TITOLO: La società della neve
TITOLO ORGINALE: La sociedad de la nieve
GENERE: Drammatico, biografico, avventura, storico
PAESE DI PRODUZIONE: Cile, Spagna, Uruguay
CASA DI DISTRIBUZIONE: Netflix
REGIA: Juan Antonio Bayona
CAST: Enzo Vogrincic Roldán, Matías Recalt, Agustín Pardella, Tomas Wolf, Diego Vegezzi, Esteban Kukuriczka, Francisco Romero, Esteban Bigliardi, Fernando,Contigiani García, Rafael Federman, Agustín Della Corte, Rafael Federman, Felipe González Otaño, Agustín Della Corte, Valentino Alonso, Simón Hempe, Benjamin Segura, Rocco Posca, Luciano Chatton, Agustin Berruti, Andy Pruss, Santiago Vaca Narvaja, Federico Aznarez, Alfonsina Carrocio, Silvia Giselle Pereyra, Virginia Kaufmann, Rafael Federman, Felipe Ramusio, Francisco Burghi, Emanuel Parga, Iair Said, Louta, Carlos 'Carlitos' Paez, Maximiliano de la Cruz
DURATA: 144 minuti
TRAMA
Nel 1972 il volo 571, che trasportava una squadra di rugbisti in Cile, si è schiantato sulle Ande. I 29 sopravvissuti, intrappolati in una ambiente ostile e inaccessibile all'uomo, si sono ritrovati ad adottare delle misure estreme per sopravvivere.
RECENSIONE
Siete pregati di allacciare le cinture.
In La società della neve Bayona ha scelto di prediligere una narrazione in medias res, facendo così catapultare lo spettatore dentro la storia dell'incidente avvenuto sulle Ande nel 1972 attraverso inquadrature che mostrano prettamente la maestosa natura di quelle montagne.
La società della neve non è la prima pellicola che è stata realizzata su questa drammatica vicenda. Ci sono già stati due lungometraggi che hanno raccontato questa storia e cioè Alive - Sopravvissuti, uscito negli anni 90, e I sopravvissuti delle Ande, uscito negli anni 70 pochi anni dopo il disastro. Bayona per interpretare i diciannove protagonisti ha deciso di non utilizzare un cast con dei grandi nomi e di ingaggiare invece degli attori esordienti e alcuni di loro non avevano praticamente alcuna esperienza recitativa alle spalle, e questa forse è stata la scelta migliore del film.
Bayona decide di utilizzare la natura come mezzo di narrazione mostrando tutta la sua potenza e quanto essa possa essere incontrollabile. Adotta inoltre una regia che da risalto alla drammaticità della storia, facendo raccontare la vicenda dalla voce fuori campo degli stessi protagonisti.
Il film è tratto dal libro di Pablo Vierci ed è uno dei favoriti nella categoria migliori film internazionali agli Oscar 2024 e sarà uno degli sfidanti del nostro Io capitano di Garrone. Anche se in maniera differente entrambi i film raccontano delle vicende umane altamente drammatiche.
Che succede quando il mondo ti abbandona?
Voto: 4/5
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