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lunedì 30 agosto 2021

Beckett

 

 

TITOLO: Beckett

GENERE: Thriller

ANNO DI PRODUZIONE: 2021

 PAESE DI PRODUZIONE: Italia, Brasile

CASA DI DISTRIBUZIONE: Netflix

REGIAFerdinando Cito Filomarino

CAST: John David Washington, Alicia Vikander, Vichy Krieps, Boyd Holbrook

DURATA: 108 minuti

TRAMA

Beckett (John David Washington) ha un brutto incidente in cui rimane coinvolto con la sua ragazza. Ma l'uomo non sa che, in quel frangente, ha visto qualcosa che doveva rimanere segreto, mettendo così in pericolo la sua vita.

RECENSIONE

Nessuno sa dove siamo. Ci siamo soltanto noi due.

Beckett, il protagonista del film interpretato da John David Washington, guarda incredulo  una donna e la polizia che  gli sparano addosso. In una Grecia che attraversa una turbolenta situazione politica, sceglie di viaggiare nelle montagne dell'entroterra, dove un incidente causerà non solo la morte della sua ragazza, ma metterà a repentaglio la sua personale sicurezza. Precipitando in una casa vuota, scoprirà che in realtà contiene un terribile segreto al suo interno.

Beckett è un film d'azione-spionistico con tinte politiche. Palesi sono i riferimenti verso la politica d'austerità europea applicata ai tempi del governo Tsipras, inserendo elementi di finzione nelle manifestazioni di piazza Syntagma.

Beckett fa un unico groviglio di vari generi cinematografici, che all'interno della narrazione riescono ad essere coerenti solo fino ad un certo punto. John David Washington con la sua interpretazione conferma ancora una volta di essere uno dei nuovi astri nascenti di Hollywood raccogliendo così l'eredità lasciatagli dal padre Denzel.

  

Chi è che mi insidia?

 

Beckett sfugge all'inserimento in un genere preciso, teso com'è tra una forte impronta action e inquietanti suggestioni da complotto e intrigo politico. La pellicola diretta da Ferdinando Cito Filomarino riesce a  mantenere alta l'attenzione del pubblico non indugiando su particolari che potrebbero spezzare il filo narrativo, scandito da continui colpi di scena che animano la storia.

Un film di ottima fattura realizzato da un italiano che ha imparato molto bene la lezione dei modelli del thriller americano anni '70.

Che cosa volete da me?

Voto: 3,5/5

  

 

 

 

domenica 29 agosto 2021

"Resilienza", di Maria Claudia Sarritzu

 



TITOLO: Resilienza

AUTORE: Maria Claudia Sarritzu

CASA EDITRICE: Triskell Edizioni

GENERE: Romance FM young adult contemporaneo

PAGINE: 346

DATA DI PUBBLICAZIONE: 20 maggio 2021

PREZZO EBOOK: € 5,49

PREZZO CARTACEO: € 15,00



TRAMA



Athena si considera una persona resiliente, impermeabile alla sofferenza. Una dote fondamentale per chi, come lei, ambisce a diventare un bravo medico. Ma quando, per superare un esame, viene costretta insieme ai suoi colleghi a prestare servizio presso il Glasgow Mental Hospital, le sue incrollabili certezze cominciano a vacillare. I pazienti ricoverati all'interno della struttura sono infatti ragazzi che, in seguito a un evento traumatico, hanno sviluppato comportamenti patologici. Creature fragili, apparentemente annientate dalla vita e incapaci di reagire alle avversità. È qui che Athena conosce River, un giovane ombroso e schivo che rifiuta di parlare, comunicando solo attraverso un sintetizzatore vocale. Per penetrare il suo muro di silenzio, Athena sarà costretta a mettersi in  discussione, scoprendo che la vera resilienza non consiste nel fuggire dal dolore, ma nel viverlo fino in fondo, abbracciando le proprie fragilità e imparando a trasformarle in punti di forza.



RECENSIONE



Esistono due tipi di persone al mondo: quelle che riescono a superare le difficoltà della vita e quelle che, nel tentativo di affrontarle nel modo più positivo possibile, finiscono per peggiorare tutto. Io appartengo alla prima categoria. Non ho mai sofferto di grandi dolori, a essere sincera. Forse perchè in generale tendo a evitare le brutte cose che mi capitano.



È per me un onore e un grandissimo piacere parlarvi del quinto romanzo di Maria Claudia Sarritzu, una delle giovani autrici più promettenti del panorama italiano. In questa ultima fatica, la protagonista è Athena Cooper, una ventunenne scozzese che sostiene di essere resiliente e studia medicina insieme al fratello minore Lex e agli amici Liam e Jimmy, tutti e tre pieni di fisime e stranezze. Pur essendo la migliore del suo corso, è alquanto carente nei rapporti umani, il che risulta ancora più evidente quando un professore, come modalità d'esame, costringe gli studenti, per tre volte alla settimana, a prestare servizio presso il Glental (Glasgow Mental Hospital), una struttura per bambini e ragazzi che hanno sviluppato comportamenti patologici a seguito di un trauma. A lei, tramite sorteggio, viene affidato River Moore, un coetaneo schivo e misterioso che non parla da tre anni e comunica soltanto attraverso un sintetizzatore vocale. All'inizio il rapporto tra i due è ostile, ma conoscendo meglio lui e gli altri pazienti, Athena comincia a spogliarsi di tutte le sue certezze, imparando poco a poco ad abbracciare le proprie emozioni, a scoprire il vero significato della parola resilienza e  del vero amore.

