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domenica 30 novembre 2025

Zootropolis 2

  

TITOLO: Zootropolis 2

TITOLO ORIGINALE: Zootopia 2

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America

CASA DI DISTRIBUZIONE: Walt Disney Studios Motion Pictures

GENERE:Animazione, commedia, poliziesco

REGIA:Jared Bush e Byron Howard, Josie Trinidad

CAST: Ginnifer Goodwin, Jason Bateman, Ke Huy Quan, Fortune Feimster, Shakira, Quinta Brunson, Jean Reno, Nate Torrence, Idris Elba, Maurice LaMarche, Leah Latham, Cecily Strong, Bonnie Hunt, Don Lake, Jenny Slate, Alan Tudyk,Tommy Chong, Josh Dallas,Mark Rhino Smith,
Raymond S. PersiTommy Lister,Peter Mansbridge,Patrick Warburton,Yvette Nicole Brown,Andy Samberg,Macaulay Culkin,Brenda Song,David Strathairn,Danny Trejo, David VanTuyl,George Pennacchio,Michelle Gomez,Stephanie Beatriz,Wilmer Valderrama, Stephanie Beatriz: Bloats,Wilmer Valderrama,John Leguizamo,June Squibb,Dwayne Johnson ,Josh Gad,David Fane,Rachel House,Auliʻi Cravalho,Anika Noni Rose,Ed SheeranRobert Clarence Irwin,Blake Slatkin,Roman Reigns,CM Punk,Taylen Biggs,Mario López,Mae Martin,Tig Notaro,Nick Digiovanni,Michael J. Fox,Amanda Gorman.

DURATA: 107 minuti


TRAMA

I detective Judy Hopps e Nick Wilde si ritrovano sulle tortuose tracce di un misterioso rettile il quale, giunto nella città di Zootropolis, sta mettendo a soqquadro la metropoli popolata da mammiferi. Per risolvere il caso Judy e Nick dovranno indagare sotto copertura in aree inconsuete e poco battute della città, mettendo in maniera inaspettata in crisi la loro proficua collaborazione.

RECENSIONE

Coniglietta, volpe è una missione cruciale. Fallite e io vi separerò.

Dopo nove anni anni la Walt Disney ci riporta ad immergerci nel fantastico mondo di Zootropolis, in un seguito che si distacca poco dalle tracce del primo capitolo, uscito nel 2016.

Il vero punto di forza di Zootropolis 2 sta nella celebrazione della diversità, messaggio che nel film è rappresentato dalle diverse razze di animali presenti, usando così anche una rappresentazione tradizionalmente disneyana. 
Nel primo capitolo Judy era un detective in erba che si ritrovava ad indagare proprio sulle malefatte di Nick, che ai tempi era un piccolo criminale.  Invece in Zootropolis 2 diventano due colleghi che costituiscono un'alleanza atipica, composta da due vecchi rivali ma che sono ormai diventati due amici fraterni.

 

Nessun serpente è mai entrato a Zootropolis.

Nel cast vocale di doppiatori ovviamente fanno il loro ritorno Jason Bateman e Ginnifer Goodwin con l'aggiunta di Ke Huy Quan, l'attore cinese che interpretava il simpatico Short Round, il bambino di  Indiana Jones e il tempio maledetto.  Questo lungometraggio ricalca però un pò troppo le orme del primo capitolo ricostruendo una trama che è molto simile e che sembra voler andare in certi tratti un pò troppo sul sicuro, senza voler osare.

E' difficile saper realizzare un seguito dopo che sono passati già quasi dieci anni dall'uscita del primo capitolo. Il trio alla regia composto da Jared Bush, Byron Howard e Josie Trinidad non è riusicito ad emulare la bellezza del primo Zootropolis, ma questo secondo capitolo resta comunque un prodotto molto ben fatto sotto molti aspetti, soprattutto per quanto riguarda la bellezza dell'animazione,  dimostrando che la Disney in questo campo è ancora all'avanguardia.

Bacia l'anello.


