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martedì 14 gennaio 2025

"Home Grown Talent. Se son ananas fioriranno", di Joanna Chambers e Sally Malcolm

 



TITOLO: Home Grown Talent. Se son ananas fioriranno
TITOLO ORIGINALE: Home Grown Talent
SAGA: Creative Types #2
CASA EDITRICE: Triskell Edizioni
GENERE: Romance MM contemporaneo
PAGINE: 324
DATA DI PUBBLICAZIONE: 31 luglio 2023
PREZZO EBOOK: € 1,99
PREZZO CARTACEO: € 17,00


TRAMA


Dall’esterno, sembra che il modello e influencer Mason Nash abbia tutto: bellezza, fama e successo. La sua stella brilla più luminosa che mai e, grazie ai contratti prestigiosi che gli vengono proposti, è ora in procinto di fare il botto. Quando si presenta la possibilità di lavorare come co–conduttore in un programma di giardinaggio con Owen Hunter, il fratello del suo ex, Mason non ci pensa due volte ad accettare. Ed è ben deciso a usare tutti gli assi che ha nella manica per trasformare il format in un grande successo. Incluso assecondare la sua spietata produttrice e accettare di fingere un tira e molla romantico con l’altro conduttore… Owen Hunter è un giardiniere con il cuore grande e i piedi ben piantati a terra. È fiero della vita che ha costruito e non ha alcun desiderio di andare in TV, eppure in qualche modo si trova a firmare il contratto per lo show. Decisamente non perché è interessato a Mason Nash. Il ragazzo è uno schianto, e il suo atteggiamento da moccioso viziato gli fa girare la testa in camera da letto, ma Owen non intende fare sul serio con un modello affamato di gloria. I due uomini, però, si avvicinano sempre di più, e Owen inizia a credere che Mason sia molto più di un viso affascinante e un personaggio online. Che al di sotto della superficie scintillante ci sia un ragazzo dolce e sensibile che desidera solo essere amato.



RECENSIONE



Essere forti non significava sempre arrivare al galoppo su un cavallo bianco per salvare la situazione. A volte si trattava di essere vulnerabili.



Ora che ho per le mani tutti i volumi della trilogia Creative Types ho potuto finalmente cimentarmi nella lettura del secondo. In Total Creative Control avevamo lasciato Aaron e Lewis con un bel lieto fine, e ora il testimone passa all'ex di quest'ultimo, Mason Nash, modello e influencer venticinquenne già incontrato nel primo capitolo, che per accrescere la sicurezza economica sta puntando a ottenere un ruolo fisso in televisione. Una sera, durante una cerimonia di premiazione, rivede dopo tanto tempo Owen Hunter, il fratello maggiore di Lewis, che gli tiene compagnia per tutta la sera finendo per prendersi cura di lui nel momento di sbronza. Vedendoli insieme, a Misty Watson-King, la tanto nota quanto spietata produttrice del programma contenitore Weekend Wellness, viene un'idea: realizzare una rubrica di giardinaggio con loro due come conduttori e far sì che Mason flirti spudoratamente col collega a beneficio del pubblico. Owen non è un tipo da social e ama il suo lavoro da giardiniere più di ogni altra cosa, ma farebbe qualsiasi cosa per aiutare Mason e così, seppur ignaro delle vere intenzioni della produttrice, decide di accettare. Poco a poco, i due uomini iniziano a legare sempre di più e aprono il loro cuore a sentimenti bellissimi e reali, che però rischiano di essere annientati dalle luci della ribalta e dalle mezze verità.

