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venerdì 28 giugno 2024

"Inside Out 2"

 


TITOLO: Inside Out 2

TITOLO ORIGINALE: Inside Out 2

GENERE: Film d'animazione fantastico per famiglie

ANNO: 2024

REGIA: Kelsey Mann

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America

DURATA: 96 minuti

DISTRIBUZIONE: The Walt Disney Company Italia



TRAMA



Nella mente di Riley, da poco entrata nell'adolescenza, il Quartiere Generale viene messo a soqquadro da un evento completamente inaspettato: l'arrivo di nuove emozioni. Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto non sanno come interpretare la presenza di Ansia e i suoi amici.



RECENSIONE



-Io sono Ansia, una delle nuove emozioni di Riley, e noi siamo super gasate di essere qui. Dove metto le mie cose?

-Ah ah ah, che vuol dire "noi"?



Sono passati quasi nove anni da quando è uscito nelle sale Inside Out, vincitore dell'Oscar come Miglior Film d'Animazione nonché uno dei migliori film Pixar di tutti i tempi insieme a Coco e Toy Story 3. Nel sequel, da me atteso con tantissima trepidazione, Riley, ormai adolescente, si prepara a cominciare il primo anno di liceo, e dopo aver vinto una partita importante viene invitata insieme alle amiche a partecipare per un week-end a un camp di hockey, dove spera di riuscire a qualificarsi nella squadra dei suoi sogni. Le emozioni come sempre si prendono cura di lei, anche grazie a una nuova sessione: il Senso di Sé, sede dei ricordi e dei sentimenti che costituiscono la personalità fondamentale della ragazza, dal quale è esclusa ogni forma di negatività, che viene invece spedita nel retro della mente tramite un meccanismo creato da Gioia. La notte prima del camp scatta l'allarme pubertà, e al risveglio Riley comincia a reagire in modo eccessivo a qualsiasi input emotivo. Come se non bastasse al Quartiere Generale arrivano nuove emozioni che rispondono al nome di Ansia, Invidia, Ennui e Imbarazzo. All'inizio i rapporti sono piuttosto amichevoli, ma un diverbio tra Gioia e Ansia per i loro diversi approcci spinge quest'ultima a gettare via il Senso di Sé e a catturare le vecchie emozioni, facendole rinchiudere in un caveau. Gioia e le altre dovranno tentare anche l'impossibile per recuperare il Senso di Sé e ritornare al Quartiere Generale.

Quando si parla di grandi film è chiaro che le aspettative per gli eventuali sequel, seppur con un po' di timore in sottofondo, siano piuttosto alte, e sono felice di potervi dire che quelle per Inside Out 2 sono state appagate e superate, perché la Pixar ha dato vita a un altro piccolo grande capolavoro che nulla ha da invidiare al suo predecessore. Con il supporto di un team di psicologi esperti è nata un'altra storia emozionante sotto tutti i punti di vista, che ci permette di entrare ancora una volta direttamente nella nostra mente e in quella di Riley, che è cresciuta e inizia ad affrontare uno dei momenti più delicati della vita di ognuno di noi. Uno degli aspetti più belli di questo film è il fatto che, insieme alla loro ragazza, sono cresciute anche le vecchie emozioni: presentano molte più sfaccettature rispetto al primo capitolo, sono più affiatate che mai, e quando finiscono in balìa delle difficoltà riescono a tirare fuori capacità e talenti che sanno sorprendere. Anche le nuove emozioni sono state caratterizzate molto bene, non solo a livello di struttura del personaggio, ma anche di doppiaggio, sia per quanto riguarda i professionisti (dei quali una menzione speciale merita la leggendaria Melina Martello, tornata nel ruolo di Tristezza) sia per quanto riguarda i talent, tra i quali spicca la bravissima attrice Pilar Fogliati, che dopo la prima esperienza come doppiatrice in IF. Gli amici immaginari ha dato la voce ad Ansia, protagonista del film insieme a Gioia. Due emozioni pronte a tutto pur di proteggere Riley, seppur con approcci diversi e risultati spesso disastrosi.





Non so come fermare Ansia. Forse è questo quello che succede quando si cresce: si affievolisce la gioia.



