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sabato 30 marzo 2024

Priscilla

 

TITOLO: Priscilla

TITOLO ORIGINALE: Priscilla

GENEREbiografico, drammatico, musicale, sentimentale

ANNO DI PRODUZIONE: 2023

CASA DI DISTRIBUZIONE: Vision Distribution

PAESE DI PRODUZIONE: Usa, Italia

REGIA: Sofia Coppola

CAST: Cailee Spaeny, Jacob Elordi, Jorja Cadence, Emily Mitchell, Rodrigo Fernandez-Stoll, Dagmara Domińczyk, Luke Humphrey

DURATA: 113 minuti


TRAMA

Quando Priscilla Beaulieu conosce la superstar Elvis Presley ha quattordici anni e non è mai uscita con nessun ragazzo. Lui invece è una stella del rock'n'roll, con tutto il mondo e le donne ai suoi piedi, ma ha da poco perso la mamma e mentre fa il soldato in Germania ha nostalgia degli Stati Uniti e continua a chiedersi se quel mondo si ricorderà di lui, una volta terminato il servizio militare. Il re del rock'n'roll confessa la sua vulnerabilità alla bambina con i tacchi, le appoggia la testa sulla spalla, la richiama, la invita a Graceland e infine la sposa. Priscilla diviene la principessa di una fiaba, solo che in questa storia, la sua storia, non ha voce in capitolo.

RECENSIONE

Che intenzioni ha signor Presley? Le donne si gettano ai suoi piedi. Perchè mia figlia?

A distanza di due anni dall'uscita del film Elvis diretto da Baz Luhrmann, Sofia Coppola realizza Priscilla, dove viene raccontata la storia di Priscilla Presley, la moglie del Re del rock'n'roll, e viene mostrato solo il suo punto di vista.
In Priscilla Sofia Coppola mantiene il suo solito stile elegante e soprattutto si prendono l'attenzione i due ottimi interpreti che sono Cailee Spaeny e Jacob Elordi, in particolare Elordi, che pur non assomigliando molto fisicamente a Elvis Presley riesce ad incarnarlo perfettamente. A parte questi due elementi, la Coppola fa una rappresentazione noiosa e prevedibile, tentando di tutto per far figurare Elvis come il cattivo di questa storia, che lei caratterizza come una fiaba.


 

Lui non è come te lo immagini.

La Coppola sembra volersi continuamente confrontare con Elvis di Lhurmann, che fa un ritratto più onesto ed è un film nettamente migliore del suo.  Sembra ossessionata dal dover demitizzare Elvis senza però mai riuscirci, poiché non tiene assolutamente conto che Elvis Presley è di fatto un'icona della più schietta cultura popolare americana e che ha incarnato lo spirito dell'America degli anni 50 e 60.

Sembrano lontani i tempi in cui Sofia Coppola realizzava delle perle del cinema indipendente come Lost in Translation, Il giardino delle vergini suicide o Marie Antoinette. A parte la bravura del cast, la fattura  impeccabile e la scenografia sontuosa, Priscilla è una pellicola inconcludente e prevedibile con pretese di originalità del tutto velleitarie. 

Ho bisogno di una donna che capisca che certe cose possano accadere. Vuoi essere tu quella o no?


Voto: 2/5





martedì 26 marzo 2024

"Brothersong. Il canto dei fratelli", di TJ Klune

 


TITOLO: Brothersong. Il canto dei fratelli

TITOLO ORIGINALE: Brothersong 

SAGA: Green Creek #4

AUTORE: TJ Klune

CASA EDITRICE: Triskell Edizioni (ora fuori catalogo)

GENERE: Urban fantasy contemporaneo con romance MM

PAGINE: 496

DATA DI PUBBLICAZIONE: 31 agosto 2021



TRAMA



Tra le rovine di Caswell, nel Maine, Carter Bennett ha appreso la verità di ciò che aveva avuto davanti agli occhi per tutto il tempo. E poi esso – lui – non c'era più. Alla ricerca disperata di risposte, Carter si mette in cammino, abbandonando la famiglia e la sicurezza del suo branco, tutto in nome di un uomo che conosce soltanto come un lupo selvatico. Ma è lì che risiede il pericolo: i lupi sono branchi di animali, e più Carter resterà da solo, più la sua mente scivolerà verso la voragine infinita della follia degli Omega. Ma insiste, seguendo le tracce lasciate da Gavin. Gavin, il figlio di Robert Livingstone. Il fratellastro di Gordo Livingstone. Ciò che Carter trova cambierà per sempre la vita dei lupi. Perché la storia di Gavin con il branco dei Bennett va ancora più indietro di quanto si possa immaginare, un segreto tenuto nascosto dal padre di Carter, Thomas Bennett. E la conoscenza ha un prezzo: i peccati dei padri adesso ricadono sulle spalle dei figli.



RECENSIONE



Era caldo come una giornata d'estate. Era lecca-lecca, pigne e qualcosa di epico e fantastico, era fango e foglie e pioggia, era erba e acqua di lago e luce del sole. Era una foresta così viva, così incontaminata.



