Buongiorno, cari sognatori. Oggi è la venticinquesima giornata mondiale del libro, e per l'occasione ho deciso di creare una rubrica un po' diversa dal solito, all'interno della quale non solo troverete cinque film che in qualche modo esaltano il mondo letterario, ma anche cinque lezioni che i libri mi hanno insegnato in questi anni. Perciò, armatevi di carta e penna, di fantasia e di polvere di fata e andiamo a incominciare. Auguro una buona lettura e una buona visione a tutti.
1) La storia fantastica, di Rob Reiner (1987)
Lezione numero 1: i libri sono un' avventura.
Apriamo le danze con un grande cult degli anni '80, tratto dall'ancor più grande romanzo di William Goldman (in italiano, ahinoi, tradotto letteralmente come La principessa sposa). Con un cast eccezionale capitanato da Robin Wright Penn, Cary Elwes, Billy Crystal e Peter Falk, è una fiaba cappa e spada ,geniale e romantica, che fa ridere molto e allo stesso tempo trasmette concetti importanti, come il fatto che la vita non è sempre giusta. Ma soprattutto è un inno al potere dei libri, alla loro capacità di farci vivere grandi avventure, che siano meravigliose e contrastate storie d'amore o intrepidi duelli che cominciano con Hola, mi nombre es Iñigo Montoya. Tu hai ucciso mi padre, preparate a morir!
Il piccolo Jimmy, a seguito di una fastidiosa influenza, è costretto a rimanere a letto. A fargli compagnia è il nonno, che gli legge un libro speciale, al cui interno è racchiuso il racconto fantastico del regno incantato di Florin. Il ragazzino si trova quindi catapultato nella storia della bellissima principessa Bottondoro, rapita perché vada in sposa all'odioso principe Humperdinck, e di Wesley, il suo innamorato, che cerca in tutti i modi di salvarla.
2) Shakespeare in love, di John Madden (1998)
Lezione numero 2: i libri rendono immortali.
Visto che oggi è anche il compleanno (e il complemorte) del Bardo per eccellenza, non potevo certo lasciar fuori questa pluripremiata pellicola. Con una splendida colonna sonora e un cast stellare in cui spicca la divina Judi Dench, non si pone come una biografia di William Shakespeare, ma come un emozionante e romantico tributo alle sue opere, in particolare a Romeo e Giulietta, e descrive in modo pittoresco il mondo del teatro elisabettiano. Mi ha insegnato che ognuno di noi ha la sua musa ispiratrice, e che quando scriviamo, o uno scrittore si innamora di noi, diventiamo immortali.
Il giovane Will Shakespeare è in preda a un paralizzante blocco creativo. La sua vena poetica si sta esaurendo, e la commedia che sta scrivendo è un fallimento. Avrebbe proprio bisogno di una musa ispiratrice, che miracolosamente gli appare nelle vesti della bellissima e intrigante Lady Viola, un'aspirante attrice decisa a calcare le scene malgrado il divieto posto alle donne dell'epoca.
3) Serendipity, di Peter Chelsom (2001)
Lezione numero 3: i libri creano legami.
Se dovessi fare una classifica delle mie commedie romantiche preferite, questa si piazzerebbe sicuramente sul podio. Non solo ha nel titolo la parola che amo di più, che significa fortunato incidente, ma ha anche dei bravi interpreti, una bella colonna sonora, un'ambientazione da fiaba e una storia diventente e piena di tenerezza. Ma la cosa più bella è che a far da motore è un simbolo a cui i protagonisti affidano la speranza di ritrovarsi: L'amore ai tempi del colera di Gabriel García Mȧrquez. Un romanzo meraviglioso per cui nutro una profonda venerazione, che parla di due innamorati destinati a rincorrersi per tutta la vita prima di riuscire finalmente a stare insieme. Questo mi fa capire che i libri hanno la capacità di creare legami indissolubili, più forti della distanza, del tempo e dei fusi orari.
Nel dicembre 1990 Sara e Jonathan si incontrano a Manhattan e, travolti da un'irresistibile attrazione, passano insieme una serata platonicamente magica. Si separano affidando nelle mani del destino la scelta di reincontrarsi o meno: Sara scrive il suo numero di telefono su un libro di seconda mano, mentre Jonathan deve lasciare il suo su un biglietto da cinque dollari. Il destino si prende qualche anno prima che i due, entrambi in procinto di sposarsi, siano pronti cercarsi davvero.
4) Il club di Jane Austen, di Robin Swicord (2007)
Nessun commento:
Posta un commento