan Wangji, sperando di non dover attendere troppo a lungo. Nel frattempo, tutti gli occhi puntati su Giugno, mese in cui dovrebbe uscire il primo volume di un'altra saga danmei molto amata: La Benedizione dell'Ufficiale Divino.



Che strano. Possibile che una persona così noiosa mi renda tanto felice?



VOTO: 5/5








lunedì 29 aprile 2024

Challengers

 

TITOLO: Challengers

TITOLO ORIGINALE: Challengers

ANNO DI PRODUZIONE: 2024

PAESE DI PRODUZIONE: Usa

GENEREdrammatico, sentimentale, sportivo

CASA DI DISTRIBUZIONE: Warner Bros.

REGIA: Luca Guadagnino

CASTZendaya, Josh O'Connor, Mike Faist, Darnell Appling, AJ Lister, Nada Despotovich, Naheem Garcia, Hailey Gates, Jake Jensen

DURATA: 131 minuti


TRAMA

Tashi Duncan è una giovane brillante promessa del tennis che si diverte a sedurre due tennisti che sono amici di lunga data, Art e Patrick. Dopo un grave infortunio al ginocchio però, Tashi deve abbandonare la carriera di tennista e rimane nel mondo del tennis come allenatrice di suo marito, Art. Dopo alcune vittorie, Tashi iscrive suo marito al Challenger Tour, dove il destino vuole che si scontri con Patrick, l'ex fidanzato di Tashi.

RECENSIONE

Tashi Duncan trasformerà tutta la sua famiglia in milionari. Avrà una sua linea di moda, una fondazione.

Challengers, il nuovo film di di Guadagnino, ed è probabilmente il film più seducente uscito sugli schermi negli ultimi anni, dove  riesce a mischiare l'elemento sessuale con quello sportivo, un connubio molto difficile da realizzare.

La sensazione che si ha durante tutta la visione della pellicola è che Guadagnino sfrutti la forza del sesso come metafora per raccontare la tensione sportiva che un sport come il tennis può emanare e ciò è rappresentato perfettamente dalla Tashi interpretata  da Zendaya, che nel panorama contemporaneo è una delle attrici più belle e sensuali che ci siano.


Art - Non è innamorato di te.  Tashi - Pensi che voglia qualcuno innamorato di me? Art - Tutti si innamorano di te.

Il lungometraggio di Guadagnino racconta anche il rapporto d'amicizia che c'è tra i due protagonisti maschili e di come un intrigo amoroso, innestato su quello sportivo e agonistico, possa complicare un rapporto amicale così stretto e consolidato. Inoltre Guadagnino sfrutta a pieno il talento di potenziali future stelle del cinema come la già citata Zendaya ma anche di di
 Josh O'Connor, che in Italia conosciamo per la serie Netflix The Crown, dove ha impersonato il giovane Re Carlo, e Mike Faist.

Challengers è un film che utilizza la dinamica sportiva e sessuale per raccontare in realtà le complesse dinamiche umane e Guadagnino riesce molto bene nel suo intento, utilizzando non solo la bellezza dei suoi attori ma facendo anche un uso particolare della scenografia e dei costumi che in questa rappresentazione giocano un ruolo determinante.

E' bello vederti fissato per qualcosa anche se è la mia ragazza.


Voto: 4/5




mercoledì 24 aprile 2024

"Qualcosa di favoloso", di Alexis Hall

 


TITOLO: Qualcosa di favoloso

TITOLO ORIGINALE: Something fabulous 

SAGA: Something fabulous #1

AUTORE: Alexis Hall

CASA EDITRICE: Quixote Edizioni

GENERE: Romance MM storico

PAGINE: 430

DATA DI PUBBLICAZIONE: 21 aprile 2023

PREZZO EBOOK: € 4,49 (gratis con kindle unlimited)

PREZZO CARTACEO: € 15,60



TRAMA



Valentine Layton, Duca di Malvern, ha un paio di problemi. Problemi gemelli. Alla lettera. Suo padre ha sempre sperato che lui sposasse Miss Arabella Tarleton. Ma, sfortunatamente, troppi romanzi a un’età impressionabile hanno fatto sì che lei crescesse… romantica. Così romantica che un matrimonio di convenienza non le va bene, e dopo la proposta di Valentine fugge via nella notte, decisa a non posar mai più lo sguardo su di lui. Anche il fratello gemello di Arabella, Mr. Bonaventure “Bonny” Tarleton, è cresciuto… romantico. E si aspetta senza mezzi termini che Valentine parta all’inseguimento di Arabella e le dimostri che non è il mascalzone dal cuore gelido che sembra essere. A dispetto dei suoi numerosi dubbi, Valentine si ritrova nel bel mezzo di un improvvisato inseguimento verso Dover, con Bonny al suo fianco. Bonny è irragionevole, eccessivamente drammatico, irritante e… bellissimo? Ed essere con lui spinge Valentine a mettere in discussione tutto quello che pensava di sapere. Su se stesso. Sull’amore. E persino su quale Tarleton dovrebbe inseguire.