Resilienza è un romanzo straordinario che conferma ancora una volta il talento di questa giovane autrice, rivelandosi, per gli argomenti trattati, il migliore che abbia mai scritto. La sua genialità sta tutta nella capacità di riuscire ad alternare con maestria momenti di irresistibile comicità ai momenti più seri, riflessivi e toccanti, facendo un ottimo uso di ironia, schiettezza e dolcezza. Ancora una volta la storia è caratterizzata da personaggi ben caratterizzati, ognuno con i propri segreti, i propri sogni, la propria deliziosa unicità. Devo ammettere che Athena, col suo ripetere costantemente quanto sia resiliente, non mi è stata simpatica fin da subito, ma col procedere della storia e del suo percorso di crescita personale ho imparato a provare empatia nei suoi confronti e ho iniziato piano piano a volerle bene. Ben riusciti anche il fratello Lex e gli amici Jimmy e Liam, che svolgono alla perfezione il loro ruolo di spalle comiche (sebbene non manchino colpi di scena inaspettati per alcuni di loro). Ma i miei personaggi preferiti in assoluto sono stati i pazienti del Glental, in modo particolare River: attraverso i loro occhi, scopriamo come ci si sente ad aver subito un trauma improvviso, i diversi modi in cui possiamo reagire al dolore, e non possiamo fare a meno di commuoverci, di soffrire insieme a loro, di tenerli per mano anche da lontano, aiutandoli ad orientarsi nel buio che devono attraversare da soli. A tal proposito, la storia d'amore tra i due protagonisti non solo è tenera e commovente, ma ci ricorda continuamente che forse l'amore non può risolvere tutti i problemi come per magia, ma senz'altro aiuta.






L'unico resiliente qui sei tu, River. E devi continuare a esserlo. Devi fare della resilienza il tuo punto di forza. Continua a soffrire e a rialzarti. Quando potrò, io ci sarò. Ma dovrai farlo anche senza di me al tuo fianco.



Non aspettatevi di leggere questo libro seduti tranquilli in poltrona. È inutile girarci intorno: pur ridendo a crepapelle, pur sognando, pur sorridendo per l'amore, l'amicizia e lo splendido legame tra fratello e sorella, in Resilienza si soffre, e parecchio. Si parla di malattie mentali, di disturbi post traumatici da stress, di episodi allucinatori, di perdita e di tentativi di suicidio, e ci saranno dei momenti in cui sentirete il bisogno di prendervi una pausa per elaborare il tutto. Ma non temete, e fatevi un regalo al cuore dedicandovi a questa lettura. Perché Resilienza è prima di ogni altra cosa un messaggio di speranza, che ci invita a prenderci cura del prossimo, ad abbracciare la tristezza esattamente quanto abbracciamo la felicità, a condividere il dolore e soprattutto a non aver mai paura di chiedere aiuto.



Non tutte le persone che soffrono riescono a parlarne. Ci sono storie che vengono raccontate e che bisogna ascoltare, per dare sostegno a chi le ha condivise con noi. E ci sono storie che non verranno mai raccontate, che resteranno silenziose. Ciò che conta è essere sempre pronti ad ascoltare, a essere empatici verso il dolore degli altri. Essere umani.



VOTO: 5/5






venerdì 27 agosto 2021

Demon Slayer (anime)


TITOLO: Demon Slayer

TITOLO ORIGINALE: Kimetsu no Yaiba

TITOLO IN KANJI: 鬼滅の刃

GENERE: avventura, dark fantasy, arti marziali

CATEGORIA: shonen

ANNO: 2020

REGIA: Haruo Sotozaki

PAESE: Giappone

DURATA: 26 episodi

PRODUZIONE: Ufotable

DISPONIBILITA': Dynit, Amazon Prime Video, Netflix

TRAMA

E' il periodo Taisho, Tanjiro vive una vita modesta ma tranquilla tra le montagne insieme alla sua famiglia. Un giorno, quando torna dalla vendita del carbone in città, trova i resti della sua famiglia massacrata dopo l'attacco di un demone. Tanjiro si precipita giù per la montagna innevata con l'unico sopravvissuto, sua sorella Nezuko, sulla schiena. Ma sulla strada, Nezuko improvvisamente comincia a ringhiare, si sta anche lei trasformando in un demone...

RECENSIONE

Com'è potuto succedere? 
Com'è potuto succedere tutto questo?
Nezuko, non morire... Non puoi morire...
Ti salverò, costi quello che costi...
Non ti lascerò morire...
Tuo fratello ti salverà...a qualunque costo...

In prossimità dell'uscita della nuova stagione, oggi trattiamo di questo anime, che traspone il manga di Koyoharu Gotoge. Una storia ambientata nel Giappone dei primi anni del '900, che racconta di demoni e delle avventure che il giovane Tanjiro deve affrontare per salvare l'amata sorellina, che è stata tramutata in demone, e farla tornare umana. Un fantasy creato sullo sfondo del folklore giapponese pieno di azione e combattimenti avvincenti.

Come molti anime shonen, anche qui veniamo coinvolti in avventure e battaglie. Il contesto non è un mondo immaginario, come spesso capita ultimamente nei manga e negli anime, ma anzi è uno storico, in cui intervengono elementi fantastici, quali la presenza e l'esistenza dei demoni. Tanjiro non è il solito protagonista testardo e impulsivo che rincorre l'obbiettivo di realizzare un sogno, un ideale o di combattere per la giustizia. Si ritrova, senza volerlo, coinvolto in questioni più grandi, ma non parte con uno scopo di autorealizzazione. Tanjiro è un personaggio molto maturo, è inquadrato e dall'animo puro, non è infantile come Naruto, ma neanche cinico come Edward Elric. Il suo unico desiderio è proteggere e salvare Nezuko, un desiderio disinteressato e nobile, umile come lo era anche quello di Edward, da quest'ultimo però si distingue per il carattere più cordiale e aperto. I protagonisti come Tanjiro, al giorno d'oggi, sono molto rari. Molte volte i personaggi principali sono degli esaltati con manie di grandezza, o vendicatori dal cuore freddo e oscuro, ma Tanjiro ha una personalità moderata e questo conferisce una grande qualità sia al personaggio stesso che alla serie, perché lo rende diverso, unico e un buon modello. Viviamo in tempi in cui regna sovrana la maleducazione, e siamo tutti dei bulli che credono di poter dire e fare quello che vogliono, tempi cinici in cui tutti diffidiamo e disprezziamo il nostro prossimo e, di fronte a questo, troviamo soluzione nel narcisismo o nella misantropia. Tanjiro è coraggioso, ma al tempo stesso prudente, è forte, ma comunque gentile, sa dare ascolto ai grandi e ha voglia d'imparare. Nonostante lui si ribelli di fronte ai pregiudizi nei confronti della sorella, trasformata in demone, è consapevole di quella che è la realtà e si sa adattare. C'è chi vede la sua gentilezza come una debolezza, ma lui, di questa, riesce a fare un punto di forza. E' battagliero, eppure non ha dei modi duri.