Voto: 3,5/5 




mercoledì 26 novembre 2025

The Smashing Machine

 

TITOLO: The Smashing Machine

TITOLO ORIGINALE:The Smashing Machine

ANNO DI PRODUZIONE: 2025
 
PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America

CASA DI DISTRIBUZIONE: I Wonder Pictures

GENERE: Biografico

REGIA: Benny Safdie

CAST: Dwayne Johnson, Emily Blunt, Ryan Bader, Bas Rutten,Oleksandr Usyk, Lyndsey Gavin, Satoshi Ishii, James Moontasri, Yoko Hamamura.

DURATA: 123 minuti

TRAMA

Il lottatore di MMA (Mixed Martial Arts) Mark Kerr raggiunge l'apice della sua carriera, ma allo stesso tempo si trova ad affrontare alcuni problemi personali che gli fanno toccare il fondo.

RECENSIONE

Quest'uomo è il miglior lottatore che si sia mai visto.

The Smashing Machine racconta le vere gesta del lottatore di arti marziali miste Mark Kerr raffigurando però non solo la sua vita sportiva, ma anche i suoi tracolli personali.

The Smashing Machine racconta una storia di riscatto tipica dei film che narrano la durezza della realizzazione del sogno americano. Fin  qui Benny Sarfdie, che è al suo esordio da solista dopo che per anni aveva collaborato con suo fratello Josh, non realizza nulla di particolarmente originale. Allora qual'è la scelta veramente geniale che ha fatto Safdie? Il vero colpo di genio è stato il capire che l'unico attore che poteva interpretare realmente Mark Kerr era Dwayne Johnson alias "The Rock", un attore che fino a poco tempo fa era famoso per aver fatto commercialate come Fast & Furious e che adesso ha deciso di cimentarsi con il cinema indipendente e molto probabilmente con questa interpretazione riuscirà ad ottenere una nomina agli Oscar.

 

Vincere è la sensazione più bella che esista.

Safdie nel suo lungometraggio rappresenta Mark Kerr come una specie di Odisseo statunitense, rendendolo così quello che nel linguaggio comune definiamo, nonostante le sue cadute personali anche nelle dipendenze da droghe, un eroe americano. Bravissima è stata pure Emily Blunt nell'interpretare il complesso ruolo della moglie di Kerr. La sua è una recitazione estremamente emotiva che la rende forse il personaggio più coinvolgente di tutto il film.

The Smashing Machine è stato presentato durante l'ultima edizione del festival di Venezia dove Benny Safdie ha vinto il premio per la migliore regia. Safdie ha scritto una sceneggiatura che non mira a cambiare il corso del cinema ma lasciando ampio spazio a Dwayne Johnson nella sua interpretazione Safdie è riuscito a dare un tono molto orginale alla storia, sfidando anche i numerosi pregiudizi che potevano sorgere dopo una tale scelta.

E' risalito dall'abisso. 


Voto: 4,5/5




Deep Scar

 


TITOLO: Deep Scar

STORIA: Rossella Sergi

DISEGNI: Rossella Sergi

PAESE: Italia

ANNO: 2017

EDIZIONE: Kasaobake, Shockdom

VOLUMI: 4 (completo)

Negli ultimi anni, il manga è diventato qualcosa che non è più solo appannaggio del Giappone. Per i giapponesi il termine manga fa riferimento, su un piano generale, ai fumetti, ma noi occidentali quando usiamo tale parola lo facciamo per distinguere non soltanto la provenienza giapponese dei rispettivi fumetti, ma indichiamo un determinato stile, che solitamente s’inquadra nel disegno degli occhi grandi, l’utilizzo di vignette dalla forma svariata, comprese quelle aperte e le sagome (quelle in cui il personaggio è la stessa vignetta), e pagine in bianco e nero. Sono molti, al giorno d’oggi, gli artisti NON giapponesi che imitano i manga, creando a loro volta un proprio stile. Al sorgere di tale stile al di fuori del contesto nipponico, molti fumettisti che iniziarono a farsi strada seguendolo vennero accusati di scopiazzare e/o scimmiottare le tecniche dei grandi maestri, ritenendo impossibile che un artista occidentale potesse realizzare un fumetto che avesse l’impostazione degna di un vero manga. Eppure sia in Europa che in America ci sono adesso molti autori che si sono realizzati pubblicando manga.