RECENSIONE



L'amore non si suppone che debba essere conveniente, mio fiore. Si suppone che debba essere trascendente.



Come già sapete ho adorato le avventure di Luc e Oliver, e visto che in questo periodo ne sento un po' la mancanza e che non si hanno ancora notizie sull'uscita italiana dello spin-off e in generale del terzo capitolo della saga, ho voluto tuffarmi in un altro libro dell'autore, ambientato nell'Inghilterra del diciannovesimo secolo. Il protagonista è Valentine Layton, ventottenne duca di Malvern, che ha passato gran parte della vita a reprimere la felicità e i sentimenti per adempiere ai propri doveri. Il suo defunto padre sognava che si sposasse con Arabella Tarleton, l'amica d'infanzia che non vede più da tanti anni e che ha bisogno di questa unione per poter salvare la famiglia dalla rovina, così un giorno decide di andare a trovarla e di farle una proposta di matrimonio piuttosto impacciata. Durante la notte, però, viene tirato giù dal letto da Bonaventure, detto Bonny, il fratello gemello di Arabella, che gli dà una pessima notizia: la ragazza è scappata di casa, ed è decisa a raggiungere l'America. Seppur con riluttanza, Valentine si lancia così al suo inseguimento insieme a Bonny, senza sapere che, nel corso del viaggio, finirà per imparare molte cose su se stesso e scoprire la bellezza dell'amore.

Qualcosa di favoloso è un romanzo davvero delizioso dalle atmosfere sognanti e bridgertoniane, proprio ciò che mi serviva per evadere un po' dalla realtà. Alexis Hall si è rivelato un degno esempio del detto "un nome, una garanzia", perché ha dato vita a una storia avvincente e romantica che sprizza gioia queer da tutti i pori, scritta con uno stile molto particolare in perfetto equilibrio tra classico e moderno. Anche questa volta il consiglio principale che mi sento di dare è di fare molta attenzione se è vostra abitudine leggere in pubblico, perché l'ilarità di certe scene può provocare improvvisi attacchi di risate, e posso garantirvi che dopo questa lettura non guarderete mai più le api, le rane e i vasetti di senape con gli stessi occhi. Inoltre ci ritroviamo di nuovo di fronte a un cast di personaggi fantastici principalmente queer. Alcuni di loro si fanno amare fin da subito, mentre per altri ci va più tempo. A questa seconda categoria appartiene per esempio Arabella, che ho trovato insopportabile per gran parte del romanzo fino a che non è riuscita a riscattarsi, il che è un bene, considerando che il secondo capitolo della saga è dedicato soprattutto a lei. Neanche con Valentine è stato amore a prima vista a causa del suo atteggiamento pomposo e un po' sprezzante, ma pagina dopo pagina ha saputo conquistarmi, dimostrando di essere un uomo buono che si è precluso la felicità per troppo tempo e tende a nascondere il suo lato più sensibile per quieto vivere. Chi invece mi ha conquistata subito  è Bonny, che col suo inguaribile romanticismo, la passione per i libri, l'ottimismo, il rifugiarsi in mondi immaginari e il desiderio di amare ed essere amato è diventato un po' il mio spirito guida. La sua storia d'amore con Valentine è bellissima, e il loro banter mi è piaciuto da matti, al punto che credo sia proprio questo il maggior punto di forza della storia.






Io non posso... non posso perderti. Non può esistere un mondo in cui tu ci sei e che non sia il mio mondo.



Altri punti di forza di questo libro sono la semplicità, il senso di speranza che pervade ogni pagina e i temi legati alla demisessualità, alla lettura, alla ricerca della felicità e all'amore in ogni sua forma. È una vera e propria coccola che tra varie disavventure, battibecchi, risate e momenti di grande tenerezza ci ricorda che l'amore è più forte di qualunque convenzione e che dobbiamo essere noi a costruirci la nostra felicità e la nostra vita senza che altre persone decidano al nostro posto.

Se amate le atmosfere dell'Inghilterra vittoriana, il tropo enemies to lovers e le storie piene di gioia queer, allora Qualcosa di favoloso è proprio il libro che fa per voi. Ancora tanti complimenti ad Alexis Hall, che sta diventando un autore a me caro.