Con Home Grown Talent ancora una volta le autrici hanno fatto un gran bel lavoro, dando vita a una storia romantica, avvincente, divertente e più profonda di quanto possa sembrare che ha protagonista il mondo della televisione nelle sue luci e nelle sue ombre. Emerge il ritratto di una realtà più ammaliante del canto di una sirena, una vetrina indispensabile per cambiare la vita in meglio e assicurarsi fama e ricchezza, ma che a ben guardare nasconde numerose insidie, come ad esempio produttori senza scrupoli capaci di rendere un inferno la vita dei dipendenti con richieste irragionevoli, facendo leva sul loro desiderio di lavorare nell'industria. Queste figure terribili sono rappresentate alla perfezione dalla perfida Misty Watson-King, la produttrice di Weekend Wellness, una vipera di prima categoria: è una bulla manipolatrice che assume stagisti non retribuiti, fa la prepotente con chiunque, svilisce i sentimenti altrui, considera stupido il suo stesso pubblico e non si fa alcuno scrupolo a distorcere la realtà per alimentare l'indignazione e dare in pasto agli avvoltoi persone innocenti, roba da buttarla all'istante nella Gora dell'Eterno Fetore di Labyrinth (anche se mi dispiacerebbe per la povera Gora). A vedersela con lei ci sono i due meravigliosamente imperfetti protagonisti, che dopo aver fatto da comparse nel capitolo precedente instillando tanta curiosità si svelano qui in tutte le loro sfaccettature, facendosi amare davvero. Dietro la facciata apparentemente frivola e superficiale, Mason è un professionista che sa usare i social con grande maestria e ha intrapreso la sua carriera per aiutare la famiglia mettendo da parte i veri desideri, e soprattutto è un animo sensibile e dolcissimo che ha bisogno di essere amato. Owen invece è il classico ragazzo della porta accanto, sempre gentile e premuroso, ma dietro la gentilezza si nasconde anche la necessità di tenere tutto sotto controllo a causa di un trauma del passato. Sono due uomini che sono stati costretti a crescere troppo in fretta e a diventare la roccia delle rispettive famiglie, e l'uno tra le braccia dell'altro trovano tutto l'amore di cui hanno bisogno. Sono una coppia stupenda che regala momenti di grande dolcezza e passionalità, ed è bello vederli sostenersi a vicenda e proteggersi. Ovviamente il corso di un vero amore non fila mai liscio e piano e gli ostacoli di certo non mancano, ma vale sempre la pena.






Non voglio continuare a scendere a compromessi su chi sono. Voglio essere me stesso.


Questo romanzo offre un'interessante panoramica sul mondo dei social media, in cui la finzione fa spesso da padrona e ogni cosa viene edulcorata e filtrata affinché abbia un impatto sulla quotidianità, il ché può rendere difficile distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è. È un mondo spesso invadente dove, purtroppo, si instaurano dinamiche parasociali al limite dell'assurdo nei confronti dei personaggi pubblici, ai quali il diritto alla privacy sembra essere negato, e vengono alimentate campagne d'odio basate su bugie. Il libro ci invita a riflettere su questo, e a muoverci con cautela proteggendo sempre la nostra pace. Non gli ho dato il massimo dei voti solo perché ho preferito il contesto del primo capitolo con le serie tv e le fanfiction di mezzo (a proposito: qui non mancano scene con i mitici Aaron e Lewis, più innamorati che mai) e verso la fine c'è un elemento legato ai genitori di Mason che mi ha fatto storcere un po' il naso, ma vi consiglio caldamente di leggerlo, perché oltre ad avere una storia divertente, romantica e passionale e a offrire interessanti spunti di riflessione, ci invita a non aver paura di chiedere aiuto e ci ricorda che meritiamo di scegliere chi e cosa vogliamo diventare e di trovare l'amore. 

Home Grown Talent è davvero un bel romanzo, e non vedo l'ora di leggere il terzo e ultimo capitolo, ambientato per mia somma gioia nel mondo della recitazione. Sono tanto curiosa.



-Non hai bisogno che combatta io le tue battaglie.

-Non ne ho bisogno, ma è bello sapere che mi copri le spalle.

-Ti coprirò sempre le spalle, angelo.



VOTO: 4,5/5







mercoledì 8 gennaio 2025

"Un fidanzato take-away", di Sher Lee

 


TITOLO: Un fidanzato take-away

TITOLO ORIGINALE: Fake Dates and Mooncakes

AUTRICE: Sher Lee

CASA EDITRICE: Mondadori

GENERE: Romance MM contemporaneo young adult

PAGINE: 264

DATA DI PUBBLICAZIONE: 27 agosto 2024

PREZZO EBOOK: € 9,99

PREZZO CARTACEO: € 19,00



TRAMA



Dylan Tang ha diciassette anni e una vita tutt’altro che facile. Tra andare a scuola e aiutare la zia a mandare avanti il suo ristorante da asporto cino-singaporiano, non gli resta molto tempo per pensare all’amore. Soprattutto ora che si è messo in testa di iscriversi a un concorso per giovani pasticcieri organizzato da un celebrity chef di New York. Partecipare, e vincere, presentando la torta preferita della mamma, la mooncake nevosa celeste, un dolce che la sua famiglia prepara da generazioni, sarebbe un modo perfetto per celebrarne la memoria ma anche per dare un po’ di visibilità al Wok Warriors, il take-away cinese di zia Jade, che ultimamente non se la passa proprio benissimo. Imbattersi in Theo Somers, giovanissimo rampollo di una ricca famiglia newyorchese abituato a ottenere sempre tutto ciò che vuole e, soprattutto, dotato di un sorriso capace di far imbambolare chiunque, non era assolutamente nei piani. Come non lo era accettare di accompagnarlo a un matrimonio deluxe negli Hamptons fingendosi il suo fidanzato. Ma come poteva rifiutargli questo favore? Dopo tutto, Theo ha fatto una generosa donazione al ristorante della zia e poi… i ragazzi con i fisici statuari sono da sempre la kryptonite di Dylan. Dirgli di no era proprio impossibile. Tutto andrebbe per il verso giusto se solo Dylan riuscisse a tenere bene in mente che la loro relazione è una farsa, che non esistono mondi più distanti dei loro e che farsi coinvolgere troppo è tutto tranne che saggio, soprattutto con il concorso dietro l’angolo…



RECENSIONE



-Lui vive in una villa gigantesca e guida una Ferrari. Io ho una bici col manubrio scricchiolante. Siamo mondi distanti come il sole e la luna.