Credo che questo film possa entrare a buon diritto nell'elenco dei migliori Pixar degli ultimi anni. Tra i momenti di ilarità e scene che colpiscono al cuore con la forza di mille pugnalate (vi avverto: preparate i fazzoletti), spicca la cura con cui è stato trattato l'argomento ansia. Viene infatti mostrato il momento in cui prende il controllo sulle persone imbottigliando ogni altra emozione, il momento in cui proietta nella mente i possibili scenari futuri (naturalmente catastrofici), e anche un vero attacco d'ansia, con tutto ciò che comporta (ammetto che in questa parte in particolare mi sono venuti i lacrimoni, quindi ribadisco: preparatevi). È un film che sa prenderci tra le braccia e stringerci forte, ricordandoci che tutte le emozioni sono importanti, che non abbiamo bisogno di cambiare per piacere alle altre persone, e soprattutto che le persone non sono mai bianche o nere: sono le nostre sfaccettature, quelle positive e quelle negative, a renderci ciò che ci siamo, e chi ci sta accanto ama tutto il pacchetto.

Inside Out 2 è un film fantastico ed emozionante che scalda il cuore e merita di essere visto al cinema (a proposito: rimanete fino alla fine dei titoli di coda perché c'è ancora una scena), e credo sia già un ottimo contendente per gli Oscar. Non resta che aspettare la serie animata spin-off dedicata alla dimensione onirica, e un molto papabile terzo capitolo (magari con Riley che si scopre innamorata di Valentina "Val" Ortiz, capitano della squadra di hockey. Sono carinissime insieme.)



Ogni emozione è importante per Riley



VOTO: 5/5









lunedì 24 giugno 2024

The Bikeriders

 

TITOLO: The Bikeriders

TITOLO ORIGINALE: The Bikeriders

GENERE: Drammatico, poliziesco

ANNO DI PRODUZIONE: 2023

PAESE DI PRODUZIONE: USA

CASA DI DISTRIBUZIONE: Universal Pictures

REGIA: Jeff Nichols

CAST: Jodie Comer, Austin Butler, Tom Hardy, Michael Shannon, Mike Faist, Norman Reedus, Boyd Holbrook, Beau Knapp, Emory Cohen, Damon Herriman, Karl Glusman, Toby Wallace, Paul Sparks Paul Dillon.

DURATA 116 minuti 


TRAMA

La storia di un club di motociclisti fuorilegge di Chicago, gli Outlaws MC nel film ribattezzati  i Vandals, e delle tormentate vite dei suoi membri. Nell'arco di dieci anni il club, da ritrovo di outsider appassionati di moto, si trasforma in una gang criminale pericolosa. 


RECENSIONE

Era un'epoca d'oro per i motociclisti. Non mi ero mai sentita così fuori posto. E' lì che l'ho visto per la prima volta. Mi ha lasciato senza fiato.
Cinque settimane dopo l'ho sposato.

A otto anni di distanza dall'uscita di Loving, Jeff Nichols torna dietro la macchina da presa con un film diametralmente diverso ma ugualmente interessante e con un cast veramente degno di nota.
Questa volta Nichols decide di raccontare il curioso mondo dei motoclisti ispirandosi al fotolibro del fotografo Danny Lyon, che racconta le vicende del club Outlaws MC. Il film appare come un ritratto ben delineato dell'America anni 60 e Nichols utilizza una struttura relativamente semplice decidendo di sfruttare al meglio i talenti di attori come Austin Butler, Tom Hardy e Jodie Comer.



 Credevo di poterlo cambiare sai, non che lo volessi diverso. Cioè, è un selvaggio.


La sceneggiatura di Nichols  appare però un pò carente nella caratterizzazione dei personaggi e certi elementi essenziali vengono lasciati in sospeso. Resta però comunque una pellicola che non vuole mettere al proprio centro la trama ma intende usare la fotografia come elemento di narrazione e ci riesce con la bella fotografia di Adam Stone, che sembra molto rifarsi a quella di Easy Rider, film che è praticamente impossibile non citare in un'opera su dei motociclisti.

Le aspettative su The Bikeriders non erano elevate  ma è invece un film che si lascia tranquillamente vedere e che soprattutto si denota per una semplicità accattivante.

Benny, ho bisogno di te.