Hai colmato il mio cuore di risate. E la mia anima di gioia. Mi hai condotto al limite della follia per il desiderio. E, siamo onesti, anche in generale.



VOTO: 5/5









lunedì 22 aprile 2024

Civil War

 
 

TITOLO: Civili War

TITOLO ORIGINALE: Civil War

ANNO DI PRODUZIONE: 2024

PAESE DI PRODUZIONE: Usa, Regno Unito

GENERE: Azione, drammatico, thriller

CASA DI PRODUZIONE01 Distribution

REGIAAlex Garland

CASTKirsten Dunst, Wagner Moura, Stephen McKinley Henderson, Cailee Spaeny, Jesse Plemons, Nick Offerman, Sonoya Mizuno, Karl Glusman.

DURATA: 109 minuti


TRAMA

Civil War, il nuovo film diretto da Alex Garland, è ambientato in un prossimo futuro, nel quale gli Stati Uniti si trovano a combattere una terribile guerra civile a causa della contrapposizione di due fazioni rivali. Le ostilità dai social si sono trasferite nella realtà, avendo come conseguenza un vero e proprio conflitto armato. Mentre i due candidati alla presidenza lottano per accaparrarsi la Casa Bianca, gli eserciti attaccano i civili e i giornalisti vengono fucilati a Capitol Hill.  In questo clima bellico, una fotoreporter (Kristen Dunst) attraversa le zone di guerra e con i suoi occhi osserviamo questa terribile realtà.


RECENSIONE

Qualcuno ci vuole uccidere e noi vogliamo uccidere loro.

Civil War di Alex Garland sembra voler essere uno sviluppo dei fatti relativi all'assalto di Capitol Hill del 6 gennaio 2021. In realtà non è proprio così ma è molto probabile che che questi recenti fatti storici, che in qualche modo hanno stravolto gli Stati Uniti, abbiano potuto ispirare la realizzazione di questo film.

Civil War alla sua uscita è stato oggetto di alcune polemiche in considerazione del fatto che a novembre ci saranno le elezioni americane, ma in realtà nessun periodo può essere migliore di questo per fare uscire un prodotto di questo genere. La forza del film sta proprio nel raccontare l'attuale crisi politica americana in un panorama postapocalittico di un paese estremamente diviso.



Joel - Siamo americani,  Militante ultra nazionalista - Che genere di americani siete? Non lo sai?

La sceneggiatura non si sofferma sulle motivazioni di questa divisione dato che il lungometraggio inizia da fatti che avvengono nel pieno della guerra e forse si sarebbe dovuto approfondire maggiormente questo tema. Inoltre il film di Garland non parteggia per nessuna delle due fazioni, dando così una visione distaccata di un ipotetico conflitto civile negli Stati Uniti.

Civil War è un film neutrale, con cui si vuole mostrare con oggettività la completa follia della guerra, dove, in fondo, nessuno schieramento politico ha mai completamente ragione.

Joel- Si spostano a Washington, oggi. Lee- Dobbiamo andare li.


Voto: 4/5



martedì 16 aprile 2024

"Misrule", di Heather Walter

 


TITOLO: Misrule

TITOLO ORIGINALE: Misrule

SAGA: Malice #1

AUTRICE: Heather Walter

CASA EDITRICE: Oscar Mondadori Vault, collana Oscar Fantastica

GENERE: Fantasy fiabesco con romance FF

PAGINE: 495

DATA DI PUBBLICAZIONE: 5 marzo 2024

PREZZO EBOOK: € 10,99

PREZZO CARTACEO: € 24,00



TRAMA



La Grazia Oscura non c'è più. Temuta e disprezzata per il tenebroso potere che le scorre nelle vene, Alyce si sta godendo la sua vendetta su coloro che l'hanno resa una reietta. Briar è stato un regno bellissimo e corrotto, ma ora è interamente sotto il suo potere, e nessuno può sfuggire alla sua ira. Neanche l'unica persona che ne possiede il cuore. La principessa Aurora ha saputo vedere oltre il volto cupo di Alyce, e conquistare un amore che sembrava promettere l'alba di una nuova epoca. Ma quell'amore ha avuto un prezzo e adesso Aurora dorme un sonno incantato, vittima di un sortilegio che neppure Alyce può spezzare. E così il sogno del mondo che avrebbero potuto costruire insieme è andato in fumo. Alyce è disposta a tutto pur di risvegliare la donna che ama, anche a diventare la mostrosa creatura che gli abitanti di Briar credono che sia. Ma Aurora potrà amarla anche come cattiva? O l'amore è solo per le favole?