 Cosa farai quando tua sorella divorerà un essere umano?
Sei troppo lento nelle decisioni.

L'animazione è stupenda, i combattimenti sono altalenanti, si percepisce il movimento dei personaggi nello spazio che li circonda, quasi lo spettatore sente di muoversi lui stesso in quello spazio. Quando Tanjiro usa la respirazione dell'acque e i kata, mentre affronta i demoni, l'acqua è disegnata in modo che ricorda i disegni sulle stampe giapponesi. La grafica stessa è eccellente, in essa si combinano il bidimensionale e il CGI. In merito agli altri personaggi, è unico anche Inosuke, che ha un atteggiamento da duro, al contrario di Tanjiro, però è anche divertente. I personaggi più duri, negli anime, sono spesso seriosi e visti come individui dalla mente lucida. In questo stereotipo rientra Giyu Tomioka, l'ammazzademoni che, per primo, riconosce il briciolo di umanità rimasta in Nezuko, e Urokodaki Sakonji, maestro di caccia ai demoni di Tanjiro. Inosuke, invece, si rivela essere una stupenda parentesi comica, insieme al confusionario e insicuro Zen'itsu, al pari del quale è compagno di viaggio del protagonista. L'aspetto che rende qualità a quest'ultimo personaggio è che, sebbene sia un codardo, tuttavia ha la forza di ammettere la propria paura nei confronti dei demoni. Può essere visto come un debole, ma è invece in questo che consiste il suo punto di forza. A dispetto della sua palese paura, alla fine trova sempre il coraggio di combattere, quando la situazione diventa disperata. Molto forti anche i temi che vengono trattati negli episodi della serie, tra cui il saldo legame che unisce Tanjiro e Nezuko, che nutrono un profondo amore fraterno. E il loro amore è un altro punto di forza. Altro tema importante è anche il valore della famiglia e dei reali legami affettivi, che spesso cerchiamo all'esterno e, a volte, cerchiamo d'imporli con la forza e la paura, che si manifestano non solo con la prevaricazione fisica, ma anche psicologica, con ricatti emotivi e manipolazioni. Un simbolo di tutto questo è il demone Rui, un tempo un essere umano che è stato indotto in tentazione, incapace di apprezzare ciò che la sua reale famiglia gli donava, creandosi una famiglia fasulla, unita da legami altrettanto fasulli, nati solamente dalla paura. Ci auguriamo che anche la stagione successiva sia ad un buon livello e che non ci deluda.

Va bene così.
Io e mia sorella andremo insieme dappertutto
Non saremo mai più separati. 

Voto: 5/5



lunedì 23 agosto 2021

Lei mi parla ancora

 

TITOLO: Lei mi parla ancora

ANNO DI PRODUZIONE: 2021

GENERE: Drammatico, biografico

CASA DI DISTRIBUZIONE: Duea Film, Bartleby film, Vision Distribution

PAESE DI PRODUZIONE: Italia

REGIA: Pupi Avati

CAST: Renato Pozzetto, Stefania Sandrelli, Fabrizio Gifuni, Lino Musella, Isabella Ragonese, Chiara Caselli, Nicola Nocella, Serena Grandi, Alessandro Haber, Giulia Elettra Gorietti, Gioele Dix, Romano Reggiani, Filippo Velardi, Julia Princigalli.

DURATA: 100 minuti    

 

  TRAMA

Nino e Rina, farmacisti, hanno passato una vita insieme nella casa in campagna a pochi chilometri da Ferrara. Ora che lei non c'è più, lui si sente solo e smarrito e chi gli vuole bene può fare poco per aiutarlo. Sua figlia, a capo di un'importante casa editrice, pensa allora di chiamare un ghostwriter per affiancare Nino e raccoglierne le memorie ed esprimere così il suo sentimento per Rina in un libro.


RECENSIONE 

Alla vigilia del suo matrimonio, la giovane Caterina scrisse una lettera al suo futuro sposo. In quella lettera gli prometteva che dandosi reciproco e infinto amore sarebbero divenuti immortali. 

Nino e Rina si sono sposati promettendosi "l'immortalità", ma ora lei non c'è più.  Dopo sessantacinque anni di matrimonio tutti dicono a Giuseppe, detto Nino,  che l'ha perduta per sempre. Invece lei mi parla ancora, sostiene lui, e la notte è fatta per incontrarla, nel loro  letto di sempre.

Alla base del film di Pupi Avati c'è il romanzo Lei mi parla ancora. Memorie edite e inedite di un farmacista, scritto da Giuseppe Sgarbi, il padre di Elisabetta e Vittorio Sgarbi, in cui narra il lutto per la moglie, che l'ha colpito circa un anno prima della stesura del libro. 

Pupi Avati ha deciso di scrivere la sceneggiatura di Lei mi parla ancora coinvolto da un legame famigliare molto stretto. Nel film colpiscono le tonalità drammatiche che riesce a esprimere un attore comico come Renato Pozzetto, che interpreta Nino da vecchio, mentre la versione giovanile è impersonata da Lino Musella. C'è un nesso biografico tra Pozzetto e Nino, perché anche l'attore è rimasto vedovo nel 2009. Questo particolare contribuisce a dare una forza espressiva molto potente, e carica di un realismo sentimentale l'interpretazione di Renato Pozzetto.

 

  

Un amore eterno. Oltre la vita. Oltre la morte.

