TITOLO: Oceania 2
TITOLO ORIGINALE: Moana 2
PRODUZIONE: Walt Disney Animation Studios
REGIA: David G. Derrick Jr. , Jason Hand, Dana Ledoux Miller
MUSICA: Mark Mancina, Opetaia Foa’i, Auli’i Cravalho
PAESE: Stati Uniti d’America
DURATA: 100 minuti
ANNO: 2024
TRAMA
In prossimità del Natale di quest’anno ci rincontriamo al cinema con Vaiana, ormai diventata una navigatrice esperta, che ci porta alla scoperta di acque inesplorate, in cerca di altre genti per riallacciare il perduto legame con l’oceano, il quale, dopo le vicende di Te Fiti, ha ripreso a prosperare insieme a tutte le isole che stavano morendo, tra cui Moto Nui, patria della principessa.
RECENSIONE
Ci sono cose per cui
non si è mai pronti
Oceania, noto in altri paesi dell’Europa col nome omonimo di Vaiana e nel resto del mondo come Moana (titolo che nel nostro continente è stato sottoposto a censura per evitare eventuali confusioni con la nota attrice del cinema a luci rosse), riprende in questo seguito pronto a farci imbarcare con la protagonista in nuove avventure e nuovi orizzonti.
Questo è ciò che, almeno, si propone di fare il film tramite le aspettative che i trailer ci hanno creato. Di fatto però, ci sono molti punti che lasciano a desiderare. I primi minuti partono bene, mostrandoci la nostra Principessa Disney più grande, più matura e autorealizzata, che viaggia di isola in isola e di acque in acque alla ricerca di altri esseri umani, con lo scopo di riunire le tribù del popolo del mare. Andando avanti, la trama riprende sempre più lo stesso schema del primo film, e il che non lascia spazio a quelle novità che le anticipazioni promettevano. Seppur ci siano degli aspetti nuovi, non vengono molto esaltati. Se parliamo dei personaggi, questa volta Vaiana non parte da sola, accompagnata esclusivamente dal suo fedele animaletto da compagnia, ma si aggiunge un intero equipaggio, che si rivela solo essere un manipolo di macchiette smidollate e mattacchione, come se non bastassero Hei Hei e Puah a fare da parentesi comiche. Al gruppo si aggrega anche Maui, il semidio che nell’avventura precedente aveva accompagnato Vaiana nel perseguimento del suo obbiettivo.
Chi sei tu?
Chi sei tu?
Un punto forte di Oceania 2 è senza dubbio l’evoluzione della protagonista, che ovviamente non rimane fatta e finita, ma fa passi ulteriori. In merito al primo film, c’è stato chi ha sostenuto che lei di fatto non fa più tanto, per essere l’eroina di turno, e che ad aver fatto di più è stato Maui. Prendendo per valida questa ipotesi, potremmo dire che nel seguito Vaiana arriva a ricoprire pienamente il ruolo di eroina, poiché per adempiere all’obbiettivo cui è destinata deve mettere in gioco tutta sé stessa.
Se parliamo delle canzoni, in alcune ci sono dei palesi richiami a quelle del primo capitolo, tra cui La Strada di Casa (We Know the Way) e Oltre l’Orizzonte (How Far I’ll go). La migliore fra tutte è forse Mana Vavau, che senza fare spoiler esprime tutto il pathos che la scena in cui viene cantata rappresenta.
Oceania 2 non è dunque una grande novità, la visione è certo bella ma non è nulla di straordinario, niente che vada oltre un semplice filmetto.
C’è sempre un’altra via
Voto: 2,5/5
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