Cerca nel blog

mercoledì 29 marzo 2023

"L'improbabile fuga di Uriah Heep", di H. G. Parry

 


TITOLO: L'improbabile fuga di Uriah Heep

TITOLO ORIGINALE: The Unlikely Escape of Uriah Heep

AUTORE: H. G. Parry

CASA EDITRICE: Oscar Mondadori Vault, collana Oscar Fabula

GENERE: Urban fantasy contemporaneo

PAGINE: 516

DATA DI PUBBLICAZIONE: 5 luglio 2022

PREZZO EBOOK: € 10,99

PREZZO CARTACEO: € 22,00



TRAMA



Per tutta la vita Charley ha tenuto nascosta un'insolita abilità che sa controllare solo in parte: quella di evocare i personaggi dei libri nella vita reale. Il fratello maggiore Rob - un giovane avvocato con una casa normale, una fidanzata normale e una vita ancora più normale - spera che, col tempo, quel bizzarro segreto di famiglia svanirà, così da non dover più proteggere Charley e il mondo reale l'uno dall'altro. Ma un giorno i personaggi dei romanzi iniziano a combinare disastri in città, minacciando addirittura di distruggere il mondo... e questa volta Charley non c'entra. Qualcun altro, là fuori, ha il suo stesso "dono". Toccherà a Charley e a Rob sventare i suoi piani. Possibilmente prima che venga scritta la parola Fine.



RECENSIONE



C'è Uriah Heep a piede libero al nono piano. E non riesco a prenderlo.



Ammettiamolo: almeno una volta nella vita chiunque ha sognato di poter incontrare davvero i personaggi dei propri libri preferti, ed è un po' quello che accade in questo romanzo regalatomi da zia Antonella. Ci troviamo a Wellington, capitale della Nuova Zelanda, dove vivono i fratelli Sutherland. Il maggiore, Rob, è un brillante avvocato trentenne che vive una vita perfettamente normale insieme a Lydia, la sua fidanzata da ormai quattro anni. Il minore, Charley, ha ventisei anni, una cattedra di Letteratura all'Università, una natura da ragazzo prodigio, una profonda ammirazione per Charles Dickens e soprattutto un dono straordinario che tutti vorrebbero reprimere per proteggerlo: la capacità di evocare nel mondo reale i personaggi dei libri. Le cose si complicano quando, nel cuore della notte, Charley telefona a Rob per chidergli aiuto: Uriah Heep, il cattivo di David Copperfield, è a piede libero nell'Università ed è difficilissimo da catturare. Il fratello accorre e, nonostante le molte difficoltà, il malvagio viene sconfitto, ma un attimo prima di ritornare nel suo libro lascia loro un avvertimento: il nuovo mondo sta arrivando, e Charley sarà proprio al cuore di tutto quanto. Ben presto, i due fratelli si rendono conto che c'è un altro evocatore dagli oscuri propositi, e loro dovranno scoprire chi è e fermarlo, prima che getti il mondo nel caos. Per fortuna non sono soli.

Non avevo particolari aspettative per questo libro, visto che dalla maggior parte delle persone che conosco ha ricevuto reazioni piuttosto tiepide, ma sono felice di affermare che L'improbabile fuga di Uriah Heep si è rivelato sorprendente, avvincente e pieno di magia e colpi di scena mozzafiato, perfetto per evadere in un momento in cui, per forza di cose, non potevo fisicamente uscire di casa. L'autrice, alla quale faccio tanti complimenti, ha intessuto una storia originale con uno stile evocativo e raffinato, e ho trovato vincente la sua scelta di ambientare la storia in Nuova Zelanda, dove tra l'altro vive. Considerando che, tramite uno studio notevole e una profonda passione, il romanzo si concentra soprattutto sulla letteratura inglese vittoriana, sarebbe stato facilissimo (e forse scontato) ambientarlo a Londra. Questa fantastica alternativa invece ci permette di incontrare non solo famosi personaggi inglesi come Dorian Gray, Sherlock Holmes, Heathcliff, la Strega Bianca o le diverse versioni del signor Darcy (mi fa sorridere il fatto che quella degli anni '90 abbia il vizio di tuffarsi in tutti gli stagni o laghetti che incontra lungo il cammino come fa Colin Firth), ma anche figure come il dio dell'inganno Maui, appartenente alla mitologia polinesiana (vi sento: state cantando You're welcome di Oceania), così come protagonisti di romanzi fittizi come la detective avventurosa Millie Radcliffe-Dix, una sorta di versione adulta di Dora l'Esploratrice che ha molto a cuore le sorti dei suoi compagni e fa di tutto per proteggerli. Sarebbe stato facilissimo anche far raccontare la storia direttamente dal punto di vista di Charley, il mio personaggio preferito insieme a Millie, che ha tutto un mondo dentro di sé e in cui in qualche modo mi sono riconosciuta. Al contrario, l'autrice, pur fornendoci comunque alcune pagine di diario scritte dall'adorabile evocatore, ha deciso di affidare il ruolo di narratore a Rob, un uomo molto protettivo che si ritrova a vestire i panni dell'eroe riluttante e pagina dopo pagina si barcamena tra indicibili pericoli, segreti troppo forti da confessare e un rapporto complicato col fratello minore. È proprio questo rapporto al centro di tutto, un rapporto complesso ma bellissimo costituito da una specie di rivalità e allo stesso tempo da un amore profondo. Per certi versi, pur non essendo questo libro una storia romantica (d'accordo, c'è il legame tra Rob e Lydia, ma ha una parte molto marginale), di fatto parla d'amore: parla d'amore fraterno, e di amicizia, che sono sentimenti altrettanto belli.






Hai presente quando leggi un libro e all'improvviso ti accorgi che c'è qualcosa di cui hai sentito la mancanza per tutta la vita, senza rendertene conto, e di colpo l'hai trovata e ti senti più completo?



