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domenica 31 ottobre 2021

"Il principe prigioniero", di C. S. Pacat

 


TITOLO: Il principe prigioniero

TITOLO ORIGINALE: Captive prince

SAGA: Captive prince #1

AUTORE: C. S. Pacat

CASA EDITRICE: Triskell edizioni

GENERE: Romanzo storico con romance MM

PAGINE: 216

DATA DI PUBBLICAZIONE: 30 giugno 2017

PREZZO EBOOK: € 5,99

PREZZO CARTACEO: € 12,00


TRAMA



Damen è un guerriero e un eroe per il suo popolo, nonché il legittimo erede al trono di Akielos. Ma quando il fratellastro si impadronisce del potere, Damen viene catturato, privato del suo nome e spedito a servire il principe di una nazione nemica come schiavo di piacere. Bellissimo, manipolatore e pericoloso, il suo nuovo padrone, il principe Laurent di Vere, rappresenta tutto il peggio della corte di quel paese. Ma all'interno di quella letale ragnatela politica niente è come sembra, e quando Damen si trova, suo malgrado, invischiato nelle macchinazioni per il raggiungimento del potere, è costretto a collaborare con Laurent per sopravvivere e salvare la sua casa. Per il giovane condottiere, a quel punto, vige una sola regola: non rivelare mai, in nessun caso, la propria identità, perché l'uomo da cui dipende è anche colui che, più di chiunque altro, ha motivo di odiarlo...



RECENSIONE



Corre voce che il re di Akielos mi abbia mandato un regalo.



Era da un po' che l'acclamata trilogia di C.S. Pacat mi tentava, così al Salone del Libro di Torino mi sono finalmente decisa e l'ho comprata tutta. Il protagonista è il ventiquattrenne Damianos, legittimo erede al trono di Akielos. La sua vita cambia drasticamente il giorno in cui l'amato padre muore e il fratellastro Castor s'impadronisce del trono, per poi arrestarlo, farlo passare per morto e venderlo a Vere, da sempre il regno nemico. Privato del suo titolo e ribattezzato Damen, il giovane diventa così lo schiavo di piacere del ventunenne Laurent, il crudele principe di Vere, destinato a diventare re di lì a dieci mesi. Tra i due è odio a prima vista, e Damen passa i mesi successivi ad affrontare la sua nuova condizione e a cercare di capire come scappare, il tutto tenendo nascosta la propria vera identità per non fare una brutta fine. Non sospetta neanche lontanamente che un terribile complotto si sta delineando e che, per evitare una guerra, dovrà stringere un'alleanza proprio con l'ultima persona che si sarebbe mai aspettato.

Il principe prigioniero è un romanzo davvero bello e intrigante che costituisce un inizio di saga piuttosto promettente. L'autrice, con uno stile elegante e schietto allo stesso tempo, ha creato un worldbuilding efficace e interessante, mostrandoci due regni molto diversi tra loro per usi e costumi. Mi hanno colpita tantissimo, e soprattutto sono rimasta affascinata dai due personaggi principali. Il mio preferito al momento è Damen: ho ammirato il fatto che, nonostante si trovi coinvolto senza volerlo in qualcosa di più grande di lui e abbia perso tutto, conservi ancora la sua forza e il suo coraggio, nonché una smisurata bontà che lo spinge a prendersi cura degli altri. Ho amato anche Laurent, perché dietro la maschera di arroganza e sadismo si intravede una grandissima fragilità dovuta a dolorose perdite, e una bontà che spero possa emergere maggiormente nei libri preferiti. Oltre a loro due, ci sono alcuni personaggi secondari che mi incuriosiscono molto, tra cui il dolce schiavo Erasmus, e altri, di cui non rivelerò i nomi, che come mio solito avrei voluto prendere a sprangate sui denti. Insomma, l'autrice ha dato vita a un cast molto variegato e ben costruito.






E cos'altro significava essere un principe se non lottare per proteggere i più deboli?



Questo romanzo, essendo il primo di una trilogia, è molto introduttivo, e per lo più descrive lo stile di vita dei regni e la questione politica, dedicando spazio anche a temi come la libertà, l'amicizia e la lealtà, mentre la parte più d'azione arriva verso la fine. Anche il rapporto tra Damen e Laurent si sviluppa poco a poco, seguendo le dinamiche dello slowburn romance, il che è una cosa buona e giusta. Naturalmente, considerato il tipo di rapporto, nonché il fatto di appartenere a due regni da sempre nemici, in questo primo capitolo non ci sono scene né romantiche né passionali tra i due, tuttavia sono presenti descrizioni molto esplicite delle attività degli schiavi di piacere. Consiglio, a chi si approccia ai libri di MM per la prima volta, di leggerne altri prima di dedicarsi a questo: c'è una descrizione lunga ben tre pagine di una fellatio, vista nei minimi dettagli, che potrebbe spaventare i lettori alle prime armi.

In conclusione, posso dire che Il principe prigioniero è davvero un bell'esordio, e non vedo l'ora di leggere i due capitoli successivi.



Era facile amare un principe tutto dorato se non dovevi guardarlo strappare le ali alle farfalle.