In tutto questo l’Italia non fa eccezione, sebbene sia ancora difficile per molti dei nostri fumettisti trovare possibilità all’interno del nostro stesso paese, e perciò pubblicano al di fuori della nazione. Una di questi è Rossella Sergi, un’autrice che dimostra di avere un vero talento. Di lei abbiamo sentito poco parlare ultimamente, tuttavia oggi vorremmo raccontarvi di uno dei suoi manga: il compiuto Deep Scar. Ambientato nelle strade di Torino, esso si pone come un manga shojo, o più precisamente come un josei, raccontando la storia di una matricola universitaria, la timida Sofia, che proprio all’inizio del suo percorso di studi, fa conoscenza di persone che conducono una vita non molto consueta, fra cui la coinquilina Veronica. Facendo esperienza,  nel tentativo di liberarsi dal rigido controllo dei genitori, Sofia incontra Lorenzo, un tipo misterioso che, per un motivo sconosciuto, capisce essere legato a lei. Da questo momento Sofia, sentendo dentro di sé un richiamo, cercherà di scoprire da dove nasce quel legame che sente di avere col bel tenebroso ragazzo.



Sfortunatamente, questo manga non ha trovato il suo compimento in Italia, rimanendo interrotto al terzo e penultimo volume, a causa del fallimento della casa editrice. Tuttavia molti lettori hanno avuto la soddisfazione di concludere la lettura della storia accontentandosi del volume quattro in inglese. Un semplice slice of life romantico con un contesto proprio del nostro paese, che per un italiano appassionato di manga può essere motivo di orgoglio, soprattutto per chi abita nella città di Torino. Deep Scar non è l’unico manga italiano con scenari realistici, oltre ad esso esistono anche, per esempio, Ale&Cucca, ambientato a Bologna, e Butterfly Effect, che invece è contestualizzato a Roma. Le scenografie del manga Deep Scar sono realizzate con una tecnica molto elaborata, e i personaggi hanno delle caratterizzazioni che ricordano molto quelle dei fumetti giapponesi, tuttavia non si dissociano dalle abitudini tipicamente italiane. Il character design è molto shojo, con accurata estensione dei dettagli, in specie negli occhi e nei capelli, che sono disegnati ciocca per ciocca, seguendo uno stile vicino a quello della mangaka giapponese Kanan Minami, alla quale l’autrice dichiara apertamente di essersi ispirata.



Nonostante le attuali scarse notizie, Rossella Sergi sembra comunque essere in qualche modo ancora attiva. Dopo Deep Scar ha realizzato un altro manga, Is it love? Blue Swan Hospital, che in Italia è tuttora inedito, e insieme ad esso, anche il manga torinese è stato esportato negli Stati Uniti. La mangaka italiana è senza dubbio uno dei più grandi talenti del nostro manga, e Deep Scar, anche se è l’unico dei suoi che abbiamo a disposizione, è meritevole. Inoltre, presso di noi è stato pubblicato anche il primo volume di Impossibile Amarsi, anch’esso rimasto interrotto, ma con tuttavia delle buone basi, con una storia basata su Ada, un’altra matricola universitaria torinese che, a differenza di Sofia, ha un carattere più deciso, tanto da non farsi mettere i piedi in testa di fronte alle offese maschiliste del suo professore.



La strada del manga italiano è ancora piena di ostacoli e irta di spine, ma Deep Scar è una prova esistente che la sua realizzazione è possibile e la sua pubblicazione ha forse spianato la strada, insieme ad altri manga italiani, per la nascita di nuovi autori nostri.




domenica 23 novembre 2025

The Running Man

 

TITOLO: The Running Man

TITOLO ORIGINALE: The Running Man

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

CASA DI DISTRIBUZIONE: Paramount Pictures

PAESE DI PRODUZIONERegno Unito, Stati Uniti

GENERE: Azione, fantascienza, thriller

REGIA: Edgar Wright

CAST: Glen Powell, Josh Brolin, Colman Domingo, Lee Pace, Emilia Jones, William H. Macy, Michael Cera, Daniel Ezra, Jayme Lawson, David Zayas, Karl Glusman, Katy O'Brian, Angelo Gray, Sandra Dickinson, Sean Hayes, Arnold Schwarzenegger.