RECENSIONE



Volevano una cattiva. Una bestia che si adattasse alla loro pomposa idea. Qualcuno che potessero usare e scartare e punire per qualsiasi scopo avessero voluto. Così ho preso tutto quello che mi avevano dato, e gliel'ho restituito.



Dopo più di un anno di attesa finalmente anche in Italia è arrivato l'ultimo capitolo della dilogia saffica ispirata alla bella addormentata. Avevamo lasciato una Alyce in preda al dolore e alla rabbia a causa del sonno incantato in cui è caduta la sua amata Aurora. Ora il regno di Briar non esiste più, e la ragazza, ora col nome di Nimara, ha dato vita alla Corte Oscura, un luogo sicuro per tutti coloro che, come lei, sono stati resi reietti ed emarginati dai loro regni, continuando in gran segreto a cercare un modo per spezzare il maleficio, senza successo, fino a che, cent'anni più tardi, un giovane mozzo naufrago riesce a portare a termine l'impresa. Ora che Aurora è sveglia, Alyce deve capire se il loro amore può davvero avere un futuro e prepararsi all'ultima battaglia contro l'Alto Re dei Fae.

Avevo letto diversi pareri contrastanti al riguardo, ma devo dire che Misrule mi è piaciuto, anche più del suo predecessore. Affrontare l'ultimo capitolo di una dilogia è un'impresa difficile che Heather Walter ha saputo portare a termine in modo efficace, dando vita a una storia sempre più intrigante, cupa e misteriosa, arricchita dalla presenza della fantastica Corte Oscura, le cui atmosfere mi hanno ricordato quelle del cult cinematografico Labyrinth. Ci sono tanti nuovi personaggi interessanti e ben caratterizzati, nel bene come nel male, e naturalmente non mancano le vecchie conoscenze, che rendono sempre più evidente il fatto di possedere una moralità grigia. Alyce è grandiosa come sovrana della Corte Oscura, ma ho amato anche ritrovare le sue fragilità e il suo desiderio di essere se stessa e di stare con la donna che ama. E ho amato vedere le mille sfaccettature di Aurora, dalle più dolci alle più oscure e inaspettate. Per quanto riguarda il loro amore... beh, come ho già detto nel primo capitolo i romanzi saffici sono generalmente quelli in cui si soffre di più, e questo libro ne è la conferma. C'è da penare, e parecchio, ma posso assicurare che ne vale la pena.






Non voglio che tu sia altro da ciò che sei.



Contrariamente al precedente romanzo, in cui la narrazione è spesso rallentata da tutte le spiegazioni sul worldbuilding, qui ci si ritrova catapultat3 nel vivo della storia senza alcuna interruzione. Ciò è un bene, ma allo stesso tempo, almeno per quanto riguarda l'edizione italiana, una debolezza, perché le tempistiche tra un'uscita del primo e del secondo sono state fin troppo lunghe, e quindi all'inizio si è creato uno stato di confusione durante la lettura. Per fortuna, ciò non mi ha impedito di lasciarmi affascinare da questa storia, i cui cardini principali sono la vendetta con tutte le conseguenze che può portare, l'importanza di scoprire il proprio vero potenziale, il coraggio di lasciarsi alle spalle le ombre del passato per costruire qualcosa di nuovo e più bello, la lotta contro le discriminazioni e naturalmente l'amore, che a volte può significare prendersi del tempo per capire chi siamo davvero nella nostra individualità prima di avere davvero il lieto fine tanto desiderato.

Misrule è una splendida conclusione per questa dilogia, perfetta per chi ama i retelling, la bella addormentata e le storie d'amore FF travagliate. Ancora complimenti a Heather Walter, che spero possa regalarci altri libri al più presto.



Un nostro bacio ha infranto un maleficio lungo secoli. È la magia più forte che conosco, ed è capace di qualunque cosa.



VOTO: 4,5/5








domenica 14 aprile 2024

 

TITOLO: Road House

TITOLO ORIGINALE: Road House

ANNO DI PRODUZIONE2024

GENERE: Azione

PAESE DI PRODUZIONE: Usa

CASA DI DISTRIBUZIONEPrime Video

REGIADoug Liman

CAST: Jake Gyllenhaal, Daniela Melchior, Billy Magnussen, Jessica Williams, Darren Barnet, Conor McGregor, J. D. Pardo, Arturo Castro, Joaquim de Almeida, Lukas Gage, Hannah Love Lanier, Travis Van Winkle, B. K. Cannon, Dominique Columbus, Beau Knapp, Bob Menery, Kevin Carroll, Jay Hieron, Post Malone

DURATA: 114 minuti


TRAMA

L'ex lottatore Elwood Dalton viene ingaggiato come buttafuori in una roadhouse di Florida Keys, divenendo il nemico di molti malavitosi locali.

