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giovedì 15 settembre 2022

Vampire in the Garden


TITOLO: Vampire in the Garden

TITOLO ORIGINALE: Vanpaya in za Gaaden

TITOLO IN KANJI: ヴァンパイヤ・イン・ザ・ガーデン

CATEGORIA: Yuri

GENERE: azione, avventura, sci-fi

ANNO: 2022

REGIA: Ryōtarō Makihara

PAESE: Giappone

DURATA: 5 episodi (completo)

PRODUZIONE: Wit Studio

DISPONIBILITÀ: Netflix

TRAMA

In un freddo inverno l’umanità perse la propria battaglia contro i vampiri e la maggior parte della vecchia civiltà andò distrutta. I pochi che riuscirono a sopravvivere crearono un muro di luce in una piccola città per cercare di rimanere protetti e vivere in pace. Tra le opprimenti mura di questa comunità, la giovane Momo sogna invece una pacifica convivenza con i vampiri mentre, dall'altra parte, Fine, la regina dei vampiri, un tempo innamorata di un umano, ha deciso di abbandonare il campo di battaglia. Viste come traditrice dalla loro stessa specie, le due hanno un fatidico incontro durante l'ennesima battaglia selvaggia. Insieme iniziano un viaggio alla ricerca dell'"Eden", un utopico giardino di pace di cui sussurrano vecchie storie, ma che nessuno ha mai visto...

RECENSIONE

Per paura del loro finissimo udito,
la musica e ogni altra attività
collegata ad essa furono bandite
per sempre, dal nostro mondo,
condannandoci al silenzio più assoluto.

Vampirismo, avventura, amicizia e amore si presentano in questo contesto fantascientifico, dove le vicende ruotano attorno alle due protagoniste che, oppresse dai loro obblighi sociali, decidono d'intraprendere il proprio viaggio verso la libertà e alla ricerca della felicità. Nel corso degli eventi, Momo e Fine sviluppano un'amicizia profonda, che sfiora l'amore, e insieme si danno forza e coraggio per costruire una realtà in cui potranno vivere in pace, oltre la loro differenza di specie.

Fin dal primo episodio, e dai primi minuti, la trama suscita la curiosità della visione. Gli eventi fanno sì che lo spettatore sia invogliato a conoscere la storia e che si chieda come essi si evolveranno e si concluderanno. Il character design è piuttosto semplice. Responsabile di esso è Tetsuya Nishio, character designer dell'anime di Naruto, possiamo infatti ben riconoscere la sua mano in specie nell'aspetto dei vampiri, i cui occhi ricordano quelli di Hinata Hyuuga. Eppure, malgrado gli attori siano disegnati in maniera non molto sofisticata, la ricchezza della trama compensa il tratto poco dettagliato dei personaggi, insieme ad un ottima espressività delle emozioni e analisi degli stessi personaggi. Anche le tecniche di animazione sono ad un buon livello, le scene d'azione, soprattutto, sono ben curate e non manca anche la qualità degli sfondi e la minuziosità nella rappresentazione anche degli oggetti.
In verità i personaggi maggiormente approfonditi sono le protagoniste e, in piccola parte, anche il fratello di Fine, però, poiché la narrazione è ottimale, il livello della serie non scende oltre una bassa soglia. Anche se l'anime dura solo cinque episodi, tuttavia le vicende sono così intense che le puntate intrattengono la visione, invogliando a seguirla tutta in un colpo solo.
Nella trama è presente il cliché secondo il quale due personaggi appartenenti a fronti diversi creano un legame, però tale cliché viene usato e sviluppato bene, dandoci momenti di affetto fra Momo e Fine, momenti che scuotono le emozioni e in cui traspare la forza del loro rapporto, senza che sia del tutto scontato come si possa concludere la storia delle due amiche. È anche la loro ambigua amicizia che dà forza alla storia, poiché in essa sono presenti sfumature che accentuano la sua profondità e muovono la curiosità, poiché inducono a chiedere se questo legame si evolverà in amore, o se esso possa chiamarsi anche amore. È, insomma, un'amicizia intrigante.

Tranquilla, adrà tutto bene.
Sono certa che il nostro Eden
si trovi là fuori.

Altro tema importante è quello della libertà, il fine ultimo del viaggio di questa storia, che viene trattato in modo tale che ci si ponga le domande: Che cos'è veramente la libertà? Qual è il prezzo per ottenerla? Cosa bisogna fare per costruirla?
Vampire in the Garden è senza dubbio la storia di questa forte amicizia, ma è anche una storia di crescita, la quale viene rappresentata nel viaggio delle protagoniste, un viaggio che le condurrà alla scoperta del mondo, scoprendo i lati oscuri anche della realtà che sognano, finché non iniziano a costruirsi un proprio cammino. Il loro viaggio è metafora del viaggio della vita, in particolare della fase della ribellione giovanile, durante cui i giovani decidono di seguire una strada diversa da quella che i grandi gli hanno indicato, finché giungono alla fase adulta, la fase in cui si comprende che la realtà ideale e la propria libertà bisogna costruirsela da soli, senza cercarla altrove, senza cercarla in mondi utopici.
Alcuni aspetti che mancano alla serie sono, per esempio, la precisazione del contesto in cui si svolgono le vicende: viene fatto intendere che sia iniziata una guerra tra umani e vampiri, ma non si comprende quando sia iniziata, se si tratti di un post-apocalittico oppure di un alternative universe, o forse ancora un contesto storico alternativo. Nemmeno viene rivelato come si sono diffusi i vampiri e che cosa abbia scatenato questa guerra.
Vampire in the Garden non è tanto una storia incentrata sul vampirismo, quanto piuttosto una storia di amicizia e di reciproca comprensione fra due persone che hanno origini diverse, ma che riescono ad andare oltre le barriere dettate dalla disparità delle loro specie. L'elemento del vampirismo e della guerra è solo semplice contorno. Ciò non vuol dire che gli episodi non emozionino, fra le battaglie e i momenti di sentimentalismo. Anche questi sono elementi che compensano.
Questa miniserie è dunque un'opera che racconta in maniera profonda e coinvolgente temi importanti, non si può dire che sia ottima, però la trama, la forza delle emozioni e l'adrenalina dei combattimenti tengono incollati allo schermo.

Mi dispiace... Era impossibile...

Voto: 4/5



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