VOTO: 4,5/5






 




lunedì 25 ottobre 2021

Mondocane

 

 

TITOLO: Mondocane

GENERE: Azione, drammatico

PAESE DI PRODUZIONE: Italia

CASA DI DISTRIBUZIONE: 01 Distribution

REGIA: Alessandro Celi

CAST: Alessandro Borghi,  Barbara Ronchi, Dennis Protopapa, Giuliano Soprano, Ludovica Nastri, Josafat Vagni, Francesco Simon

DURATA: 110 minuti


TRAMA

In un futuro non molto remoto, Taranto è diventata una città fantasma, cinta da filo spinato, in cui nessuno, nemmeno le forze dell'ordine, prova ad entrare. All'interno sono rimasti i più poveri, che vivono una lotta continua per la sopravvivenza.  La temibile gang denominata "Le formiche", capeggiata da Testacalda, si contende il territorio con un'altra gang. Pietro e Christian sono due giovani orfani che sognano di entrare a far parte della Gang di Testacalda. Pietro, che verrà denominato Mondocane per aver passato il test d'ammissione, impone la presenza di Christian al gruppo che incomincerà a prenderlo in giro dandogli come soprannome Pisciasotto. L'equilibrio che c'era tra i due amici si romperà, mettendo così a rischio tutto ciò a cui loro credono.


RECENSIONE

 Nella favela nata all'ombra dell'acciaieria, i figli dell'abbandono sopravvivono senza legge. Dimenticati nella città simbolo di un paese segnato dal degrado ambientale.

Lo scenario è una Taranto post apocalittica, divisa  in zone recintate dove nel degrado sociale e ambientale  dominano bande criminali come "Le Formiche", capeggiate da Testacalda,  che sopravvivono rubando e uccidendo. All'interno di queste gang ci sono ragazzini abbandonati (soprannominati randagi)  che agiscono agli ordini del capo. Tra loro Pietro e Christian cresciuti ai margini della società e che smaniano per entrare nella gang di Testacalda.

L'esordio cinematografico di Alessandro Celi, come nelle classiche trame del cinema neorealista, vede tra i protagonisti due  ragazzini che vivono in una città degradata che metaforicamente sembra raffigurare i danni dell'Ilva. Quello di Mondocane si potrebbe definire un neorealismo contemporaneo in versione punk.

Per molti versi, il film di Celi, appare come una specie di Gomorra in versione fantascientifica, per la denuncia sociale e ambientale presente nel film, dove viene rappresentata una totale assenza dello stato e delle istituzioni.

  

  

A noi non piace il destino. Perchè il destino è il contrario della libertà.

 Alessandro Celi, per il suo esordio alla regia, sceglie di creare uno scenario tipico di certi film hollywoodiani che fin da subito risulta molto convincente. Nonostante le molte ispirazioni, Mondocane è una pellicola che riesce ad avere una sua originalità soprattutto nella narrazione della storia.

 La pellicola diretta da Alessandro Celi potrebbe essere una sorta di spartiacque per il cinema italiano e aprire un nuovo filone di questo genere di film per via dello stravolgimento delle regole di narrazione che ha al suo interno. Mondocane, pur con tutti i limiti di un'opera prima,  è un film che merita certamente una visione.

Era l'unico modo per salvarti.

 

Voto: 4/5


 

 

 

sabato 23 ottobre 2021

The Promised Neverland (manga)

 

TITOLO: The Promised Neverland

TITOLO ORIGINALE: Yakusoku no Nebaarando

TITOLO IN KANJI: 約束のネバーランド

CATEGORIA: Shonen

GENERE: thriller psicologico, azione, sci-fi

ANNO

Giappone: 2016 - 2020
Italia: 2018 - 2021

STORIA: Kaiu Shirai

DISEGNI: Posuka Demizu 

PAESE: Giappone

CASA EDITRICE: Shueisha

DISPONIBILITA': J-POP

VOLUMI: 20 (completo)

PREZZO: 5,90 euro (per volume)

TRAMA

Le vogliono bene come a una mamma, ma non è un loro genitore. Vivono tutti insieme, ma non sono fratelli. Emma, Norman e Ray passano giorni felici in un piccolo orfanotrofio. Ma un giorno la loro vita viene improvvisamente stravolta.

Che destino li attende, ora che conoscono la verità?

RECENSIONE

Lei è amata come una mamma,
ma non è un genitore.
Loro vivono insieme,
ma non sono fratelli.
Questo è l'orfanotrofio "Grace Field House".
E io sono un'orfana.
O almeno, così credevo.

Dopo aver sperimentato la versione animata, questa volta c'immergiamo nelle pagine del manga originale. Conosciamo già la trama, però per poter apprezzare appieno un'opera bisogna sempre leggere anche il cartaceo. Se, almeno in parte, ci è piaciuto l'anime, il manga è senza dubbio un arricchimento. Molti puristi, fedeli al fumetto, come abbiamo precedentemente detto, hanno molto criticato la seconda stagione della serie televisiva, però questo non deve scoraggiarci dalla lettura.