DURATA: 133 minuti


TRAMA  

In un futuro prossimo, Ben Richards, un operaio che è stato licenziato dalla ditta per la quale lavorava, ha bisogno di soldi per curare la figlia malata e perciò partecipa come concorrente al reality show "The Running Man". In questo game show mortale, i partecipanti, chiamati "Runner", devono cercare di scappare per trenta giorni da assassini professionisti, denominati "I Cacciatori", mentre il pubblico li segue in diretta televisiva. Il produttore dello show, Dan Killian, trasforma la sofferenza in intrattenimento, ma Ben inaspettatamente diviene un idolo per il pubblico, trasformandosi da vittima a simbolo della lotta contro il potere.


RECENSIONE

Sapete, stavo pensando allo show. Per trenta giorni tutti in questo paese cercheranno di uccidermi. Ed è folle, vero?

L'industria del cinema continua a rovistare nella sconfinata bibliografia di Stephen King. Questa volta è il turno del distopico The Running Man, diretto da Edgar Wright, il regista della trilogia del cornetto (L'alba dei morti dementi, Hot Fuzz La fine del mondo), e che a sua volta è il remake del film L'implacabile con protagonista Arnold Schwarzenegger,  uscito negli anni 80.

The Running Man è una specie di The Truman Show per l'appunto distopico e con molta più violenza e crudeltà. Il film di Wright attinge a uno dei romanzi meno noti e più sottovalutati scritti da King e sostituisce l'imponente presenza fisica di Arnold Schwarzenegger con Glen Powell, uno degli attori più desiderati di Hollywood. A livello di trama questa nuova versione è più accurata e alcuni elementi sono più chiari, soprattutto i motivi  che spingono Ben Richards a partecipare allo show di The Running Man che Wright chiarisce inserendo l'elemento della malattia della figlia e i problemi economici del protagonista.

 

Dategli la caccia.

Nel cast oltre a Glen Powell troviamo anche attori del calibro di Josh Brolin, Colman Domingo e Micheal Cera e un gustoso cameo dello stesso Schwarzenegger.  Micheal Cera, che con Wright aveva già lavorato in Scott Pilgrim vs. the World, interpreta un personaggio che sembra l'incarnazione di un complottista Maga. La sua è la parte più intrigante e spassosa  di tutta la pellicola e sviluppa abilmente una critica dove si  intravede un richiamo al panorama politico americano contemporaneo.

Di recente, tratti dalla penna inarrestabile di Stephen King, sono  usciti nelle sale The Life of Chuck, mentre, per la televisione,  è stata invece prodotta la serie  prequel sulla vita di Pennywise, il pagliaccio cattivo cattivo di It : It - Welcome to Derry. King continua ad essere un autore estremamente prolifico  e molto adatto al linguaggio del cinema, perché  esplora diversi generi e  sa parlare in modo diretto al pubblico,  soprattutto quello giovanile. 

Pensavo che fosse tutto finto, ma ora mi sembra così vero.


Voto: 3,5/5 




mercoledì 19 novembre 2025

L'illusione perfetta - Now You See Me: Now You Don't

 

TITOLO: L'illusione perfetta - Now You See Me : Now You Don't

TITOLO ORIGINALE: Now You See Me : Now You Don't

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

CASA DI DISTRIBUZIONE: 01 Distribution

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America

GENERE: azione

REGIA: Ruben Fleischer

CAST: Jesse Eisenberg, Morgan Freeman, Isla Fisher, Woody Harrelson, Dave Franco, Dominic Sessa, Mark Ruffalo, Justice Smith, Ariana Greenblatt, Rosamund Pike.

DURATA:  112 minuti 

TRAMA

I ladri J. Daniel Atlas, Hanley Reeves, Dyaln Rhodes e Merritt McKinney, noti come i Quattro Cavalieri, tornano in azione dopo anni di lontananza dalla scene. Sono pronti ad affrontare una missione rischiosa: il furto del diamante reale più grande del mondo. A unirsi a loro, una nuova generazione di illusionisti, June, Charlie e Bosco, dei giovani talenti con delle abilità straordinarie e imprevedibili. Insieme, formeranno una squadra inedita, pronta a spingersi oltre ogni limite della magia e dell'inganno per infiltrarsi in una potente organizzazione criminale, con a capo Veronika Vanderberg. Tra i tanti colpi di scena, illusioni mozzafiato e inganni ben orchestrati, la squadra metterà in atto un piano audace, in cui nulla è come sembra. Un unico mix esplosivo di vecchie glorie e nuovi talenti, in una sfida all'ultimo trucco magico per riportare giustizia con stile.