-Ogni tanto però il sole e la luna si allineano. Le eclissi sono eventi memorabili.



Avevo bisogno di un po' di dolcezza per cominciare il 2025 nel modo giusto, e così mi sono buttata a capofitto su questo libro, che ho scoperto grazie alle meravigliose illustrazioni di Venessa Kelley. Ci troviamo a Brooklyn, dove Dylan Tang, un diciassettenne cino-singaporiano orfano di madre, si destreggia tra il liceo, il lavoro presso il locale da asporto in difficoltà della zia Jade e il progetto di partecipare al concorso di mooncake (torte lunari, dolci cinesi tipici della Festa di Metà Autunno) presieduto da un fantastico celebrity chef che potrebbe cambiare in meglio la vita di tutta la famiglia. Una sera, grazie a una consegna tragicomica, conosce il coetaneo Theo Somers, figlio di un ricchissimo imprenditore, che lo conquista fin da subito col suo bellissimo sorriso e di lì a poco fa una generosa donazione al locale come risarcimento di una recensione pessima lasciata da un amico. Non vuole niente in cambio, soltanto che Dylan si finga il suo fidanzato e lo accompagni al matrimonio di sua cugina negli Hamptons. Seppur con qualche titubanza, il ragazzo acconsente, e mentre la data del concorso si avvicina, ecco che cominciano a entrare in gioco i sentimenti, che rischiano di essere ostacolati dai diversi contesti sociali.

Non avrei potuto iniziare l'anno nuovo in modo migliore, perché Un fidanzato take-away si è rivelato esattamente quello di cui avevo bisogno: un romanzo bellissimo, una vera e propria coccola capace di scaldare il cuore fin dal primo momento. L'autrice, a cui faccio i miei più sinceri complimenti, ha debuttato alla grande nel mondo della scrittura, dando vita a una storia dolcissima e divertente con alcuni piccoli spunti autobiografici. Al centro c'è un amore incondizionato per il cibo, in particolare per lo street food e le mooncake, che ha un unico effetto collaterale: aumenta la fame e fa venire una gran voglia di assaggiare qualsiasi piatto descritto, a cominciare dalla famosa mooncake nevosa celeste preparata per il concorso. Naturalmente perché ogni piatto abbia successo sono necessari ingredienti speciali, e in questo caso uno dei migliori è costituito dai personaggi, tutti ben caratterizzati e positivi (anche se non mancano gli antagonisti da prendere a ceffoni, chiaro). Dylan è un gran bel protagonista, orgoglioso delle sue radici e profondamente legato alla sua famiglia, appassionato di cucina e di magliette buffe e con un cuore grande che lo spinge a mettere il bene altrui prima del proprio. Anche Theo è fantastico, con la sua parlantina, il suo spirito ribelle, il suo sorriso e il suo animo buono che lo rende simile in tutto e per tutto a un angelo custode. La storia d'amore tra lui e Theo, che unisce due anime appartenenti a contesti sociali diversi ma accomunate da una fede incrollabile nel destino, è di una dolcezza indescrivibile, e non nego di essermi emozionata tantissimo in certi momenti, specialmente per il gesto eclatante e romantico compiuto da uno di loro e di cui Alex Claremont-Diaz sarebbe fiero. Una menzione speciale merita anche colei che considero la vera protagonista morale della storia: Clover, l'adorabile e simpaticissima corgi di Dylan, che si rende protagonista di alcune sequenze memorabili e deve il nome a uno dei cagnolini dell'autrice.





È nostro destino incontrarci seppur distanti migliaia di chilometri.