Una delle cose più belle di questo libro è che è un perfetto connubio tra più generi, tutti inseriti in modo magnifico, come il fantasy e il mystery. Ma soprattutto, offre interessanti spunti sulla critica letteraria, parla della libertà di essere se stessi in un mondo che ha paura di ciò che non riesce a comprendere, parla del rapporto tra realtà e fantasia, e costituisce una splendida lettera d'amore ai libri e alla lettura, che anche se non ce ne rendiamo conto, grazie alla nostra immaginazione e alla nostra capacità di pensiero, possono creare nuovi mondi. Spero ci sia un sequel, perché credo che molte questioni meriterebbero di essere esplorate ulteriormente.

L'improbabile fuga di Uriah Heep è il romanzo ideale per chi ama il filone book about books, ha un debole per il mistero e sogna di prendere il tè con il signor Tumnus o chiacchierare con Sherlock Holmes. C'è un unico effetto collaterale: potrebbe farvi venire voglia di rileggere subito i vostri romanzi preferiti o di correre ad acquistare i classici citati, nel caso non li aveste. Per quanto mi riguarda, ora ho ancora più voglia di leggere  gli altri romanzi di Dickens (al momento ho letto solo Canto di Natale e altri racconti) e quelli di Sir Arthur Conan Doyle, anche perché sono sicura che, dopo averli letti, potrei amare il romanzo d'esordio di H.G. Parry ancora di più.



Tutti noi siamo storie.



VOTO: 4,5/5












martedì 28 marzo 2023

L'ultima notte di amore

  

TITOLO: L'ultima notte di Amore

ANNO DI PRODUZIONE: 2023

PAESE DI PRODUZIONE: Italia

GENERE: Thriller

CASA DI DISTRIBUZIONE: Vision Distribution

REGIA: Andrea Di Stefano

CAST: Pier Francesco Favino, Linda Caridi, Francesco Di Leva, Matilde Vigna, Antonio Gerardi, Camilla Sevino Fabro, Martin Francisco Montero Baez, Carlo Gallo, Mauro Negri, Fabrizio Rocchi,Katia Mironova,Chandra Vivian Perkins, Noemi Bertoldi

DURATA: 124 minuti


TRAMA

Di Franco Amore si dice che è amore di nome e amore di fatto. Di se stesso lui racconta che per tutta la sua vita ha sempre cercato di essere un uomo onesto e un poliziotto che in 35 anni di onorato servizio non ha mai sparato a nessuno. Queste infatti sono le parole che Franco ha scritto nel discorso che terrà l'indomani della sua ultima notte di servizio. Ma quella notte sarà più lunga e complessa di quanto lui avrebbe potuto immaginare. E metterà in pericolo tutto ciò che per lui conta: il lavoro da servitore dello stato,  il grande amore per la moglie Viviana, l'amicizia con il collega Dino e la sua stessa vita. In questa notte, tutto si annoda nelle strade scure di una Milano in cui sembra non arrivare mai la luce.


RECENSIONE

Franco- Termino oggi trentacinque anni di onorato servizio nella Polizia di Stato - Colleghi - Ti vogliamo bene.

L'ultima notte di Amore costituisce l'esordio nel cinema italiano del regista Andrea Di Stefano, che fino ad oggi aveva lavorato solo all'estero, protagonista un camaleontico Pier Francesco Favino.  L'ultima notte di Amore racconta una Milano periferica che sta ai margini  della Milano brillante che tutti noi siamo abituati a vedere.

Il nuovo film di Di Stefano, una pellicola decisamente insolita per il cinema italiano,  è una specie di western noir  notturno che racconta il lento declino di un uomo che si ritrova a fare i conti con se stesso. Fondamentali sono gli sguardi dei personaggi dentro la narrazione ed è proprio qui che Favino dimostra tutta la sua bravura, perché attraverso le espressioni facciali riesce a incarnare alla perfezione il suo personaggio.

 

Lo considerano tutti un debole. Lo abbiamo scelto perché eravamo sicuri che non avrebbe  reagito.

A parte alcune, pochissime, scene,  il film è per lo più stato girato di notte, rispettando così lo spirito del titolo ma anche fornendo una maggiore cupezza alla pellicola. Favino è una spanna sopra a tutto il cast e forse questo e l'unico problema del film. Pur essendoci dei bravi attori come Francesco Di Leva. il film è molto Favino dipendente, come sta accadendo alla maggior parte dei film che hanno questo nostro eccellente attore come protagonista.

L'ultima notte di Amore riprende una tradizione poliziesca che nel cinema italiano andava di moda negli anni 70. Questo lungometraggio non diventerà una pietra miliare del genere, e ricalca una trama già vista in molti lungometraggi americani, ma la sua godibilità  è  fuori discussione.

Poliziotta - Avevano detto che non avresti sparato - Franco - Chi te lo ha detto?

Voto: 3,5/5





martedì 21 marzo 2023

"Artia di Camelot", di Cecilia Randall

 


TITOLO: Artia di Camelot

AUTORE: Cecilia Randall

CASA EDITRICE: Giunti

GENERE: Fantasy young adult con romance FM

PAGINE: 528

DATA DI PUBBLICAZIONE: 9 novembre 2022

PREZZO EBOOK: € 9,99

PREZZO CARTACEO: € 18,00



TRAMA



Per Artia, sedici anni, il futuro sembra già scritto: il matrimonio con un vecchio compagno d'armi dello zio, per rafforzare l'alleanza tra i due feudi. Ma Artia non ci sta e rivendica il diritto di vivere libera. Si scontrerà contro forze antiche che vorrebbero usarla per conquistare il trono di re Uther Pendragon, tra cavalieri, maghi, traditori e giochi di potere. Davanti a una misteriosa spada piantata nella roccia, Artia dovrà combattere e decidere chi è davvero. La sua risposta cambierà il destino della Britannia.



RECENSIONE



Non accetterò una vita che sia solo sacrificio, sopportazione e sottomissione.