Ed eccoci di nuovo qui, per la quarta e ultima volta, a Green Creek, insieme ai licantropi queer che hanno ormai un posto speciale nel mio cuore. A undici mesi di distanza dalla fine di Heartsong, Carter, il maggiore dei fratelli Bennett, vaga da solo di città in città alla ricerca di Gavin Livingstone, il fratellastro di Gordo, rischiando a ogni giorno che passa lontano dal branco di perdersi in se stesso e diventare un lupo selvaggio. Quando corre un pericolo mortale in un attacco da parte di alcuni cacciatori, per fortuna l'oggetto delle sue ricerche arriva in suo soccorso e, seppur con riluttanza, lo porta nella propria baita in mezzo al bosco affinché possa riprendersi. È proprio in questo contesto che Carter fa una scoperta sconvolgente sul passato del suo stesso padre e che comincia a rendersi conto davvero dei suoi sentimenti per Gavin. Ma mentre il loro legame si rafforza sempre di più, anche il pericolo aumenta a dismisura, e il momento della battaglia finale si avvicina.

Dicono che la perfezione non esiste, ma a volte può capitare di trovare delle eccezioni che confermano la regola, e sono felice di affermare che Brothersong è una di queste meravigliose eccezioni: è in assoluto il libro più bello di tutta saga, e ne rappresenta una perfetta conclusione. TJ Klune, al quale va la mia eterna gratitudine, ha creato un altro piccolo grande capolavoro in equilibrio costante tra l'ilarità, il dolore e il romanticismo, ed è riuscito a far tornare tutti i nodi al pettine con grande maestria. Pagina dopo pagina traspare un amore caldo, avvolgente e imperituro per questo mondo, questa storia intrigante e romantica e questi personaggi meravigliosi, i quali raggiungono qui il culmine della loro evoluzione. Colpisce molto ad esempio quella di Carter, che nel corso della saga ha dimostrato di essere molto più di un ragazzo ironico, divertente e lento di comprendonio: ha un animo nobile, prende sul serio il ruolo di fratello maggiore, dà tutto se stesso per aiurare chi ama, ed è così testardo da portare avanti missioni difficilissime fino in fondo, anche quando sembra non esserci nessuna speranza, perché lui vede il buono ovunque. Ha così tanto amore da dare, ai suoi fratelli, alla sua famiglia e a Gavin, il compagno a lui destinato, un uomo spaventato e dubbioso che cerca la verità e un posto da chiamare casa e darebbe volentieri la vita per salvare chi possiede il suo cuore e la capacità di tenerlo sveglio. C'è così tanto amore in questo pagine, ed è un sentimento che mi emoziona più che mai.






Mi hai aiutato a riparare le mie parti rotte, e l'ho capito soltanto troppo tardi. Non voglio più sentirmi così. Ti ho cercato perché meriti di avere qualcuno al tuo fianco, qualcuno che non vuole farti del male.



Più che in ogni altro libro della saga a far da padroni sono i fantasmi del passato, che ci fanno paura, ci tormentano e ci fanno domandare senza sosta cosa possiamo fare per superarli. È quindi mio dovere avvertirvi che per approcciarvi a quest'ultima lettura del mondo dei lupi avrete bisogno di molte più scorte di Klunex del solito, perché verrete sottopost3 a una grande intensità emotiva dall'inizio alla fine. Sarà un viaggio difficile e doloroso che non lesinerà in pugnalate a tradimento, pianti degni di un secondo diluvio universale ed esplosioni d'amore. Ma vi garantisco che ne varrà la pena, perché vi arricchirà e vi accarezzerà l'anima donandovi un forte messaggio: non dobbiamo arrancare sotto il peso di un nome o degli errori del passato. Noi dobbiamo vivere, abbracciare la libertà di essere noi stess3, di scegliere, di cambiare, di amare e lasciarci amare per quello che siamo veramente.

Brothersong è un meraviglioso e toccante canto di lupi, corvi, cuori e fratelli, la conclusione perfetta di una saga che sa accarezzarci l'anima e condurci a casa, al nostro brancobrancobranco. Grazie TJ Klune. Grazie Ox, Joe, Gordo, Mark, Robbie, Kelly, Carter, Gavin e tutti gli altri. Vi voglio bene, tanto, e non vi dimenticherò mai. Perché voi siete, e sarete sempre per me, Amorefamigliafratelli.



Noi siamo il branco Bennett, cavolo. E il nostro canto sarà udito sempre.



VOTO: 5/5











lunedì 25 marzo 2024

Kung Fu Panda 4

 

TITOLO: Kung Fu Panda 4

TITOLO ORIGINALE: Kung Fu Panda 4

GENERE: Animazione, azione, commedia, avventura, fantastico

CASA DI DISTRIBUZIONE: DreamWorks Animation

ANNO DI PRODUZIONE:  2024

PAESE DI PRODUZIONE: Usa

REGIAMike Mitchell, Stephanie Ma Stine

CASTJack Black, Awkwafina, Viola Davis, Dustin Hoffman, James Hong, Bryan Cranston, Ke Huy Quan, Ian McShane, Lori Tan Chinn, Ronny Chieng, Harry Shum Jr., Harry Shum Jr., Seth Rogen, MrBeast

DURATA: 94 Minuti


TRAMA

Mentre i Cinque Cicloni si allenano dopo aver compiuto diverse missioni, Po, destinato a diventare la guida spirituale della Valle della Pace, è costretto a cercare il proprio successore come nuovo Guerriero Dragone mentre combatte insieme alla volpe ladra Zhen. I nostri eroi dovranno sconfiggere un nuovo terribile nemico chiamato "La Camaleonte", una perfida strega che fa resuscitare tutti i nemici battuti dal panda nei capitoli precedenti con l'unico scopo di governare la città di Juniper e la Valle della pace grazie alle tecniche  di Kung Fu di cui li deruba.