E' una lettura fantastica, che dà molta soddisfazione. La storia del fumetto è molto più approfondita, se siete curiosi di conoscere maggiori dettagli e sviluppi. Inizialmente si può rimanere delusi dalla differenza del tratto dei disegni, che sembra diverso da quello dell'anime, ma andando avanti s'impara ad apprezzare lo stile di Posuka Demizu. Molte cose che nell'anime vengono riassunte o date per scontate, nel manga vengono trattare in maniera più estesa e, inoltre, i personaggi si spingono ben oltre, nelle loro avventure, ritrovandosi coinvolti con le alte sfere del mondo in cui vivono. Il cartone, purtroppo, ha semplificato molte cose. Anche le strategie che adottano i protagonisti per combattere i nemici diventano sempre più elaborate e il lettore segue le pagine sempre chiedendosi se i loro piani funzioneranno, come faranno, i nostri eroi, a trovare una via di fuga, se non ci saranno imprevisti e come verranno risolti. Una storia che tiene col fiato sul collo, dando ogni volta emozioni nuove, di fronte ad ostacoli sempre più grandi.

Quindi, se tra dieci minuti
non comparirà nessuno dei tuoi amici,
sarai tu sola a farmi divertire a sazietà,
Emma.

Interessanti anche i temi di cui tratta la storia, che si può definire una bella metafora di come spesso i giovani siano in conflitto con il mondo, di quanto spesso, quando si è giovani, soprattutto quando si comincia a diventare grandi e si prende coscienza di quella che è veramente la realtà, essa appare ingiusta, e così si cerca di andare contro corrente e di cambiare il mondo. Gli adulti, in questo manga, sono la metafora di quel che è il mondo dei grandi agli occhi dei giovani: un mondo crudele e senza speranza. Insomma, The Promised Neverland è una buona rappresentazione di quanto i giovani siano pieni di speranza e di grande desiderio di cambiare e rendere migliore il mondo, di rendere possibile l'impossibile, e di come gli adulti, a dispetto di ciò che da piccoli crediamo, alla fine ci vogliono bene, e, anche quando decidiamo di seguire la nostra strada, tuttavia i grandi ci augurano che alla fine della corsa ci attenda la felicità. Di quest'ultimo aspetto il personaggio più rappresentativo è la mamma Isabella, che nonostante abbia condannato molti dei suoi bambini ad un triste destino, tuttavia, seguendo una sua filosofia, li ha sempre amati.

Sia i ricordi passati,
sia le interazioni che avrai da qui in poi...
Io mi prenderò tutto.
Tu non rivedrai più la tua famiglia.

Voto: 5/5





venerdì 22 ottobre 2021

"Carabosse", di Annalisa Mantovani Sassi

 


TITOLO: Carabosse

AUTORE: Annalisa Mantovani Sassi

CASA EDITRICE: Triskell Edizioni

GENERE: Thriller Noir contemporaneo con romance MM ed elementi paranormali

PAGINE: 264

DATA DI PUBBLICAZIONE: 13 luglio 2021

PREZZO EBOOK: € 4,99

PREZZO CARTACEO: € 12,00



TRAMA



Eleuthère Roux, Lelou per gli amici, ballerino ventenne e promessa della danza del Ballet dell'Opéra di Parigi, fin da bambino custodisce gelosamente un segreto del quale sono a conoscenza solo la sua anziana nonna e la sua migliore amica: vede i fantasmi. Ed è proprio il fantasma di una giovane ballerina che lo guida, inavvertitamente, all'incontro della sua vita e alla caccia ad un assassino che sta mietendo vittime nella bella Parigi, inscenando frammenti di favole maledette e ammantate di un mistero fatto di sangue e dolore. Nicholas Greville, futuro Conte di Warwick, trentottenne avvocato e giurista londinese con un curriculum più che immacolato, ama la musica più della sua stessa vita, ed è ossessionato dalla morte della sorella gemella morta più di vent'anni prima, in circostanze misteriose. Il suo incontro con Lelou sembra voluto dal destino, proprio come in una di quelle fiabe che la madre gli raccontava da piccolo, un destino segnato dal dolore che obbligherà entrambi a scavare tra gli spettri del comune passato oscuro.



RECENSIONE



Si comincia nel buio. Tutto inizia e finisce sempre nel buio. Nasciamo a occhi chiusi e solo dopo, una volta aperti, vediamo la prima luce. Moriamo e quella stessa luce si spegne per sempre, lasciando la maggior parte di noi in un vasto mare di tenebra. Anche la danza inizia e termina nel buio e nel silenzio, quando i fari del palcoscenico sono ancora spenti e nessuno ha ancora intonato la prima nota... ma "il mezzo", la vera vita della danza, è la musica.