Se dovessi fare un elenco dei libri e degli autori che hanno segnato la mia adolescenza (e succesivamente anche alcune delle mie scelte durante il triennio di Mediazione Linguistica) di sicuro tra i primi posti ci sarebbe la saga fantascientifica ambientata nel Medioevo Hyperversum della scrittrice modenese Cecilia Randall. Essendo da sempre un'appassionata di questo periodo storico e delle sue leggende, per me è stata una vera manna dal cielo scoprire che una delle autrici da me più amate avrebbe pubblicato un romanzo ispirato al ciclo arturiano. La protagonista è Artia, una sedicenne orfana che vive nel castello di Wildfor con l'odioso cugino Ceu, la zia Anne e lo zio Antor, il quale l'ha promessa in sposa a un uomo molto più vecchio di lei. Nel cuore della notte, la ragazza indossa gli abiti di un servitore e fugge di nascosto, ma ben presto viene riacciuffata dallo zio e dal cugino, diretti a Londra per un importante torneo al cospetto di re Uther. Per non far ricadere il disonore sulla sua famiglia e avere salva la vita, agli occhi della gente si finge lo scudiero di Ceu, ma quando a causa di una serie di circostanze fortuite si ritrova in un piccolo cimitero, davanti a una spada incastonata in una roccia, la sua vita cambia per sempre.

Artia di Camelot è un romanzo meraviglioso, avvincente e avventuroso che si è rivelato un'ulteriore conferma del talento di Cecilia Randall, a oggi tra i migliori autori del panorama fantasy italiano. Leggerlo è stato un po' come ritornare dopo tanto tempo a una casa di cui sentivo la mancanza, e fin dalle prime pagine si evince la grande cura con cui l'autrice ha ricostruito l'ambientazione e la società medievale, entrambe impreziosite da elementi magici e misteriosi. Si ha l'impressione di assistere davvero a un torneo tra cavalieri, esplorare foreste in cui il pericolo si nasconde dietro ogni angolo, subire le razzie e agli assalti dei nemici e farsi strada tra gli intrighi di corte. Si evince anche il profondo amore che l'autrice nutre per il ciclo arturiano, che nel corso della storia viene rievocato in tutto il suo splendore con un'ottica più moderna e attuale inserita magistralmente, senza rovinare o snaturare il materiale originale. Abbiamo modo di incontrare personaggi ben noti come Merlino, re Uther Pendragon, la regina Igraine e Sir Brastias, insieme ad altri nuovi ma di certo non meno affascinanti. Naturalmente quella meglio riuscita è Artia, una protagonista molto forte e coraggiosa che può rappresentare un esempio molto positivo per un'infinità di persone. Ha conosciuto troppo presto la sofferenza ed è costretta a subire di tutto e di più da persone che, invece di amarla e proteggerla, la considerano alla stregua di un oggetto d'arredamento, ma lei non è il tipo che si arrende facilmente: si rialza e continua a lottare per scrivere la sua storia, cambiare il suo destino e abbracciare la piena libertà. Inoltre se qualcuno a cui tiene si trova in grave pericolo, non esita un solo istante a rischiare il tutto per tutto per aiutarlo. Credo che, se avessero la possibilità di incontrarsi, lei e Bree Matthews di Legendborn sarebbero ottime amiche.






<<Non la senti anche tu, la forza, la potenza di essere liberi? Liberi di essere ciò che siamo, come siamo.>> Libertà. È una parola che mi strega. È ciò che voglio, ciò che desidero, ciò che mi sembra d'inseguire da una vita intera.



Tra battaglie spesso truculente, misteri e colpi di scena a tutt'andare e forti sentimenti, questa storia lascia un messaggio di vitale importanza: è un inno a tutte le donne, a tutte le Artia del passato, del presente e del futuro che lottano contro le imposizioni e le crudeltà di una società sessista e patriarcale che vorrebbe tarpar loro le ali e relegarle al ruolo di semplici pedine su una scacchiera di losche macchinazioni. È un libro che le incoraggia a essere se stesse, a tentare anche l'impossibile per scrivere il proprio destino e ottenere il sacrosanto diritto di essere libere, di esistere. Inoltre esalta le famiglie per scelta, e contiene anche una storia d'amore che non è preponderante all'interno della storia, ma è molto dolce e bellissima.

Artia di Camelot è il libro perfetto per chi ama i fantasy, le leggende arturiane e i personaggi femminili forti dai grandi ideali. Mando un abbraccio fortissimo e tanti complimenti a Cecilia Randall, e ricordo che questo mese è uscito il suo nuovo romanzo, Kitsune.



Io sono una donna, questa donna. Tutta intera. Non sono il mio utero ma non voglio nemmeno rinunciare al mio sesso per poter decidere della mia vita.



VOTO: 5/5










lunedì 20 marzo 2023

Non così vicino

 

 

TITOLO: Non così vicino

TITOLO ORIGINALE: A Man Called Otto

ANNO DI PRODUZIONE: 2022

GENERE: Commedia, drammatico

PAESE DI PRODUZIONE: Usa, Svezia

CASA DI DISTRIBUZIONE: Warner Bros.

REGIA: Marc Forster

CAST: Tom Hanks, Truman Hanks, Mariana Trevino, Rachel Keller, Manuel Garcia- Rulfo,  Cameron Britton, Juanita Jennings

DURATA: 126 minuti

 

TRAMA

 Non così vicino racconta la storia di Otto (Tom Hanks), un vedovo depresso, scontroso e molto fissato con le sue abitudini. Quando una giovane e vivace famiglia si trasferisce nella casa accanto alla sua, l'incontro con Marisol, una donna brillante in  attesa del terzo figlio, crea un'improbabile amicizia che sconvolgerà il suo mondo. 

 

RECENSIONE 

Vicino - Ciao Otto - Otto - No.

