TITOLO: Imogen, e basta
TITOLO ORIGINALE: Imogen, Obviously
AUTRICE: Becky Albertalli
CASA EDITRICE: Mondadori
GENERE: Romance FF contemporaneo young adult
PAGINE: 348
DATA DI PUBBLICAZIONE: 5 novembre 2024
PREZZO EBOOK: € 9,99
PREZZO AUDIOLIBRO: € 12,95 (gratis per i primi 30 giorni con Audible)
PREZZO CARTACEO: € 19,50
TRAMA
Imogen Scott è un'eterosessuale convinta, ma anche la più grande alleata della comunità queer nel mondo. Non ha mai perso un incontro dell'Alleanza Pride. Ed è aggiornatissima sulle discussioni social più recenti a tema queer. Di certo molto più della sorella minore, che pure appartiene alla comunità. Anche le sue due migliori amiche sono queer: Gretchen, compagna di liceo, e Lili che, da quando è approdata al campus universitario, ha abbracciato una vita nuova ed elettrizzante insieme a un gruppo fighissimo di amici, queer ovviamente. Imogen non potrebbe esserne più felice e, adesso che sta per andare a trovarla, non vede l'ora di dimostrarle una volta di più il suo appoggio incondizionato. A costo di distorcere la verità un pochino. Appena mette piede nel campus universitario, infatti, Imogen scopre che l'amica ha raccontato a tutto il suo gruppo che al liceo loro due stavano insieme. Ovviamente nessuno può immaginare che Imogen sia etero, men che meno la migliore amica di Lili, Tessa. E, ovviamente, più Imogen passa del tempo con Tessa, più inizia a insinuarsi nella sua mente (e nel suo cuore) un dubbio: non è che la verità sia diversa da quella che si è sempre raccontata?
RECENSIONE
I queer riconoscono i queer. È una cosa piuttosto bella a pensarci. A volte vorrei farne parte.
Stavo cominciando a perdere le speranze, ma finalmente, per mia somma gioia, anche in Italia è arrivato il romanzo della mitica Becky Albertalli che desideravo tanto. La protagonista è Imogen Scott (no, non è quella di Heartstopper), una diciottenne originaria di Penn Yan (cittadina dello stato di New York nota per la più grande piastra per pancake al mondo), etero convinta, ma anche un'ottima alleata della comunità LGBT+. Partecipa agli incontri dell'Alleanza Pride ogni settimana, divora un libro a tema dietro l'altro, adora la commedia romantica saffica Gonne al bivio e farebbe di tutto per rendere felici le persone queer della sua vita, tra cui la sorella minore Edith e le due migliori amiche Gretchen e Lili, quest'ultima matricola dell'università di Blackwell, che anche lei comincerà a frequentare in autunno. Quando decide di andare a trovarla durante le vacanze di primavera, scopre che l'amica ha raccontato al nuovo fantastico gruppo di amici queer di aver avuto una storia con lei. Imogen acconsente senza problemi a reggerle il gioco, ma quando conosce Tessa, una diciottenne ebrea e lesbica dichiarata di Filadelfia, il suo cuore perde un colpo, e così inizia a rimettere in discussione tutto quello che ha sempre creduto su se stessa.
Ci troviamo di fronte all'ennesimo caso di un nome una garanzia, perché Imogen, e basta è un libro splendido che rientra a buon diritto tra i miei romanzi saffici preferiti. Dalla penna ormai infallibile di Becky Albertalli è venuta fuori una storia molto dolce e divertente, ma anche capace di far riflettere attraverso messaggi importanti e un viaggio di scoperta di sé in cui potrebbe immedesimarsi un'infinità di persone. Come nei precedenti lavori dell'autrice ci sono vari riferimenti alla cultura pop capaci di suscitare un bel sorriso, e soprattutto ci sono personaggi fantastici e profondamente autentici che parlano al cuore di ciascunə di noi. Imogen è una protagonista adorabile e di facile identificazione, che tende a pensare troppo, a lasciarsi frenare dalle insicurezze come la sindrome dell'impostore e a farsi in quattro per compiacere le altre persone affinché siano sempre felici, ma è anche molto simpatica e sensibile, e nel corso della storia cresce fino a diventare una giovane donna più sicura e finalmente consapevole della propria identità. È riuscita a conquistarmi, anche perché chiunque ami gli animali e i romanzi di Casey McQuiston (pensate: ha ben tre copie di Ancora una fermata) ha il mio affetto, e in più ho adorato il suo legame con Edith, Lili (il mio personaggio preferito, che per me meriterebbe di avere un libro a parte) e Tessa. La storia d'amore con quest'ultima è davvero splendida, ti fa sentire davvero come se ti stessi innamorando anche tu per la prima volta, con le mille paure, le farfalle nello stomaco e i messaggi notturni dapprima timidi, poi sempre più sicuri e carinissimi (e voi sapete quanto adori gli scambi epistolari nei romanzi, che siano via lettera, via mail o via messaggio). Loro due sono una gran bella coppia che regala tanta felicità, e adoro il fatto che Tessa, da grande buongustaia, abbia capito di essere lesbica grazie alla principessa Bottondoro de La storia fantastica, uno dei miei film preferiti di sempre.
Non posso semplicemente provare qualcosa e viverla mentre accade senza doverla analizzare fino allo sfinimento?
Questo è senza dubbio il libro più personale che Becky Albertalli abbia mai scritto, e lo ritengo molto importante, perché non solo mostra un percorso di scoperta di sé e del proprio orientamento sessuale, ma offre anche spunti di riflessione su argomenti di vitale importanza. Si parla infatti di come vengono assimilati gli stereotipi, di bifobia interiorizzata, della paura di non poter far parte degli spazi queer, e della tossicità di quelle persone (purtroppo anche vicine a Imogen, al punto da rendere il suo percorso ancora più difficile) che credono esista un solo modo valido di essere queer (spesso legato alla propria esperienza) e che fanno pressione sugli autori e attori dei prodotti queer popolari affinché rivelino il proprio orientamento sessuale (cosa che mi ha rattristata molto, perché è stato inevitabile pensare a Kit Connor e alla stessa Becky Albertalli, che hanno subito un outing forzato e non hanno potuto dichiararsi come volevano per colpa di assurde pretese parasociali.) Tutto questo rende il libro molto importante, e lascia un messaggio di cui chiunque dovrebbe far tesoro: esistono tanti modi di essere queer, è impensabile escludere qualcunə dagli spazi queer soltanto perché "non lo è abbastanza" secondo misure arbitrarie, perché non lo ha capito subito o perché non ha conosciuto abbastanza sofferenza, e le persone non sono tenute a gestire il proprio coming out in base alle sopracitate pretese parasociali. Come dice Alex Claremont-Diaz, non sto parlando di vergogna, ma di riservatezza, del diritto fondamentale all'autodeterminazione.
I messaggi importanti, la storia tenera ed esilarante (vi assicuro che, a causa di un gioco del mitico gruppo di amici di Lili, non guarderete mai più le salsicce come prima) e la bellissima coppia rendono Imogen, e basta un ottimo romanzo che meriterebbe di diventare un film o una serie tv. Mando un forte abbraccio a Becky Albertalli, con l'augurio che arrivino in italiano anche gli altri romanzi che mancano all'appello, in particolare Amelia, If Only, di prossima pubblicazione.
Ogni suo respiro sembra una lettera d'amore.
VOTO: 5/5
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