La narrazione del film è divisa tra la parte di vita giovanile della coppia e quella invece condizionata dall'anzianità. La Rina anziana è interpretata da un'ottima Stefania Sandrelli, mentre la Rina giovane  viene impersonata da Isabella Ragonese. Avati sceglie di dare una rappresentazione onirica della storia, mescolando la realtà e i sogni del protagonista.

Lei mi parla ancora ci racconta la bellezza dei sentimenti più puri con un realismo che lascia il segno,  dando  risalto alla solitudine di Nino e utilizzando la sua storia per mostrare quanto sia dura trovarsi all'improvviso da soli.

 Sa che di notte parla ancora con lei?

Voto: 4,5/5

 







 

sabato 21 agosto 2021

"Guida ai Pizzi e alla Pirateria per Giovani Gentildonne", di Mackenzi Lee

 


TITOLO: Guida ai pizzi e alla pirateria per giovani gentildonne

TITOLO ORIGINALE: The Lady's Guide to Petticoats and Piracy

SAGA: Montague Siblings #2

AUTORE: Mackenzi Lee

CASA EDITRICE: Oscar Mondadori Vault, collana Oscar Fantastica

GENERE: Romanzo storico d'avventura young adult con elementi LGBT+

PAGINE: 864 (Numero complessivo della Siblings Edition)

DATA DI PUBBLICAZIONE: 29 settembre 2020

PREZZO EBOOK: € 12,99

PREZZO CARTACEO: € 28,00



TRAMA



Felicity Montague ha due obiettivi nella vita: evitare il matrimonio con Callum Doyle e iscriversi alla facoltà di medicina, riservata agli uomini. Una speranza però c'è: l'eccentrico dottor Alexander Platt sta cercando assistenti. Felicity dovrebbe recarsi da lui in Germania, ma non ha i soldi per il viaggio. Fortunatamente, una donna misteriosa si offre di pagarglielo, purché la porti con sé travestita da sua cameriera. Quali sono i veri motivi di tanta insolita generosità?



RECENSIONE



Quando una donna si comporta in un modo che essi ritengono inadatto al suo sesso, certi uomini credono di poter parlare in un modo che non è affatto adatto al proprio.



Ed eccoci di nuovo a parlare dei fantastici fratelli Montague con il secondo capitolo delle loro avventure. A distanza di un anno dal Grand Tour diventato una caccia all'uomo, la sedicenne Felicity si trova a Edimburgo, dove ha tentato di iscriversi alla prestigiosa facoltà di medicina, non riuscendoci in quanto donna. Quando un panettiere tanto dolce quanto condizionato dalla mentalità maschilista la chiede in sposa, lei decide di prendere tempo rifugiandosi a Londra, a casa di Monty e Percy. Lì, a seguito dell'ennesimo colloquio fallimentare, riceve una preziosa dritta da uno degli esaminatori: Alexander Platt, l'eccentrico medico del quale è una grande ammiratrice, sta per sposare la sua amica d'infanzia Johanna Hoffman, e sta cercando degli assistenti per un'importante spedizione che si terrà subito dopo le nozze. C'è però un problema: al momento si trova a Stoccarda, e Felicity non ha abbastanza denaro per pagarsi il viaggio. Fortunatamente in suo aiuto accorre la giovane Sim, una corsara algerina e musulmana, che si offre di pagarle il biglietto purché la porti con sé come sua cameriera. Ma l'aspirante medico non sospetta neanche lontanamente che il suo progetto sta per trasformarsi in una nuova, pericolosissima avventura fatta di inseguimenti, pericoli e misteri.

Come dico sempre, il secondo capitolo di una saga è il più difficile da scrivere, perchè deve dimostrarsi all'altezza del suo predecessore, e sono contenta di affermare che con Guida ai Pizzi e alla Pirateria per Giovani Gentildonne l'autrice è riuscita a fare centro ancora una volta, offrendo una nuova meravigliosa avventura. Felicity, dalla quale ero rimasta colpita già nel romanzo precedente, mi ha conquistata in maniera definitiva, con il suo umorismo tagliente, l'affetto che nasconde dietro una facciata da dura, la conoscenza della medicina e la determinazione smisurata che non la abbandona mai, neppure di fronte alle porte in faccia, ai pregiudizi  e all'odio di chi vorrebbe soltanto tarparle le ali. Rappresenta tutte quelle donne che vedono, denunciano e combattono le disparità e le ingiustizie, così come rappresenta la comunità LGBT+ in quanto asessuale e aromantica come la Georgia di Loveless. A questo giro Monty e Percy hanno un ruolo più marginale, ma regalano comunque delle parentesi dolci e comiche nei momenti di tensione, e in più in appendice è presente una deliziosa novella dedicata a loro, Guida alla fortuna in amore per Giovani Gentiluomini, ambientata nel mese successivo al finale del primo capitolo. Ad affiancare maggiormente Felicity questa volta ci sono la dolce Johanna, che ama gli animali e in particolare il sui cane Max, e Sim, tanto vulcanica quanto misteriosa, due figure straordinarie che non solo arricchiscono la storia, ma permettono, insieme alla giovane Montague, di approfondire temi come la medicina, le scienze naturali e la pirateria. L'amicizia indissolubile che le unisce è davvero splendida e costituisce uno degli aspetti migliori del romanzo, dimostrando che una storia non ha bisogno per forza di relazioni romantiche tra i protagonisti per essere interessante e avvincente.






Tutti hanno sentito storie di donne come noi: esempi da evitare, danni morali. moniti su ciò che ti capiterà se sei troppo indomabile per questo mondo, se sei una ragazza che fa troppe domande o che vuole troppo. Se parti alla ventura da sola. Tutti hanno sentito storie di donne come noi... e ora noi ne creeremo di nuove.