Non così vicino  è il remake del film svedese del 2015 Mr. Ove, tratto dal bestseller L'uomo che metteva in ordine il mondo. Non così vicino è un film che descrive con estrema delicatezza i personaggi della storia  e riesce fare empatizzare lo spettatore con i protagonisti fin da subito.

Pur essendo un remake, Non così vicino, riesce ad essere a suo modo originale, cosa che non accade spesso con i rifacimenti. Tom Hanks dimostra per l'ennesima volta di poter interpretare qualsiasi genere di personaggio, dal simpatico Forrest Gump fino al burbero Otto. Si può tranquillamente affermare che la recitazione di Tom Hanks regga da sola gran parte della pellicola.

  

E vattene!

 

Sono bravi la gran parte degli attori presenti nel cast ma la differenza con Tom Hanks si nota, anche se il regista Marc Forster si è rivelato particolarmente capace  nel saper gestire attori meno talentuosi di Hanks. Non così vicino è una commedia che ha anche tratti drammatici, che vengono resi molto bene dai flashback attraverso i quali si possono vedere i cambiamenti di Otto e le motivazioni che lo portano al mutamento di personalità che ha subito.

Non così vicino forse non sarà il film di Tom Hanks che ci rimarrà più impresso nella memoria, ma è comunque un buon prodotto che non ci fa rimpiangere le due ore che gli abbiamo dedicato.

Lei pensa di poter fare tutto da solo, ma sa una cosa? Nessuno può.

Voto: 3,5/5



      

mercoledì 15 marzo 2023

"I fratelli Mezzaluna", di Chiara Gamberale

 


TITOLO: I fratelli Mezzaluna

AUTORE: Chiara Gamberale

ILLUSTRATORE: Alida Pintus

CASA EDITRICE: Salani Editore

GENERE: Fantasy per ragazzi

PAGINE: 224

DATA DI PUBBLICAZIONE: 7 marzo 2023

PREZZO EBOOK: € 9,99

PREZZO CARTACEO: € 15,90



TRAMA



A Gabaville la vita scorre serena: è il Villaggio Perfettissimo dove nessuno litiga mai e tutti vorrebbero nascere e crescere… Tutti tranne loro. Lena e Alen, i gemelli Mezzaluna, figli di Maddy La Matta, nati in una notte misteriosa di luna spaccata a metà. Sono diversi dagli altri pacifici abitanti di Gabaville, perché Lena ha il potere di fare domande di fuoco che frugano nei cuori, Alen, con i suoi silenzi, sa leggere nella testa di chi ha davanti. Chi è il padre dei gemelli? Nessuno lo sa: loro sanno solo che viveva sulla luna e che si è perso fra le galassie. Una storia che però è completamente falsa. Quando Lena e Alen scoprono che la madre gli ha raccontato una bugia, scappano e vengono risucchiati nel Mondo Sottopelle, un posto molto diverso da Gabaville, dove regna lo Scuro che inchioda i cuori e le teste di tutti alla rabbia, alla paura e alla vergogna. Qui i Mezzaluna vivranno avventure incredibili, incontreranno creature mai viste prima, impareranno che è possibile essere felici e allo stesso tempo imbarazzati, arrabbiati e allo stesso tempo innamorati… E finalmente non solo scopriranno la vera storia dei loro genitori, ma, grazie a un'impresa per cui serve tutto il coraggio che nemmeno loro sanno di avere, cambieranno anche il destino di un intero mondo. Anzi, di due mondi.



RECENSIONE



In amore l'unica cosa giusta è quella che ci comanda il nostro cuore.



Considerando quanto ho amato Avrò cura di te scritto a quattro mani con Massimo Gramellini e le parole piene d'entusiasmo di Michele Bravi, che lo ha presentato a teatro in anteprima tra monologhi e canzoni, non potevo lasciarmi sfuggire il primo romanzo (anche) per ragazzi di Chiara Gamberale. Ci troviamo a Gabaville, il Villaggio Perfettissimo, dove non esistono né odio né tristezza e tutti vivono felici e in armonia. Durante una notte in cui la luna è perfettamente spaccata a metà Maddy La Matta, una giovane donna piuttosto bizzarra, dà alla luce due gemelli: Lena, chiara come il latte, e Alen, scuro come le nocciole. Dal momento che nessuno conosce il loro padre, vengono chiamati fratelli Mezzaluna. Crescendo, lei impara a fare domande pungenti che arrivano dritto al cuore, e lui, pur silenzioso, impara a leggere nella testa delle persone come se fossero libri aperti. Nonostante siano diversi si vogliono bene, e vogliono bene anche alla loro madre, che racconta sempre loro la storia del padre mai conosciuto, che veniva dalla luna e ora sgasa per sempre  sperduto tra le galassie sulla sua moto. Ma quando compiono undici anni e Maddy si appresta a fare qualcosa di terribile, Alen e Lena scoprono nel peggiore dei modi che tutta la storia non era che una bugia, e dopo aver litigato con lei ed essere fuggiti di casa si ritrovano catapultati nel Mondo Sottopelle, dove vive lo Scuro, un'entità malvagia che tiene prigioniere le persone alimentandone l'odio, il dolore e la paura. Toccherà loro salvare la situazione, insieme a una compagnia fuori dal comune.

