“Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino. Noi leggiamo e scriviamo poesie, perché siamo membri della razza umana. E la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento. Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore, sono queste le cose che ci tengono in vita!” Robin Williams.
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giovedì 27 febbraio 2025
Biancaneve e i Sette Nani
domenica 23 febbraio 2025
September 5 - La diretta che cambiò la storia
mercoledì 19 febbraio 2025
Koda, fratello Orso
TITOLO: Koda, fratello orso
domenica 16 febbraio 2025
Captain America: Brave New World
martedì 11 febbraio 2025
"Best Supporting Actor. Luci, motore... attrazione!", di Joanna Chambers & Sally Malcolm
TITOLO: Best Supporting Actor. Luci, motore... attrazione!
TITOLO ORIGINALE: Best Supporting Actor
SAGA: Creative Types #3
AUTRICI: Joanna Chambers e Sally Malcolm
CASA EDITRICE: Triskell Edizioni
GENERE: Romance MM contemporaneo
PAGINE: 324
DATA DI PUBBLICAZIONE: 23 settembre 2024
PREZZO EBOOK: € 5,99
PREZZO CARTACEO: € 16,90
TRAMA
Quando Tag O'Rourke, attore in difficoltà e barista, incontra Jay Warren, figlio d'arte, è odio a prima vista. Odio... e attrazione. Il sogno di Tag di diventare una stella del cinema si sta sgretolando sotto il peso del debito studentesco e dei problemi finanziari della sua famiglia. Se la sua carriera non decollerà presto, dovrà trovarsi un vero lavoro. Dopo tutto, nutrire la famiglia è più importante che nutrire la sua anima. Fortunatamente la sua grande occasione è dietro l'angolo. Jay non ha mai voluto fare l'attore, è sempre stato destinato a seguire le orme della sua famosa madre. Ma la fama ha il suo prezzo e un'esperienza traumatica all'inizio della carriera gli ha lasciato una paralizzante paura del palcoscenico, motivo per cui si limita a lavorare in una televisione ed evita a tutti i costi le relazioni con le co-star. Sfortunatamente, il suo mondo sicuro sta per essere scosso.
RECENSIONE
È la fiducia la chiave di tutto. L'uno nell'altro e in voi stessi. Affidatevi le reciproche vulnerabilità, e avverrà la magia.
Sarò un po' di parte, avendo studiato teatro in prosa per tanti anni prima di passare alla scuola di musical, ma era da quando ho scoperto la copertina e la trama che smaniavo dalla voglia di leggere questo libro, l'ultimo della trilogia Creative Types. Stavolta i protagonisti sono Tag O'Rourke, il barista e aspirante attore angloirlandese amico di Aaron, e Jay Warren, figlio d'arte nonchè star di Sanguisughe, la serie televisiva creata da Lewis. I due si incontrano alla festa aziendale di Halloween raccontata nel primo volume, ed è odio a prima vista, al punto da farli diventare rivali in una gara di finti appuntamenti con Mason, che dura fino alla cerimonia di premiazione descritta all'inizio del secondo libro. Quella stessa sera, inaspettatamente, rimangono soli e vivono un momento di grande passione che però si conclude in malo modo. Il giorno dopo arriva la sorpresa: sono stati scritturati entrambi come protagonisti di uno spettacolo teatrale su due poeti della prima guerra mondiale. Per Tag, che è in grande difficoltà economica e finora ha sempre avuto ruoli marginali, questa è l'occasione di lanciare la sua carriera come ha sempre sognato, mentre per Jay, messo sotto pressione dalla madre diva, è un modo di rimettersi in pista nel mondo del teatro dopo un trauma subito dieci anni prima, che lo ha spinto a limitarsi all'ambito televisivo. Così, nonostante i trascorsi, i due si preparano a trascorrere insieme sei settimane di prove a York, e mentre l'attrazione che hanno sempre cercato di negare cresce, persone senza scrupoli si fanno loro intorno come avvoltoi.