RECENSIONE

Nel mondo della magia tutto ciò che scompare riappare.

I mitici ladri maghi della saga di Now You See Me dopo quasi dieci anni di assenza fanno il loro ritorno in scena,  in un mondo che è radicalmente cambiato  grazie ad  innovazioni come l'intelligenza artificiale, con il quale il gruppo di rapinatori si deve confrontare.

Il regista Ruben Fleischer ha reso i ladri di Now You See Me una sorta di Robin Hood contemporanei, che rubano ai ricchi per dare ai poveri. Infatti la vera forza motrice della trama è la causa della giustizia sociale, che vuole anche essere un messaggio critico a un mondo governato da miliardari high tech come Elon Musk.


Tranquilli, un diamante è per sempre.

Il ritorno nel cast  di vecchie glorie dei due capitoli precedenti come Jesse Eisenberg, Morgan Freeman, Isla Fisher, Woody Harrelson e Mark Ruffalo ha fatto capire come questa saga abbia a suo modo segnato un'epoca. La gran parte di noi si ricorda quando nel 2013 e nel 2016 si recò al cinema a vedere i primi due capitoli. L'aver puntato su un effetto nostalgia dopo nove anni di assenza dagli schermi ha dato i suoi frutti, riuscendo così a rendere la trama maggiormente interessante.

L'illusione perfetta - Now You See Me: Now You Don't apre ufficialmente le porte ad un nuovo quarto capitolo della saga che è già stato confermato dal regista Ruben Fleischer. Per adesso i tre capitoli che sono stati realizzati  hanno mantenuto un buon livello di qualità, speriamo che il sistema Hollywood non rovini tutto pur di incassare soldi. 

Eliminare due generazioni di criminali con un gioco di prestigio.


Voto: 3,5/5






One Pound Gospel

 

TITOLO: One Pound Gospel

TITOLO ORIGINALE: Ichi pondo no fukuin

TITOLO IN KANJI: 1ポンドの福音

STORIA: Rumiko Takahashi

DISEGNI: Rumiko Takahashi

PAESE: Giappone

ANNO: 1987

EDIZIONE: Starcomics

VOLUMI: 2 (completo, edizione attuale)

Quando pensiamo a Rumiko Takakashi ci vengono subito in mente le sue più note opere, come LamùRanma1/2 e Inuyasha. Quest’ultimo è stato il suo più grande capolavoro, ed è stato il primo manga con cui l’autrice, pur mantenendo qualche tratto umoristico, ha iniziato a seguire un’impostazione più seria, se non anche cupa e drammatica. La maestra Takahashi è molto nota soprattutto per i suoi titoli onorifici, prima come principessa dei manga, poi incoronata regina e in seguito nominata Cavaliere delle Arti in Francia. Lei, come autrice, non ha seguito una determinata specializzazione nei target. I suoi manga hanno tanto di shojo, quanto di shonen e seinen, per questo motivo sono spesso difficili da collocare. Rumiko è molto fluida nei temi che tratta nelle proprie storie, sebbene siano sempre orientate verso un pubblico maturo.



