TITOLO ORIGINALE: L'immensità
GENERE: drammatico
ANNO DI PRODUZIONE: 2022
PAESE DI PRODUZIONE: Italia, Francia
REGIA: Emanuele Crialese
CAST: Penelope Cruz, Luana Giuliani, Vincenzo Amato, Elena Arvigo, Maria Chiara Goretti, Patrizio Francioni, Carlo Gallo, Penelope Nieto Conti, Laura Nardi, Valentina Cenni, Alvia Reale, Aurora Quattrocchi, India Santiella, Filippo Pucillo, Francesco Casisa.
DURATA: 97 minuti
TRAMA
L'immensità si svolge a Roma, negli anni 70, in un mondo sospeso tra quartieri in costruzione e varietà ancora in bianco e nero, conquiste sociali e modelli di famiglia ormai superati. Clara e Felice si sono appena trasferiti in un nuovo appartamento. Il loro matrimonio è ormai finito: non si amano più, ma non riescono a lasciarsi. A tenerli uniti ci sono solamente i figli, su cui Clara riversa tutto il proprio desiderio di libertà. Adriana, la più grande, ha da poco compiuto dodici anni, ed è testimone degli stati d'animo di Clara e delle tensioni che ci sono tra i suoi genitori. Adriana, rifiuta la sua identità, il suo nome e vuole convincere tutti che è un maschio e questa sua ostinazione porta il già fragile equilibrio famigliare ad una definitiva rottura. Mentre i bambini attendono un segnale che li guidi, che sia una voce dall'alto o una canzone in televisione, tutto intorno e dentro di loro cambia.
RECENSIONE
Di solito quando ti trucchi o esci o hai pianto.
In un momento storico nel quale numerosi registi affermati decidono di raccontare le proprie personali vicende biografiche, per trovare delle storie da narrare, Emanuele Crialese decide di farlo con il suo nuovo film, L'Immensità, che è stato da poco presentato in concorso all'ultima edizione del festival del cinema di Venezia. Il racconto ci trasporta dentro una tipica famiglia anni 70, dove ci vengono mostrati l'amore, la gioia e le tante difficoltà presenti all'interno del nucleo.
Clara, la madre protagonista della pellicola, sembra un personaggio uscito da un film di Pedro Almodovar. Infatti, non casualmente, Crialese per interpretarla ha scelto la musa prediletta da Almodovar, ovvero la grande diva spagnola premio Oscar Penelope Cruz, che ci regala una delle migliori prove recitative della sua carriera. Attraverso i dubbi di Adriana, la primogenita di Clara e Felice, sulla propria identità di genere, le liti famigliari e la cultura televisiva, Crialese non racconta solo se stesso ma anche uno spaccato dell'Italia dell'epoca.
Tu e papà mi avete creata male. Io non sono Adriana.
Molteplici sono i riferimenti alla cultura televisiva, e in particolar modo a Raffaella Carrà, che doveva anche prendere parte alla pellicola ma è venuta a mancare prima di incominciare le riprese. Il regista ha deciso di omaggiare la Carrà ugualmente, inserendo alcune scene di ballo oniriche dove, Penelope Cruz, è travestita da Raffaella Carrà. E' molto difficile non rimanere conquistati dai personaggi di Clara e Adriana, che presentano un magnifico rapporto madre figlia nel quale Clara riesce a trovare un sostegno nei momenti più bui.
Il film di Emanuele Crialese racconta molto bene i drammi personali dei personaggi, descrivendoli in modo che lo spettatore si possa identificare con essi. L'immensità è una pellicola che lascia spazio al dominio dalle emozioni, facendo così venire a galla il lato più intimo dei drammi famigliari.
Io vengo da un'altra galassia e tu non hai i poteri per aggiustarmi.
Voto: 4/5
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