Mentre leggevo, oltre a deliziarmi per tutti gli ingredienti avventurosi e misteriosi e a sorridere per il messaggio che il romanzo vuole trasmettere, ovvero che a volte i cambi di rotta possono portarci verso mete ancora più belle di quanto potessimo immaginare, non ho potuto fare a meno di provare una sensazione di rabbia e rimpianto. Ripensavo a tutte le donne che non hanno potuto essere se stesse fino in fondo per colpa della società maschilista, pensavo alle donne in Afghanistan, private da un giorno all'altro della loro libertà, dei loro sogni, del loro diritto di esistere, e che ora rischiano di essere cancellate dalla storia. E mi sono resa conto, con sgomento e dolore, che non importa quanti secoli siano passati: alcune cose, purtroppo, non sono cambiate. Ecco dunque perchè ritengo che Guida ai Pizzi e alla Pirateria per Giovani Gentildenne sia non solo una lettura d'intrattenimento, ma necessaria. Perché ci invita a non dimenticare, ci sprona a continuare a combattere nonostante le infinite opposizioni, a lottare perché le nostre storie siano ricordate e il nostro contributo abbia tutta l'attenzione che merita. Non importa da dove venite, non importa quale sia la vostra età, il vostro ruolo, la vostra religione o il vostro colore della pelle. Continuate a lottare, sempre, e tenete alta questa frase: nevertheless, they persisted. Eppure non si arresero.



Ogni ammaccatura, ogni crepa, ogni bufera di vento ci ha reso più dure e più coraggiose, impossibili da abbattere. Siamo montagne, o forse siamo templi eretti su fandamenta che potrebbero durare al di là del tempo.



VOTO: 5/5









martedì 17 agosto 2021

"Come anima mai", di Rossana Soldano

 


TITOLO: Come anima mai

AUTORE: Rossana Soldano

CASA EDITRICE: Hope Edizioni

GENERE: Romance MM storico

PAGINE: 724

DATA DI PUBBLICAZIONE: 16 maggio 2019

PREZZO EBOOK:  € 4,99 (Gratis con Kindle Unlimited)

PREZZO CARTACEO:  € 19,90



TRAMA



Inghilterra, 1936. Lewis Ellsworth, figlio del duca di Buccleuch. è attento a tenere i suoi incontri sessuali lontano dagli ambienti aristocratici. All'inizio del suo secondo anno a Cambridge, però, scopre che il ragazzo con cui si è intrattenuto in un pub è uno studente del suo stesso college. Intelligente, affascinante ed eccentrico, William Chase entra nella sua vita come un tornado, scuotendo certezze e intenzioni. Due studenti privilegiati, colti e raffinati, ubriachi di arte e letteratura, ebbri di emozioni e ambizioni. Ma in una società in cui persino al Re non è concesso scegliere di chi innamorarsi, Lewis e William vivono un amore diverso, vietato e voluto, doloroso e intenso, nascosto agli occhi del mondo. Una storia fatta di coraggio, segreti, passione e contrasti, di crescita e conflitto, alla ricerca di una Wonderland nascosta dietro specchi di ipocrisia. Due vite che si incrociano e si salvano, due anime destinate a perdersi e a rincorrersi sullo sfondo dell'Europa del secolo scorso, un'Europa controversa e stuprata dalla guerra, in cui l'amore crea più scandalo dell'odio, in cui credere alle favole sembra quasi impossibile, ma è l'unica via d'uscita. Perché forse Wonderland non è un dove, ma un quando.



RECENSIONE



E non puoi spiegarlo, quando davvero accade, quando senti addosso tutta l'irrimediabilità della condizione di essere umano. Mentre senti il corpo sbattere prepotentemente contro le pareti dell'anima. Il momento preciso in cui sai di amare.


Ho aspettato poco più di due anni per leggere questo libro, perchè avevo come la sensazione che meritasse di avere un momento tutto suo, e in più, confesso, ne avevo un po' paura, considerata l'ambientazione storica. Ma lunedì scorso finalmente mi sono decisa, e così eccoci qui. La storia comincia nell'autunno del 1936, quando Lewis Ellsworth, giovane figlio del duca di Buccleuch, incontra in un pub un ragazzo tanto affascinante quanto misterioso, Will Chase, con il quale vive un momento di grande passione. Pochi giorni dopo, con suo sommo stupore, scopre che anche lui è uno studente di Cambridge, che è di origini americane e che è il compagno di stanza di un suo caro amico. Le loro strade finiscono per incrociarsi sempre più spesso, e poco a poco, nutrendosi di libri, musica e poesia, tra i due nasce un amore travolgente, destinato a toccare vette di felicità e abissi di disperazione. Nonostante tutto sembri contro di loro, dal fatto che l'omosessualità è considerata illegale al futuro da Pari che attende Lewis al varco, sono più che determinati a costruirsi una Wonderland in cui vivere felici per sempre, ma non sanno ancora che su di loro incombe un evento catastrofico pronto a minacciarne il futuro e la felicità: la seconda guerra mondiale.

Ci sono libri che ti entrano nel cuore per non lasciarlo andare mai più, e sono felice di poter affermare che Come anima mai è uno di questi, non per niente è diventato poco a poco uno dei miei romanzi preferiti di sempre. L'autrice, con uno stile raffinato e carico di pathos emotivo, ha intrecciato una storia poetica, disperata, commovente e romantica, a cui si aggiungono un'ottima conoscenza degli eventi e dei personaggi storici nonché la capacità di descrivere alla perfezione sia la bellezza dei luoghi di arte e cultura sia la crudezza della guerra. In questa cornice si muovono dei personaggi davvero straordinari, raccontati in tutta la loro umanità, con i pregi, i difetti, tutti quegli errori madornali che ti fanno proprio venire voglia di entrare nel libro per sgridarli e prenderli a ceffoni urlando "Ma che diavolo fai?!". Ho amato il sarcasmo di Lewis, che da ragazzino viziato e geloso si trasforma in un uomo coraggioso e generoso, così come ho amato la dolcezza di Will, che lo accompagna nel percorso di crescita. Naturalmente mi sono ritrovata fin dalle prime pagine a tifare per il loro grande amore, che mi ha fatto soffrire, sognare e sospirare come da tempo non mi accadeva, e ho apprezzato molto i loro legami di amicizia con i personaggi secondari, anch'essi così ben caratterizzati da avere ruoli chiave nella storia.