Voglio mandare una vagonata di abbracci a Michele Bravi e a Chiara Gamberale, perché I fratelli Mezzaluna si è rivelato di gran lunga superiore alle già alte aspettative, un libro dalla dolcezza disarmante che scalda il cuore ed è perfetto per tutte le età. Con uno stile onirico e molto evocativo, l'autrice ha usato con maestria la componente fiabesca per costruire un bellissimo worldbuilding in cui fanno da padroni due mondi completamente diversi che ti danno la sensazione di essere davvero al loro interno. Da un lato abbiamo la perfettissima Gabaville, dove regnano la pace e l'armonia e ogni domenica si tengono sontuosi banchetti pubblici a base di centodiciotto crostate giganti, tre chilometri di pizza e duemiladuecentosei panini al burro, dall'altro abbiamo il misterioso e cupo Mondo Sottopelle, dove regnano caos, dolore e odio e ogni sera lo Scuro tiene in scacco gli abitanti. È un mondo estremamente pericoloso fatto di luoghi dai nomi tanto affascinanti quanto inquietanti che rappresentano i meandri più profondi e scuri dell'animo umano, del nostro personale buio interiore. Ed è principalmente qui che si muovono gli straordinari personaggi, dalla curiosa Lena al silenzioso Alen, dalla pungente Chimera all'adorabilmente matto Orlando, fino al piccolo dolce Samuele. Non aggiungerò altri dettagli su di loro perché vanno conosciuti poco a poco come si fa con gli amici e non voglio rovinarvi la sorpresa, ma sappiate che li ho amati tantissimo e che in diversi momenti ho desiderato abbracciarli forte e proteggerli. Aggiungo anche che le illustrazioni di Alinda Pintus che li ritraggono sono davvero belle e adorabili.






Meglio di un gelato pistacchio e cioccolato c'è solo lo zucchero filato, ma quando il mio fidanzato ha preso e se n'è andato, nel mondo non ho più trovato traccia di zucchero filatoooooooo.



Questo libro è un viaggio avventuroso e pericoloso che fa sognare e riflettere tanto e ci permette di andare alla scoperta del vero amore, della bellezza della diversità e di una grande famiglia che non sapevamo di aver bisogno di cercare. Ma soprattutto, come ho già detto prima, è un viaggio all'interno del nostro buio interiore, del nostro dolore e di ciò di cui abbiamo paura o ci fa vergognare. Un viaggio che tutti noi, a un certo punto della nostra vita, siamo tenuti a fare come succede ai protagonisti. Pagina dopo pagina, tuttavia, Chiara Gamberale ci invita a non dimenticare mai che il buio e il dolore sono necessari, perché se non ci fossero non potremmo mai ammirare la magnificenza della luna o conoscere la vera felicità: senza il buio e il dolore, queste cose belle non avrebbero alcun senso. E ci ricorda che l'amore può fare mille giri e ritornare, e che nei momenti più difficili, quando le tenebre ci attanagliano e ci sembra di precipitare in un burrone, affrontare la battaglia fa meno paura se c'è qualcuno di speciale che, pur non combattendo al posto nostro, ci manda il suo affetto e ci stringe forte la mano.

Michele Bravi ha detto che leggere I fratelli Mezzaluna fa rompere e poi risistemare il cuore. Io mi sono sentita esattamente così, e non posso che promuovere questo romanzo meraviglioso a pieni voti.



Non saremmo le persone che siamo se non avessimo anche qualche cosa che non va.



VOTO: 5/5









lunedì 13 marzo 2023

Empire of light


 

TITOLO: Empire of Light

TITOLO ORIGINALE: Empire of Light

GENERE: Drammatico, sentimentale

ANNO DI PRODUZIONE: 2022

PAESE DI PRODUZIONE: Usa, Regno Unito

CASA DI DISTRIBUZIONE: Walt Disney Studios Motion Pictures

REGIA: Sam Mendes

CAST: Olivia Colman, Colin Firth, Micheal Ward, Toby Jones, Tom Brooke, Tanya Moodie, Hanna Onswold, Crystal Clark, Monica Dolan, Sara Stewart

DURATA: 119 Minuti 


TRAMA

Hillary è la vicedirettrice di una sala cinematografica alle prese con la sua salute mentale, mentre Stephen è invece un nuovo impiegato di colore che vuole evadere dalla vita di provincia. Insieme trovano un senso comune di appartenenza e sperimentano il potere curativo dell'arte

 

RECENSIONE

Quando stacchi perchè non passi da me per un bicchierino?

Dopo il  film di guerra 1917, Sam Mendes torna alla regia cinematografia con un film sentimentale  che omaggia il potere della settima arte raccontando le diverse vicissitudini dei due protagonisti principali. Empire of Light è un film dotato di  grande eleganza soprattutto a livello scenografico ed è una pellicola che ha dentro di sé diversi contenuti.

Anche questa volta si fa notare la strepitosa interpretazione di Olivia Colman, che si confronta con un personaggio complesso dalle molte sfaccettature, dovute anche ai problemi mentali che la affliggono. Buone sono le interpretazioni di attori come Colin Firth e Toby Jones, ma soprattutto svetta il giovane Micheal Ward, che lascia intendere di essere un talento dalle belle speranze. All'interno della narrazione filmica si possono anche trovare diversi riferimenti a vari classici cinematografici usciti nei primi anni 80, epoca nella quale la pellicola è ambientata, come ad esempio Toro Scatenato di Martin Scorsese e The Elephant Man di David Lynch.

 

Hillary - Basta! - Donald - Perchè? A chi nuoce - Hillary - A tua moglie per esempio.

Nel lungometraggio di Mendes non mancano però le pecche. La sceneggiatura affastella troppe tematiche complesse, come ad esempio la patologia di Hillary, l'avvento del periodo Thatcher  in Inghilterra e i diversi episodi di razzismo che Stephen subisce da parte di skinhead razzisti. Il risultato è che man mano si perde quello che voleva essere il punto centrale del film, ovvero l'amore per il cinema e per il suo fascino ineffabile.

Sicuramente Empire of light non è il miglior film di Sam Mendes, il quale non è più riuscito a tornare ai livelli di un'opera come American Beauty, ma pur con i suoi difetti resta un buon prodotto e una bella lettera d'amore alla settima arte.

Questo posto è per quelli che vogliono fuggire. Per quelli che non stanno bene altrove.