Un altro elemento cardine del romanzo è la famiglia, vista sotto diversi aspetti. Come ho già scritto, Dylan è profondamente legato alla sua e farebbe di tutto per aiutarla: vuole un bene dell'anima alla mitica zia Jade, che lo ha accolto con amore, ha un bellissimo rapporto con i cugini, e vuole partecipare al concorso con la mooncake preferita di sua madre in modo da onorarne la memoria e l'ultimo desiderio. Al contrario, Theo, pur essendo benestante e avendo all'apparenza tutto, in realtà è privo dell'unica cosa che desidera davvero e di cui ha tanto bisogno: il calore familiare. Per fortuna, malgrado i mille ostacoli e le batoste improvvise, a salvarlo arriva l'amore di e per Dylan, che lo fa sentire finalmente a casa. Vi consiglio di preparare i fazzoletti, perché la bellezza di questo legame vi farà sicuramente commuovere.
Un fidanzato take-away è un tesoro prezioso, il libro perfetto per chi ha bisogno di coccole e tenerezza e vuole una storia che celebri la famiglia e il cibo con vibrazioni da Boyfriend Material e Over the Moon (non mancano infatti i riferimenti alla leggenda di Chang'e). Faccio ancora tanti complimenti a Sher Lee, di cui spero di leggere in italiano anche Legend of the White Snake. A tutt3 dico: fate come Dylan e Theo e seguite sempre il vostro cuore, e ricordate che meritate l'amore di una persona speciale che vada fin sulla luna per voi.


Non è vero che potete offrirmi un millesimo di ciò che ho già, Dylan. Tu mi hai completato.


VOTO: 5/5













martedì 31 dicembre 2024

"Il Lamento di Sally", di Mari Mancusi

 


TITOLO: Il Lamento di Sally

TITOLO ORIGINALE: Sally's Lament

SERIE: Disney - A twisted tale

AUTRICE: Mari Mancusi

CASA EDITRICE: Giunti

GENERE: Fantasy fiabesco young adult con romance FM

PAGINE: 360

DATA DI PUBBLICAZIONE: 9 ottobre 2024

PREZZO EBOOK: € 9,99

PREZZO CARTACEO: € 14,00



TRAMA



Anche se è una bambola di pezza, Sally si sente soffocare. Prigioniera del suo creatore, che la considera incapace di badare a se stessa, pensa di meritare di più e decide di fuggire. Non immagina certo che anche Jack Skeletron, il Re delle Zucche, condivida la sua stessa inquietudine... un desiderio di nuove esperienze, di scoperte capaci di risvegliare l'entusiasmo ormai sopito. Decisa a trovare una soluzione per entrambi, Sally segue una propria visione e si ritrova catapultata in un mondo dove tutto è rosso e verde, i campanelli tintinnano e le persone sono sempre felici... Ma sarà vero? O dietro quella gioiosa facciata si nasconde un incubo terrificante perfino per chi agli incubi dovrebbe essere abituato? Toccherà a lei e Jack, scoprire la verità. E dimostrare che la salvezza sta nell'accettazione della propria unicità... ognuno è perfetto a modo suo.



RECENSIONE



Forse d'ora in avanti sarà il caso di affrontare più spesso le mie paure.



Visto che le feste non sono ancora finite e che c'è sempre bisogno di un po' di magia Disney, per l'ultima recensione del 2024 ho scelto la twisted tale su Nightmare Before Christmas scritta da Mari Mancusi, al suo debutto nella serie. Tutto comincia la notte di Halloween, quando Sally, una bambola di pezza che, stanca di vivere come una prigioniera maltrattata dal dottor Finkelstein, il suo creatore, fugge di casa per partecipare alla festa. Mentre gironzola per il cimitero si imbatte in nientemeno che Jack Skeletron, il Re delle Zucche, che ammira da sempre da lontano, e parlando con lui scopre che entrambi sognano qualcosa di meglio: una vita diversa, piena di avventure e lontana dalla solita routine. Poco dopo, grazie a una visione, Sally trova una porta misteriosa che la conduce a Città del Natale, un luogo meraviglioso fatto di luci, campanelle, doni, neve e tanta, tantissima gentilezza. Ben presto però si rende conto che non tutto ciò che luccica è oro, e che dietro la facciata si nasconde un'oscura minaccia. Toccherà a proprio lei salvare la situazione, e per fortuna potrà contare sull'aiuto di Jack, per il quale sta iniziando a provare qualcosa di molto profondo.