Voto: 3,5/5


martedì 18 giugno 2024

"The Extraordinaries", di TJ Klune

 


TITOLO: The Extraordinaries

TITOLO ORIGINALE: The Extraordinaries

SAGA: The Extraordinaries #1

AUTORE: TJ Klune

CASA EDITRICE: Oscar Mondadori Vault, collana Oscar Fabula

GENERE: Romanzo di fantascienza young adult con romance MM

PAGINE: 416

DATA DI PUBBLICAZIONE: 2 aprile 2024

PREZZO EBOOK: € 10,99

PREZZO AUDIOLIBRO: € 14,95 (gratis con il periodo di prova gratuita su Audible)

PREZZO CARTACEO: € 20,00



TRAMA



Nick Bell non ha niente di straordinario. Ma essere il più popolare autore di fanfiction nella comunità di appassionati degli Straordinari è già qualcosa. Mentre eroi mascherati dotati di superpoteri danno prova di grande coraggio tra i cieli e nei bassifondi della città, Nick si accontenta di inventare storie sulle loro imprese eroiche e romantiche, che poi pubblica devotamente sul web invece di finire i compiti. Questo, almeno, fino a quando non incontra il più forte tra i suoi idoli, Shadow Star: scrivere di supereroi non gli basta più, ora vuole essere uno di loro. Decide quindi di diventare anche lui qualcosa di più. Qualcosa di straordinario.



RECENSIONE



-Mi servono delle origini. Perché diventerò uno Straordinario.

-Nicky, no.

-Nicky, sì!



Io amo i romanzi di TJ Klune e i supereroi, perciò immaginate la mia gioia quando ho potuto prendere due piccioni con una fava grazie a quest'uscita che aspettavo da anni, la prima di una trilogia. Ci troviamo a Nova City, nei cui cieli è in atto una battaglia tra due veri supereroi, detti gli Straordinari: il paladino della giustizia Shadow Star e il suo arcinemico Pyro Storm. Nicholas "Nick" Bell, un sedicenne neurodivergente e gay orfano di madre, trascorre le giornate a scrivere e pubblicare fanfiction su di loro, grazie alle quali è molto popolare nel mondo virtuale. La sua vita cambia il giorno in cui, tornando a casa dopo il primo giorno di scuola, viene attaccato da due teppisti per poi essere salvato giusto in tempo da Shadow Star in persona, per il quale ha da sempre una cotta. È in quel momento che decide di inseguire un nuovo sogno: diventare uno Straordinario come lui, in modo da aiutarlo e avere la possibilità di conquistarne il cuore. Per riuscirci, Nick chiede aiuto ai suoi amici, e finisce per barcamenarsi tra tentativi fallimentari, mille emozioni e pericoli che attendono al varco.

È ufficiale: TJ Klune non ne sbaglia una, e come già avevo intuito dalla prima volta che ne ho visto la copertina The Extraordinaries si è rivelato un romanzo straordinario, uno di quelli che sanno allo stesso tempo inondarti di adrenalina pura e scaldarti il cuore stringendoti in un forte abbraccio, ed è diventato a mani basse uno dei più belli di questo primo semestre del 2024. Come tutte le altre opere dell'autore, al quale mando i miei più sentiti ringraziamenti e il panino al manchego più grande che ci sia, contiene una storia divertente, intrigante, tenera e commovente che suscita emozioni intense e tratta tematiche di vitale importanza, questa volta in un contesto fantascientifico. Una delle cose che più ho amato è la capacità di attingere a piene mani dal mondo dei fumetti e dei film dedicati ai supereroi, tanto che in certi momenti mi è sembrato di essere seduta in un cinema a guardare uno splendido cinecomic. Ci sono molti riferimenti al mondo Marvel, dal classico ma sempre attuale da grandi poteri derivano grandi responsabilità alla menzione a Andrew Garfield, considerato (e condivido in pieno) il miglior Spider-Man cinematografico di sempre (aggiungo che tra i film di Spider-Man il mio preferito è il secondo della trilogia di Raimi), e tutto ciò mi ha resa molto felice. A rendermi ancora più felice però ci hanno pensato i personaggi, tutti diversi, caratterizzati alla perfezione e, soprattutto, bellissimi. Tra tutti i protagonisti del kluneverse incontrati finora, Nick è uno di quelli che più mi sono entrati nel cuore, e penso che, se fosse arrivato durante la mia adolescenza, mi avrebbe aiutata ad affrontare con un po' di coraggio in più quel periodo così difficile, perché ci assomigliamo tanto: siamo entrambi neurodivergenti (io sono autistica e lui iperattivo), amiamo scrivere e sognare in grande, e ogni giorno cerchiamo di sopravvivere in un mondo che cerca di farci sentire sbagliati, ma andiamo avanti a testa alta, sostenuti dall'affetto della nostra famiglia e dei nostri amici. Ho amato il suo legame spesso difficile ma bello col padre poliziotto, così come le interazioni col suo fantastico gruppo di amici, che oltre a ricordarmi la gang parigina di Heartstopper, lo supporta nei suoi tanto fallimentari quanto esilaranti tentativi di ottenere i poteri da supereroe (occhio a leggere queste sequenze in pubblico: fanno morire dal ridere e rischiate di non riuscire a controllarvi.) E soprattutto, ho amato il suo legame con Seth, così dolce, tenero e toccante, un legame che vorrei tanto poter vivere anch'io in prima persona,