RECENSIONE

Un amico mi ha consigliato di venire a cercarti. Io possiedo una Road House nelle Florida Keys, ma ultimamente è arrivata una clientela sbagliata. Posso pagarti bene e a giudicare dalla tua auto ti serve.

Come ogni volta che viene annunciato un remake, da parte dei fan del film originale c'è sempre un pò di scetticismo che, diciamolo chiaramente, spesso è assai giustificato. Non è escluso da questa categoria Road House, il rifacimento del film  di culto Il duro del Road House, con Patrick Swayze del 1989.

La pellicola con Swayze era  dotata di un'ingenuità tipica dei film anni 80. Doug Liman nella sua nuova versione ha eliminato completamente questo lato dando una maggiore complessità psicologica al protagonista interpretato da Jake Gyllenhaal. Il problema è però che Liman si è concentrato troppo nel raccontare l'introspezione psicologica del personaggio protagonista, rovinando così le sequenze d'azione del film, che sono il vero motivo per cui il pubblico guarda un lungometraggio come Road House.


 

So chi sei. Elwood Dalton. Sono un tuo fan.

Il lato migliore di tutto il film è sicuramente l'interpretazione di Jake Gyllenhaal, che ha saputo trasportare il Dalton degli anni 80, interpretato da Patrick Swayze, nell'attualità degli anni duemila e vien quasi da dire  che l'allievo supera il maestro, visto che Gyllenhaal e Swayze hanno recitato insieme in Donnie Darko, il lungometraggio che ha fatto scoprire al mondo il talento di Jake Gyllenhaal. Inoltre, Road House sembra voler anche ricalcare la strada di un genere di cinema d'azione come Fast & Furious e così finisce per perdersi.

Road House è il classico film che si dovrebbe vedere quando si vuole mandare in vacanza per un paio d'ore il cervello, ma poiché  la sceneggiatura insiste troppo nel raccontare le vicissitudini del protagonista, non raggiunge questo obiettivo e il risultato è un ibrido che c'entra molto poco  con il genere di cinema d'intrattenimento.
 
Sta attento. Questo è un posto particolare, con delle strane regole.

Voto: 2,5




martedì 9 aprile 2024

"Game of Gods. Discesa agli Inferi", di Hazel Riley

 


TITOLO: Game of Gods. Discesa agli Inferi

SAGA; Game of Gods #1

AUTRICE: Hazel Riley

CASA EDITRICE: Sperling & Kupfer

GENERE: Mystery Romance FM contemporaneo

PAGINE: 538

DATA DI PUBBLICAZIONE: 24 ottobre 2023

PREZZO EBOOK: € 9,99

PREZZO CARTACEO: € 17,90



TRAMA



Ricchi e intelligentissimi, i fratelli Lively Hades, Apollo, Hermes, Aphrodite e Athena - sono i più popolari di Yale: nessuno osa avvicinarli, ma tutti li conoscono e li guardano da lontano. Ogni venerdì sera organizzano quelli che sono diventati famosi come i Giochi degli Dèi, in cui all'avversario non si riserva nessuna pietà. Batterli è impossibile. Quando Haven arriva al campus come matricola, rimane affascinata da loro, anche se un po' impaurita, finché Hades si accorge di lei... L'amore che scoppia tra i due è irrefrenabile, ma si rivela ben presto una vera e propria discesa all'Inferno. I giochi a Yale, infatti, sono solo una minuscola parte di quello che nascondono i Lively: la posta in palio è alta e Haven ancora non sa che la pedina principale della partita è proprio lei.



RECENSIONE



Esistono due tipi di persone al mondo: quelle che vedono il bicchiere mezzo pieno e quelle che lo vedono mezzo vuoto. A me piace stare nell'esatto centro. Dunque, guardo il bicchiere per quello che è davvero: un bicchiere d'acqua. Poco mi importa se ne manca metà o se ce n'è metà: l'acqua è lì, in ogni caso.