Ma oggi vorremmo prendere in considerazione una delle sue opere minori, ovvero One Pound Gospel. Si tratta di una manga di breve durata, pubblicato in 4 volumi nelle prime edizioni, e di recente ristampato coi capitoli interamente raccolti in 2 spessi volumi. Quando arrivò in Italia, ebbe un’interruzione alla fine del terzo volume, in contemporanea col Giappone; successivamente, l’opera fu ristampata in una nuova edizione aggiornata, e fu pubblicato il quarto volume. One Pound Gospel è classificabile come spokon (termine derivato dalla traslitterazione giapponese di sport context), ma è considerato anche una commedia romantica, che racconta le dinamiche del complesso rapporto fra il pugile Hatanaka e la novizia Suor Angela. Entrambi devono fronteggiare i propri problemi: il boxer quello di non riuscire a reggere la dieta che dovrebbe seguire per il suo mestiere, e la suora quello di provare attrazione per il giovane uomo, cosa che non è conforme alla sua posizione, che le impone l’obbligo di castità. Cercando entrambi di mantenere i propri impegni, i due vengono posti davanti a diverse sfide che mettono alla prova la loro costanza. Suor Angela, rispettando il proprio voto, si pone come supporto spirituale per Hatanaka, dimostrandosi paziente, ma senza esitare ad arrabbiarsi quando egli si ostina a sforare col mangiare, oppure si dimostra audace nei confronti di lei. Gli ostacoli che vengono attraversati dai due protagonisti si manifestano sempre in momenti buffi e divertenti, per cui capitano equivoci, situazioni ambigue, oppure Hatanaka si contraddice continuamente, venendo meno alla proprie promesse. Le circostanze finiscono col diventare difficili anche per Suor Angela, che si vede divisa fra i propri voti e i suoi sentimenti per il pugile, il cui scarso impegno la induce sempre a dover essere presente per non farlo sgarrare.



Dopo Maison IkkokuOne Pound Gospel è il secondo manga di Rumiko con contesto realistico. Solitamente, i suoi manga sono di genere fantasioso, con presenza di creature del folklore tipico giapponese. Ma il nostro manga in questione non solo è realistico, ma ha come tema il cristianesimo, che è ben lontano dallo stampo culturale nipponico tipico della maestra Takahashi, incentrato di più sui culti del buddismo e dello scintoismo. La religione cristiana ha avuto la sua diffusione anche in Giappone, ma non vi si è affermata con lo stesso successo che ha avuto quella buddista, che è sempre stata capace di convivere con quello che è il culto autoctono del Sol Levante. I giapponesi, effettivamente, non si professano appartenenti ad una determinata religione, e dimostrano una certa fluidità nell’applicarsi alle diverse dottrine presenti nel loro paese. Un giapponese può essere cristiano, buddista o scintoista a seconda dei diversi ambiti della vita. In qualsiasi caso, il cristianesimo è praticato da una piccolissima percentuale della popolazione giapponese. Nel compenso, il matrimonio con rito cristiano è molto richiesto, perché esso è una buona occasione per poter indossare eleganti abiti di svariati tipi e per consumare un banchetto in stile occidentale.



Proprio per tutto questo, non a caso Hatanaka non si pone problemi nel fare la proposta di fidanzamento a Suor Angela. Persino il coach si ritrova a dover spiegare al boxer la posizione della donna che è oggetto delle sue attenzioni. A noi occidentali una tale proposta lascia di sasso rispetto ai lettori orientali, vedendo che il pugile si esprime nei confronti della novizia senza nessun pudore, in presenza delle consorelle. Considerata la scarsa popolarità del cristianesimo, non molti giapponesi sanno che una suora non può sposarsi, rispetto ai loro sacerdoti scintoisti che invece possono permetterselo, dato che lo scintoismo è un culto che valorizza la procreazione. La tematica principale di One Pound Gospel, tuttavia, non è certo tanto il cristianesimo, oppure la boxe, quanto il rispetto degli impegni presi. Un messaggio sicuramente molto maturo, che c’impone di ricordare che se prendiamo una decisione non dobbiamo mai lasciarci scoraggiare dagli ostacoli, per quanto possano essere duri, e che ci viene trasmesso sempre con umorismo. Paradossalmente a questo, il manga si conclude con finale inaspettato, che ciononostante lascia al lettore anche il messaggio della consapevolezza delle proprie scelte.







domenica 16 novembre 2025

Predator: Badlands


TITOLO: Predator: Badlands

TITOLO ORIGINALE: Predator: Badlands

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

CASA DI DISTRIBUZIONE:  20th Century Studios

PAESE DI PRODUZIONE:  Stati Uniti d'America

GENERE: Orrore, fantascienza, azione, avventura, drammatico, thriller

REGIA: Dan Trachtenberg

CAST : Elle Fanning, Dimitrius Schuster-Koloamatangi.

