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martedì 28 gennaio 2025

"Stelle e Ottone", di Jude Archer

 


TITOLO: Stelle e Ottone

SAGA: The Hidden Society #1

AUTRICE: Jude Archer

CASA EDITRICE: Il Castoro Off

GENERE: Urban fantasy contemporaneo con romance FM

PAGINE: 480

DATA DI PUBBLICAZIONE: 23 gennaio 2024

PREZZO EBOOK: € 16,99

PREZZO AUDIOLIBRO: € 24, 95 (gratis per i primi tre mesi con Audible)

PREZZO CARTACEO: € 24,00



TRAMA



Ambra Valmori pensa che i suoi unici problemi siano l’imminente esame di archeologia persiana e la competizione spietata con il suo odiato rivale accademico, Ismael Sagredo. Ma gli astri hanno altri piani per il suo destino. Nel giro di una notte scopre che la magia esiste ed è ovunque intorno a lei, che i professori dell’Academia delle arti magiche di Seledia la considerano una minaccia alla loro segretezza e, peggio ancora, che il brillante mago che sarà costretto a farle da maestro è proprio Ismael. In una Venezia affascinante e inedita, insieme faranno luce sul misterioso passato di Ambra, che capirà di sé stessa molto più di quanto aveva mai immaginato. E scoprirà che le stelle possono essere crudeli.



RECENSIONE



L'inizio di una nuova era attende solo il tuo passo. Non temere il fuoco, consuma solo chi ha paura di bruciare.



Quattro scrittrici italiane, grandi amiche e appassionate di fantasy. Insieme sono diventate le sorelle Archer e hanno dato vita a una tetralogia di storie autoconclusive ma ambientate nello stesso universo. La protagonista della prima è Ambra Valmori, una ragazza genovese che frequenta il corso di laurea magistrale di Scienze dell'Antichità all'Università Ca' Foscari, Venezia. In apparenza conduce una vita come tante, ma quasi un anno prima è stata rapita e ritrovata nei canali dopo una settimana, senza più ricordi sull'accaduto né mignolo sinistro, e con attorno al collo un ciondolo che una sera, durante una festa, le viene rubato. Nel tentativo di recuperarlo viene attaccata da un gruppo di loschi individui, e per lo spavento tira fuori un potere che non sapeva nemmeno di avere. È così che Ambra scopre l'esistenza della magia e di Seledia, un'Accademia di arti magiche situata proprio nella laguna veneziana. C'è però un problema: per dimostrare di essere degna di farne parte viene affidata alla guida dell'ultima persona con cui vorrebbe avere a che fare: Ismael Sagredo, un brillante mago di discendenza persiana, da sempre suo rivale accademico all'Università Ca' Foscari. Insieme, i due ragazzi cercano di far luce sul passato di Ambra, e mentre i loro sentimenti cominciano a evolversi, il pericolo aumenta.

Spesso si tende a guardare i fantasy non anglofoni con sospetto e pregiudizio, ed è un vero peccato, perché credo che si possano trovare libri del genere molto belli dappertutto, Italia compresa. Per me Stelle e Ottone è uno di questi, perché con una scrittura davvero evocativa l'autrice è riuscita a intrecciare una storia avvincente dalle atmosfere misteriose e affascinanti, che costituiscono il maggiore punto di forza insieme all'ambientazione. Ti conduce per mano in una Venezia ancora più bella del solito, dove la magia e la polvere di stelle impregnano ogni angolo, ci sono tanti artefatti da scoprire e si può entrare con occhi colmi di stupore nella biblioteca di arti magiche più grande che si possa immaginare, dandoti l'impressione di essere lì, a studiare su antichi volumi di astronomia, alchimia, arcani e molto altro ancora, e a muovere i primi passi in un sistema magico molto promettente accanto ai personaggi, ai quali è facilissimo affezionarsi. La storia è raccontata in prima persona da Ambra, una ragazza vittima di un trauma che ha vissuto per troppo tempo sotto una campana di vetro, una ragazza intelligente e appassionata di misteri la cui curiosità finisce spesso per cacciarla nei guai, una ragazza competitiva che commette errori, e non pochi. Non ho condiviso molte delle sue scelte, ma l'ho apprezzata, perché rappresenta le persone che conservano la capacità di meravigliarsi e sognano di far parte di una società magica,  e man mano che la storia prosegue tira fuori il suo lato più dolce grazie a Ismael. Ah, Ismael! Lui mi ha conquistata fin dal primo momento, entrando a buon diritto nell'elenco delle mie cotte letterarie: è stupendo, e soprattutto è intelligente, buono, divertente e coraggioso (non giudicatemi, ma credo di aver trovato un altro fancasting per TZP). Lui e Ambra partono come rivali, si stuzzicano a vicenda, ma ci sono sempre l'uno per l'altra, e la loro storia d'amore, sviluppata a fuoco lento, è bellissima e sa far sognare con momenti di grande romanticismo (e anche uno più passionale). Ho molto apprezzato anche i personaggi secondari (alcuni dei quali queer), e mi è dispiaciuto non aver potuto conoscerli meglio, in particolare Nazar, il fratello di Ismael. Una menzione speciale merita anche un'altra grande star, che ha regalato uno dei momenti più esilaranti del libro: il mitico pavone di casa Sagredo, che secondo me è un caro amico dei tacchini Ripieno e Pan di Mais di Rosso, Bianco & Sangue Blu.