-Scegli un momento, un bacio o un sorriso, e salutami senza che io lo sappia.

-Will, no.

-Ti prego. Non riuscirei a lasciarti andare se pensassi che ci stiamo separando.

-E allora chiedimelo, chiedimi di restare.

-Non lo farei mai.

-Perché?

-Resta è una pretesa. Torna è una promessa. Di chi rimane. Di esserci ancora.



Ci sono tre aspetti in particolare che mi hanno colpito di questo libro. In primo luogo, il fatto che vengano esplorati diversi angoli d'Europa, tra cui anche l'Italia. In secondo luogo le atmosfere, che mi hanno riportato alla mente altri due romanzi da me tanto amati: Maurice di Edward Foster per l'ambientazione e, in piccola parte, L'amore ai tempi del colera di Gabriel García Márquez, per il fatto che vengono coperti trent'anni di storia e per le dolcissime lettere che i protagonisti si scambiano, nascondendole tra le pagine dei libri. E in ultimo luogo, ma non per questo di minore importanza, l'amore di Lewis e Will. Un amore così forte da sfidare la distanza, il tempo, le convenzioni e la guerra, un amore che non è fatto di dove e di quando, ma di persone, di uomini costretti a nascondersi dal mondo perché visti come fuori legge, come esseri contronatura, come anomalie. Mi rende triste sapere che ancora oggi, in diversi paesi, questo tipo di amore sia ancora proibito e, in alcuni casi, punibile addirittura con la morte. È per questo che c'è bisogno più che mai di storie come questa: per infondere speranza, perché possiamo trovare l'ispirazione per lottare affinché tutti possano essere liberi di amare. Dopotutto, come dice il mio cantante preferito, è l'amore che ci salva dalla ferita del mondo. Perciò, fatevi un regalo al cuore e leggete Come anima mai, sono certa che rimarrà impresso nelle vostre anime per sempre.


Questo ci salvò. L'inevitabilità del ritrovarci, l'incapacità di tornare a essere soli, l'irreversibilità di essere noi. Come corpo eravamo ancora singoli, come anima mai.


VOTO: 5/5
















lunedì 16 agosto 2021

Jungle Cruise

 

   

TITOLO: Jungle Cruise

 ANNO DI PRODUZIONE: 2021

GENERE: Avventura, fantastico, azione

CASA DI DISTRIBUZIONE: Walt Disney

PAESE DI PRODUZIONE: USA

REGIA: Jaume Collet-Serra

CAST: Dwayne Johnson, Emily Blunt, Jesse Plemons, Paul Giamatti, Edgar Ramirez, Jack Whitehall, Andy Nyman, Quim Gutierrez, Veronica Falcon, Dani Rovira, Simone Lockhart.

DURATA: 127 minuti

TRAMA

Frank, capitano di un battello fluviale, viene ingaggiato per accompagnare in una missione nella giungla due fratelli esploratori. La spedizione deve vedersela con i pericoli della foresta e con altrettanto pericolosi rivali. 

 

RECENSIONE

Qualsiasi cosa vedete, vuole uccidervi, è può farlo.

Jungle Cruise è un'emozionante corsa lungo il Rio della Amazzoni. Dwayne Johnson e Emily Blunt interpretano il burlone capitano Frank Wolf e una ricercatrice molto determinata nel suo lavoro, la dottoressa Lily Houghton, una donna inglese che vive a Londra e che decide di partire alla scoperta della foresta amazzonica. E' li che la dottoressa recluta Frank, per guidarla lungo il fiume con la sua barca, La Quila. Lily vuole trovare un antico albero con straordinarie capacità curative, in grado di cambiare il futuro della medicina. Durante il viaggio in barca, il duo, affiancato dal fratello di Lily, incontrerà innumerevoli pericoli e affronterà forze soprannaturali.

Jungle Cruise è interamente composto da innumerevoli sequenze di azioni travolgenti che  riescono ad intrattenere il pubblico per tutta la durata della pellicola. Il film è una trasposizione cinematografica di una delle più popolari attrazioni presenti nei parchi a tema della Disney. Questa scelta non è particolarmente originale, poiché questa operazione fu fatta in passato con con una delle saghe più iconiche della storia della casa di Topolino, ovvero Pirati dei Caraibi e la trama di Jungle Cruise per molti versi ci riporta a quella di quel film.

Jungle Cruise può essere definito un classico di avventura a tutti gli effetti. E' un film costellato da  effetti speciali molto particolari e l'ambientazione del film è perfetta. Dwayne Johnson è impeccabile nella parte che interpreta, anche perché si è già calato più volte nella sua carriera in ruoli simili.

   

Se credi nelle leggende, dovresti credere anche nelle maledizioni.

Jungle Cruise pecca però di scarsa originalità,  soprattutto nella sceneggiatura, richiamando troppo spesso stereotipi di genere già noti e sfruttati.

In definitiva, si può dire che Jungle Cruise sia un film che raggiunge in pieno il suo obiettivo, ovvero intrattenere il pubblico e fargli trascorrere due ore di rilassante divertimento. Ci riesce utilizzando gli schemi tradizionali del cinema d'avventura per famiglie,  genere cinematografico che è patrimonio consolidato delle produzioni Walt Disney.

Secondo una leggenda c'è un albero che cura tutto, e cambierebbe il mondo.