Credo che questo sia il prezzo da pagare quando si ama un eroe. Noi siamo come dei fari, Nick. Luci che li aiutano a ritrovare la strada di casa. Sono coraggiosi. Ma lo siamo anche noi. Perché mentre loro sono là fuori a salvare il mondo, noi siamo qui che li aspettiamo. E magari non è sempre giusto, e ci sono momenti in cui sai che sono in pericolo, ma una cosa è certa: lotteranno sempre con le unghie e con i denti per tornare a casa.



Come sempre accade nei romanzi di Klune, anche questo tratta temi come la salute mentale, le famiglie per scelta, il senso della vita, la bellezza della diversità e l'amore. La grande protagonista, tuttavia, in questo caso è la consapevolezza di sé: attraverso la storia di Nick, infatti, siamo chiamati a ricordare che, anche se il mondo cerca di imporci come dobbiamo essere e di farci sentire sbagliati, sono le nostre unicità e i nostri piccoli gesti a renderci straordinari, e che dobbiamo imparare ad accettarci, capire chi siamo e praticare la gentilezza, prendendoci cura del prossimo. Inoltre, con lui impariamo che è giusto sognare in grande, per far sì che il nostro mondo diventi ancora più bello, libero e felice.

Fatevi un regalo al cuore e leggete The Extraordinaries. Vi farà divertire, commuovere, sconvolgere per i tanti colpi di scena, riflettere, sciogliere e sognare, e vi arricchirà. Fate attenzione, però: proprio come nei film Marvel, anche qui abbiamo una scena subito dopo i titoli di coda (i ringraziamenti), che vi lascerà a bocca aperta e vi farà scalpitare per avere subito il seguito. C'è solo da sperare che arrivi al più presto, magari insieme a un adattamento cinematografico di tutta la trilogia. Ringrazio di cuore e abbraccio forte TJ Klune per questo gioiellino, e se tra voi c'è qualche Nick, ecco per voi un bellissimo messaggio tratto direttamente dalla dedica: <<Siete supereroi e i vostri poteri sono illimitati. Non permettete a nessuno di dirvi il contrario.>>



Non hai bisogno di diventare uno Straordinario, Nicky. Non quando straordinario lo sei già, almeno per me.



VOTO: 5/5








lunedì 17 giugno 2024

The Watchers - Loro ti guardano

  


TITOLO: The Watchers - Loro ti guardano

TITOLO ORIGINALE: The Watchers 

PAESE DI PRODUZIONE: USA

ANNO DI PRODUZIONE: 2024

CASA DI DISTRIBUZIONE: New Line Cinema

GENERE: Orrore

REGIA: Ishana Night Shyamalan

CAST: Dakota Fanning, Georgina Campbell, Oliver Finnegan, Olwen Fouéré, John Lynch.

DURATA: 102 minuti


TRAMA

Mina è un'artista ventottenne che rimane intrappolata in una vastisstima foresta irlandese. Riesce a trovare rifugio in una casa isolata con un grande vetrata, però Mina scopre che altre persone vivono in quella abitazione e che ogni notte vengono osservate da delle creature mostruose e misteriose che vivono nei boschi.