E anche ora che potevo chiamare le stelle per nome, l'unico nome che volevo pronunciare era il suo.



Attraverso una storia pazzesca in cui i colpi di scena si susseguono fino alla fine, il libro ci mostra come la sete di potere e conoscenza può talvolta spingerci a ricorrere a metodi che vanno al di là di ciò che è lecito. Denuncia una società elitaria in cui le persone che non rispondono a determinati canoni vengono guardate con sospetto e disprezzo e il cambiamento è considerato una minaccia, e parla di come sfidiamo i nostri limiti (ammetto che in alcune sequenze mi sono ritrovata a canticchiare Defying gravity). Ci sono tante questioni lasciate in sospeso e che avrebbero meritato un maggiore approfondimento, ma è comunque un romanzo che merita tanto, la cui ciliegina sulla torta è l'estetica curata nei minimi dettagli, con tanto di illustrazione di Martina Ponente e di carta dei tarocchi (che credo sia un elemento ricorrente della saga). 

Stelle e Ottone è il libro perfetto per chi ama i dark academia, i personaggi di moralità grigia e le storie d'amore, e segna l'inizio di una saga che promette faville. Non vedo l'ora di leggere i capitoli successivi.



Sono il viandante che segue la tua luce, Ambra. Non sono mai stato perduto, non mi sono rivolto a te in cerca di salvezza, eppure sei diventata la mia stella.



VOTO: 4,5/5










lunedì 27 gennaio 2025

A Complete Unknown

 

TITOLO: A Complete Unknown

TITOLO ORIGINALE:A Complete Unknown

ANNO DI PRODUZIONE: 2024

GENEREbiografico, musicale, drammatico

    CASA DI DISTRIBUZIONE: Searchlight Pictures, The Walt Disney Company Italia

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America

REGIA: James Mangold

CAST: Timothée Chalamet, Monica Barbaro, Elle Fanning, Edward Norton, P. J. Byrne, Scoot McNairy, Dan Fogler, Will Harrison, Norbert Leo Butz, Eriko Hatsune, Charlie Tahan.

DURATA: 141 minuti 


TRAMA 

Un giovane Bob Dylan arriva a New York con soli due dollari in tasca e diventa famoso nel giro di tre anni, prima venendo accolto nella famiglia della musica folk americana e poi, ad un certo punto, la sua fama cresce fino a diventare il Dylan che tutti conosciamo. 

RECENSIONE

Voglio raccontarvi una storia. Mesi fa io e il mio amico Woody Guthrie abbiamo incontrato un giovanotto. E' sbucato fuori dal nulla e ci ha suonato una canzone, e in quel momento abbiamo avuto la sensazione di assaporare il futuro.

Dopo il bellissimo film del 2007 intitolato Io non sono qui di Todd Haynes, esce finalmente nelle sale A Complete Unknown, che racconta anch'esso la figura di Bob Dylan, il menestrello di Duluth, rappresentandolo in un particolare e fondamentale momento della sua leggendaria carriera.

Il titolo A Complete Unknown è un diretto riferimento ad un verso di Like a Rolling Stone, una delle canzoni più famose e innovative di Dylan.  Il film di James Mangold, già autore di Quando l'amore brucia l'anima - Walk the Line sulla relazione tra Johnny Cash e June Carter Cash con due bravissimi Joaquin Phoenix e Reese Witherspoon, è tratto dal libro biografico Dylan Goes Electric!, di Elijah Wald. L'interessante volume, approvato da Dylan stesso,  racconta gli esordi di Dylan nel 1961, con il suo approdo nella grande mela newyorkese, fino ad arrivare al 1965, quando Dylan compie la sua svolta all'elettrico nella storica e contestata esibizione al festival della musica folk di Newport, un terremoto che ha cambiato la storia della musica popolare. 
Mangold decide volutamente di non realizzare un film biografico classico, scegliendo di non darci un racconto dettagliato e prendendosi alcune libertà autoriali, come i numerosi incontri di Dylan con il suo idolo Woody Guthrie, mentre chi conosce bene la storia di Bob Dylan sa che è andato una sola volta ad incontrarlo in ospedale.  Sceglie così non di spiegare, inutilmente, Dylan ma bensì  di esplorarne la figura misteriosa e carismatica che ha reso celebre il menestrello di Duluth. 


 

Pete: Hai viaggiato fino a qui dal Minnesota. Come mai?- Bob : Volevo catturare una scintilla.