RECENSIONE

Ma sono un esercito.

Dopo otto anni di assenza la DreamWorks  riporta sul grande schermo le avventure del mitico Po, del quale avevamo tutti un pò di nostalgia, soprattutto chi nel 2008 andò nelle sale a vedere il primo capitolo della saga.
La parte migliore di tutta la pellicola è in assoluto la computer grafica, che è di ottimo livello e molto spettacolare. La sensazione è però che a volte la DreamWorks abbia risparmiato sull'originalità, puntando sulla continuità, e però il film è ugualmente valido e ci si diverte a vederlo. Soprattutto conquistano le scene d'azione, fatte molto bene e coinvolgenti.

 
 

La violenza ci frizza il pancino.

A doppiare Po c'è sempre il solito simpaticissimo Jack Black (in italiano è doppiato da Fabio Volo), ancora insieme a Dustin Hoffmann che doppia Shifu e a Seth Rogen. Di nuove aggiunte invece troviamo Bryan Cranston e Viola Davis, che doppia la temibilissima "La Camaleonte". Con Kung Fu Panda 4 la DreamWorks ha tentato di riavvicinare sia il pubblico che era bambino nel 2008 e che ricorda ancora il primo film, sia i bambini di ultima generazione e volendo fare questo ovviamente ha dovuto fare dei compromessi a livello di trama e inserire dei nuovi personaggi per rendere più viva la storia.
Kung Fu Panda 4 mira chiaramente a rinvigorire il franchise, ma in realtà è sempre lo stesso, il che non è una cosa così negativa, infatti film riesce comunque nel suo intento di intrattenere il pubblico per 90 scorrevoli minuti. Non ci resta al momento che scoprire se la DreamWorks metterà in cantiere un quinto capitolo e vedere se potremo continuare a vivere altre avventure di Po.

Essere un guerriero dragone è la mia natura.


Voto 3,5/5


 




martedì 19 marzo 2024

"Resistenza", di Ju Maybe

 


TITOLO: Resistenza

SAGA: Per Damiano #2

AUTRICE: Ju Maybe

CASA EDITRICE: Autopubblicato (ora non disponibile)

GENERE: Romanzo distopico con romance MM

PAGINE: 596

DATA DI PUBBLICAZIONE: 5 marzo 2024



TRAMA



Metà 2084, e la nostra società sta ancora andando a rotoli. Il cappio si stringe sul collo della comunità Queer, donne e neri, e nessuno è in grado di opporre resistenza, neppure la Resistenza stessa. Damiano Domini potrebbe. Il vessillo del Patriarcato, il figlio maschio, bianco, sano erede della dinastia dittatoriale che esercita il più grande abuso di potere di tutti i tempi con il benestare del Decreto 21 è però travolto e accecato da un amore mai provato in vita sua, confuso tra quello che ha dentro e quello che è fuori. Massimo Kurah è il suo faro nel buio, la sua guida. E seppure lui stesso sia vittima della società tossica in cui sono cresciuti, con i suoi segreti e i suoi disagi, conosce la direzione verso l’umanità, e soprattutto è consapevole dell’amore che prova.



RECENSIONE



Non conosci la fiaba dell'incendio nel bosco? In che modo ti hanno cresciuto, grande Domini, se nessuno ti ha mai raccontato una favola?



Dopo tanti mesi di attesa finalmente ho avuto la possibilità di leggere il nuovo capitolo delle avventure di Damiano e Massimo, che è stato meritatamente primo in classifica su Amazon. Avevamo lasciato i due protagonisti divisi da un enorme evento traumatico. Li ritroviamo ora pochi giorni dopo quell'episodio, con un Damiano consapevole di avere metà dei soldati di Corpo dalla sua parte e di essere ormai innamorato di Massimo, che sembra non volerlo mai più vedere e si sente solo. Con un po' di pazienza e insistenza, i due riescono a chiarirsi riprendendo da dove si erano interrotti e insieme iniziano a elaborare una strategia in grado di avviare un cambiamento positivo per la società. Tuttavia, i segreti di Massimo e le pressioni di Damiano rischiano di rovinare tutto, e nuove minacce si profilano all'orizzonte.

