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mercoledì 26 novembre 2025

Deep Scar

 


TITOLO: Deep Scar

STORIA: Rossella Sergi

DISEGNI: Rossella Sergi

PAESE: Italia

ANNO: 2017

EDIZIONE: Kasaobake, Shockdom

VOLUMI: 4 (completo)

Negli ultimi anni, il manga è diventato qualcosa che non è più solo appannaggio del Giappone. Per i giapponesi il termine manga fa riferimento, su un piano generale, ai fumetti, ma noi occidentali quando usiamo tale parola lo facciamo per distinguere non soltanto la provenienza giapponese dei rispettivi fumetti, ma indichiamo un determinato stile, che solitamente s’inquadra nel disegno degli occhi grandi, l’utilizzo di vignette dalla forma svariata, comprese quelle aperte e le sagome (quelle in cui il personaggio è la stessa vignetta), e pagine in bianco e nero. Sono molti, al giorno d’oggi, gli artisti NON giapponesi che imitano i manga, creando a loro volta un proprio stile. Al sorgere di tale stile al di fuori del contesto nipponico, molti fumettisti che iniziarono a farsi strada seguendolo vennero accusati di scopiazzare e/o scimmiottare le tecniche dei grandi maestri, ritenendo impossibile che un artista occidentale potesse realizzare un fumetto che avesse l’impostazione degna di un vero manga. Eppure sia in Europa che in America ci sono adesso molti autori che si sono realizzati pubblicando manga.


In tutto questo l’Italia non fa eccezione, sebbene sia ancora difficile per molti dei nostri fumettisti trovare possibilità all’interno del nostro stesso paese, e perciò pubblicano al di fuori della nazione. Una di questi è Rossella Sergi, un’autrice che dimostra di avere un vero talento. Di lei abbiamo sentito poco parlare ultimamente, tuttavia oggi vorremmo raccontarvi di uno dei suoi manga: il compiuto Deep Scar. Ambientato nelle strade di Torino, esso si pone come un manga shojo, o più precisamente come un josei, raccontando la storia di una matricola universitaria, la timida Sofia, che proprio all’inizio del suo percorso di studi, fa conoscenza di persone che conducono una vita non molto consueta, fra cui la coinquilina Veronica. Facendo esperienza,  nel tentativo di liberarsi dal rigido controllo dei genitori, Sofia incontra Lorenzo, un tipo misterioso che, per un motivo sconosciuto, capisce essere legato a lei. Da questo momento Sofia, sentendo dentro di sé un richiamo, cercherà di scoprire da dove nasce quel legame che sente di avere col bel tenebroso ragazzo.



Sfortunatamente, questo manga non ha trovato il suo compimento in Italia, rimanendo interrotto al terzo e penultimo volume, a causa del fallimento della casa editrice. Tuttavia molti lettori hanno avuto la soddisfazione di concludere la lettura della storia accontentandosi del volume quattro in inglese. Un semplice slice of life romantico con un contesto proprio del nostro paese, che per un italiano appassionato di manga può essere motivo di orgoglio, soprattutto per chi abita nella città di Torino. Deep Scar non è l’unico manga italiano con scenari realistici, oltre ad esso esistono anche, per esempio, Ale&Cucca, ambientato a Bologna, e Butterfly Effect, che invece è contestualizzato a Roma. Le scenografie del manga Deep Scar sono realizzate con una tecnica molto elaborata, e i personaggi hanno delle caratterizzazioni che ricordano molto quelle dei fumetti giapponesi, tuttavia non si dissociano dalle abitudini tipicamente italiane. Il character design è molto shojo, con accurata estensione dei dettagli, in specie negli occhi e nei capelli, che sono disegnati ciocca per ciocca, seguendo uno stile vicino a quello della mangaka giapponese Kanan Minami, alla quale l’autrice dichiara apertamente di essersi ispirata.



Nonostante le attuali scarse notizie, Rossella Sergi sembra comunque essere in qualche modo ancora attiva. Dopo Deep Scar ha realizzato un altro manga, Is it love? Blue Swan Hospital, che in Italia è tuttora inedito, e insieme ad esso, anche il manga torinese è stato esportato negli Stati Uniti. La mangaka italiana è senza dubbio uno dei più grandi talenti del nostro manga, e Deep Scar, anche se è l’unico dei suoi che abbiamo a disposizione, è meritevole. Inoltre, presso di noi è stato pubblicato anche il primo volume di Impossibile Amarsi, anch’esso rimasto interrotto, ma con tuttavia delle buone basi, con una storia basata su Ada, un’altra matricola universitaria torinese che, a differenza di Sofia, ha un carattere più deciso, tanto da non farsi mettere i piedi in testa di fronte alle offese maschiliste del suo professore.



La strada del manga italiano è ancora piena di ostacoli e irta di spine, ma Deep Scar è una prova esistente che la sua realizzazione è possibile e la sua pubblicazione ha forse spianato la strada, insieme ad altri manga italiani, per la nascita di nuovi autori nostri.




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