Nella pellicola appaiono numerose personalità che sono state fondamentali per Dylan, come Pete Seeger, interpretato da un bravissimo Edward Norton, il già citato Woody Guthrie, Joan Baez che ha aiutato  Dylan a diventare famoso e la fidanzata dell'epoca Suze Rotolo (che nel film è chiamata con lo pseudonimo di
 Sylvie Russo). Ma la scelta più audace e meglio riuscita  è stata quella di affidare la parte di Dylan a Timothée Chalamet, che non riprende Dylan a livello di imitazione fisica ma lo riecheggia in maniera perfetta, cantando con la propria voce capolavori di Dylan come Like a Rolling StoneBlowin' in the WindThe Times They Are a-Changin'Girl from the North Country e Masters of War. Chalamet, anche a causa della pandemia Covid-19 che ha causato molti ritardi di produzione, ha impiegato cinque anni per entrare nella parte di Dylan, facendo un gran lavoro con lo stesso vocalista di Austin Butler in Elvis, per poter cantare al meglio la voce di Dylan. Chalamet non imita Dylan e nemmeno cerca di confrontarsi con la sua inimitabile voce, ma tenta piuttosto di rappresentare le mille sfaccettature di Dylan facendo anche la scelta coraggiosa di non ricorrere al playback come invece fece Rami Malek per interpretare Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody, che pur dandoci una bellissima interpretazione con questo dettaglio rese immeritata la sua vittoria agli Oscar.

Le canzoni di Dylan sono state la colonna sonora delle vite di molti di noi. Dylan non è un autore che resta confinato nella sua generazione e ancora oggi è un cantautore che è  ascoltato da molti giovani, anche dopo l'uscita di A Complete Unknown, questo perché Bob Dylan non era destinato a diventare una leggenda ma in un certo senso misterioso è nato leggendario. 

Bob: Dicono che nessuno vuole ascoltare quello che ha scritto una ragazzino - Sylvie: A me piacciono le tue canzoni.


Voto: 4,5/5

 









martedì 21 gennaio 2025

"Imogen, e basta", di Becky Albertalli

 


TITOLO: Imogen, e basta

TITOLO ORIGINALE: Imogen, Obviously

AUTRICE: Becky Albertalli

CASA EDITRICE: Mondadori

GENERE: Romance FF contemporaneo young adult

PAGINE: 348

DATA DI PUBBLICAZIONE: 5 novembre 2024

PREZZO EBOOK: € 9,99

PREZZO AUDIOLIBRO: € 12,95 (gratis per i primi 30 giorni con Audible)

PREZZO CARTACEO: € 19,50



TRAMA



Imogen Scott è un'eterosessuale convinta, ma anche la più grande alleata della comunità queer nel mondo. Non ha mai perso un incontro dell'Alleanza Pride. Ed è aggiornatissima sulle discussioni social più recenti a tema queer. Di certo molto più della sorella minore, che pure appartiene alla comunità. Anche le sue due migliori amiche sono queer: Gretchen, compagna di liceo, e Lili che, da quando è approdata al campus universitario, ha abbracciato una vita nuova ed elettrizzante insieme a un gruppo fighissimo di amici, queer ovviamente. Imogen non potrebbe esserne più felice e, adesso che sta per andare a trovarla, non vede l'ora di dimostrarle una volta di più il suo appoggio incondizionato. A costo di distorcere la verità un pochino. Appena mette piede nel campus universitario, infatti, Imogen scopre che l'amica ha raccontato a tutto il suo gruppo che al liceo loro due stavano insieme. Ovviamente nessuno può immaginare che Imogen sia etero, men che meno la migliore amica di Lili, Tessa. E, ovviamente, più Imogen passa del tempo con Tessa, più inizia a insinuarsi nella sua mente (e nel suo cuore) un dubbio: non è che la verità sia diversa da quella che si è sempre raccontata?



RECENSIONE



I queer riconoscono i queer. È una cosa piuttosto bella a pensarci. A volte vorrei farne parte.



Stavo cominciando a perdere le speranze, ma finalmente, per mia somma gioia, anche in Italia è arrivato il romanzo della mitica Becky Albertalli che desideravo tanto. La protagonista è Imogen Scott (no, non è quella di Heartstopper), una diciottenne originaria di Penn Yan (cittadina dello stato di New York nota per la più grande piastra per pancake al mondo), etero convinta, ma anche un'ottima alleata della  comunità LGBT+. Partecipa agli incontri dell'Alleanza Pride ogni settimana, divora un libro a tema dietro l'altro, adora la commedia romantica saffica Gonne al bivio e farebbe di tutto per rendere felici le persone queer della sua vita, tra cui la sorella minore Edith e le due migliori amiche Gretchen e Lili, quest'ultima matricola dell'università di Blackwell, che anche lei comincerà a frequentare in autunno. Quando decide di andare a trovarla durante le vacanze di primavera, scopre che l'amica ha raccontato al nuovo fantastico gruppo di amici queer di aver avuto una storia con lei. Imogen acconsente senza problemi a reggerle il gioco, ma quando conosce Tessa, una diciottenne ebrea e lesbica dichiarata di Filadelfia, il suo cuore perde un colpo, e così inizia a rimettere in discussione tutto quello che ha sempre creduto su se stessa.