Col cuore ancora gonfio e le lacrime agli occhi, sono lieta di poter affermare che, se il suo predecessore non mi ha lasciato un attimo di respiro, Resistenza non è stato da meno e si è rivelato un romanzo meraviglioso che, vuoi per la trama, le circostanze e i parallelismi preoccupanti con quanto sta accadendo nella nostra società sessant'anni prima del tempo, è dotato della capacità di devastare l'anima e ricomporla in un circolo senza fine. L'autrice, alla quale desidero mandare un abbraccio fortissimo, ha arricchito questo mondo distopico con tanta maestria, rendendo la storia ancora più bella, intrigante e pregna di una suspense che non cessa mai di tenerti col fiato sospeso. È riuscita a prendere il mio cuore tra le mani, tenendolo in un equilibrio costante tra il desiderio di divorare un capitolo dietro l'altro e la paura e il dolore al pensiero di dover concludere e di conseguenza lasciar andare questi personaggi meravigliosamente umani e straordinari, nei confronti dei quali il mio amore è aumentato a dismisura, sia per quanto riguarda i secondari come Lorella, Serena e Midea, sia per quanto riguarda i principali. Alla fine del primo romanzo avevo decretato come mio personaggio preferito Massimo, che qui ritroviamo animato dal sogno di cambiare il mondo in meglio e dai suoi sentimenti per Damiano, ma spesso frenato dalla paura di essere se stesso fino in fondo e dal peso opprimente dei segreti. Tuttavia, alla luce di questo secondo romanzo, devo dire che la mia preferenza è passata a Damiano, la cui evoluzione, oltre che credibile, è davvero impressionante: sta abbattendo a poco a poco tutte le convenzioni dettategli dal patriarcato, e comincia ad abbassare sempre più spesso il suo lato più vero, buono e vulnerabile. Certo, ci sono stati ancora dei momenti in cui avrei voluto prenderlo a calci, ma è stato meraviglioso vedere un uomo di questo genere cambiare così tanto per amore, e non ho potuto fare a meno di amarlo sempre più, pagina dopo pagina. Quanto alla storia d'amore tra lui e Massimo, beh, è inutile negarlo: prendete il livello di pena e occhi a cuore che mi ha suscitato il primo capitolo, moltiplicatelo per due e avrete un'idea più o meno accurata della situazione.






-Voglio stare tutta la vita con te. Tu vuoi?

-Certo che voglio. È una domanda stupida. Noi staremo assieme per sempre.



Se dovessi scegliere due parole per descrivere questo romanzo, quelle parole sarebbero intensità e necessità. Intensità per via del crescendo di emozioni che mi ha fatto provare dall'inizio alla fine: paura per la realtà descritta, purtroppo non molto lontana dalla nostra a causa dei segnali sempre più preoccupanti, dolore per le brutture che capitano ai personaggi (specialmente verso la fine, dove ho pianto anche l'acqua del battesimo), gioia e commozione per la bellezza di quell'amore che, come canta Michele Bravi, può davvero salvare dalla ferita del mondo. E necessità, perché appartiene a buon diritto alla categoria delle grandi storie che meritano di essere protette e raccontate, sfidando la paura, l'odio e l'invidia. Resistenza è un grido di battaglia per tutte le persone che continuano a lottare per far sì che le cose possano cambiare in meglio. È una carezza all'anima e un pugno nello stomaco, una dolce dedica ai libri queer più amati e alle persone che li hanno scritti. È un viaggio emozionante, un canto d'amore, quell'amore più forte di qualsiasi altra cosa. È vita.

Resistenza è un libro magnifico, e Damiano e Massimo mi resteranno  sempre nel cuore, qualunque cosa accada. Io credo in loro, credo in Ju, e nonostante questo tempo incerto, nonostante le avversità, nutro la speranza che alla fine la luce trionferà. Come scritto nel commiato, siamo Resistenza e saremo Rivoluzione. Io ci credo.



-Ce la farete. Tu e Damiano. A sistemare tutto. Non siete soli.

-Perché lo dici, perché...

-Perché assieme siete bellissimi. Ed è la bellezza che salverà il mondo. Di fronte alla bruttezza ci si volta dall'altra parte, ma la bellezza abbaglia ed è impossibile non vederla.



VOTO: 5/5















lunedì 18 marzo 2024

American Fiction

 

 

TITOLO: American Fiction

TITOLO ORIGINALE: American Fiction

GENERE: Commedia, drammatico

PAESE DI PRODUZIONEStati Uniti d'America

ANNO DI PRODUZIONE: 2023

CASA DI DISTRIBUZIONE: Prime Video

REGIA: Cord Jefferson

CAST: Jeffrey Wright, Tracee Ellis Ross, Erika Alexander, Sterling K. Brown, Uggams, Myra Lucretia Taylor, John Ortiz, Issa Rae, Adam Brody, Keith David.

DURATA: 117 Minuti


TRAMA

Il professore e scrittore Thelonious Ellison, conosciuto come "Monk", scrive sotto pseudonimo un libro satirico dove smaschera  le falsità del sistema dell'editoria.

RECENSIONE

Ciò che mi colpì è che troppi pochi libri parlavano alla mia gente.

Su Amazon Prime Video dal 27 febbraio è disponibile American Fiction, il film che ha vinto la statuetta peer la migliore sceneggiatura, nell'ultima notte degli Oscar ed è forse la vera rivelazione di questa annata.

La gran parte di noi almeno una volta nella vita ha storto il naso davanti a certi radicalismi del politicamente corretto, che porta allo stremo certi temi fino a farli sembrare quasi ridicoli. Il primo film dell'esordiente  Cord Jefferson, che è afroamericano, ci racconta proprio del politicamente corretto nei confronti degli afroamericani, rappresentando quella che è una non-cultura imposta dal senso di colpa dei bianchi americani. Questo meccanismo ipocrita e malevolo viene biasimato attraverso un uso brillantemente efficace della satira.