Il Lamento di Sally è un romanzio davvero molto carino che si legge tutto d'un fiato e mescola sapientemente atmosfere disneyane e burtoniane dando vita a una fiaba cupa ma dolce adatta per le festività. L'autrice ha saputo dare nuova linfa alla storia del 1993 inserendola in un contesto originale, innovativo e ricco di temi più attuali che mai. Contrariamente al film, dove ci viene appena mostrata durante l'iconico brano Cos'è?, la Città del Natale viene esplorata da cima a fondo, e se da un lato trasmette emozioni positive con le sue mille luci colorate e le sue delizie, dall'altro lato c'è l'amarezza di una società in cui l'avanzare della tecnologia ha diminuito la capacità di sognare, spingendo molti bambini a non credere più in Babbo Natale, e soprattutto c'è un clima di terrore perpetuato da un cattivo tutto nuovo, che predica una falsa bontà basata su assurdi standard di perfezione, vede il male in ogni cosa tranne che in se stesso e, all'insaputa di Babbo Natale, non esita a punire i suoi concittadini per la minima cosa inserendoli nella lista dei cattivi e talvolta deportandoli . L'altra grande novità rispetto al film, come si evince già dal titolo, è che la storia viene raccontata dal punto di vista di Sally, che da personaggio noto ma di contorno si trasforma in un'eroina in cui moltissimi potranno identificarsi, un'eroina che, pagina dopo pagina, riesce a sconfiggere le insicurezze messe in testa dal suo perfido padrone e creatore e a cescere fino a trasformarsi in una splendida donna coraggiosa e determinata, pronta a tutto per mettersi in gioco, cambiare le cose in meglio e aiutare le persone a cui tiene anche a costo di cacciarsi nei guai. E ad aiutarla c'è Jack, di cui abbiamo modo di vedere non solo il lato esuberante e audace che ben conosciamo, ma anche quello più dolce, leale e premuroso. Questo mi permette di collegarmi a ciò che più ho amato del libro: la storia d'amore tra Jack e Sally, che rispetto al film ha molto più spazio e si sviluppa a fuoco lento regalando momenti di grande dolcezza nel corso dell'avventura.






Se c'è una cosa che ho imparato, Sally, è che se vuoi che la gente creda in te, anzitutto tu devi credere in te stessa. Sapere chi sei davvero. Riconoscere il tuo valore. E tu non sei una tipa niente male. Tu sei una tipa semplicemente straordinaria.



Al centro del libro c'è un cardine di vitale importanza che merita di essere celebrato ogni giorno: l'unicità. Insieme a Sally e i suoi amici, infatti, impariamo che ognuno di noi è unico e originale, e non dobbiamo vergognarcene, perché da qualche parte nel mondo c'è un posto per noi, pieno di persone pronte ad accoglierci a braccia aperte e ad amare ogni parte di noi, compresi i nostri difetti, rendendo di fatto l'unicità uno strumento di forza. E impariamo anche che il Natale è fatto dal bene che viene dal cuore, e che le cose non sono mai bianche o nere.

Nonostante la parte finale un po' frettolosa e l'assenza dell'iconico Baubau (il cattivo del film), Il Lamento di Sally è un romanzo delizioso che scalda il cuore e trasmette messaggi attuali, validi ed efficaci, un romanzo da leggere con una bella tazza di cioccolata calda a portata di mano, perfetto per chi ama The Nightmare Before Christmas e sogna un amore come quello di Jack e Sally. E con questo, vi auguro buon anno.



Il Natale dovrebbe essere un momento di gioia e amore. Un momento per celebrare ciè che rende ciascuno di noi unico. Il Natale è di tutti. Anche di coloro che non sono perfetti. Almeno non secondo la tua idea di perfezione.



VOTO: 4/5





venerdì 27 dicembre 2024

Mufasa - Il Re Leone



TITOLO: Mufasa - Il Re Leone

TITOLO ORIGINALE: Mufasa - The Lion King

PRODUZIONE: Walt Disney Pictures, Pastel Production

MUSICA: Mark Mancina, Lin-Manuel Miranda, Lebo M

PAESE: Stati Uniti d’America

REGIA: Barry Jenkins

DURATA: 120 minuti

ANNO: 2024

TRAMA

Questa è la storia di un semplice leoncino in cerca di una terra promessa, fornito di una dote che scriverà la strada che lo porterà a diventare un grande re, una leggenda che ancora oggi vive nelle menti sia delle nuove generazioni, sia in quelle di chi è ormai adulto e ricorda con nostalgia e commozione le emozioni che ci ha donato uno dei più grandi Classici Disney. Cos’è stato Il Re Leone prima di Il Re Leone? Chi era Mufasa e chi Scar prima di diventare Scar? Dopo tanti anni di teorie e fantasie dei fan, ora è la Disney stessa a rispondere a queste domande, raccontandoci gli eventi che portarono alla storia di Simba, a partire dall’infanzia di Mufasa.

RECENSIONE

Guarda le stelle!
Quando ti sentirai solo,
ricordati che quei re saranno
sempre lì per guidarti.
E ci sarò anch'io

Ancora una volta Il Re Leone c’ispira, presentando la storia di un personaggio che nell’opera originale è apparso poco, eppure ci ha lasciato molto, non solo grazie al suo carisma e alla sua saggezza, ma anche grazie alle voci profonde dei suoi doppiatori, James Earl Jones (in originale) e Vittorio Gassman (in italiano).