E l'Oscar per il libro più bello della trilogia va a, rullo di tamburi... Best Supporting Actor, la miglior conclusione che potessi desiderare. Vorrei mandare tanti complimenti e abbracci alle due autrici, che hanno fatto centro ancora una volta con una storia romantica, divertente, commovente e profonda, ambientata nel mondo che per me è e sarà sempre casa: il teatro, anche stavolta visto nelle sue luci e nelle sue ombre. Da un lato c'è la meraviglia di preparare uno spettacolo partendo da zero, con studi sul personaggio, prove su prove, l'adrenalina e la paura che aumentano a dismisura con l'avvicinarsi della prima rappresentazione in pubblico, il legame stretto tra cast, autori e regista. Dall'altro c'è la difficoltà di riuscire a entrare in questo mondo se non si hanno agganci, e viene denunciata la crudeltà di certi attori egocentrici disposti a pugnalare gli altri alle spalle pur di rimanere al centro dell'attenzione, e di certi critici/giornalisti alla Miguel Ramos sembre a caccia di pettegolezzi e con la penna distruttiva più avvelenata della mela di Biancaneve. Sono proprio loro gli antagonisti, e mi hanno fatta arrabbiare così tanto che avrei voluto rinchiuderli in una capsula spaziale e mandarli alla deriva nello spazio, nella speranza che venissero inghiottiti da un buco nero (anche se persino lui probabilmente li risputerebbe). Per fortuna, come sempre, abbiamo anche personaggi secondari interessanti e positivi, e due protagonisti favolosi, che se nelle prime comparsate mi avevano incuriosita, qui mi hanno conquistata definitivamente, in particolare Tag, in cui mi sono in parte riconosciuta perché anch'io come lui sono divisa tra il lavoro ai catering e affini e la scuola di teatro (musical nel mio caso specifico). È un ragazzo esuberante, orgoglioso, forte e determinato, che lotta con le unghie e con i denti per emergere nel mondo della recitazione e far sì che il suo talento venga riconosciuto, in modo da poter aiutare la sua famiglia senza fare più lavori saltuari o centellinare il denaro, ed è anche premuroso, adorabile e altruista. Jay invece è un figlio d'arte (con una madre stella del teatro piuttosto invadente e fratelli dalle carriere prestigiose) a cui tutte le opportunità sono state servite su un piatto d'argento, ma ha un animo sensibile, riservato, sente addosso la pressione delle aspettative e in passato ha subito un grosso trauma che lo ha spinto non solo a limitarsi a rimanere nell'ambito della televisione, ma anche a indossare una maschera nella vita reale per proteggersi. La loro storia d'amore, che si sviluppa a passi piccoli, è davvero splendida: unisce due anime appartenenti a contesti sociali ed economici differenti, ed è bellissimo vedere come piano piano iniziano a crescere insieme umanamente e artisticamente (le scene in cui recitano sono fantastiche e rese alla perfezione, così come i momenti romantici passionali), a comprendersi, a donarsi l'uno all'altro, a prendersi cura l'uno dell'altro con tanta fiducia e tanto amore.
-Sai, si tratta di fiducia. Fiducia nell'altra persona, nel suo supporto. Nel poter essere vulnerabili. È sempre difficile, ma se hai quella fiducia... è possibile.
-Stai ancora parlando di teatro?
-Sto parlando di tutto. Di teatro,sì, ma anche della vita. E dell'amore.
Questo libro non parla soltanto di amore e recitazione. Le autrici, cosa che ho molto apprezzato, hanno infatti dedicato spazio anche alla salute mentale, trattata allo stesso tempo con cura e realismo. I momenti difficili e dolorosi non mancano, naturalmente, ma ci sono anche speranza, tenerezza e passionalità, e soprattutto c'è un bellissimo messaggio che rende il titolo un fantastico gioco di parole: la fiducia è la chiave. Bisogna fidarsi di se stessi e dell'altra persona, del fatto che, se ci ama davvero, ci donerà senza riserve tutto il suo supporto, rendendoci possibile essere vulnerabili al suo fianco. E tutto questo emoziona.