 

E' lo scherzo più redditizio mai raccontato.

Il film si muove su due binari paralleli, dove su uno viene raccontata la vita intellettuale del protagonista e sull'altro la sua vita privata, pesantemente condizionata dai drammi famigliari che colpiscono Monk. Questi due binari narrativi Cord Jefferson li interseca  con qualche difficoltà e a volte non è tutto semplice da seguire. Questo limite non compromette però il reale senso della pellicola, che sta soprattutto nel tono provocatorio del lungometraggio e nella critica al neo-conformismo "woke" che il film inchioda. Ottime sono le interpretazioni dei protagonisti, soprattutto dei due candidati agli Oscar Jeffrey Wright e 
Sterling K. Brown.

American Fiction non è privo di slabbrature e passi falsi (si veda ad esempio come le asperità dei conflitti famigliari sembrano risolversi magicamente nelle scene sdolcinate della festa di matrimonio) ma è di certo la vera grande sorpresa dell'ultima edizione degli Oscar ed è un film perfettamente godibile e che esprime critiche allo spirito del tempo in maniera brillante e intelligente. 

I tuoi libri cambiano la vita delle persone.


Voto: 3,5/5  


 








martedì 12 marzo 2024

"Icebreaker", di Hannah Grace

 


TITOLO: Icebreaker

SAGA: Wildfire #1

AUTRICE: Hannah Grace

CASA EDITRICE: Oscar Mondadori Vault, collana Oscar Fabula

GENERE: Romance FM contemporaneo

PAGINE: 496

DATA DI PUBBLICAZIONE: 17 ottobre 2023

PREZZO EBOOK: € 7,99

PREZZO AUDIOLIBRO: € 12,95 (gratis con il periodo di prova)

PREZZO CARTACEO: € 16,00



TRAMA



Anastasia Allen si prepara da una vita per entrare nella nazionale americana di pattinaggio. E tutto sembra andare per il meglio: è riuscita a ottenere una borsa di studio per l'Università della California e un posto nella loro squadra di pattinaggio artistico.Si sente inarrestabile. Niente potrà fermarla: neanche il capitano della squadra di hockey, Nate Hawkins. Lei non lo può soffrire, e la cosa è reciproca, ma saranno costretti a condividere il palazzetto del ghiaccio in cui allenarsi... e molto di più.



RECENSIONE



-Non puoi avercela con me a vita.

-A dire il vero la mia intenzione era di avercela con te più a lungo dell'eternità, perciò ho la sensazione che tu mi stia sottovalutando.



Visto che amo il pattinaggio di figura e il tropo grumpy x sunshine, non c'è da stupirsi se questo romanzo mi ha incuriosita fin dal primo momento. Ci troviamo in California, all'università di Maple Hills, dove la ventunenne Anastasia "Stassie" Allen frequenta il penultimo anno di Economia. È un'ottima pattinatrice di figura che ha sempre bisogno di tenere tutto sotto controllo, e insieme al suo partner Aaron si allena giorno dopo giorno per realizzare il sogno di partecipare alle Olimpiadi invernali. Un giorno, a causa di un malinteso, il palazzetto del ghiaccio della squadra di hockey viene devastato e di conseguenza i giocatori e i pattinatori di figura sono costretti a condividere l'unica struttura rimasta. È così che Stassie conosce Nathaniel "Nate" Hawkins, il solare capitano della squadra di hockey, con il quale, dopo gli iniziali attriti, instaura un legame sempre più profondo. Nel frattempo, però, dovrà affrontare non pochi ostacoli, fortunatamente non da sola.

Devo ammettere che con Icebreaker non è stato amore a prima vista, perché le numerose (e piccantissime) scene di passione fini a se stesse presenti nella prima parte mi hanno un po' scoraggiata, così come l'ambiente sportivo che funge più da sfondo che da elemento portante della storia, ma non appena la trama ha iniziato a entrare nel vivo è cambiato tutto, e ho capito di avere davanti a me una commedia romantica molto carina e più profonda di quello che sembra. L'autrice ha saputo usare con grande abilità i tropi classici per intrecciare una storia dolce, divertente e passionale il cui principale punto di forza è costituito dai due protagonisti, che raccontano la vicenda attraverso una narrazione alternata in prima persona. Generalmente nelle storie d'amore FM col tropo sopracitato il ragazzo è il grumpy e la ragazza è il sunshine, e vedere il ribaltamento dei ruoli è stata una bella ventata d'aria fresca. Stassie è molto pungente, decisa e pignola, tende a non fidarsi del prossimo e come me ha difficoltà nel gestire le cose che sfuggono al suo controllo, mentre Nate è solare, intraprendente e sempre pronto a farsi in quattro per gli altri anche a costo di cacciarsi nei guai. Potrebbero sembrare agli antipodi, ma in realtà hanno qualcosa che li accomuna: hanno vissuto entrambi un episodio traumatico che non hanno mai superato, e il loro amore li aiuta a decifrare quel dolore e li spinge ad aprirsi e a crescere insieme, diventando due splendidi adulti.