Vista la popolarità del re leone, ci si sarebbe potuti aspettare che avrebbero fatto un live action sul secondo film animato, che racconta la storia di Kovu e Kiara, palesemente ispirata a Romeo e Giulietta, così come il primo film si è ispirato all’Amleto. E invece, questa volta la Disney ha deciso di sorprenderci andando a raccontare le vicende della vita di Mufasa, che sebbene sia da sempre un personaggio molto amato, tuttavia la casa di produzione non lo ha mai trattato approfonditamente, esaltando semplicemente la sua immagine di sovrano saggio, carismatico, clemente e al tempo stesso autorevole. Nel lungometraggio di cui parliamo qui sopra, possiamo finalmente avere una descrizione a tutto tondo non solo di Mufasa, ma anche di Scar, alias Taka. Questo era il nome di uno dei più grandi villain disneyani, prima che, da cucciolo generoso e amichevole, passasse ad essere un vile assassino. Tutto questo pone delle buone basi per una trama che susciti la curiosità dello spettatore. Conoscendo i personaggi, è chiaro che l’esito della stessa trama possa essere scontato, e questo può già essere una pecca, perché si creano delle aspettative che sappiamo già verranno soddisfatte, indebolendo i colpi di scena, ma dato che stiamo parlando di un prequel, il cui intento, ovviamente, è rivelare personaggi che fino a oggi sono sempre stati piatti, si può forse chiudere un occhio. Parlando dei personaggi, un lato bello di essi è il legame tra Mufasa e Taka, l’amore fraterno, elemento sul quale la Disney, dopo Frozen, sembra giocare molto ultimamente. E, a proposito di Mufasa, il suo carattere è del tutto opposto rispetto a quello che ha nell’opera madre, poiché è più insicuro e inconsapevole delle proprie risorse, al contrario di Taka che invece, quando compare, è un cucciolo allegro, vivace e un po’ briccone. Questo, invece, è un punto forte, dal momento che se Mufasa e Taka fossero stati delineati già con delle inclinazioni più vicine al loro carattere nel primo film, sarebbero risultati come dei personaggi più fatti e finiti. Facendo così gli autori hanno reso possibile un maggiore sviluppo psicologico.



Tu e Taka insieme,
quello è casa

A parte i primi minuti da quando il film inizia a rappresentare la storia di Mufasa, la narrazione segue un giusto ritmo, permettendo allo spettatore di assimilare a sufficienza gli eventi. Ci sarebbe un paio di cose che si sarebbero potute rendere meglio, in due ore di spettacolo. In primis poteva essere approfondito lo sviluppo del rapporto tra Mufasa e Taka, per il quale si percepiscono le emozioni e i sentimenti che tale sviluppo dovrebbe dare, però non viene reso con un giusto climax. In secondo luogo, l'apparizione di Rafiki, invece di porla mostrando la sua situazione prima di aggregarsi a Mufasa, si sarebbe potuta presentare in modo diverso, facendogli spiegare solo in seguito la sua provenienza, allo stesso modo di Sarabi e Zazu, garantendo forse anche del tempo in più per altri sviluppi più importanti. Infatti, per esempio, anche alla preparazione della battaglia contro gli emarginati manca il giusto climax, poiché in pochissimi minuti (anche meno) Mufasa e i suoi seguaci si sono già conosciuti con gli animali delle Terre del Branco e li hanno subito incoraggiati a combattere e difendersi.
Come sempre, i live action hanno una recitazione sobria, e qui la sobrietà è resa non solo dal fatto che, essendovi rappresentati degli animali con una grafica digitale realistica, non possiamo leggere, più di tanto, le emozioni nelle loro espressioni, ma anche dal doppiaggio tendenzialmente scandito. Se almeno il doppiaggio trasmettesse più emozioni, in modo che lo spettatore le possa sentire vibrare in sè, questo basterebbe a compensare.
Malgrado questi pochi difetti, Mufasa è una visione entusiasmante, arricchita anche dal fatto che possiamo assistere alla graduale trasformazione di Taka in Scar, alla nascita di un villain che ci ha tanto affascinato. Indimenticabili anche le canzoni e la colonna sonora, per le quali, ancora una volta, ritornano Mark Mancina, Lin-Manuel Miranda e Lebo M, grande compositore della musica della saga di Il Re Leone. Tra le canzoni, i pezzi migliori sono Voglio da sempre un fratello (I always wanted a brother) e Ci andremo insieme (We go together), nel cui cast italiano sono presenti le voci di Elodie, Luca Martinelli e Riccardo Suarez. La prima esalta la formazione della fratellanza di Mufasa e Taka, mentre la seconda quella dell’amicizia all’interno del gruppo con cui Mufasa viaggia. Da non trascurare anche Addio (Bye bye), la canzone del villain della situazione, che esprime chiaramente il senso del pericolo imminente e dell’assedio del nemico, un aspetto che da diverso tempo non percepivamo più nelle canzoni dei cattivi, i quali negli ultimi elaborati disneyani sono spesso assenti oppure sono presenti, ma non sono dei reali cattivi, oppure non incutono molto timore. In ogni caso Mufasa è una visione per cui c’è poco di cui pentirsi.

