TITOLO: Resisti, cuore. L'Odissea e l'arte di essere mortali.
AUTORE: Alessandro D'Avenia
CASA EDITRICE: Mondadori
GENERE: Saggio letterario con elementi autobiografici
PAGINE: 422
DATA DI PUBBLICAZIONE: 19 settembre 2023
PREZZO EBOOK: € 10,99
PREZZO CARTACEO: € 20,00
DESCRIZIONE
Odissea: è il titolo del poema epico forse più noto e amato della nostra civiltà ed è anche il termine a cui si ricorre per definire un'esperienza travagliata e, in taluni casi, la vita tout court. Perché soltanto al titolo di quest'opera concediamo di essere sinonimo di vita? Ulisse è un eroe nuovo: avrebbe la possibilità di diventare immortale rimanendo con la bellissima Calipso, ma vuole tornare a Itaca da Penelope e Telemaco, e compiere il proprio destino mortale, paradossale destino di gioia. Proprio perdendo tutto, persino la propria identità, da re a mendicante, rinasce grazie a chi lo sa riconoscere e amare. Se Achille è l'eroe che sovrasta il mondo, Ulisse ne è invece sovrastato. Il suo multiforme ingegno scaturisce dalla necessità di difendersi dai colpi della storia. La sua è una vicenda di resistenza, che culmina nei dieci anni necessari per tornare a casa, dopo i dieci trascorsi a combattere una guerra non sua: a quanti è accaduto qualcosa di simile? E quanto abbiamo sofferto, quanti compagni abbiamo perduto, quante volte abbiamo fatto naufragio, prima di capire che l'unica cura per l'invincibile nostalgia di futuro che ci affliggeva era tornare nella nostra Itaca, non quella del passato ma quella ancora da fare rimanendo fedeli al nostro destino?
RECENSIONE
Proprio perché abbiamo un'Itaca nel cuore possiamo salvarci. In noi c'è tutto, basta saperlo cercare. E cominciare a tornare.
A distanza di tre anni da L'Appello, Alessandro D'Avenia torna in tutte le librerie con un saggio ricco di spunti autobiografici che celebra l'Odissea, un'opera che ha avuto (e continua ad avere) un impatto significativo sulla sua vita e di cui, da diversi anni, promuove la lettura integrale ad alta voce nelle sue classi.
Ancora una volta l'autore ha dato vita a un libro capace di arrivare dritto al cuore, scritto con quello stile raffinato e poetico che mi ha conquistata fin dalle prime opere, e come sempre mi ha fatto rimpiangere di non aver avuto un insegnante come lui all'epoca. Ha ripercorso tutti i ventiquattro canti del poema omerico, attraverso una suddivisione in tre parti che comprende la partenza, il viaggio e il ritorno, e ogni capitolo, oltre a un'analisi letteraria e filosofica e al racconto delle peripezie di Ulisse, include degli aneddoti autobiografici che si sposano perfettamente con l'argomento trattato, alcuni dei quali, lo confesso, mi hanno commossa. Il profondo amore che l'autore nutre per il poema traspare da ogni pagina e viene restituito a chi legge con altrettanta intensità, trasmettendo il desiderio di tuffarsi di nuovo in quel mondo pieno di avventure, divinità, legami intensi ed eroi che sfidano ogni avversità per ritornare a casa.
La mia Penelope mi ha permesso di tornare e di diventare la creatura nuova che senza di lei non avrei mai potuto essere. Quando mi ha detto <<Ti amo>>, quando mi ha chiamato <<Amore>>, ho saputo di essere tornato. Rinato.
Non voglio dilungarmi troppo perché, oltre al fatto che non credo esistano parole abbastanza grandi da rendere piena giustizia a questo libro, l'autore fa molto di più che raccontare le imprese di Ulisse e il proprio vissuto: parla al cuore di chiunque di noi, offrendoci gli strumenti necessari per affrontare il nostro viaggio verso Itaca, ed è un'esperienza che va necessariamente vissuta in prima persona, senza troppi spoiler. Vi basti sapere che vengono affrontati con grande maestria, cura e sensibilità temi come il ritorno, il dolore, l'amore, il passaggio dall'infanzia all'età adulta, la nostalgia, la morte e l'importanza di rinascere ogni giorno, perché fa parte dell'arte di essere mortali.
Resisti, cuore è un libro indimenticabile e necessario che arrichisce l'anima e che, nelle prossime settimane, sarà in giro in alcuni teatri italiani. Faccio tanti complimenti ad Alessandro D'Avenia, che appartiene a buon diritto al detto ovvio ma sempre valido un nome, una garanzia.
La nostra fame di storie è fame di nascere.
VOTO: 5/5
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