Voto: 3,5/5


  

domenica 15 agosto 2021

"Una mummia nell'armadio", di H. Joking

 


TITOLO: Una mummia nell'armadio

AUTORE: H. Joking

CASA EDITRICE: Triskell Edizioni

GENERE: Urban fantasy contemporaneo young adult con romance FM

PAGINE: 254

DATA DI PUBBLICAZIONE: 12 marzo 2020

PREZZO EBOOK: € 4,99 (Gratis con kindle unlimited)

PREZZO CARTACEO: € 12,00



TRAMA



Ah, l'antico Egitto, le piramidi, la sfinge... i misteri dei faraoni. Daphne è sempre stata affascinata dalla storia, ma mai avrebbe pensato che un giorno si sarebbe portata a casa... una mummia! E non per i suoi tesori, bensì perché la mummia è viva! Lei stessa, giovane studentessa del liceo, stenterebbe a crederci, ma Reshef ha ripreso vita davanti ai suoi occhi, mandando a farsi friggere ogni sua certezza. E soprattutto la sua tranquillità. Già. Perché la vita con un faraone è tutt'altro che semplice. Soprattutto quando questo si mette in testa qualcosa. Tipo di recuperare i suoi vasi canopi, cosa che gli permetterà di riprendere sembianze umane... O di scoprire chi lo ha ucciso. Risolvere un mistero di 3000 anni fa... dopotutto che ci vuole?



RECENSIONE



Allora, fu per me come scontrarsi con lo sguardo stesso del tempo. Non avevo mai incrociato occhi provenienti da un passato così lontano e nel nero profondo e misterioso delle sue iridi mi parve per un momento di precipitare.



L'antico Egitto è un periodo storico davvero affascinante, e una persona come me che abita nella città col secondo Museo Egizio più famoso del mondo non poteva certo lasciarsi sfuggire il romanzo d'esordio dell'emiliana Harriette Joking. La protagonista è Daphne Foster, una sedicenne washingtoniana appassionata di storia che l'ultimo giorno di scuola va in gita al Museo di Archeologia e Storia dell'Antico Egitto. Mentre, nel  tentativo di evitare il suo viscido ex ragazzo, sta esplorando una sala in perfetta solitudine, tre scossse di terremoto improvvise mandano in frantumi le teche, e una mummia prende vita davanti ai suoi occhi chiedendole aiuto. Terrorizzata, la ragazza porta la mummia a casa con sé e la chiude nell'armadio nell'attesa di capire cosa fare. Facendo alcune ricerche, scopre che si tratta del giovane faraone Reshef, ucciso in circostanze misteriose, e che per ridargli sembianze umane ha bisogno di recuperare i suoi quattro vasi canopi. Così, con l'aiuto del suo migliore amico Ethan, del faraone e di alcune mummie un po' fuori di testa, si mette alla ricerca dei preziosi vasi, tentando allo steso tempo di svelare il mistero del risveglio e dell'omicidio. Nel frattempo, tra lei e Reshef comincia a sbocciare un sentimento tanto irrazionale quanto impossibile.

Una mummia nell'armadio è una deliziosa fiaba contemporanea che fa sognare, all'insegna della dolcezza e del divertimento. A uno stile fluido, schietto e raffinato si accompagna una solida conoscenza delle fonti storiche, espressa con molta semplicità e senza il minimo cenno di pedanteria, che permette, per esempio, di comprendere al meglio i riti funebri e il processo di mummificazione. Nel teatro della vicenda si muovono personaggi davvero interessanti che pagina dopo pagina perseguono una bella evoluzione. Daphne, da studentessa timida e razionale, si trasforma in una giovane donna coraggiosa che non ha paura di mettersi in gioco e di credere nella magia, e Reshef, da ragazzino troppo pomposo ed egocentrico, grazie all'amore della protagonista diventa un uomo davvero degno del titolo che porta, perché apprende la straordinaria capacità di prendersi cura del prossimo. Insieme a loro, ci sono diversi simpaticissimi comprimari, che regalano momenti di irresistibile comicità rendendo la lettura ancora più accattivante.




La verità è che in quella magica notte Reshef e io ci completavamo a vicenda. Addirittura il palpito sfavillante delle stelle pareva essersi arrestato per ammirarci, dandoci l'impressione che saremmo potuti rimanere così, l'uno stretto all'altra, per tutte le albe a venire.



Il libro ha la capacità di tenere col fiato sospeso fino alla fine, mischiando sapientemente romanticismo, azione e mistero. L'unica pecca è che l'epilogo avrebbe meritato qualche pagina in più, perché risulta troppo brusco e frettoloso per una storia autoconclusiva. È un peccato, perché avrei voluto saperne di più sulla storia di Daphne e Reshef. Ma nonostante tutto è un libro che merita, perfetto per gli appassionati dell'Antico Egitto e per tutte le anime inguaribilmente romantiche che amano sognare di un amore capace di sfidare la Storia e il Tempo. C'è solo un effetto collaterale: potrebbe indurre a visitare un Museo Egizio alla ricerca del proprio faraone (o della propria regina) personale. Per il resto, posso dire che H. Joking è un'autrice davvero promettente, e che non vedo l'ora di leggere il suo secondo romanzo, dedicato ai Maya.



Il nostro amore sarà come quello che unisce il cielo alla terra, Iside a Osiride, il Nilo all'Egitto e i nostri cuori rimarranno uno soltanto per l'eternità, è una promessa.



VOTO: 4,5/5











domenica 8 agosto 2021

"Specchio, Specchio", di Jen Calonita

 


TITOLO: Specchio, Specchio

TITOLO ORIGINALE: Mirror, Mirror

SERIE: Disney - A Twisted Tale

AUTORE: Jen Calonita

CASA EDITRICE: Giunti

GENERE: Fantasy fiabesco young adult con romance FM

PAGINE: 400

DATA DI PUBBLICAZIONE: 13 gennaio 2021

PREZZO EBOOK: € 6,99

PREZZO CARTACEO: € 14,00



TRAMA



Dopo la morte della amatissima Katherine, madre di Biancaneve, il reame è caduto sotto il dominio di sua sorella Ingrid, una sovrana così perfida e temuta dal popolo che nessuno la chiama con il suo vero nome. Per tutti lei è, semplicemente, la Regina Cattiva. La giovane principessa trascorre le sue giornate isolata dal mondo, occupandosi delle faccende domestiche, eppure anche questa sua apparente tranquillità sta per finire. Spinta dalla vanità e dalla sete di potere, Ingrid ritiene che l'esistenza stessa di Biancaneve sia una minaccia ed è quindi decisa ad eliminare la ragazza. La principessa sfugge alle sue grinfie e capisce che è tempo di agire. Ne va non solo della sua vita, ma della salvezza stessa del regno. Può contare su dei fedeli alleati: sette nuovi amici, un principe innamorato e una persona che credeva perduta, tornata da un lontano passato...Basterà tutto questo per contrastare la forza malvagia della Regina Cattiva e del suo Specchio stregato?