-Cos'ho fatto per meritarmi te?

-Non lo so, ma anche a me piaceresti persino se avessi chele di granchio al posto delle mani.



Malgrado i difetti e alcune aspettative non soddisfatte, mi sento di consigliare Icebreaker, perché non solo può contare su una storia d'amore dolce, divertente e, per chi ama il genere, un po' piccante, ma anche su tematiche importanti quali i disturbi alimentari e le relazioni tossiche, che a volte non riguardano solo la sfera sentimentale, ma anche le amicizie, su una concezione positiva del percorso terapeutico e, come ciliegina sulla torta, la fantastica e caotica squadra di hockey, una "ciurma abominevole" che allevia i momenti di tensione suscitando forti risate e si prende cura di Nate e Stassie, diventando ciò di cui entrambi hanno bisogno: una famiglia allargata, cosa che non mancherà di soddisfare chiunque ami l'intramontabile e a me tanto caro tropo delle famiglie per scelta. 

Se avete bisogno di una storia romantica leggera ma non troppo che vi faccia stare bene, allora Icebreaker è proprio quello che fa per voi.


-Sei pronta a giocare alla famiglia ogni singolo giorno?

-Basta che sia con te.



VOTO: 4/5






lunedì 11 marzo 2024

Drive-Away Dolls

 

TITOLO: Drive-Away Dolls

TITOLO ORIGINALE: Drive-Away Dolls

PAESE DI PRODUZIONE: Regno Unito, Stati Uniti d'America

GENERE: Azione, commedia, thriller

CASA DI DISTRIBUZIONEUniversal Pictures

REGIA: Ethan Coen

CAST: Margaret Qualley, Geraldine Viswanathan, Colman Domingo, Pedro Pascal, Bill Camp, Matt Damon, Joey Slotnick, Miley Cyrus.

DURATA: 84 Minuti


TRAMA

Jamie, è uno spirito libero e disinibito che si lamenta dell'ennesima rottura con una fidanzata, mentre la sua pudica amica Marian ha un disperato bisogno di rilassarsi. Alla ricerca di un nuovo inizio, le due amiche lesbiche intraprendono un viaggio verso Tallahassee in Florida, ma le cose presto si metteranno male quando si ritroveranno inseguite da due sicari a caccia di una valigetta frutto di un equivoco.

RECENSIONE

Ho chiuso con l'amore. Non credo sia rilevante per una lesbica del ventunesimo secolo.

Dopo una carriera lunga più di  trent'anni, i fratelli Coen hanno deciso di separare le loro carriere artistiche (anche se hanno già annunciato che lavoreranno di nuovo insieme per un nuovo progetto) e con Drive-Away Dolls Ethan Coen ha fatto il suo esordio da regista solista.
L'impressione, durante tutta la durata del film, che è di soli 84 minuti ma che sembrano molti di più, è che Coen abbia deciso di utilizzare degli escamotage narrativi simili a quelli di alcuni film precedenti dei fratelli Coen, come ad esempio Fargo, Arizona Junior o Non è un paese per vecchi, ripetendo però in questo modo se stesso e tutta la visione della pellicola lascia l'impressione del già visto.


Capisco che non sia soddisfatto, signore. Ritroveremo il pacco e lo riconsegneremo. 

La pellicola è dotata molti siparietti ironici che a volte funzionano e a volte no. L'ironia sicuramente ha aiutato a rendere meno macchiettistiche le due protagoniste lesbiche, facendone una rappresentazione  melodrammatica e senza inutili stereotipi politicamente corretti.

Se Drive-Away Dolls fosse il film di un regista esordiente si potrebbe francamente dire che è nato un potenziale futuro grande regista, ma Ethan Coen è un cineasta che ha realizzato opere, con suo fratello, che sono ritenute dei capolavori e da un regista di questo calibro ci si aspettava tutto un altro risultato piuttosto che un film che si può ritenere gradevole ma nulla di più.

 Senatore Channel - Chi siete?   Marian - Democratiche.

Voto: 2,5/5 








lunedì 4 marzo 2024

"Heartsong. Il canto del cuore", di TJ Klune

 


TITOLO: Heartsong. Il canto del cuore

TITOLO ORIGINALE: Heartsong

SAGA: Green Creek #3

AUTORE: TJ Klune

CASA EDITRICE: Triskell Edizioni (ora fuori catalogo)

GENERE: Urban fantasy contemporaneo con romance MM

PAGINE: 496

DATA DI PUBBLICAZIONE: 7 aprile 2021



TRAMA



Tutto quello che Robbie Fontaine ha sempre voluto è un posto da considerare casa. Dopo la morte della madre passa da un branco all'altro, formando legami provvisori per evitare di diventare selvaggio. Gli basta… finché il presidio dei lupi a Caswell, nel Maine, non lo convoca. La vita da braccio destro di Michelle Hughes, il capo di tutti gli Alfa, e l'amicizia preziosa di un vecchio stregone insegnano a Robbie che cosa significhi fare parte di un branco, avere una casa. Ma quando Michelle lo invia in una missione sul campo, Robbie si ritrova a mettere in discussione da dove viene e tutto quello che gli hanno raccontato. Girano voci di lupi traditori e magia selvaggia, ma chi sono i traditori e chi il tradito? Cosa più importante, Robbie ha un bisogno disperato di risposte, perché uno dei presunti traditori è Kelly Bennett… il lupo che potrebbe essere il suo compagno. La verità ha un modo tutto suo di venire allo scoperto. E quando succede, tutto si disintegra.