Non sapevo proprio nulla di Annalisa Mantovani Sassi, ma sono bastati la danza, i fantasmi, la musica e una storia d'amore a convincermi a leggere questo romanzo, il primo che l'autrice firma con il proprio nome di battesimo (prima infatti utilizzava lo pseudonimo Lisa A. Ocean). La storia si apre nel novembre del 2018 a Parigi, dove vive il bel Lelou, un talentuoso ballerino ventenne dotato della straordinaria capacità di vedere i fantasmi, come quello di una giovane ballerina vestita da Fata Lillà. Il giorno del suo esame per diventare sujet, per il quale ha scelto di interpretare Carabosse, l'antagonista de La bella addormentata, conosce il figlio della sua insegnante, Nicholas, un avvocato e futuro conte trentottenne  che suona il piano con maestria ed è rimasto profondamente scosso da una tragedia avvenuta ventiquattro anni prima che gli ha portato via l'adorata sorella gemella e lo ha costretto a mettersi una protesi alla gamba. Tra i due scatta subito la scintilla, ma il giorno dopo uno dei membri della commissione d'esame viene trovato morto, in una macabra rappresentazione della fiaba di Perrault. E nel giro di pochi giorni, altri omicidi dalle stesse macabre circostanze sconvolgono ancor di più la quiete.  Ben presto, Lelou si rende conto del filo invisibile che lega la fantasmina alla serie di delitti, e insieme all'uomo che ha cominciato ad amare cerca di capire chi è il misterioso criminale. Nel frattempo, i due dovranno fare i conti con i propri demoni interiori.

Sono felice di affermare che Carabosse è un romanzo davvero bello e intrigante, una storia da brividi d'amore e di paura. Con uno stile raffinato, l'autrice ha saputo intrecciare molto bene gli elementi noir e thriller con quelli più romantici e paranormali, offrendo allo stesso tempo un interessante spaccato sul mondo della danza attraverso spiegazioni semplici ed efficaci. Ad ogni modo ritengo che il maggior punto di forza risieda nei personaggi, a cui mi sono affezionata fin dal primo momento. Ho ammirato il coraggio e la forza di Lelou, che è ruscito a imparare a convivere col buio con le sue sole forze, traendo forza dal proprio passato per essere d'aiuto ad altre persone, e ho amato la dolcezza e le insicurezze di Nicholas, che insieme a lui riesce a ritrovare la fiducia. Sono due uomini che hanno sofferto tanto, accomunati da un'infanzia difficile fatta di padri che sarebbe fin troppo riduttivo definire semplicemente orchi e dalla perdita delle persone a loro care. Il loro amore, che nella vicenda non è preponderante, nasce come un colpo di fulmine (e ci sta, considerando che si tratta di una fiaba cupa contemporanea), è di una dolcezza disarmante e grida salvezza da tutti i pori.






Carabosse non era solo alterigia e grottesca grazia. Era forza, resilienza, dignità davanti al rifiuto, coscienza della propria importanza di creatura immortale di fronte al disprezzo, consapevolezza del poter superare qualsiasi ostacolo con il proprio potere.



Il libro attinge a piene mani dalle fiabe di Perrault, rievocandone le atmosfere più cupe e macabre senza alcuna edulcorazione. Ma i lupi, gli orchi e tutti i peggiori cattivi dell'immaginario collettivo quasi impallidiscono in confronto a quelli di questa storia, perché sono reali e per questo ancora più spaventosi: i pedofili. Per questo motivo Carabosse è una lettura fortemente destabilizzante, tant'è che più volte mi sono dovuta interrompere per la crudezza e l'orrore di certe sequenze, che mi hanno fatto sentire arrabbiata, affranta e impotente. Ma non lasciatevi scoraggiare: questo libro merita davvero di essere letto, e credo che la forza di Lelou e Nicholas possa essere d'aiuto e ispirazione per tante altre persone.  Faccio i miei più sinceri complimenti ad Annalisa Mantovani Sassi, e spero di poter leggere al più presto altre sue opere.



Una volta affrontato, anche se lontano, il buio ti cambia per sempre, non puoi dimenticarlo. Resta parte di te, stravolge la tua visione delle cose, la tua essenza, e resta al limite del bosco, arroccato nel suo castello a guardarti, in attesa del tuo ritorno.



VOTO: 4,5/5











domenica 17 ottobre 2021

"Il Circo della Notte", di Erin Morgenstern

 


TITOLO: Il Circo della Notte

TITOLO ORIGINALE: The Night Circus

AUTORE: Erin Morgenstern

CASA EDITRICE: Fazi Editore

GENERE: Fantasy storico con romance FM

PAGINE: 520

DATA DI USCITA: 15 luglio 2021

PREZZO EBOOK: € 9,99

PREZZO CARTACEO: € 15,00



TRAMA



Il circo apre al crepuscolo e chiude all'aurora. Inaugurato nella Londra vittoriana di fine Ottocento, gira per tutto il mondo , con un seguito di sognatori conquistati per sempre dalle sue meraviglie. Ogni notte, nei tendoni a strisce bianche e nere vengono messi in scena spettacoli sofisticati e numeri incredibili, tanto da sembrare magici. In realtà, dietro le quinte del circo è in corso un duello di veri incantesimi, di cui solo pochi sono a conoscenza. Celia e Marco sono due giovani maghi addestrati fin dall'infanzia a combattere l'uno contro l'altra dai rispettivi mentori, due misteriosi esperti dell'occulto, rivali fin dalla notte dei tempi. Mentre l'illusionista Celia incanta tutte le notti il pubblico nei suoi tendoni, il discreto Marco, ingaggiato come assistente dal proprietario del circo, controbatte creando attrazioni sempre più elaborate e potenti. Nessuno ha messo in conto, però, l'am:ore che quasi inevitabilmente sboccia tra i due; un sentimento così profondo e prodigioso che scatena pericolose scintille a ogni sguardo rubato e che travolge un'intera sala non appena le loro dita si sfiorano. Ma la sfida tra Celia e Marco non può durare in eterno e solo uno di loro ne dovrà essere il vincitore. Gli anni passano, il circo diventa sempre più celebre ma il destino di tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questo meraviglioso luogo è in bilico, proprio come gli acrobati che volteggiano ogni notte nei tendoni.