DURATA: 107 minuti 


TRAMA

In un futuro remoto, su un pianeta ostile, il  giovane Predator Dek, bandito dal suo clan, stringe un'alleanza inaspettata con un'androide di nome Thia. Insieme si avventurano attraverso le terre aride alla ricerca dell'avversario definitivo, in una missione di redenzione e sopravvivenza.


RECENSIONE

Quindi è la tua prima caccia e sei venuto sul più pericoloso pianeta dell'universo?

Nel bel mezzo dell'epoca dei remake, spin-off e seguiti ecco che arriva nelle sale il reboot della saga di Predator targato Disney e ciò ha provocato non poche polemiche tra i fan della saga.
La trama debole del film viene compensata dalla bellezza della grafica artificiale utilizzata. La storia è contornata da un sentimentalismo che poco ha che fare con la cattiveria e l'inquietudine che caratterizzano gli alieni, ma quando c'è la Disney a metterci i soldi si sa già dove il tutto andrà a parare.
Il mandato corporativo della ditta di Burbank impone una svolta a 180° rispetto  alla celebrazione delle origini del precedente film del franchise, Prey, del quale ritroviamo qui solo una cosa, l'abilità del regista Dan Trachtenberg di confezionare buone scene d'azione, con il cacciatore alieno costantemente aggredito da grandi e spettacolari mostri e minacciato da trappole e avversari pesantemente armati.

 

Dai la caccia a una creatura che non può essere uccisa.

Tra le poche note positive troviamo invece Elle Fanning, che a Hollywood sta ottenendo sempre più ruoli importanti e dimostrando sempre di più il suo talento, superiore anche a quello di sua sorella Dakota Fanning. Predator:Badlands è un tentativo di rilanciare la saga di Predator (ormai alla settima puntata) ed è evidente che è stato realizzato solo per scopi commerciali a discapito di una coerenza della storia.
Il film  aveva un buon potenziale ma finisce per incartarsi nella sua debole trama e l'unica cosa realmente godibile è la qualità degli effetti visivi. Questo è l'ennesimo segnale che nella Hollywood dei remake e dei seguiti è ormai in atto una crisi di fantasia dovuta alla mancanza del coraggio di osare puntando su nuove idee.

Beh, buona fortuna per il tuo viaggio.


Voto: 2,5/5






mercoledì 12 novembre 2025

Anemone

 

TITOLO: Anemone

TITOLO ORIGINALE: Anemone

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

PAESE DI PRODUZIONE: Regno Unito, Stati Uniti d'America

CASA DI DISTRIBUZIONE: Universal Pictures 

GENERE: drammatico

REGIA: Ronan Day-Lewis

CAST: Daniel Day-Lewis, Sean Bean, Samantha Morton, Samuel Bottomley, Safia Oakley-Green.

DURATA: 121 minuti 


TRAMA 

Una storia di padri e figli in tutti i sensi, che Ronan Day-Lewis ha scritto insieme a suo padre Daniel Day Lewis, che interpreta anche il protagonista Ray Stoker. Un padre  abbandona suo figlio isolandosi in un bosco, per fuggire dai suoi problemi.

RECENSIONE

Ne ho viste di anime perdute fratello.

A quasi otto anni dall'uscita del Il filo nascosto di Paul Thomas Anderson, il grande Daniel Day Lewis torna a recitare nel film  che segna l'esordio alla regia di suo figlio Ronan Day-Lewis, che è riuscito a convincere il papà a tornare sulle scene.

In Anemone Daniel Day-Lewis e Sean Bean diventano i Caino e Abele del cinema contemporaneo, in una pellicola dove i dilemmi famigliari e i ricordi della guerra civile tra le due Irlande sono i veri protagonisti. Tutto il film è un unico flashback di vecchie memorie dei due fratelli  ma che però non vengono mai mostrate per immagini.


Da militare ti insegnano a stringere i denti. La guerra era il crimine e noi eravamo i soldati fantasma. 

Ronan Day-Lewis a livello di scelte di regia decide di incentrare tutto il film sulla maestosa interpretazione di suo padre, in modo da distrarre il pubblico da alcuni difetti della trama, come ad esempio gli eccessivi riferimenti religiosi che pervadono tutta la sceneggiatura, che risultano noiosi e inutili nella narrazione. 