Voto: 3,5/5






sabato 11 marzo 2023

"Primo amore", di Kevin Panetta e Savanna Ganucheau

 


TITOLO: Primo amore

TITOLO ORIGINALE: Bloom

SAGA: Bloom #1

AUTORE: Kevin Panetta

ILLUSTRATORE: Savanna Ganuncheau

CASA EDITRICE: il castoro

GENERE: Graphic novel a tema LGBTQIA+ young adult con romance MM

PAGINE: 364

DATA DI PUBBLICAZIONE: 14 giugno 2022

PREZZO CARTACEO: € 18,00



TRAMA



Ora che il liceo è finito, Ari non vede l'ora di trasferirsi nella grande città con la sua band e vivere di musica. Deve solo riuscire a convincere suo padre, che invece vorrebbe che continuasse a lavorare con lui nella pasticceria di famiglia. Ari da bambino amava aiutare il padre, ma adesso non riesce a immaginare una vita sprecata tra lievito e impasti. Decide allora di trovare un sostituto e, tra i tanti assurdi candidati che si presentano, incontra Hector, un ragazzo che ama cucinare tanto quanto Ari vuole scappare. Fianco a fianco in cucina i due si avvicinano e si conoscono meglio, e l'amore è pronto a sbocciare... sempre che Ari non rovini tutto!



RECENSIONE



Cosa crede che succederà? Che un angelo cadrà giù dal cielo?



Lo vedevo in giro da tanto tempo, e ne sono stata felice quando la casa editrice il castoro ha deciso di portare in Italia questo graphic novel, regalatomi da Vincent Vega. Ci troviamo a East Beach, una cittadina vicino a Baltimora, dove vive l'adolescente Aristotele Kyrkos, Ari per gli amici, che si è appena diplomato e suona la tastiera in una band. Vorrebbe trasferirsi in città con gli amici e cercare di sfondare, ma ora che la sorella maggiore si è sposata i genitori hanno bisogno di lui per gestire la panetteria di famiglia. Disposto a tutto per realizzare i suoi sogni, decide di cercare un aiutante, e dopo diversi colloqui fallimentari alla sua porta si presenta Hector Galeai, un ragazzo inglese di origini samoane che si è preso un anno sabbatico dall'accademia di cucina ed è venuto in America a occuparsi della casa della defunta nonna. Insieme a lui, Ari riscopre l'amore per la cucina... e forse qualcosa di più.

Primo amore è uno splendido graphic novel che si legge tutto d'un fiato e ti regala qualche ora di piacevole evasione. Innanzitutto vorrei fare i complimenti a Savanna Ganucheau per le illustrazioni, tratteggiate con quelle linee morbide che mi piacciono tanto e ammantate di un bell'azzurro in grado di trasmettere serenità e dolcezza e di accentuare le emozioni dei personaggi. Alcune sono grandi e riempiono da sole una o più pagine, e sono le mie preferite, insieme alle sequenze in cui Hector e Ari (o i genitori di quest'ultimo) cucinano insieme o si scambiano tenerezze. In secondo luogo vorrei fare i complimenti a Kevin Panetta, che ha creato una storia semplice, tenera e toccante a metà strada tra Heartstopper e Aristotle e Dante scoprono i Segreti dell'Universo, i cui cardini principali, per mia somma gioia, sono l'amore, la musica e la cucina. Tutti i personaggi sono ben riusciti, in particolare il padre di Ari, che se all'inizio appare molto severo in realtà dimostra di voler tanto bene al figlio e di aver paura di perderlo, e i due adorabili e imperfetti protagonisti, nei quali  è facilissimo immedesimarsi. Ari è ancora un po' immaturo e non sa cosa vuole davvero o come essere davvero felice, ma è anche molto sensibile e pagina dopo pagina lo vediamo crescere, scoprire se stesso, ritrovare quelle radici che credeva di aver perduto o di non desiderare più e scoprire la bellezza dei sentimenti. E poi c'è Hector, il mio preferito (e qui ammetto di essere un po' di parte, perché se mi chiami un eroe positivo come quel fantastico personaggio di Coco, o come qualcun altro che non vi posso ancora presentare per non rovinarvi la sorpresa, io sono ai suoi piedi), una sorta di angelo custode samoano che, oltre ad essere un ottimo cuoco, ha un cuore d'oro e un sorriso per chiunque abbia la fortuna di incontrarlo, e aiuta Ari ha ritrovare la felicità. Il loro legame è intenso e bellissimo, e si sviluppa poco a poco, attraversando alti e bassi e facendo sognare ad occhi aperti.






-Mi piacerebbe avere qualcosa del genere. Fare squadra con qualcuno... e insieme essere meglio di quel che potremmo essere da soli. È una cosa dolce, non trovi?

-Sì. Lo è.



Attraverso questo graphic novel, Kevin Panetta e Savanna Ganucheau ci offrono uno spaccato autentico sul mondo dei giovani che cercano di capire cosa vogliono e che tipo di persona vogliono diventare, barcamenandosi tra genitori che spesso faticano a comprenderli ma dietro le parole maldestre nascondono un infinito amore, le amicizie che si evolvono nel bene o nel male e batticuori che cambiano la vita. Alcune questioni rimangono in sospeso, ma sono certa che verranno approfondite nel sequel, che dovrebbe uscire in Autunno. In ogni caso il finale è molto dolce e prettamente autoconclusivo, perciò non abbiate paura di rimanere appesi: sarete troppo impegnati a sorridere con le lacrime agli occhi per la felicità, con le cuffiette a portata di mano per ascoltare la playlist che ha ispirato la storia e il desiderio di correre in cucina per provare a usare la ricetta del Famoso Pane con Lievito Madre della famiglia Kyrkos.

Primo amore è un graphic novel delizioso, romantico e pregno di tenerezza, perfetto per chi ama le storie d'amore, la musica e il buon cibo. C'è un unico effetto collaterale: potrebbe farvi venire l'acquolina in bocca. Ancora complimenti a Kevin Panetta e a Savanna Ganucheau, qui si aspetta la seconda parte.



Non cercare di essere quello che pensi di dover essere. Sii quello che ami.