Sono sempre stata affascinata dai retelling della mitologia greca, anche se finora non mi ero mai approcciata a quelli dedicati alla storia di Ade e Persefone, dei quali ho ormai perso il conto. A farmi compiere questo passo ci ha pensato Hazel Riley, una giovanissima scrittrice italiana che ammiro molto e della quale avevo già recensito tre opere prima di questa, col suo vero nome. La protagonista è Haven Cohen, una matricola della facoltà di Legge di Yale che nella vita ha avuto non poche difficoltà e desidera tanto avere il bicchiere pieno invece che a metà. Il primo giorno di università conosce i fratelli Lively, tre ragazzi e due ragazze che portano i nomi delle divinità greche, hanno una strana fissazione per le mele e sono noti soprattutto per i Giochi degli Déi che organizzano ogni venerdì sera al solo scopo di far perdere e umiliare gli avversari. In quanto ludopatica, Haven, nonostante i pareri contrari del fratello maggiore Newt e degli amici, comincia a desiderare di essere invitata a partecipare, e di conoscere meglio i Lively, in particolare Hades, un ragazzo scontroso e arrabbiato col mondo con il quale volano scintille e litigi fin dal primo momento. La ragazza ancora non sa che tra di loro sboccerà un amore tanto intenso quanto proibito e che quella famiglia nasconde oscuri segreti in cui rischia di rimanere invischiata.

Game of Gods si è rivelato un romanzo avvincente e appassionante che ha dato una nuova conferma del talento di Hazel Riley. Con quella buona dose di ilarità, dramma e romanticismo che la contraddistingue ha dato vita a una storia molto intrigante, le cui atmosfere mi hanno ricordato un po' Twilight, ma in un contesto mystery invece che fantasy. Una delle prime cose che saltano all'occhio è l'amore (da me condiviso) che l'autrice nutre nei confronti della mitologia greca: ogni capitolo si apre infatti con un frammento di mito o la descrizione delle caratteristiche di una divinità. Tali elementi compaiono anche nel bel mezzo della narrazione e in alcuni casi risultano utili per la caratterizzazione dei personaggi, che ancora una volta costituiscono uno dei principali punti di forza. Come sempre accade nei romanzi di Hazel Riley, ci sono i giullari di corte che ti fanno sbellicare dalle risate anche nei momenti di massima tensione (e come da copione, uno di loro si chiama Liam), antagonisti per i quali le sprangate sui denti sarebbero delle carezze, e due protagonisti fantastici che regalano una storia d'amore da batticuore vissuta in una corsa spericolata sull'ottovolante delle emozioni. Sono pieni di difetti che mi hanno spinta più volte a sognare di tirarli fuori dal libro per dare loro una bella strigliata, ma si fanno anche amare, perché Haven è molto determinata e non ha paura di mettersi in gioco, mentre Hades piano piano inizia ad abbracciare in pieno i sentimenti che per tutta la vita gli sono stati negati e a dipingere d'oro le cicatrici del corpo e dell'anima. Devo dire però che il mio personaggio preferito è Apollo, non solo per l'aspetto, ma anche e soprattutto per la dolcezza, la sensibilità e il coraggio. Ci sono stati dei momenti in cui l'ho shippato con Haven, tuttavia, essendo questo un retelling della storia di Ade e Persefone ed essendo i protagonisti una gran bella coppia, ho accettato tutto di buon grado. Spero tanto che lui abbia comunque un lieto fine e che non gli venga riservato lo stesso trattamento di Marco Valentín Peña nella trilogia cinematografica The Kissing Booth (ti meritavi di meglio!)






-Noi due apparteniamo a due posti diversi. Tu al Paradiso e io all'Inferno. Non mi è permesso raggiungerti.

-Allora andrò all'Inferno con te.



Un altro grandissimo punto di forza di questo libro è costituito dall'inquietante fascino dei giochi (che non vi descriverò per non rovinare la sorpresa. Vi basti sapere che molto più pericolosi di quanto crediate, sia a livello fisico che emotivo) e dalle atmosfere, capaci di spaziare tra il mistero, la passionalità e una tensione fortissima che incolla alle pagine fino alla fine. Non mancano alcune imprecisioni, ingenuità e italianismi che vanno un po' a minare la sospensione dell'incredulità, ma a parte ciò Game of Gods è un libro splendido e promettente in cui c'è parecchia carne al fuoco e non viene lasciato mai un attimo di respiro. C'è anche un finale da cardiopalma che ti butta via dalla storia proprio sul più bello e ti fa domandare senza sosta cosa succederà dopo. Per fortuna non si dovrà attendere molto, perché il secondo ed ultimo capitolo, Game of Titans, uscirà il 15 aprile. Grazie per questo inizio, Hazel Riley. Sono tanto curiosa di sapere come andrà a finire.



Ki egó se agapó, Persefóni mou. Anche io ti amo, mia Persefone.