Best Supporting Actor è un romanzo splendido che scalda il cuore, e credo che la trilogia non avrebbe potuto concludersi in modo migliore (una menzione speciale al bis, dove ritroviamo alcune nostre vecchie e amate conoscenze). Ringrazio tanto Joanna Chambers e Sally Malcolm per averla scritta, e Triskell Edizioni per averla portata in italiano. Speriamo in adattamenti cinematografici.
Puoi fidarti di me. Ti supporterò sempre.
VOTO: 5/5
lunedì 10 febbraio 2025
The Brutalist
martedì 4 febbraio 2025
"Tutta la musica che hai dentro", di Edward Underhill
TITOLO: Tutta la musica che hai dentro
TITOLO ORIGINALE: Always the Almost
AUTORE: Edward Underhill
CaSA EDITRICE: DeA
GENERE: Narrativa LGBTQIA+ contemporanea young adult con romance MM
PAGINE: 432
DATA DI PUBBLICAZIONE: 15 ottobre 2024
PREZZO EBOOK: € 9,99
PREZZO CARTACEO: € 17,90
TRAMA
Miles Jacobson ha sedici anni, suona il pianoforte ed è un ragazzo trans. La notte di Capodanno, durante un pigiama party con le sue migliori amiche, Rachel e Paige, promette a se stesso di realizzare due propositi. Riconquistare Shane, il fidanzato di quando Miles era ancora Melissa. E vincere la Tri-State Competition suonando Tchaikovsky. Ma Shane, dopo il coming out e il cambiamento di Miles, sembra irraggiungibile, e la nuova insegnante di pianoforte è rigida, non capisce, non empatizza, le sue domande così personali e bizzarre sul rapporto di Miles con la musica e con se stesso lo feriscono. Miles ce la mette tutta per tenere in piedi il suo nuovo mondo, ma per lui non c'è nulla di facile. Poi arriva Eric. È carino, è gentile, è queer. È... tutto quello che Miles stava aspettando, forse. Perché allora tutto continua a sembrargli così sbagliato?
RECENSIONE
Sono Miles. Sono trans. Sono gay. Questa musica mi appartiene.
Avevo bisogno di una storia dolce ma potente per celebrare chi persone senza scrupoli e assetate di potere vorrebbero far sparire, perciò ho scelto il libro che mi ha regalato Vincent Vega per Natale. A Upton, nel Wisconsin, vive Miles Jacobson, 16 anni, un pianista gay e transgender. Durante la notte di Capodanno fa due buoni propositi: riconquistare Shane (suo ex ragazzo nonché stella della squadra di football), che lo ha lasciato due settimane dopo il coming out come transgender, e battere l'odioso rivale Cameron alla Tri-State Competition suonando il Concerto per pianoforte e orchestra n.1 di Tchaikovsky. Ci sono però due problemi: Shane continua a ignorarlo, e la sua nuova insegnante di pianoforte, oltre ad essere molto severa, lo pone di fronte a domande esistenziali che lo mettono in difficoltà, per esempio perché suoni? o chi sei davvero? Poi un bel giorno, dopo essersi esercitato nell'auditorium della scuola, incontra Eric Mendez, un aspirante fumettista di discendenza messicana appena trasferito da Seattle, che al momento di presentarsi gli chiede i suoi pronomi. I due diventano subito amici, e ben presto, dopo aver finto di stare insieme per farsi invitare a una prestigiosa festa di San Valentino, arriva il bacio destinato a cambiare ogni cosa. Ma la strada verso la felicità è ancora tutta in salita.