Ci troviamo di fronte all'ennesimo caso di un nome una garanzia, perché Imogen, e basta è un libro splendido che rientra a buon diritto tra i miei romanzi saffici preferiti. Dalla penna ormai infallibile di Becky Albertalli è venuta fuori una storia molto dolce e divertente, ma anche capace di far riflettere attraverso messaggi importanti e un viaggio di scoperta di sé in cui potrebbe immedesimarsi un'infinità di persone. Come nei precedenti lavori dell'autrice ci sono vari riferimenti alla cultura pop capaci di suscitare un bel sorriso, e soprattutto ci sono personaggi fantastici e profondamente autentici che parlano al cuore di ciascunə di noi. Imogen è una protagonista adorabile e di facile identificazione, che tende a pensare troppo, a lasciarsi frenare dalle insicurezze come la sindrome dell'impostore e a farsi in quattro per compiacere le altre persone affinché siano sempre felici, ma è anche molto simpatica e sensibile, e nel corso della storia cresce fino a diventare una giovane donna più sicura e finalmente consapevole della propria identità. È riuscita a conquistarmi, anche perché chiunque ami gli animali e i romanzi di Casey McQuiston (pensate: ha ben tre copie di Ancora una fermata) ha il mio affetto, e in più ho adorato il suo legame con Edith, Lili (il mio personaggio preferito, che per me meriterebbe di avere un libro a parte) e Tessa. La storia d'amore con quest'ultima è davvero splendida, ti fa sentire davvero come se ti stessi innamorando anche tu per la prima volta, con le mille paure, le farfalle nello stomaco e i messaggi notturni dapprima timidi, poi sempre più sicuri e carinissimi (e voi sapete quanto adori gli scambi epistolari nei romanzi, che siano via lettera, via mail o via messaggio). Loro due sono una gran bella coppia che regala tanta felicità, e adoro il fatto che Tessa, da grande buongustaia, abbia capito di essere lesbica grazie alla principessa Bottondoro de La storia fantastica, uno dei miei film preferiti di sempre.






Non posso semplicemente provare qualcosa e viverla mentre accade senza doverla analizzare fino allo sfinimento?



Questo è senza dubbio il libro più personale che Becky Albertalli abbia mai scritto, e lo ritengo molto importante, perché non solo mostra un percorso di scoperta di sé e del proprio orientamento sessuale, ma offre anche spunti di riflessione su argomenti di vitale importanza. Si parla infatti di come vengono assimilati gli stereotipi, di bifobia interiorizzata, della paura di non poter far parte degli spazi queer, e della tossicità di quelle persone (purtroppo anche vicine a Imogen, al punto da rendere il suo percorso ancora più difficile) che credono esista un solo modo valido di essere queer (spesso legato alla propria esperienza) e che fanno pressione sugli autori e attori dei prodotti queer popolari affinché rivelino il proprio orientamento sessuale (cosa che mi ha rattristata molto, perché è stato inevitabile pensare a Kit Connor e alla stessa Becky Albertalli, che hanno subito un outing forzato e non hanno potuto dichiararsi come volevano per colpa di assurde pretese parasociali.) Tutto questo rende il libro molto importante, e lascia un messaggio di cui chiunque dovrebbe far tesoro: esistono tanti modi di essere queer, è impensabile escludere qualcunə dagli spazi queer soltanto perché "non lo è abbastanza" secondo misure arbitrarie, perché non lo ha capito subito o perché non ha conosciuto abbastanza sofferenza, e le persone non sono tenute a gestire il proprio coming out in base alle sopracitate pretese parasociali. Come dice Alex Claremont-Diaz, non sto parlando di vergogna, ma di riservatezza, del diritto fondamentale all'autodeterminazione.

I messaggi importanti, la storia tenera ed esilarante (vi assicuro che, a causa di un gioco del mitico gruppo di amici di Lili, non guarderete mai più le salsicce come prima) e la bellissima coppia rendono Imogen, e basta un ottimo romanzo che meriterebbe di diventare un film o una serie tv. Mando un forte abbraccio a Becky Albertalli, con l'augurio che arrivino in italiano anche gli altri romanzi che mancano all'appello, in particolare Amelia, If Only, di prossima pubblicazione.



Ogni suo respiro sembra una lettera d'amore.



VOTO: 5/5





 

lunedì 20 gennaio 2025

Oh, Canada

 

TITOLO: Oh, Canada

TITOLO ORIGINALE: Oh, Canada

ANNO DI PRODUZIONE: 2024

PAESE DI PRODUZIONE: Usa

GENERE: drammatico

CASA DI DISTRIBUZIONEMedusa Film

REGIA: Paul Schrader

CAST: Richard Gere, Uma Thurman, Michael Imperioli, Jacob Elordi, Penelope Mitchell, Kristine Froseth, Caroline Dhavernas, Jake Weary.

DURATA: 91 minuti 


TRAMA  

Un famoso documentarista americano, ma emigrato in Canada perchè obiettore di coscienza nella guerra in Vietnam, ormai malato di cancro racconta la sua vita e si confronta con essa.

RECENSIONE

La storia incomincia la sera del 30 marzo 1968, a Richmond, Virginia. Stavo per decidere il mio futuro. Non tornai più in Virginia. Ho conosciuto Emily in un bar di St. Petersburgh, in Florida e poi ho conosciuto Amanda. All'età di 22 anni  mi ero già sposato, avevo avuto un figlio e avevo divorziato. Avevo rovinato la mia vita.