RECENSIONE



Il circo arriva inaspettato. Nessun annuncio lo precede, niente volantini né affissioni o cartelloni, nessuna menzione sui giornali. Spunta così, semplicemente, dove ieri non c'era.


Nella mia prima recensione su questo blog vi ho parlato dell'amore totale e incondizionato che provo per Il mare senza stelle, ed è per me un onore e un grandissimo piacere, dopo più di un anno, ritornare all'origini con il romanzo d'esordio di questa fantastica autrice, riproposto in una nuova edizione da Fazi Editori. Siamo a Londra verso la fine del diciannovesimo secolo, dove Prospero e Alexander, due maghi rivali da tempo immemore, decidono di lanciarsi in una nuova sfida, un duello di maggia. Ognuno di loro ingaggia un paladino: il primo opta per la sua giovane figlia Celia, mentre il secondo sceglie l'orfano Marco, riuscendo a farlo assumere come assistente da Lefèvre, un uomo eccentrico che vuole dar vita a un circo pieno di straordinarie meraviglie, il Circo della Notte, destinato a diventare il teatro della gara. Col passare degli anni, il Circo diventa sempre più famoso, conquistando il cuore di tanti fan appassionati, e Celia e Marco, contro le aspettative dei mentori, finiscono per innamorarsi. Ma stare insieme sembra un sogno impossibile, perché la loro è molto più di una semplice gara di abilità, ed è proprio da essa che dipende il destino del circo.

Ci sono luoghi a cui, pur essendo immaginari, senti di voler appartenere, e Il Circo della Notte ha saputo prendermi dolcemente per mano e portarmi in uno di quelli. Con il suo stile raffinato e onirico, Erin Morgenstern ha intessuto una storia favolosa, un puzzle perfetto nei minimi dettagli in cui nulla è lasciato al caso e tante splendide sottotrame si intrecciano tra loro perfettamente, con frequenti rimandi ai miti e alle leggende di Merlino. Il cast dei personaggi è davvero affascinante, a partire dai protagonisti, Celia e Marco, due ragazzi che sono stati coinvolti senza volerlo in qualcosa di molto più grande di loro e hanno trovato conforto in un amore tanto grande e bello quanto proibito. Tuttavia, pur avendoli tanto apprezzati, ritengo che la vera star del romanzo sia il giovane Bailey, un sognatore dolce ed emarginato in cui è molto facile immedesimarsi. Le parti che lo riguardano sono senza dubbio le più belle, perchè attraverso di lui si ottiene il miglior sguardo possibile sul circo e su tutte le meraviglie che contiene. Molto belli anche i momenti in cui è lo stesso lettore a diventare il protagonista della vicenda, mentre esplora gli infiniti tendoni, ammira le fragili evoluzioni degli acrobati e si rende conto che in quelle sale si sente davvero vivo e felice, e non capisce più dove stanno il sogno e la realtà.






-Anni fa ho affidato a quest'albero un desiderio.

-Cosa avete desiderato?

-Ho desiderato lei.



Non aspettatevi di leggere un libro con una trama perfettamente lineare. Ci sono frequenti salti avanti e indietro nel tempo, e come ho già detto ci sono tante storie che s'intrecciano tra loro. Mi rendo quindi conto che non è una lettura adatta a tutti, ma se avete il cuore sognatore, vi sentite fuori posto e desiderate vivere in un mondo pieno d'incanto e meraviglia, tra magie e amori impossibili, allora non abbiate paura. Nonostante Il mare senza stelle sia insuperabile (il che è normale, essendo stato scritto molti anni dopo) e abbia un finale più positivo rispetto a questo, che è dolceamaro, ritengo che Il Circo della Notte sia davvero favoloso, un inno ai sognatori di tutte le età. Perciò, sulle note di This is the greatest show, non mi resta che augurarvi buoni sogni.



C'è bisogno di qualcuno che le racconti, queste storie. Dove le battaglie sono combattute, vinte e perdute, dove i pirati trovano i loro tesori e i draghi divorano i nemici a colazione con una bella tazza di Lapsang Souchong: qualcuno deve raccontare i loro frammenti sovrapposti di narrazione. C'è della magia in questo.



VOTO: 5/5











lunedì 11 ottobre 2021

"Steve Jobs" di Walter Isaacson

 

TITOLO: Steve Jobs

TITOLO ORIGINALE: Steve Jobs

AUTORE: Walter Isaacson

CASA EDITRICE: Mondadori

GENERE : Saggio

PAGINE: 611

DATA DI PUBBLICAZIONE: 24 ottobre 2011

PREZZO EBOOK: 7,99 €

PREZZO CARTACEO: 19,00  €

 

TRAMA

Walter Isaacson, con una biografia autorizzata, racconta per intero la storia del più grande genio della nostra epoca, attraverso delle interviste personali nelle quali  Steve Jobs si racconta senza autocensure.