VOTO: 4/5






domenica 7 aprile 2024

May December


 

TITOLO: May December

TITOLO ORIGINALE: May December

ANNO DI PRODUZIONE: 2023

GENERE: Drammatico, sentimentale

PAESE DI PRODUZIONE: USA

CASA DI DISTRIBUZIONELucky Red

REGIA: Todd Haynes

CAST: Natalie Portman, Julianne Moore, Charles Melton, Cory Michael Smith, Elizabeth Yu, Gabriel Chung, Piper Curda, Lawrence Arancio, D.W. Moffett

DURATA: 113 minuti


TRAMA

Vent'anni dopo la loro famigerata storia d'amore finita sui tabloid, una coppia sposata cede alle pressioni di un'attrice hollywoodiana che li incontra per svolgere delle ricerche sulla loro vita per un film sul loro travagliato passato.


RECENSIONE

Come li scegli i tuoi ruoli?

Per May December Todd Haynes si è dichiaratamente ispirato alla storia di Mary Kay Letourneau e di suo marito Vili Fualaau, che all'inizio della loro relazione aveva solo dodici anni. Il matrimonio fu possibile dopo varie traversie giudiziarie che coinvolsero la Letourneau e quando Fualaau divenne maggiorenne.

Haynes utilizza la storia della Letourneau come metafora narrativa per raccontare l'invasione dei media nelle vite delle persone e rappresentando il potere che possiedono. May December è un film estremamente elegante che esalta la bravura delle due protagoniste interpretate da Julianne Moore e Natalie Portman.

 

Voglio trovare un personaggio che sia difficile da comprendere in superficie. E' nato così o ci è diventato?

Il ritratto della protagonista Gracie (Mary Kay Letourneau nella realtà), che è interpretata dalla Moore, non è privo di sbavature. Per tutta la narrazione viene rappresentata come una donna ingenua e quasi sprovveduta, per poi, nel finale, divenire una donna senza scrupoli con un cambiamento psicologico che la pellicola non spiega adeguatamente. Di grande effetto è invece il personaggio interpretato da Natalie Portman, che seppure sia frutto della fantasia dell'autore, fornisce una reale svolta alla sceneggiatura della pellicola.

Haynes con questo film, oltre a voler raccontare l'impatto che i media hanno avuto nel riportare a galla uno scandalo che colpì gli Stati Uniti negli anni 90, vuole anche darci una sua idea di donna attraverso l'eleganza che si respira per tutto il film.

Quando ho ricevuto il copione ho pensato ecco una donna in cui c'è molto di più  di quanto non ricordi da giornali scandalistici.


Voto 3,5






martedì 2 aprile 2024

"L'Accademia per Creature Magiche di Ophelia Bloom", di Elisa Binda e Mattia Perego

 


TITOLO: L'Accademia per Creature Magiche di Ophelia Bloom

AUTORI: Elisa Binda e Mattia Perego

ILLUSTRATRICE: Teresa Cherubini

CASA EDITRICE: Mondadori

GENERE: Fantasy per ragazzi

PAGINE: 304

DATA DI PUBBLICAZIONE: 8 febbraio 2022

PREZZO EBOOK: € 8,99

PREZZO AUDIOLIBRO: € 2,95 con l'abbonamento Audible

PREZZO CARTACEO: € 17,00



TRAMA



Tea è una strega ed è dislessica. Una bella sfortuna, visto che per lanciare gli incantesimi deve leggere complicate formule magiche! Dopo l'ennesimo disastro causato in classe, Tea viene espulsa e, con suo grande disappunto, i genitori la mandano nell'unica scuola disposta ad accoglierla: l'Accademia per Creature Magiche di Ophelia Bloom, conosciuta anche come "l'accademia per creature difettose", perché qui arrivano tutti gli studenti che, per motivi diversi, non si sono sentiti accettati in altre scuole. Ma la preside, con i suoi occhiali stravaganti, è in grado di vedere il potenziale di ognuno di loro ed è pronta ad aiutarli a svilupparlo. È proprio qui che Tea troverà i migliori amici che avrebbe mai potuto desiderare: Noah, affetto da paralisi cerebrale, che quando si trasforma in gargoyle è agile e potente; Viola, la vivacissima sirena dai capelli arcobaleno incapace di sentire il dolore; Victor, il ragazzo licantropo che ha perso gli arti inferiori ma ha imparato a rialzarsi di fronte a ogni difficoltà; Tessa, la dolce fata affetta da autismo; il mago Morgan, che troverà il modo di lanciare incantesimi nonostante la balbuzie e Jonathan, il timido fantasma con la tendenza a rifugiarsi nell'aldilà. Insieme a loro, Tea imparerà ad affrontare e superare i propri limiti, soprattutto quando il Domatore, un potentissimo mago, minaccerà le sorti dell'intera comunità di creature magiche...