Il grande Paul Schrader, lo sceneggiatore di capolavori come Taxi Driver e Toro Scatenato, e regista di American Gigolo con Richard Gere che qui ritroviamo, torna dietro la macchina da presa con Oh, Canada, un film drammatico che narra la vecchiaia e la malattia,  tratto dal romanzo I Tradimenti di Russell Banks.

Il documentarista Leonard Fife, ormai malato di un cancro in uno stadio avanzato, convoca alcuni sui ex studenti per realizzare un'intervista a se stesso dove si confida sulla propria vita davanti a sua moglie. 
Fife ha cercato la verità negli altri in tutta la sua vita di documentarista, ora ritiene che sia venuto il suo turno a cercare di esprimerla.  Oh, Canada è una pellicola che racconta anche di come  un umano, quando è sul finire della sua vita, si confronta con tutti gli errori che ha fatto. Il protagonista è interpretato da un ottimo Richard Gere, che nei flashback viene sostituito da un altrettanto bravo Jacob Elordi.

 

Sto solo aspettando che ogni cosa vada al posto giusto.

Molti critici nelle loro recensioni hanno fatto notare come la trama sia a malapena abbozzata e con molti limiti, ma la percezione che si ha è che  Schrader abbia fatto una scelta voluta in questo senso, intendendo raccontare la storia più attraverso le immagini che con le parole.
Ne sono prova i molti primi piani su Gere, dove lo si vede malato e stremato, con un fisico che sembra solo aspettare la  morte. Gere ci da un'interpretazione molto realista che su sua stesse ammissione è stata ispirata dalla malattia di suo papà che è mancato poco prima delle riprese di questo film.

Oh, Canada non è sicuramente il miglior film di Paul Schrader, ma è un film molto intimo, grazie anche all'amicizia che legava il regista al romanziere, morto di cancro prima che il regista terminasse la sceneggiatura. Schrader ha però potuto ripristinate il titolo, Oh, Canada, che Banks avrebbe voluto dare al romanzo se non glielo avessero impedito problemi di diritti d'autore.
La sensazione che si ha è che Schrader si identifichi nel protagonista per vicende autobiografiche e anche per l'invecchiare. In un certo senso si potrebbe ben dire che  vuole raccontare se stesso.

Molti dei suoi racconti sono ricordi confusi o fantasie inventate.


Voto: 3,5/5


 

 

martedì 14 gennaio 2025

"Home Grown Talent. Se son ananas fioriranno", di Joanna Chambers e Sally Malcolm

 



TITOLO: Home Grown Talent. Se son ananas fioriranno
TITOLO ORIGINALE: Home Grown Talent
SAGA: Creative Types #2
CASA EDITRICE: Triskell Edizioni
GENERE: Romance MM contemporaneo
PAGINE: 324
DATA DI PUBBLICAZIONE: 31 luglio 2023
PREZZO EBOOK: € 1,99
PREZZO CARTACEO: € 17,00


TRAMA


Dall’esterno, sembra che il modello e influencer Mason Nash abbia tutto: bellezza, fama e successo. La sua stella brilla più luminosa che mai e, grazie ai contratti prestigiosi che gli vengono proposti, è ora in procinto di fare il botto. Quando si presenta la possibilità di lavorare come co–conduttore in un programma di giardinaggio con Owen Hunter, il fratello del suo ex, Mason non ci pensa due volte ad accettare. Ed è ben deciso a usare tutti gli assi che ha nella manica per trasformare il format in un grande successo. Incluso assecondare la sua spietata produttrice e accettare di fingere un tira e molla romantico con l’altro conduttore… Owen Hunter è un giardiniere con il cuore grande e i piedi ben piantati a terra. È fiero della vita che ha costruito e non ha alcun desiderio di andare in TV, eppure in qualche modo si trova a firmare il contratto per lo show. Decisamente non perché è interessato a Mason Nash. Il ragazzo è uno schianto, e il suo atteggiamento da moccioso viziato gli fa girare la testa in camera da letto, ma Owen non intende fare sul serio con un modello affamato di gloria. I due uomini, però, si avvicinano sempre di più, e Owen inizia a credere che Mason sia molto più di un viso affascinante e un personaggio online. Che al di sotto della superficie scintillante ci sia un ragazzo dolce e sensibile che desidera solo essere amato.



RECENSIONE



Essere forti non significava sempre arrivare al galoppo su un cavallo bianco per salvare la situazione. A volte si trattava di essere vulnerabili.



Ora che ho per le mani tutti i volumi della trilogia Creative Types ho potuto finalmente cimentarmi nella lettura del secondo. In Total Creative Control avevamo lasciato Aaron e Lewis con un bel lieto fine, e ora il testimone passa all'ex di quest'ultimo, Mason Nash, modello e influencer venticinquenne già incontrato nel primo capitolo, che per accrescere la sicurezza economica sta puntando a ottenere un ruolo fisso in televisione. Una sera, durante una cerimonia di premiazione, rivede dopo tanto tempo Owen Hunter, il fratello maggiore di Lewis, che gli tiene compagnia per tutta la sera finendo per prendersi cura di lui nel momento di sbronza. Vedendoli insieme, a Misty Watson-King, la tanto nota quanto spietata produttrice del programma contenitore Weekend Wellness, viene un'idea: realizzare una rubrica di giardinaggio con loro due come conduttori e far sì che Mason flirti spudoratamente col collega a beneficio del pubblico. Owen non è un tipo da social e ama il suo lavoro da giardiniere più di ogni altra cosa, ma farebbe qualsiasi cosa per aiutare Mason e così, seppur ignaro delle vere intenzioni della produttrice, decide di accettare. Poco a poco, i due uomini iniziano a legare sempre di più e aprono il loro cuore a sentimenti bellissimi e reali, che però rischiano di essere annientati dalle luci della ribalta e dalle mezze verità.