RECENSIONE

Siate affamati. Siate folli.

Il genio icona fondatore della Apple viene raccontato nella biografia autorizzata dove lo stesso Steve Jobs  parla della storia della sua vita in  interviste private rilasciate a Walter Isaacson in un arco di tempo che va dal 2004 al 2011, anno della sua morte, realizzando così un ritratto unico della personalità più influente nella nostra epoca.

Steve Jobs è un libro che può piacere sia ai detrattori che agli ammiratori di Jobs. La biografia di Walter Isaacson si presta ad avere diverse chiavi lettura: riesce a raccontare sia i lati del genio di Steve Jobs e sia i lati più complessi e duri della personalità che possedeva. 

Steve Jobs racconta la vita di Jobs partendo dalla sua complicata infanzia, passando per la fondazione della Apple con Steve Wozniak e tutte le controversie che ha avuto negli anni 80': il ritorno alla Apple dopo la famosa cacciata e l'acquisizione della Pixar e la rivalità con Bill Gates, fino ad arrivare al ritorno in Apple e al lancio dell'Ipod e dell'Iphone.


 

La creatività nasce quando la duplice passione per il mondo umanistico e il mondo scientifico si combina in una forte personalità.

Walter Isaacson riesce a darci un ritratto onesto di Jobs evitando i cliché dell'osannazione e non mostrandolo  come una persona necessariamente positiva, anzi. Sono molti i capitoli del libro dove viene narrato il modo spietato e durissimo che Jobs utilizzava con i suoi dipendenti e i suoi colleghi. La raffigurazione che Isaacson fa di Jobs è precisa e scrupolosa nei minimi dettagli, avvalendosi anche di interviste a colleghi e collaboratori di Jobs, che fanno da cornice a ciò che Isaacson racconta, ma che a volte  sviano il racconto e non sono interessanti come le dichiarazioni di Jobs stesso.

Dalla biografia è stato tratto il film Steve Jobs diretto da Danny Boyle e interpretato da Michael Fassbender e Kate Winslet. Il libro di Walter Isaacson riesce ad appassionare il lettore fin dalla prima riga e si fa leggere velocemente senza mai far  venire meno l'interesse che sa suscitare.  

Il computer è la bicicletta della nostra mente.


4,5/5

 

 

giovedì 7 ottobre 2021

"Spin the dawn", di Elizabeth Lim

 


TITOLO: Spin the dawn

TITOLO ORIGINALE: Spin the dawn

SAGA: Il sangue delle stelle #1

AUTORE: Elizabeth Lim

CASA EDITRICE: Oscar Mondadori Vault, collana Oscar Fantastica

GENERE: Fantasy fiabesco young adult con romance FM

PAGINE: 394

DATA DI PUBBLICAZIONE: 31 agosto 2021

PREZZO EBOOK: € 9,99

PREZZO CARTACEO: € 20,00



TRAMA



Maia Tamarin lavora come cucitrice nella bottega del padre, un tempo rinomato sarto. Ciò che desidera è diventare la migliore sarta del paese, ma sa che come donna il massimo cui può ambire è un buon matrimonio. Quando un messaggero reale convoca a corte il padre, gravemente malato, Maia finge di essere suo figlio e si reca al Palazzo d'Estate al suo posto. Sa che perderebbe la vita se venisse scoperta, ma correrà il rischio per salvare la famiglia dalla rovina e diventare sarta imperiale. C'è però un problema: Maia è solo una dei dodici che aspirano all'incarico. E nulla avrebbe mai potuto prepararla alla sfida che la attende: cucire tre abiti magici per la promessa sposa dell'imperatore, uno intessuto con la risata del sole, uno ricamato con le lacrime della luna e uno dipinto con il sangue delle stelle. In compagnia di Edan, il misterioso stregone di corte, i cui occhi penetranti sembrano vedere oltre il suo travestimento, Maia intraprenderà un viaggio che la porterà fino agli estremi confini del regno, alla ricerca del sole, della luna e delle stelle. Ma troverà qualcosa che non avrebbe potuto mai immaginare…



RECENSIONE



Chiedetemi di tessere il più fine dei filati e saprò farlo più in fretta di qualunque uomo... anche a occhi chiusi. Ma chiedetemi di dire una bugia e inizierò a incespicare sulle parole e a balbettare per inventarmene una.