VOTO: 4,5/5











martedì 7 marzo 2023

"Verso il frastuono del caos", di Carmen Jenner

 


TITOLO: Verso il frastuono del caos

TITOLO ORIGINALE: Towards the sound of chaos

SAGA: The Southbound Series #1

AUTORE: Carmen Jenner

CASA EDITRICE: Hope Edizioni

GENERE: Romance FM contemporaneo

PAGINE: 294

DATA DI PUBBLICAZIONE: 9 maggio 2019

PREZZO EBOOK: € 3,99 (gratis con kindle unlimited)

PREZZO CARTACEO: € 16,90



TRAMA


Jake Tucker è un uomo a pezzi. A ventidue anni, ingenuo e inquieto, si è arruolato nel Corpo dei Marines. Nove anni e quattro missioni dopo, Jake ritorna sul suolo americano, anche se la sua mente è rimasta saldamente radicata nelle sabbie dell'Afghanistan, insieme agli uomini che non ce l'hanno fatta. Ferito, annientato e gettato via dalla guerra, Jake ha come compagnia solo il suo cane, Nuke, una sindrome da stress post-traumatico e il senso di colpa del sopravvissuto. Per nove anni non è passato istante senza che non si sia chiesto quando per lui sarebbe stato l'ultimo giorno, ma c'è ben poco conforto nel fatto che sia ancora vivo, quando nessuno del suo plotone lo è più. Ellie Mason non ha tempo per gli uomini spezzati dalla vita. È troppo impegnata a cercare di portare del cibo in tavola. E fare fronte alle esigenze di Spencer, suo figlio, affetto da autismo, talvolta è come combattere dietro le linee nemiche. Come se destreggiarsi nei campi minati dell’essere una madre single non fosse sufficiente, Ellie si sente attratta da quel tranquillo Marine, solitario quanto lei. Ma ha già amato uomini traumatizzati, e ne è uscita straziata. Ambientato nel pittoresco scenario di Fairhope, Alabama, Ellie e Jake si ritrovano coinvolti nel frastuono del caos. L’amore è guerra. Solo il più forte sopravvive, e la resa è inevitabile.



RECENSIONE



Il terrore suona sempre allo stesso modo nel buio, poco importa da quali polmoni venga strappato.



Come una falena attratta da una fiamma, ho scelto di leggere questo libro in gran parte perché sono molto interessata ai temi dell'autismo e della salute mentale, e un po' perché è stato pubblicato dalla stessa casa editrice che ha dato piena fiducia a due opere da me molto amate, ovvero Come anima mai e Rosso, Bianco & Sangue Blu. Ci troviamo a Fairhope, in Alabama, dove la trentenne Ellie Mason vive da qualche anno occupandosi di un salone per parrucchieri e di suo figlio Spencer, un dolcissimo bambino di otto anni che ha un disturbo dello spettro autistico e un disturbo dell'integrazione sensoriale. Un giorno, mentre lo accompagna a scuola, ha un incidente d'auto e viene soccorsa dal trentunenne Jake Tucker, un ex marine che ha combattuto in Afghanistan perdendo tutti i compagni del suo plotone, ha un disturbo post traumatico da stress e ogni mattina va a correre insieme al suo cane da assistenza Nuke. Il primo incontro non è certo dei più incoraggianti (lei per lo stress finisce addirittura per vomitargli addosso), e neanche il secondo, ma col passare del tempo, complice il rifugio per cani gestito da Olivia, la migliore amica di Ellie, Jake finisce per fare amicizia con Spencer, aiutandolo ad accettare qualche cambiamento positivo nella sua routine, e di conseguenza anche con Ellie, di cui si innamora ricambiato. Ma, seppur in modo diverso, gli innamorati sono due anime spezzate, e le speranze per un lieto fine sembrano una mera utopia.

Vorrei tanto poter dire altrimenti, visto che le premesse sembravano davvero promettenti, ma devo riferire con rammarico che Verso il frastuono del caos ha completamente deluso le mie aspettative sia per il contenuto sia per la forma. Sparsi qua e là ci sono dei piccoli refusi che possono capitare a tutti, ma la cosa davvero grave è l'utilizzo di tempi verbali errati la cui responsabilità tuttavia non è attribuibile alla traduzione, che tutto sommato è abbastanza buona, bensì, come ho scoperto dando un'occhiata in giro, al testo originale, sul quale si sarebbe dovuto eseguire un editing migliore. A giudicare dalla quarta di copertina, la storia avrebbe dovuto farmi piangere anche l'acqua del battesimo, strapparmi il cuore e ricucirlo piano piano, però purtroppo non è andata così, soprattutto per via dei personaggi, tra i quali gli unici che si salvano al cento per cento sono Olivia, che ama il suo lavoro e si prende cura degli amici come se fossero la sua famiglia, Spencer, che oltre ad essere adorabilmente schietto rappresenta alla perfezione i bambini che hanno un disturbo dello spettro autistico, e il cane Nuke (a proposito, come puoi pensare di affidare a un uomo traumatizzato dalla guerra un cane il cui nome richiama le bombe? Mistero!), la cui funzione principale è essere un protettore fedele e affetuoso. Ci sono due antagonisti così malvagi che le sberle sarebbero delle punizioni troppo riduttive, e sfortunatamente i due protagonisti non ne escono tanto bene. Di Jake ho apprezzato la gentilezza, la tenacia e il modo in cui si approccia a Spencer, ma il suo disturbo post traumatico da stress, pur essendo ben rappresentato attraverso attacchi improvvisi, episodi dissociativi e ricordi vividi dei traumi vissuti, non viene trattato con l'adeguata cura, perché nonostante ne abbia chiaramente bisogno fin dall'inizio è soltanto verso la fine che lui si decide a seguire un percorso terapeutico, e nel frattempo commette una serie di errori da cartellino rosso verso la donna che ama. Per quanto riguarda Ellie, inizialmente nutrivo ammirazione nei suoi confronti, perché passare quello che ha passato e crescere da sola un figlio non sono affatto cose da poco, ma nel corso della lettura certi atteggiamenti e certe uscite profondamente infelici stile <<A volte vorrei che mio figlio non fosse nato autistico>>, <<Riverso la mia rabbia verso la sua malattia, cioè l'autismo>> e <<Ho spesso desiderato di urlare contro Dio per aver fatto Spencer autistico>> l'hanno fatta diventare a dir poco insopportabile (cara signorina "Sarò anche bionda, ma non sono stupida" -sì, si definisce proprio così-: l'autismo non è una malattia, e se parli in questo modo mi fai venire voglia di urlare contro chi ti ha fatto così stupida e ignorante.) Stando così le cose, la storia d'amore, fatta di continui tira e molla, battute piccanti nei momenti meno opportuni, tanta sofferenza e un po' di speranza, non è riuscita a emozionarmi come avrebbe dovuto.