RECENSIONE



Era erba. E acqua di lago. Era luce del sole.



Eccoci di nuovo qui a Green Creek, nel terzo capitolo delle avventure dei miei licantropi queer preferiti. A tredici mesi di ditanza dalle vicende di Ravensong, a Caswell nel Maine, il giovane lupo Robbie Fontaine lavora come braccio destro di Michelle Hughes, l'Alfa di tutti e ha un anziano stregone per  amico. Dopo tanti anni trascorsi a passare da un branco all'altro crede di aver finalmente trovato il suo posto nel mondo, ma è circondato da un alone di tristezza che non riesce a spiegarsi, e a causa di una bizzarra catena di eventi scopre dell'esistenza di un branco costituito da ribelli e abomini che mira a uccidere Michelle: i Bennett. A seguito di una telefonata allarmante e misteriosa da parte di una persona che sostiene di conoscerlo, Robbie parte in cerca di risposte, e al centro di un ponte fa tre scoperte sconvolgenti: i suoi ricordi sono stati cancellati da una potente magia, i Bennett sono il suo vero branco, e tra di loro c'è Kelly, il suo compagno. Per poter recuperare la memoria e i legami perduti, Robbie dovrà intraprendere un percorso difficile e doloroso insieme a tutto il branco in una corsa contro il tempo, perché soltanto se saranno tutti uniti potranno sconfiggere il vero nemico.

Se c'è una cosa che ho imparato in quattro anni è che, qualunque sia la storia, TJ Klune non cessa mai di sorprendermi, e neanche questa volta ha fatto eccezione: Heartsong si è infatti rivelato uno dei libri più belli che abbia mai scritto, nonché, almeno per ora, il migliore di tutta la saga. Se dovessi scegliere soltanto tre parole per descriverlo sceglierei senza ombra di dubbio "sofferto ma stupendo", perché rispetto alle trame dei suoi predecessori, pur mantenendo una dimensione leggera di ilarità che aiuta a stemperare i momenti di tensione, questa è caratterizzata da toni molto più cupi e dolorosi e raggiunge un livello di emotività pari soltanto a Sotto la Porta dei Sussurri, la mia lettura preferita del 2022. Per questa ragione, il primo consiglio che mi sento di dare a chi è particolarmente incline alle lacrime come la sottoscritta è cercare, per quanto possibile, di non leggerlo in pubblico a meno di non avere a disposizione una dose abbondante di Klunex. Oltre all'infinita valle di lacrime gli effetti collaterali che questo terzo capitolo può scatenare sono un odio viscerale nei confronti degli antagonisti e un amore sempre più forte per questo mondo, per la naturalezza della rappresentazione e per i personaggi. A tal proposito vorrei cogliere l'occasione per rimangiarmi tutte le malignità che ho pensato su Robbie poco dopo la sua entrata in scena a inizio saga. Lo avevo già rivalutato nelle parti finali di Wolfsong e apprezzato molto di più in Ravensong, ma è stata la possibilità di conoscere il suo punto di vista in questo capitolo a farmelo amare davvero. Credo che molte persone possano identificarsi facilmente in lui: vuole un posto da chiamare casa, vuole una famiglia e un amore vero, e ha paura di non essere capito, di essere abbandonato e rimanere solo, e pagina dopo pagina lo vediamo crescere e dimostrarsi coraggioso, leale, protettivo e d'animo gentile. È cresciuto anche il mio affetto per Kelly, quel tesoro di licantropo profumato di erba, acqua di lago e luce del sole, che, oltre ad offrire un'ottima e naturale rappresentazione dell'asessualità, finalmente ha l'occasione di risplendere, anche se per qualche strana ragione TJ Klune ha voluto trasformarlo in un sacco da boxe vivente, perché, poveraccio, a questo giro capitano tutte a lui. Se credevate che la storia d'amore tra Gordo e Mark fosse la più dolorosa di sempre, sappiate che vi sbagliavate di grosso: neanche quella di Robbie e Kelly lesina in sofferenza, ma posso assicurarvi che vale la pena, è molto romantica e ha una dolcezza disarmante che regala sequenze meravigliose e fa sognare.





Che cosa rende un uomo quello che è? Se tutto ciò che conosce gli è strappato via, che cosa resta? Quel che resta è un cuore spezzato, frantumato come vetro. Ci sono pezzi mancanti, e quelli che restano non combaciano come un tempo. Ma batte ancora, perché non importa ciò che gli viene portato via, non importa ciò che è perduto, deve andare avanti. Sopravvivere. Sei un sopravvissuto, Robbie. E nemmeno la magia può privartene.