Avevo puntato questo storia già diverso tempo fa, quando ho cominciato ad appassionarmi alla saga delle Twisted Takes, quindi figuratevi la mia gioia quando la dilogia dalle tinte orientali nata dall'autrice di Riflessi è arrivata in Italia. La vicenda ha inizio nell'immaginaria terra di A'Landi, dove la giovane Maia Tamarin lavora come cucitrice. La madre è morta quand'era piccola, i due fratelli maggiori sono morti in guerra, il terzo è tornato a casa gravemente ferito, e così si è rassegnata a non veder mai realizzato il sogno di diventare la più brava sarta del mondo. Poi un giorno il padre, ormai anziano e di salute cagionevole, viene convocato dall'imperatore in persona per partecipare alla competizione per diventare il nuovo sarto imperiale, insieme ad altri undici candidati. La ragazza decide di prendere il suo posto e così si reca a palazzo facendosi passare per suo fratello Keton. Ma quando, dopo aver sbaragliato la concorrenza, la sua vera identità viene scoperta, le viene offerta una seconda occasione: cucire, entro l'autunno, tre abiti nuziali per la futura moglie dell'imperatore. Per farlo dovrà compiere un viaggio difficilissimo tra mille insidie, banditi e creature demoniache, ma fortunatamente non è sola: potrà contare sull'aiuto di un paio di forbici magiche e di Edan, il lord stregone, un ragazzo misterioso del  quale, nonostante l'ostilità iniziale, si sta innamorando perdutamente.

Spin the dawn è un romanzo avvincente, romantico e avventuroso, una fiaba ricca di fascino che nelle atmosfere richiama  Mulan, Aladdin e in piccola parte Dognipelo e La bella e la bestia. Maia è una bella protagonista, ho amato il suo coraggio e la sua capacità di prendersi cura del prossimo, così come ho amato Edan, che dietro una maschera pungente e sarcastica nasconde un cuore buono, generoso e appassionato. Il legame che li unisce, che segue le dinamiche dell'enemies to lovers per poi trasformarsi in amore proibito, è molto dolce e mi ha fatto tifare per loro fin dalle prime pagine, nonostante tutte le difficoltà che si trovano ad affrontare.

Altri punti di forza sono senza dubbio le atmosfere e le ambientazioni, che vengono menzionate solo con i dettagli più interessanti per lasciare il resto all'immaginazione del lettore, ma soprattutto la maestria con cui l'autrice è riuscita a creare un mosaico di rimandi alle tradizioni e alle leggende orientali, dando molto spazio alle divinità e alle creature malvagie.





Alcuni viaggi hanno un una fine, ma non questo. Questo viaggio ti cambierà. In maniera irrevocabile.


Divisa in due parti distinte, una dedicata alla gara e l'altra al viaggio periglioso, la narrazione scorre piacevolmente tra misteri, batticuore, tensione e un colpo di scena finale che tiene col fiato sospeso. Molte cose naturalmente sono lasciate in sospeso, essendo questo un primo capitolo. Inoltre l'antagonista non ha ancora avuto modo di mostrare tutto il suo potenziale, e non si capisce ancora per quale fazione patteggino alcuni dei personaggi. Quindi non resta che leggere Unravel the dusk per sapere come andrà finire.

In conclusione, posso dire che Spin the dawn è il romanzo perfetto per chi ama le fiabe, le grandi avventure, le storie di magia e gli amori capaci di sfidare il destino, e per chi ha grande sogni e vuole scrivere da solo la propria storia.



Il sole e la luna si vedono soltanto una volta nell'arco di tutto l'anno. Anche se fosse soltanto per un'ora o un giorno... preferisco stare con te per quel tempo, piuttosto che non starci affatto.



VOTO: 4,5/5
















domenica 3 ottobre 2021

"I sette mariti di Evelyn Hugo", di Taylor Jenkins Reid

 



TITOLO: I sette mariti di Evelyn Hugo

TITOLO ORIGINALE: The seven husbands of Evelyn Hugo

AUTORE: Taylor Jenkins Reid

CASA EDITRICE: Oscar Mondadori Vault, collana Oscar Fabula

GENERE: Narrativa LGBT+ storico-contemporanea

PAGINE: 420

DATA DI PUBBLICAZIONE: 7 settembre 2021

PREZZO EBOOK: € 9,99

PREZZO CARTACEO: € 20,00



TRAMA



Dopo anni vissuti lontano dai riflettori, la ex " divina di Hollywood " Evelyn Hugo, autentica icona della storia del cinema, è finalmente pronta a svelare la sua verità. E anche quella dei suoi sette mariti, naturalmente. Per farlo, sceglie Monique Grant, una reporter semisconosciuta. La più stupefatta è proprio Monique: perché proprio lei? E perché proprio adesso? Si dà il caso che per la giornalista non sia proprio un gran momento: dopo pochi mesi dalle nozze il marito l'ha lasciata, e a trentacinque anni la sua vita professionale sembra già arrivata a un punto morto. L'incarico di scrivere la biografia di Evelyn Hugo potrebbe essere l'occasione che aspettava per dare una svolta alla sua carriera. E così, nello splendido appartamento di Manhattan dell'attrice, Monique ascolta affascinata le parole di Evelyn: dagli esordi nella Los Angeles degli anni Cinquanta fino alla decisione di ritirarsi dalle scene trent'anni dopo, passando per i numerosi matrimoni, l'attrice rivela una storia di feroce ambizione, amicizia inattesa, e un grande amore proibito. Monique si sente sempre più vicina alla leggendaria star: a mano a mano che il racconto di Evelyn si avvicina alla conclusione, appare chiaro che le loro vite sono legate in modo drammatico e ineludibile.