Nants ingonyama baghiti

Voto: 4,5/5




giovedì 19 dicembre 2024

Oceania 2



TITOLO: Oceania 2

TITOLO ORIGINALE: Moana 2

PRODUZIONE: Walt Disney Animation Studios

REGIA: David G. Derrick Jr. , Jason Hand, Dana Ledoux Miller

MUSICA: Mark Mancina, Opetaia Foa’i, Auli’i Cravalho

PAESE: Stati Uniti d’America

DURATA: 100 minuti

ANNO: 2024

TRAMA

In prossimità del Natale di quest’anno ci rincontriamo al cinema con Vaiana, ormai diventata una navigatrice esperta, che ci porta alla scoperta di acque inesplorate, in cerca di altre genti per riallacciare il perduto legame con l’oceano, il quale, dopo le vicende di Te Fiti, ha ripreso a prosperare insieme a tutte le isole che stavano morendo, tra cui Moto Nui, patria della principessa.

RECENSIONE

Ci sono cose per cui
non si è mai pronti

Oceania, noto in altri paesi dell’Europa col nome omonimo di Vaiana e nel resto del mondo come Moana (titolo che nel nostro continente è stato sottoposto a censura per evitare eventuali confusioni con la nota attrice del cinema a luci rosse), riprende in questo seguito pronto a farci imbarcare con la protagonista in nuove avventure e nuovi orizzonti.

Questo è ciò che, almeno, si propone di fare il film tramite le aspettative che i trailer ci hanno creato. Di fatto però, ci sono molti punti che lasciano a desiderare. I primi minuti partono bene, mostrandoci la nostra Principessa Disney più grande, più matura e autorealizzata, che viaggia di isola in isola e di acque in acque alla ricerca di altri esseri umani, con lo scopo di riunire le tribù del popolo del mare. Andando avanti, la trama riprende sempre più lo stesso schema del primo film, e il che non lascia spazio a quelle novità che le anticipazioni promettevano. Seppur ci siano degli aspetti nuovi, non vengono molto esaltati. Se parliamo dei personaggi, questa volta Vaiana non parte da sola, accompagnata esclusivamente dal suo fedele animaletto da compagnia, ma si aggiunge un intero equipaggio, che si rivela solo essere un manipolo di macchiette smidollate e mattacchione, come se non bastassero Hei Hei e Puah a fare da parentesi comiche. Al gruppo si aggrega anche Maui, il semidio che nell’avventura precedente aveva accompagnato Vaiana nel perseguimento del suo obbiettivo.



Chi sei tu?
Chi sei tu?

Un punto forte di Oceania 2 è senza dubbio l’evoluzione della protagonista, che ovviamente non rimane fatta e finita, ma fa passi ulteriori. In merito al primo film, c’è stato chi ha sostenuto che lei di fatto non fa più tanto, per essere l’eroina di turno, e che ad aver fatto di più è stato Maui. Prendendo per valida questa ipotesi, potremmo dire che nel seguito Vaiana arriva a ricoprire pienamente il ruolo di eroina, poiché per adempiere all’obbiettivo cui è destinata deve mettere in gioco tutta sé stessa.
Se parliamo delle canzoni, in alcune ci sono dei palesi richiami a quelle del primo capitolo, tra cui La Strada di Casa (We Know the Way) e Oltre l’Orizzonte (How Far I’ll go). La migliore fra tutte è forse Mana Vavau, che senza fare spoiler esprime tutto il pathos che la scena in cui viene cantata rappresenta.
Oceania 2 non è dunque una grande novità, la visione è certo bella ma non è nulla di straordinario, niente che vada oltre un semplice filmetto.