Anemone è stato presentato al New York film festival e a Roma durante Alice nelle città, dove ha vinto il premio come miglior opera prima. Ancora una volta Daniel Day Lewis ci ha tratto (fortunatamente) tutti in inganno annunciando il suo ritiro e tornando poi sulle scene come fece già negli anni 90, quando lasciò la carriera d'attore cinematografico per andare a fare il calzolaio a Firenze salvo essere poi persuaso da Martin Scorsese a tornare a recitare in Gangs of New York, che uscì nel 2002. Non sappiamo se reciterà ancora o meno ma di sicuro senza la sua presenza Anemone non avrebbe avuto senso, poiché con  la sua interpretazione ha salvato il film.

Non posso aiutarti finchè non mi dici tutto.

Voto: 3/5





domenica 9 novembre 2025

Frankenstein


TITOLO: Frankestein

TITOLO: Frankestein

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

CASA DI DISTRIBUZIONE: Netflix

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America

GENEREorrore, fantascienza

REGIAGuillermo del Toro

CAST: Oscar Isaac, Mia Goth, Jacob Elordi, Charles Dance, Ralph Ineson, Christoph Waltz, Felix Kammerer, Lars Mikkelsen, David Bradley, Christian Convery.

DURATA: 149 minuti 


     TRAMA

Un geniale scienziato egocentrico dà vita a una creatura mostruosa nel corso di un audace esperimento, che    rischia però di rovinare sia il creatore che la creatura.

 RECENSIONE

Il mio creatore vi ha raccontato la sua storia. Allora io vi racconterò la mia.

Dopo cinquant'anni Guillermo del Toro è riuscito a realizzare la sua versione di Frankestein, che sognava di portare sul grande schermo fin da quando era bambino. Questo non è però il Frankestein di Mary Shelley, autrice del libro pubblicato nel 1818, ma è quello molto personale di Del Toro, dove il regista messicano dà un versione  del mostro caratterizzandolo con  uno stile poetico.

I mostri per Del Toro costituiscono una specie di destino. Infatti la sua carriera è costellata di creature spaventose, basti pensare ad un film come La forma dell'acqua, oppure Il labirinto del faunoFrankestein si concentra soprattutto sul raccontare la relazione tra Victor Frankestein, lo scienziato che ha creato il mostro, interpretato da un ottimo Oscar Isaac, e il mostro, i panni del  quale  sono vestiti da Jacob Elordi, che per questa interpretazione ha dovuto sacrificare la sua bellezza dimostrando molto coraggio, visto che è dovuto subentrare ad Andrew Garfield, nel frattempo preso da altri impegni, e avendo solo nove settimane di tempo per prepararsi ad un ruolo così complesso.

 

Ricordo pezzi, memorie di uomini diversi. Poi lo vidi il tuo nome : Victor Frankestein.

Il vero messaggio del film di Del Toro è che il mostro in realtà è l'uomo, che perde ogni briciolo di umanità per inseguire i  fantasmi di potere legati alla ricerca scientifica e tecnica, e la scienza aveva già manifestato il suo futuro dominio nell'800, il secolo dell'autrice Mary Shelley. Del Toro trasforma lo stile gotico in poesia, rendendo la creatura la vittima della storia, come in fondo aveva già fatto in un lungometraggio come La forma dell'acqua.

Frankestein è stato presentato durante l'ultima edizione del festival di Venezia riscuotendo un buon successo di critica. Forte era l'attesa per questa nuova pellicola di del Toro, visto che era un'opera alla quale il regista messicano ha pensato per  mezzo secolo.  Del Toro ha riportato in auge un romanzo che costituisce  un vero è proprio classico della letteratura fantascientifica e assoluto premonitore dei tempi che ora stiamo vivendo.

Se tu sei deciso a non concedermi l'amore allora darò libero sfogo  alla rabbia.


Voto: 3,5/5





Un semplice incidente

  TITOLO : Un semplice incidente TITOLO ORIGINALE :   یک تصادف ساده Yak taṣādof-e sāde ANNO DI PRODUZIONE : 2025  PAESE DI PRODUZIONE : Iran...