Con Home Grown Talent ancora una volta le autrici hanno fatto un gran bel lavoro, dando vita a una storia romantica, avvincente, divertente e più profonda di quanto possa sembrare che ha protagonista il mondo della televisione nelle sue luci e nelle sue ombre. Emerge il ritratto di una realtà più ammaliante del canto di una sirena, una vetrina indispensabile per cambiare la vita in meglio e assicurarsi fama e ricchezza, ma che a ben guardare nasconde numerose insidie, come ad esempio produttori senza scrupoli capaci di rendere un inferno la vita dei dipendenti con richieste irragionevoli, facendo leva sul loro desiderio di lavorare nell'industria. Queste figure terribili sono rappresentate alla perfezione dalla perfida Misty Watson-King, la produttrice di Weekend Wellness, una vipera di prima categoria: è una bulla manipolatrice che assume stagisti non retribuiti, fa la prepotente con chiunque, svilisce i sentimenti altrui, considera stupido il suo stesso pubblico e non si fa alcuno scrupolo a distorcere la realtà per alimentare l'indignazione e dare in pasto agli avvoltoi persone innocenti, roba da buttarla all'istante nella Gora dell'Eterno Fetore di Labyrinth (anche se mi dispiacerebbe per la povera Gora). A vedersela con lei ci sono i due meravigliosamente imperfetti protagonisti, che dopo aver fatto da comparse nel capitolo precedente instillando tanta curiosità si svelano qui in tutte le loro sfaccettature, facendosi amare davvero. Dietro la facciata apparentemente frivola e superficiale, Mason è un professionista che sa usare i social con grande maestria e ha intrapreso la sua carriera per aiutare la famiglia mettendo da parte i veri desideri, e soprattutto è un animo sensibile e dolcissimo che ha bisogno di essere amato. Owen invece è il classico ragazzo della porta accanto, sempre gentile e premuroso, ma dietro la gentilezza si nasconde anche la necessità di tenere tutto sotto controllo a causa di un trauma del passato. Sono due uomini che sono stati costretti a crescere troppo in fretta e a diventare la roccia delle rispettive famiglie, e l'uno tra le braccia dell'altro trovano tutto l'amore di cui hanno bisogno. Sono una coppia stupenda che regala momenti di grande dolcezza e passionalità, ed è bello vederli sostenersi a vicenda e proteggersi. Ovviamente il corso di un vero amore non fila mai liscio e piano e gli ostacoli di certo non mancano, ma vale sempre la pena.






Non voglio continuare a scendere a compromessi su chi sono. Voglio essere me stesso.


Questo romanzo offre un'interessante panoramica sul mondo dei social media, in cui la finzione fa spesso da padrona e ogni cosa viene edulcorata e filtrata affinché abbia un impatto sulla quotidianità, il ché può rendere difficile distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è. È un mondo spesso invadente dove, purtroppo, si instaurano dinamiche parasociali al limite dell'assurdo nei confronti dei personaggi pubblici, ai quali il diritto alla privacy sembra essere negato, e vengono alimentate campagne d'odio basate su bugie. Il libro ci invita a riflettere su questo, e a muoverci con cautela proteggendo sempre la nostra pace. Non gli ho dato il massimo dei voti solo perché ho preferito il contesto del primo capitolo con le serie tv e le fanfiction di mezzo (a proposito: qui non mancano scene con i mitici Aaron e Lewis, più innamorati che mai) e verso la fine c'è un elemento legato ai genitori di Mason che mi ha fatto storcere un po' il naso, ma vi consiglio caldamente di leggerlo, perché oltre ad avere una storia divertente, romantica e passionale e a offrire interessanti spunti di riflessione, ci invita a non aver paura di chiedere aiuto e ci ricorda che meritiamo di scegliere chi e cosa vogliamo diventare e di trovare l'amore. 

Home Grown Talent è davvero un bel romanzo, e non vedo l'ora di leggere il terzo e ultimo capitolo, ambientato per mia somma gioia nel mondo della recitazione. Sono tanto curiosa.



-Non hai bisogno che combatta io le tue battaglie.

-Non ne ho bisogno, ma è bello sapere che mi copri le spalle.

-Ti coprirò sempre le spalle, angelo.