Sono felice di affermare che le mie aspettative sono state superate, e che Tutta la musica che hai dentro si è rivelato un romanzo dolcissimo e potente, nonché il più bello che ho letto in questo primo mese del 2025. Innanzitutto vorrei mandare un forte abbraccio all'autore, che con una scrittura ottima e coinvolgente ha saputo dar vita a una storia tenera, toccante e piena di gioia, tra i cui cardini principali c'è la musica, in particolare quella classica. Sono sempre stata convinta che questa forma d'arte esista perché ci sono sentimenti ed emozioni troppo grandi per essere espressi a parole, e nel libro non fa eccezione. È proprio grazie alla musica che Miles, un protagonista in ci si riesce a calare completamente, può esprimere se stesso fino in fondo e sentirsi completo senza bisogno di dare spiegazioni a chicchessia, e ritengo che le sequenze in cui suona il pianoforte siano tra le migliori, perchè sono molto evocative e riescono a farti sentire ciò che prova lui. È un ragazzo perfettamente imperfetto, commette errori perché spesso il suo dolore gli impedisce di riconoscere e di rispondere in modo adeguato a quello degli altri, ma è bellissimo vederlo comprendere dove ha sbagliato, fare di tutto per rimediare e assistere al suo percorso di crescita sia umana sia artistica. Anche gli altri personaggi intorno a lui sono caratterizzati alle perfezione (compresi il padre e la madre Miles, che pur non essendo delle cattive persone, devono uno lavorare su ciò che prova e l'altra non limitare il supporto alla sola identità di genere del figlio) e il mio preferito in assoluto è Eric, una sorta di Taylor Zakhar Perez in miniatura, non solo per le ciglia perfette e la fossetta: è divertente, gentile, premuroso, capisce Miles, lo vede per quello che è davvero, lo sostiene e lo ama. La loro storia d'amore non è priva difficoltà, anzi, ci sono dei momenti in cui vorresti dare una bella tirata alle orecchie del pianista perchè si dia una svegliata, ma è deliziosa e sa scaldare il cuore. Vorrei tanto che ci fossero fanart.
L'amore può trascendere cose come i capelli corti, i vestiti e i pronomi e vederti per ciò che sei davvero. E crederti sulla parola. E abbracciare la tua vera essenza.
Non mancano momenti pesanti, che comprendono ad esempio l'uso di un linguaggio offensivo e le sue ripercussioni, e altri elementi che, in caso di necessità, potete verificare sul sito dell'autore. Ma posso assicurarvi che questo romanzo è pieno di gioia. È il romanzo di due ragazzi che cercano di trovare loro stessi a dispetto di tutto e tutti. È un romanzo che parla della gioia che provi quando abbracci la tua vera essenza e ti rendi conto che sei abbastanza così come sei. È il romanzo di chi riscrive la propria storia e ha il coraggio di scegliere di vivere in modo spudorato e trionfale. Ma soprattutto, è una lettera d'amore alla musica e alle persone queer e transgender, che come ribadisce l'autore meritano tutta la gioia possibile, alla facciaccia di chi cerca di cancellarle e di negarne l'esistenza. E permettetemi di dirlo, oggi più che mai c'è un gran bisogno di storie come questa: storie transgender raccontate da autori transgender, storie felici, piene d'amore e speranza e rispettose, non come certe produzioni razziste e transfobiche di registi umanamente terribili che lasciano messaggi tossici e mancano completamente di rispetto a ben più di una comunità (riuscendo, malgrado gli orrori sopracitati, ad aggiudicarsi una vagonata di nomination per i premi cinematografici). E io sono tanto felice e grata che questa storia esista.
Tutta la musica che hai dentro è un romanzo meraviglioso e gioioso che stringe il cuore in un caldo abbraccio, un romanzo più necessario che mai. Mando i miei più sinceri complimenti e un altro forte abbraccio a Edward Underhill, di cui spero di leggere altri libri al più presto. E se tra voi c'è qualche Miles: non siete soli. Meritate di essere amati e felici, e siete abbastanza, così come siete. Non permettete a niente e a nessuno di farvi credere il contrario. Vi voglio bene.
Sono sempre stato reale, e tu sei sempre stato in grado di vederlo.
VOTO: 5/5
lunedì 3 febbraio 2025
Emilia Pérez
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