Centrale in questo libro è un aspetto che mi terrorizza non poco e tendo spesso a evitare per non soffrire troppo, a meno che non siano l3 autor3 che amo a dedicarcisi: l'amnesia, che è stata trattata molto bene. Robbie non ricorda più nulla del suo passato, dei suoi veri amici e del suo amore per Bennett, ma nonostante tutto il suo cuore continua a battere per tutti loro, gran parte di ciò che era un tempo è rimasto, e malgrado il dolore è stato bellissimo vederlo riinnamorarsi del suo compagno tutto daccapo, e anche riallacciare l'amicizia con tutti gli altri, specialmente Gordo e Ox. Questo mi permette di collegarmi all'altro aspetto fondamentale della storia, che è il branco. Ha sempre avuto un'importanza vitale, ma credo che sia proprio questo capitolo a renderlo ancora più speciale, perché i Bennett pagina dopo pagina si rendono conto di essere ben lungi dalla perfezione. Commettono errori dettati dalla paura e dalla sofferenza, tendono a chiudersi a riccio, ma possono diventare più forti che mai e affrontare i nemici più spietati, se rafforzano i loro legami e si uniscono. E credo che questa sia una lezione da cui chiunque di noi può prendere esempio.
Heartsong è il romanzo di chi sta cercando di ritrovare la strada verso casa, oltre a tutto quello che ho gà detto riguardo i capitoli precedenti, e non posso fare altro che ringraziare di cuore TJ Klune. Non vedo l'ora di leggere il quarto e ultimo romanzo della saga, incentrato su Carter, il maggiore dei fratelli Bennett.


Non vedo l'ora di conoscerti. Ma spero che tu capisca che per me non sarà un problema aspettare un po' quest'incontro. Perché quando ti darà il suo cuore, non sarà più compito mio tenerlo. E voglio stringerlo per quanto mi sarà possibile. Chiunque tu sia, sei amato. Non dubitarne mai. Sei amato.


VOTO: 5/5











Dune parte 2




TITOLO: Dune - Parte 2

TITOLO ORIGINALE: Dune: Part Two

ANNO DI PRODUZIONE: 2024

GENERE: Avventura, fantascienza, drammatico, azione, epico

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America, Canada

CASA DI DISTRIBUZIONE: Warner Bros.

REGIA: Denis Villeneuve

CAST: Timothée Chalamet, Zendaya, Rebecca Ferguson, Josh Brolin, Austin Butler, Florence Pugh, Dave Bautista, Christopher Walken, Léa Seydoux, Stephen McKinley Henderson, Stellan Skarsgård Charlotte Rampling, Javier Bardem, Anya Taylor-Joy


DURATA: 165 minuti



TRAMA


Paul Atreides e sua madre Jessica si trovano tra i Fremen insieme al leader di un loro clan, Stilgar, e alla guerriera Chani. Paul deve radunare un immenso esercito per mettere in atto la propria vendetta contro coloro che hanno distrutto la sua famiglia. Ma la sua profezia prevede anche un terribile futuro che devasterà l'intera galassia.


RECENSIONE


Paul Atreides - Il mondo è al di là della crudeltà. Voi combattete gli Harkonnen da decenni, la mia famiglia li combatte da secoli. Sono stati massacrati al fianco di mio padre   Lady Jessica- Tuo padre non credeva nella vendetta.

Dopo tre anni di attesa è uscito finalmente nelle sale Dune - Parte 2, il secondo capitolo, diretto da Denis Villeneuve, tratto dalla saga di letteratura fantascientifica scritta da Frank Herbert. Il film riprende esattamente da dove si erano interrotte le avventure del primo capitolo, diretto anch'esso da Villeneuve.

Il primo atto della pellicola  risulta essere un pò lento e si concentra soprattutto sul raccontare la relazione amorosa che si instaura tra Paul Atreides e Chani. La seconda parte del film invece è decisamente più avvincente e piena d'azione, con Paul che scatena la sua vendetta per l'uccisione di suo padre, il duca Leto Atreides, interpretato nel primo capitolo da Oscar Isaac. In Dune - Parte 2 c'è un cast eccezionale composto da vecchie glorie come Christopher Walken e Charlotte Rampling e anche da stelle più giovani come Timothée Chalamet, Zendaya, Austin Butler e tanti altri.



Non combatterò per lui. Combatto per la mia gente.


Dune - Parte 2  va assolutamente visto sul grande schermo, per godere appieno la magnificenza della fotografia di Greig Fraser e per le sequenze altamente spettacolari che sono presenti nel lungometraggio. Denis Villeneuve è stato bravo nel costruire un film di fantascienza senza utilizzare alcun elemento scientifico, incentrando il film sulla bellezza delle immagini e sulla spettacolarità delle scene d'azione.


Con la nuova trilogia di Dune (trilogia perché il terzo capitolo è già in fase di sceneggiatura) Villeneuve è riuscito finalmente a farci dimenticare il mediocre Dune di David Lynch degli anni 80, che fu rovinato dal produttore Dino De Laurentis. Esprimendo uno spirito più umanista che scientifico, Villeneuve riesce a raccontare l'essenza di Dune.


Chani, tu credi in me?


Voto:  4/5 





"Always be my Baby", di Naike Ror

  TITOLO: Always be my Baby AUTRICE: Naike Ror CASA EDITRICE: Always publishing GENERE: Romance MM young adult contemporaneo PAGINE: 352 DAT...