C’è sempre un’altra via

Voto: 2,5/5







giovedì 10 ottobre 2024

Come Falene tra le Stelle




TITOLO: Come Falene tra le Stelle

AUTRICE: Caterina Baldassarre

CASA EDITRICE: Alcheringa Edizioni

PUBBLICAZIONE: 8 luglio 2024

GENERE: fantasy fiabesco a tematica 2SLGBTQIA+, romance MM

PAGINE: 262

PREZZO CARTACEO: 14 euro

TRAMA

Héctor, volto sfigurato dal fuoco e voce meravigliosa, vive a Trovadora, un regno incantato il cui re è lontano per la guerra. Il suo tutore Mondragon lo tiene rinchiuso nel Santuario da ventisette anni con la giustificazione di volerlo proteggere dagli altri per il suo aspetto di mostro.
La sua più grande aspirazione però è assistere almeno una volta di persona, e non dalla finestra, all’annuale Festival degli Incantastorie, un evento organizzato da artisti dalle doti speciali, destinati ad affrontare il male che mira ad annientarli e distruggere i sogni dell’umanità.
Con Héctor vivono tre simpatici fantasmi, che lo esortano a osare e lo aiutano nell’impresa. Sarà così che conoscerà Ángel, l’affascinante principe degli Incantastorie, si legherà a lui, e soprattutto conoscerà sè stesso e la verità su ciò che gli è accaduto da piccolo, dando il via, attraverso numerosi colpi di scena, al trionfo finale del bene sul male.

RECENSIONE

Oh, Ángel Ángel, prima o poi
la tua nobiltà d’animo finirà
per cacciarti nei guai

Come Falene tra le Stelle è il nuovo libro scritto dalla nostra cara amica e collega Blue Lady, che con quest’opera dimostra di aver messo più impegno del solito, facendo venire fuori una storia con tanto da raccontare e piena di sogni, amore e speranza, coi toni e la leggerezza di una fiaba. Gli eventi sono una rivisitazione, in chiave 2SLGBTQIA+ e ispanica, della versione Disney di Notre Dame de Paris dello scrittore Victor Hugo, con aspetti molto comuni alla trasposizione animata, ma tuttavia senza mancare di personalizzazione.

La trama e la narrazione sono scorrevoli e raccontano gli eventi in modo semplice e leggero, anche negli aspetti più drammatici e complessi. È una storia che presenta personaggi che affrontano difficoltà enormi e sofferenze profonde, però narra il tutto con un registro linguistico diretto, dimostrando capacità descrittive sia dal punto di vista degli eventi, sia degli ambienti, sia degli aspetti psicologici. Sono chiari anche i messaggi che la storia vuole trasmettere, messaggi di accettazione, comprensione reciproca e di capacità di rimediare agli sbagli e cogliere le seconde possibilità. In tali messaggi si può reperire un pizzico di filosofia, poiché sono presenti elementi che rimandano ai pensieri di antichi filosofi, come l’Apeiron di Anassimandro o il mondo delle idee di Platone, filosofie che esprimono e raccontano di un’originaria unità e armonia cosmica, che in seguito viene disgregata dai limiti e dalle fragilità umane, e il desiderio di tornare a quell’armonia, un desiderio che in questo libro viene mostrato come una missione di pace e amore che viene data agli artisti.



Cogli l’attimo, è questo
il posto a cui appartieni

Uno dei personaggi più profondi è Raúl, che inizialmente viene delineato come un vile, ma in seguito si scopre che anch’esso ha le sue fragilità e le sue buone ragioni. Interessante anche il modo in cui, tra le pagine, viene descritto il dolore. Molte volte siamo giudicanti verso i dolori che le persone esprimono, definendoli come dei dolori non reali, non gravi. Qui il dolore viene presentato come qualcosa che è uguale per tutti, dicendo che tutti soffrono allo stesso modo e per questo nessuno si dovrebbe vergognare della propria sofferenza. Un aspetto, questo, che invita a sapersi confidare e a saper ascoltare. È affascinante anche il personaggio di Héctor, che rappresenterebbe Quasimodo, la cui deformità è stata ridotta da Blue Lady a delle semplici cicatrici, segnato profondamente da traumi infantili che si ripercuotono sotto forma di incubi, aspetto che ne accentua la profondità della sofferenza. Altrettanto complesso è il personaggio di Don Mondragon, l’alterego di Claude Frollo, che, esattamente come il personaggio d’ispirazione è tanto forte, quanto fragile, poiché il suo disguido per gli Incantastorie è dovuto ad un timore che egli nutre per sè stesso e sublima attraverso l’odio.

Come Falene tra le Stelle è un’opera per tutti, che invita all’accettazione e al rispetto per il prossimo, e oltre a questo alla comprensione reciproca, al saper guardare oltre sia nei confronti dell’altro, sia verso sè stessi. Ed è anche una lettura leggera e dai toni tanto drammatici, quanto anche dolci.


Vivi, Héctor!

Voto: 5/5








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  TITOLO : Highest 2 Lowest   TITOLO ORIGINALE  :  Highest 2 Lowest CASA DI DISTRIBUZIONE :  Escape Artists, Mandalay Pictures, 40 Acres and...