RECENSIONE



Chi è stato il vero amore della sua vita? È quella la madre di tutte le domande. L'esca del libro. Sette mariti. Quale ha amato di più? Qual è stato il suo grande amore?



Dopo un iter travagliatissimo dovuto alla pandemia, finalmente anche in Italia è arrivato l'acclamato bestseller del New York Times come secondo volume della collana Oscar Fabula, destinato a diventare una miniserie prodotta da Touchstone Television Studios. La storia comincia nel 2017 a Manhattan, dove la trentacinquenne di etnia mista Monique Grant, giornalista di Vivant, sta attraversando un periodo difficile: suo marito l'ha lasciata senza preavviso, il sogno di diventare scrittrice si è arenato da tempo, e l'autostima è ridotta ai minimi storici. Tutto cambia quando riceve un incarico inaspettato: Evelyn Hugo, la leggendaria ex diva di Hollywood cubana, ormai settantanovenne, ha deciso di rilasciare un'intervista esclusiva, e vuole che sia proprio lei a occuparsene. Piena di stupore, Monique si reca nel suo attico, dove riceve una sorpresa ancora più grande: l'intervista non è che un mero pretesto. Quello che l'attrice vuole veramente è scrivere insieme a lei la storia della propria vita, dagli esordi fino alla fine della carriera, parlando dei sette mariti e svelando una volta per tutte chi è stato il suo unico vero amore. E Monique, dopo un'iniziale titubanza, accetta, decisa più che mai a dare una svolta alla propria carriera e a scoprire come mai Evelyn Hugo ha scelto proprio lei. 

I sette mariti di Evelyn Hugo è un romanzo toccante che offre un interessante spaccato del mondo del cinema, un mondo scintillante fatto di mille luci e altrettante ombre. Ognuno dei personaggi è caratterizzato molto bene, che sia di vitale importanza o una semplice comparsa. La stessa Evelyn Hugo è davvero particolare: non è  una figura del tutto positiva, anzi, spesso si dimostra egocentrica e un po' egoista, ma attraverso i suoi occhi i lettori possono scoprire cosa significava essere una donna bisessuale e latina nella Holywood del passato, come ci si sente a dover fare i conti con la propria bellezza e quanto può costare la fama. Scoprire la storia della sua vita passo dopo passo è stato interessante, e molte volte, pur sapendo di aver di fronte un'attrice fittizia, sono stata tentata di andare a cercare i suoi film, specialmente quelli che le hanno valso la nomination agli Oscar. Degli altri personaggi ho amato soprattutto Harry, il produttore di Evelyn, e il grande amore della sua vita, di cui voglio tenere segreta l'identità per non rovinare la sorpresa. Vi basti sapere che la loro storia d'amore è tanto bella quanto struggente, fatta di tiri e molla continui, di lunghe attese e di ritorni, e che anche se non ho pianto, ci sono andata molto vicina, specialmente verso la fine.






Rinuncerei a tutto, lo sai. A tutto quanto. Ai soldi, al lavoro e alla celebrità. Rinuncerei a tutto per stare con te, per vivere una vita normale.



È bene sottolineare che questo non è un libro allegro stile Kumbaya, Evviva la gente in cui tutti vivono felici e contenti. E non è una storia da grandi colpi di scena (anche se ovviamente qualcuno ce n'è), ma credo che la sua bellezza derivi proprio dalla sua semplicità, e soprattutto dai temi che tratta con grande delicatezza e maestria. C'è la tematica LGBT+, ci sono le violenze domestiche, le malattie, la depressione, il diritto di morire. E come ho già detto c'è il cinema, che non è tutto rose e fiori come vorrebbero farci credere. L'autrice ci mostra infatti un mondo in cui l'apparenza è più importante della verità, in cui bisogna scendere a compromessi e nascondere la parte migliore di sé, la propria natura e le proprie radici, un mondo in cui regna l'ipocrisia di chi bacchetta le attrici che girano scene sensuali per poi guardare i loro film di nascosto, in cui tutti conoscono il personaggio ma non la persona, e in cui certi giornalisti, pur di fare scalpore, scrivono articoli fuorvianti che si discostano totalmente dalla realtà. Fortunatamente, però, la nostra Monique Grant non appartiene a quest'ultima categoria, e riesce a suscitare molta empatia.

In conclusione, se amate il fascino di Holllywood e le storie d'amore tormentate, se avete  bisogno di ritrovare la vostra autostima e non avete paura di versare qualche lacrimuccia, allora I sette mariti di Evelyn Hugo è proprio la lettura che fa per voi. Per quanto mi riguarda, spero che altri libri di questa bravissima autrice arrivino in Italia, e che la serie tv riesca ad essere all'altezza del romanzo.



Ricorda loro che Evelyn Hugo non è mai esistita. Era un personaggio che ho costruito per loro. Perché mi amassero. Scrivi che sono stata confusa, per molto tempo, sul senso dell'amore. Ma che ora lo capisco, e non ho più bisogno che loro mi amino.



VOTO: 5/5











"Qualcosa di favoloso", di Alexis Hall

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