Non sono più solo.



Leggendo il romanzo ho avuto l'impressione che volesse essere una sorta di retelling più cupo e piccante del bestseller Ho cercato il tuo nome di Nicholas Sparks, visto che hanno parecchi elementi in comune (per esempio l'ex marine traumatizzato dalla guerra, il cane fedele, la giovane madre single bionda di nome Elizabeth che cresce un bambino speciale, il rifugio per cani che lega tutti i personaggi come un filo invisibile, un ex marito che è un grandissimo pezzo di melma.) C'è però una sostanziale differenza: Ho cercato il tuo nome (così come il suo adattamento cinematografico con Zac Efron e Taylor Schilling) è bellissimo e commovente, mentre questo libro è così così. E dico generosamente così così perché nonostante tutto gli riconosco due meriti: aver denunciato gli orrori della guerra e aver dimostrato che l'amore non guarisce il dolore come per magia, ma può darti degli input per iniziare a orientarti e intraprendere un percorso medico.

In sintesi, Verso il frastuono del caos aveva il potenziale per essere davvero un bellissimo romanzo, ma purtroppo le aspettative non sono state soddisfatte. Tuttavia, pur non avendo intenzione di leggere le altre opere di Carmen Jenner, il mio affetto e la mia stima per la casa editrice Hope restano immutati.



Talvolta arrendersi al caos di qualcun altro è l'azione più coraggiosa che si possa fare.



VOTO: 2/5










lunedì 6 marzo 2023

The Whale

 

TITOLO: The Whale

TITOLO ORIGINALE: The Whale

GENERE: Drammatico

PAESE DI  PRODUZIONE: Stati Uniti d'America

ANNO DI PRODUZIONE: 2022

CASA DI DISTRIBUZIONE: I Wonder Pictures

REGIA: Darren Aronofsky

CAST: Brendan Fraser, Sadie Sink, Hong Chau,  Jacey Sink, Ty Simpkins, Samantha Morton, Sathya Sridharan

DURATA: 117 Minuti     

 

TRAMA

Charlie è un professore d'inglese omossesuale affetto da una forma d'obesità grave. Questo disturbo lo porta ad isolarsi dal mondo, eccezione fatta per Lisa, la sua amica infermiera che assiste Charlie nelle poche cure che accetta di farsi somministrare. Charlie, divorziato, cerca di recuperare il rapporto con la figlia adolescente Ellie, per avere un'ultima possibilità nella vita.

RECENSIONE 

Le persone sono meravigliose.

sei anni dall'insuccesso commerciale di Madre!, Darren Aronofsky torna alla regia adattando  per il cinema la pièce teatrale The Whale del drammaturgo Samuel D. Hunter, che oltre ad avere scritto il lavoro teatrale è anche autore della sceneggiatura del film.

Il titolo The Whale è un riferimento esplicito al romanzo scritto da Herman Melville Moby Dick, che in inglese si intitola Moby Dick; or, the Whale, ovvero Moby Dick, o, La Balena. In The Whale le parti nelle quali il testo di Melville viene citato sono molteplici e la storia del capitano Achab diventa una metafora della riconquista che Charlie vuole fare del cuore di sua figlia.  La pellicola è parzialmente autobiografica, essendo omosessuale lo stesso drammaturgo e, come il protagonista,  anche lui avendo avuto problemi alimentari. Ma per la gran parte della trama è un film di finzione.

 

Le persone sono incapaci di non amare.

Impressionante la prestazione attoriale di Brendan Fraser, il quale in parte è dovuto ingrassare ed in parte è stato oggetto di un eccezionale lavoro di trucco per fare in modo che riuscisse a rappresentare un uomo di 270 chili. L'attore  rilancia così definitivamente la propria carriera e si crea una più che concreta possibilità di vincere l'Oscar come migliore attore protagonista. Il film  si avvale di un ottimo cast con attrici come Sadie Sink, che è nota al grande pubblico per la sua interpretazione in Stranger Things, e che nel film interpreta Ellie la figlia di Charlie. Brava anche Hong Chau, che nel film interpreta l'infermiera amica di Charlie. Più sottotono  è invece  Ty Simpinks, il quale viene però condizionato dal personaggio di Thomas, che mal si colloca nella storia risultando un po' forzato.

Il nuovo film di Darren Aronofsky fa discutere e divide, ma senza dubbio colpisce per i molti temi essenziali che nell'opera vengono affrontati e che diventano la sua forza ma anche il suo limite: se appare evidente l'accumulamento di argomenti, è proprio questo a renderlo un’opera straordinariamente intensa e al contempo un po’ troppo intricata e ricercata.

Sei una persona meravigliosa Ellie. Non potrei desiderare una figlia migliore di te.

 

Voto: 4/5 





 

"Qualcosa di favoloso", di Alexis Hall

  TITOLO: Qualcosa di favoloso TITOLO ORIGINALE: Something fabulous  SAGA: Something fabulous #1 AUTORE: Alexis Hall CASA EDITRICE: Quixote ...