RECENSIONE


Ricorda sempre il tuo passato, Neve. Il tuo passato ti consiglierà le decisioni giuste per affrontare il futuro. Ma, rammenta: non ti arrendere mai.


Ed eccoci di nuovo a parlare di questa meravigliosa saga con la twisted tale dedicata al primo classico Disney in assoluto, che ci svela cosa sarebbe successo se la Regina Cattiva avesse avvelenato il principe. In questa versione della storia, contrariamente al film in cui è appena quattordicenne, Biancaneve ha diciassette anni e trascorre le giornate confinata nel suo stesso castello a fare le pulizie. La madre è morta, il padre è sparito senza lasciare traccia, e la perfida matrigna nonché zia Ingrid sta mandando il regno in rovina. Il giorno in cui fa la conoscenza del dolce principe Henrich, viene ufficialmente proclamata la più bella del reame dallo Specchio Magico, e questo scatena la gelosia di Ingrid, decisa più che mai a farla uccidere. Per fortuna, il cacciatore incaricato di compiere l'omicidio decide di risparmiarla, e prima di lasciarla andare le rivela una verità sconvolgente. A quel punto la principessa capisce che è arrivato il momento di reagire, e con l'aiuto dei sette nani e del principe comicia a progettare un piano per spodestare Ingrid e prendersi il trono che le spetta, in modo da salvare il regno. Ma la regina non ha intenzione di cedere, e per conservare il potere è disposta a tutto, anche a colpire la sua nemica al cuore, privandola di chi ama di più.

Avevo già letto questo romanzo in lingua originale, e con questa rilettura ho avuto la conferma: a oggi, Specchio, Specchio è senza ombra di dubbio il mio romanzo preferito della serie, perché ha dato pienamente giustizia al tanto bistrattato classico d'animazione. Il suo maggior punto di forza risiede nei personaggi, che presentano un maggiore spessore emotivo senza per questo tradire la propria controparte animata. Biancaneve, fin troppo spesso relegata come principessa inutile o troppo all'antica, ha modo di riscattarsi, dimostrando una grande forza che in molti non sembrano notare: conserva un ottimismo senza pari anche nei momenti di grande difficoltà, riesce a riprendere in mano la propria vita dopo tutti i traumi subiti, e benché possa contare sul sostegno di ottimi alleati, è da sola che si ritrova ad affrontare il male incarnato per salvare il suo popolo. Naturalmente il suo amore per il canto resta, ma non è preponderante, non viene usato per costringere gli animali a fare le pulizie. A tal proposito, fin dalle prime pagine scopriamo addirittura da cosa nasce la sua forte sintonia con i volatili, cosa che mi ha fatto sorridere.

I sette nani, sui quali a questo giro spicca Brontolo, hanno un ruolo più marginale, mentre un maggiore nonché giusto risalto viene dato al principe, che finalmente ha un bellissimo nome e una personalità più complessa. La sua storia d'amore con Biancaneve è tenerissima, e si sviluppa poco a poco attraverso una serie di avventure che culminano nella scena iconica che tutti conosciamo, anche se a parti inverse, il che è un aspetto davvero affascinante.

Naturalmente l'altra grande star è la Regina Cattiva, ancora più crudele, ancora più spietata e, sorprendentemente, con un lato più umano. Alla storia principale si alternano infatti i ricordi del suo passato, dai quali emerge il ritratto di una donna segnata da un'infanzia maltrattata, da un rapporto di amore-odio con la sorellina Katherine e da grandi rimpianti destinati ad accompagnarla per tutta la vita, traumi indicibili che l'hanno trasformata in una creatura malvagia assetata di potere e vendetta.





Se lei morisse tutti sarebbero sopraffatti dal dolore. Non lei dovrai colpire, bensì il suo amore.


Come molti fantasy young adult, il libro pone al centro la ribellione contro le forze del male attraverso la solidarietà e l'amicizia che uniscono persone appartenenti a diverse razze e classi sociali. Allo stesso tempo, affronta splendidamente altri tre temi principali. In primo luogo c'è la dipendenza, rappresentata dal rapporto morboso che lega la Regina Cattiva allo Specchio magico, tanto da renderli un'unica, velenosa entità. In secondo luogo c'è la famiglia, quella in cui nasciamo, capace di influenzarci per tutta la vita come si evince dal modello di riferimento che Katherine continua a costituire per Biancaneve anche dopo la sua morte, e quella che ci costruiamo crescendo, rappresentata dai sette nani e dal popolo. E per finire c'è l'amore romantico, un amore puro e sincero al punto che nessuna malvagità può distruggerlo, nemmeno la morte costretta a tornare sui suoi passi.

In conclusione, Specchio Specchio è una fiaba meravigliosa, avvincente e romantica che conquista il cuore di chi ama Biancaneve, ma anche di chi ha voglia di riscattare una principessa fin troppo sottovalutata. Non vedo l'ora di leggere la prossima twisted tale su Cenerentola È questo amore?, in uscita a settembre.



Sappiate che noi possediamo qualcosa che la Regina Cattiva non potrà mai avere. L'amicizia, il senso della famiglia, la nostra alleanza. In altre parole, noi abbiamo tutti noi.



VOTO: 5/5






 





"Always be my Baby", di Naike Ror

  TITOLO: Always be my Baby AUTRICE: Naike Ror CASA EDITRICE: Always publishing GENERE: Romance MM young adult contemporaneo PAGINE: 352 DAT...