VOTO: 4,5/5







lunedì 13 gennaio 2025

Here

 

TITOLO: Here

TITOLO ORIGINALE: Here

GENERE: Drammatico, fantastico

ANNO DI PRODUZIONE: 2024

PAESE DI PRODUZIONE: Usa

CASA DI DISTRIBUZIONETriStar Pictures, Sony Pictures Releasing

REGIA: Robert Zemeckis

CAST: Tom Hanks, Robin Wright, Paul Bettany, Kelly Reilly

DURATA: 104 minuti
 

TRAMA 

Un terreno preistorico e la casa che sorgerà su quel terreno. Quella casa ospiterà generazioni di famiglie, dall'homo sapiens agli indigeni, i coloni americani, fino ad arrivare ad un nucleo domestico afroamericano contemporaneo. E nel salotto di quella casa scorreranno vite sempre diverse e uguali, popolate da mariti, mogli, figli, nonni e nipoti. 

RECENSIONE

E' proprio qui che noi vogliamo stare.

Dopo più di trent'anni si ricompone il leggendario gruppo che realizzò un capolavoro come Forrest Gump, composto dal grande regista Robert Zemeckis, dagli attori Tom Hanks e Robin Wright e dallo sceneggiatore Eric Roth, per un film dove le reali protagoniste sono le emozioni.

Here ci insegna che è possibile, con il cinema, raccontare generazioni di famiglie e persino la storia dell'umanità, partendo dai primitivi fino ad arrivare alla pandemia Covid, ambientando la trama in una sola stanza e realizzando solo un'inquadratura per tutta la durata della pellicola. Robert Zemeckis, per quanto riguarda l'ambito tecnologico, è sempre stato un regista all'avanguardia, fin dagli inizi della sua carriera, con film come Chi ha incastrato Roger Rabbit, dove si mischiavano attori con cartoni animati, o Polar Express con l'utilizzo della motion capture. Con Here conferma questa tendenza realizzando una pellicola con l'intelligenza artificiale, che è stata usata soprattutto per far ringiovanire e invecchiare Hanks e la Wright.

 

Richard : Allora se vuoi puoi anche passare il resto della serata qui. - Margaret : Posso passare il resto della vita qui.

Here è una grande lezione di regia, dove si dimostra che anche con le nuove tecnologie il cinema riesce sempre ad emozionare. In questo caso sicuramente Zemeckis ha anche sfruttato l'efficace graphic novel di Richard McGuire, che fa da soggetto. Strepitose sono le interpretazioni di Tom Hanks e Robin Wright, che  non fanno rimpiangere i tempi in cui interpretavano Forrest e Jenny.
Per chi ha amato Forrest Gump sarà un vero piacere rivedere congiunti in un film di Bob Zemeckis questi due grandi attori, in un altro lungometraggio dove le emozioni e i sentimenti scandiscono il tempo dentro quel quadro sempre uguale e sempre diverso che chiamiamo vita. 

Era casa nostra. Vivevamo qui.


Voto: 4,5/5 





mercoledì 8 gennaio 2025

"Un fidanzato take-away", di Sher Lee

 


TITOLO: Un fidanzato take-away

TITOLO ORIGINALE: Fake Dates and Mooncakes

AUTRICE: Sher Lee

CASA EDITRICE: Mondadori

GENERE: Romance MM contemporaneo young adult

PAGINE: 264

DATA DI PUBBLICAZIONE: 27 agosto 2024

PREZZO EBOOK: € 9,99

PREZZO CARTACEO: € 19,00



TRAMA



Dylan Tang ha diciassette anni e una vita tutt’altro che facile. Tra andare a scuola e aiutare la zia a mandare avanti il suo ristorante da asporto cino-singaporiano, non gli resta molto tempo per pensare all’amore. Soprattutto ora che si è messo in testa di iscriversi a un concorso per giovani pasticcieri organizzato da un celebrity chef di New York. Partecipare, e vincere, presentando la torta preferita della mamma, la mooncake nevosa celeste, un dolce che la sua famiglia prepara da generazioni, sarebbe un modo perfetto per celebrarne la memoria ma anche per dare un po’ di visibilità al Wok Warriors, il take-away cinese di zia Jade, che ultimamente non se la passa proprio benissimo. Imbattersi in Theo Somers, giovanissimo rampollo di una ricca famiglia newyorchese abituato a ottenere sempre tutto ciò che vuole e, soprattutto, dotato di un sorriso capace di far imbambolare chiunque, non era assolutamente nei piani. Come non lo era accettare di accompagnarlo a un matrimonio deluxe negli Hamptons fingendosi il suo fidanzato. Ma come poteva rifiutargli questo favore? Dopo tutto, Theo ha fatto una generosa donazione al ristorante della zia e poi… i ragazzi con i fisici statuari sono da sempre la kryptonite di Dylan. Dirgli di no era proprio impossibile. Tutto andrebbe per il verso giusto se solo Dylan riuscisse a tenere bene in mente che la loro relazione è una farsa, che non esistono mondi più distanti dei loro e che farsi coinvolgere troppo è tutto tranne che saggio, soprattutto con il concorso dietro l’angolo…



RECENSIONE



-Lui vive in una villa gigantesca e guida una Ferrari. Io ho una bici col manubrio scricchiolante. Siamo mondi distanti come il sole e la luna.

-Ogni tanto però il sole e la luna si allineano. Le eclissi sono eventi memorabili.