RECENSIONE



Qui all'Accademia Bloom tutto è possibile!



Oggi è la giornata della consapevolezza sull'autismo, e per l'occasione ho deciso di parlarvi di un romanzo che in qualche modo ne parla, seppur in un contesto magico. La protagonista è Dorotea "Tea" Parker, una streghetta quattordicenne che, a causa di un incantesimo pronunciato male, senza volerlo distrugge un'aula e ferisce un compagno di scuola, finendo per essere espulsa. I genitori decidono di iscriverla contro la sua volontà all'Accademia Bloom, una scuola per creature magiche emarginate, la cui preside, Ophelia Bloom, è in grado di riconoscere il potenziale nascosto in ciascuna di loro. Lì, la ragazzina scopre di essere dislessica e incontra sei ragazzi destinati a diventare i suoi amici per la pelle. Ma proprio mentre Tea sta imparando a superare i propri limiti e scoprendo la bellezza dell'amicizia, la sorella di un membro del gruppo scompare nel nulla. Dietro sembra esserci lo zampino del Domatore, un mago potente e malvagio che minaccia le sorti di tutta la comunità magica.

L'Accademia per Creature Magiche di Ophelia Bloom è un libro carinissimo le cui atmosfere hanno avuto la capacità di farmi tornare indietro nel tempo fino a quelle mattine d'infanzia passate a guardare l'altrettanto carinissima serie animata A scuola di magie. Gli autori hanno dato vita a una storia semplice ma efficace che intrattiene e tratta temi importanti in un contesto fantasy senza alcuna pedanteria, arricchita dalle graziose illustrazioni di Teresa Cherubini, che avevo già avuto modo di conoscere grazie all'edizione italiana da collezione di Rosso, Bianco & Sangue Blu. Il worldbuilding è molto interessante e permette di incontrare da vicino creature magiche quali le streghe e i maghi, le fate, le sirene, i licantropi, i gargoyle e i metaghost, rappresentate alle perfezione dai sette protagonisti, ognuno con le proprie fragilità e potenzialità, che oltre a costituire un arcobaleno di colori diversi sono anche legati da una bella amicizia che li aiuta a crescere. Mi sono piaciuti tutti, e da autistica posso dire di essermi sentita ben rappresentata da Tessa, ma il mio personaggio preferito in assoluto è stato il mitico gatto a tre zampe Pistacchio, il famiglio di Tea, che ha regalato alcuni dei momenti più belli.







So che nella vostra vita avete affrontato sfide difficili, spaventose, che per molti sarebbero state impossibili, ma voi non vi siete mai arresi, combattendo giorno dopo giorno. E questo vi ha reso ancora più forti. Vi ha reso invincibili.



Nonostante sia un libro per ragazzi, non aspettatevi che sia sempre tutto allegro e colorato: ci sono delle parti estremamente dolorose con tanto di violenza sugli animali, quindi tenetelo presente qualora decideste di cimentarvi nella lettura. Inoltre si parla di bullismo fisico e verbale, che fin troppo spesso nelle scuole tende a essere sottovalutato con conseguenze spaventose. Mi sarebbe piaciuto dargli un voto più alto, ma ho trovato la parte finale un tantino frettolosa, e non ho molto apprezzato l'esclusione di uno dei personaggi dalla parte più avventurosa. Tuttavia, L'Accademia per Creature Magiche di Ophelia Bloom è una lettura che mi sento di consigliare, a qualsiasi età. Sono convinta infatti che i ragazzi potrebbero riconoscersi nei protagonisti, avere più empatia e scoprire la bellezza dell'amicizia, e che gli insegnanti potrebbero prendere spunto da Ophelia Bloom e scoprire nuovi e originali metodi di insegnamento per chi è come Tea e tutti gli altri. Inoltre, trovo molto bello il messaggio che viene lasciato: non bisogna mai vergognarsi di ciò che si è, e la nostra unicità va protetta ed esaltata. Per concludere, voglio fare i miei complimenti agli autori e a Teresa Cherubini, nella speranza che in futuro possano di nuovo lavorare insieme ad altre storie come questa.



Ophelia Bloom mi ha insegnato a essere orgogliosa della mia diversità. Non ci dobbiamo mai vergognare di quello che siamo, perché è ciò che ci rende unici.



VOTO: 4/5






"Always be my Baby", di Naike Ror

  TITOLO: Always be my Baby AUTRICE: Naike Ror CASA EDITRICE: Always publishing GENERE: Romance MM young adult contemporaneo PAGINE: 352 DAT...