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lunedì 11 settembre 2023

Io capitano

 


                                                                TITOLO: Io capitano

ANNO DI PRODUZIONE: 2023

GENERE: Drammatico

PAESE DI PRODUZIONE: Italia, Belgio

CASA DI DISTRIBUZIONE: 01 Distribution

REGIA: Matteo Garrone

CAST: Seydou Sarr, Moustapha Fall, Isakaa Sawagoo, Hichem Yacoubi, Doudou Sagna, Khady Sy, Venus Gueye, Cheick Oumar Diaw, Bamar Kouwe

DURATA: 121 minuti


TRAMA

In un'odissea contemporanea, Seydou e Moussa lasciano Dakar per raggiungere l'Europa, attraverso le insidie del deserto, gli orrori dei centri di detenzione in Libia e i pericoli del mare.


RECENSIONE

Pensa che sarai una grande star e che sarai tu a firmare gli autografi ai bianchi.

A quattro anni di distanza dall'uscita di Pinocchio, Matteo Garrone torna dietro la macchina da presa con io Io capitano, che racconta  senza alcuna retorica la terribile odissea che compiono gli immigrati per arrivare in Europa.

La scelta migliore che Garrone ha fatto in questo film a livello registico e narrativo è quella di far parlare i suoi protagonisti in Wolof, lingua parlata dal un'alta percentuale di senegalesi in Senegal. Garrone racconta con un estremo realismo le barbarie che avvengono nei centri di detenzione libici per mano della guardia costiera libica riuscendo così a far immedesimare il pubblico nei due giovani protagonisti in cerca di speranza e di un futuro migliore.


Qui siamo in Libia. Qui con i soldi entrate sennò finite in prigione. 

Le parti più toccanti del film sono l'inizio e il finale, dove si vedono le speranze e il dolore reale di chi parte da questi paesi. Invece risulta troppo lenta e noiosa la parte centrale della pellicola, che Garrone poteva sviluppare meglio a livello di sceneggiatura. Molto convincente è la colonna sonora della pellicola, che sottolinea benissimo il dramma vissuto dai protagonisti.

A Matteo Garrone va dato il merito di aver affrontato una tematica del quale tanto si parla ma poco si sa in realtà. Quello di Garrone è un film non privo di difetti ma che è riuscito in pieno a cogliere in pieno il dramma dei migranti.

Ho paura di non rivedere più mia madre. Vorrei rivederla per chiederle scusa.


Voto: 3,5/5 





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