Avevo bisogno di un po' di dolcezza per cominciare il 2025 nel modo giusto, e così mi sono buttata a capofitto su questo libro, che ho scoperto grazie alle meravigliose illustrazioni di Venessa Kelley. Ci troviamo a Brooklyn, dove Dylan Tang, un diciassettenne cino-singaporiano orfano di madre, si destreggia tra il liceo, il lavoro presso il locale da asporto in difficoltà della zia Jade e il progetto di partecipare al concorso di mooncake (torte lunari, dolci cinesi tipici della Festa di Metà Autunno) presieduto da un fantastico celebrity chef che potrebbe cambiare in meglio la vita di tutta la famiglia. Una sera, grazie a una consegna tragicomica, conosce il coetaneo Theo Somers, figlio di un ricchissimo imprenditore, che lo conquista fin da subito col suo bellissimo sorriso e di lì a poco fa una generosa donazione al locale come risarcimento di una recensione pessima lasciata da un amico. Non vuole niente in cambio, soltanto che Dylan si finga il suo fidanzato e lo accompagni al matrimonio di sua cugina negli Hamptons. Seppur con qualche titubanza, il ragazzo acconsente, e mentre la data del concorso si avvicina, ecco che cominciano a entrare in gioco i sentimenti, che rischiano di essere ostacolati dai diversi contesti sociali.

Non avrei potuto iniziare l'anno nuovo in modo migliore, perché Un fidanzato take-away si è rivelato esattamente quello di cui avevo bisogno: un romanzo bellissimo, una vera e propria coccola capace di scaldare il cuore fin dal primo momento. L'autrice, a cui faccio i miei più sinceri complimenti, ha debuttato alla grande nel mondo della scrittura, dando vita a una storia dolcissima e divertente con alcuni piccoli spunti autobiografici. Al centro c'è un amore incondizionato per il cibo, in particolare per lo street food e le mooncake, che ha un unico effetto collaterale: aumenta la fame e fa venire una gran voglia di assaggiare qualsiasi piatto descritto, a cominciare dalla famosa mooncake nevosa celeste preparata per il concorso. Naturalmente perché ogni piatto abbia successo sono necessari ingredienti speciali, e in questo caso uno dei migliori è costituito dai personaggi, tutti ben caratterizzati e positivi (anche se non mancano gli antagonisti da prendere a ceffoni, chiaro). Dylan è un gran bel protagonista, orgoglioso delle sue radici e profondamente legato alla sua famiglia, appassionato di cucina e di magliette buffe e con un cuore grande che lo spinge a mettere il bene altrui prima del proprio. Anche Theo è fantastico, con la sua parlantina, il suo spirito ribelle, il suo sorriso e il suo animo buono che lo rende simile in tutto e per tutto a un angelo custode. La storia d'amore tra lui e Theo, che unisce due anime appartenenti a contesti sociali diversi ma accomunate da una fede incrollabile nel destino, è di una dolcezza indescrivibile, e non nego di essermi emozionata tantissimo in certi momenti, specialmente per il gesto eclatante e romantico compiuto da uno di loro e di cui Alex Claremont-Diaz sarebbe fiero. Una menzione speciale merita anche colei che considero la vera protagonista morale della storia: Clover, l'adorabile e simpaticissima corgi di Dylan, che si rende protagonista di alcune sequenze memorabili e deve il nome a uno dei cagnolini dell'autrice.





È nostro destino incontrarci seppur distanti migliaia di chilometri.


Un altro elemento cardine del romanzo è la famiglia, vista sotto diversi aspetti. Come ho già scritto, Dylan è profondamente legato alla sua e farebbe di tutto per aiutarla: vuole un bene dell'anima alla mitica zia Jade, che lo ha accolto con amore, ha un bellissimo rapporto con i cugini, e vuole partecipare al concorso con la mooncake preferita di sua madre in modo da onorarne la memoria e l'ultimo desiderio. Al contrario, Theo, pur essendo benestante e avendo all'apparenza tutto, in realtà è privo dell'unica cosa che desidera davvero e di cui ha tanto bisogno: il calore familiare. Per fortuna, malgrado i mille ostacoli e le batoste improvvise, a salvarlo arriva l'amore di e per Dylan, che lo fa sentire finalmente a casa. Vi consiglio di preparare i fazzoletti, perché la bellezza di questo legame vi farà sicuramente commuovere.
Un fidanzato take-away è un tesoro prezioso, il libro perfetto per chi ha bisogno di coccole e tenerezza e vuole una storia che celebri la famiglia e il cibo con vibrazioni da Boyfriend Material e Over the Moon (non mancano infatti i riferimenti alla leggenda di Chang'e). Faccio ancora tanti complimenti a Sher Lee, di cui spero di leggere in italiano anche Legend of the White Snake. A tutt3 dico: fate come Dylan e Theo e seguite sempre il vostro cuore, e ricordate che meritate l'amore di una persona speciale che vada fin sulla luna per voi.


Non è vero che potete offrirmi un millesimo di ciò che ho già, Dylan. Tu mi hai completato.


VOTO: 5/5













Mickey 17

  TITOLO : Mickey 17 TITOLO ORIGINALE : Mickey 17 ANNO DI PRODUZIONE :  2025 PAESE DI PRODUZIONE : Stati Uniti d'America, Regno Unito GE...