RECENSIONE 

Vengono ogni notte e ci osservano fino al sorgere del sole.

The Watchers  rappresenta l'esordio dietro la macchina da presa per Ishana Night Shyamalan, figlia d'arte di M. Night Shyamalan, che è considerato un vero è proprio maestro del cinema dell'orrore e ha girato classici come Il sesto senso.

Ishana Night Shyamalan tenta di seguire le orme del padre,  con il quale è però impossibile un confronto. Per tutta la visione del film non si riesce mai ad entrare realmente nella storia, che risulta noiosa e banale dall'inizio alla fine. Shyamalan vuole miscelare due generi come il fantasy e l'orrore ma il miscuglio non le riesce e avrebbe dovuto probabilmente optare per  un film schiettamente fantasy.

 

Madleine - Saranno interessati a un nuovo arrivo. Mina - Che cosa sono? Che cosa fanno? Madleine-Applaudono te Mina.

 Le uniche due note positive del film sono le atmosfere misteriose, che richiamano un mondo fantastico, e l'interpretazione di 
Dakota Fanning, che nonostante i numerosi limiti e carenze della pellicola riesce a dare una buona prestazione, anche se non salva il lungometraggio da una completa catastrofe.

Va detto che le speranze per The Watchers erano poco consistenti, visto che di tendenza quando un figlio d'arte tenta di confrontarsi con il genitore quasi sicuramente perde la scommessa. The Watchers  poteva essere un film con delle potenzialità ma le spreca tutte.

Non vuoi sapere che cosa sono?


Voto: 1/5







venerdì 14 giugno 2024

"L'ultimo desiderio del genio", di Ester Manzini

 


TITOLO: L'ultimo desiderio del genio

AUTRICE: Ester Manzini

CASA EDITRICE: Triskell Edizioni

GENERE: Urban fantasy fiabesco con romance MM

PAGINE: 200

DATA DI PUBBLICAZIONE: 14 ottobre 2021

PREZZO EBOOK: € 4,99 (gratis con kindle unlimited)

PREZZO CARTACEO: € 12,00



TRAMA



Darren, un giovane archeologo con più passione che buon senso, si imbatte in un tesoro che sa di fiaba: la leggendaria lampada magica. Quella che per un istante è sembrata la scoperta del secolo, si trasforma molto rapidamente in una questione di vita o di morte. E di amore. Il genio della lampada Na’ir, infatti, non è solo molto più affascinante di quanto Darren si fosse aspettato: è ostile, amareggiato, e porta con sé un segreto straziante. In fuga da una banda di mercenari determinati a trasformare Na’ir in un’arma di distruzione di massa, Darren e Na’ir scoprono una realtà fatta di magia e pericolo. Innamorarsi non era nei loro piani.



RECENSIONE



Mi hai chiamato dalle profondità del tempo e dello spazio, e io rispondo al tuo comando, mortale. Per il tuo coraggio e la tua buona fortuna ti sono concessi tre... No, no, tutto questo è ridicolo.



Coi tempi bui che corrono una fiaba è quello che ci vuole per evadere un po' dalla realtà, se poi la suddetta fiaba è queer e dalle tinte esotiche è ancora meglio. Il protagonista è Darren O'Neill, un giovane archeologo di origini irlandesi con velleità da Indiana Jones, impegnato in una spedizione ad Harut, una cittadina sperduta da qualche parte tra l'Egitto e l'Arabia Saudita. Tiene a quel progetto così tanto che, quando al suo team vengono tagliati i fondi con l'ordine di interrompere i lavori, decide di avventurarsi da solo in un canyon, finendo per trovare un tesoro con tanto di lampada meravigliosa. Sopravvissuto per miracolo all'attacco di un gruppo di mercenari, Darren fa una scoperta sconvolgente: dentro la lampada c'è Na'ir, un genio affascinante ma ostile con l'animo tormentato da un doloroso segreto. E uomini senza scrupoli mirano a catturarlo per trasformarlo in un'arma di distruzione di massa. Ha inizio così un'avventura rocambolesca, fatta di indicibili pericoli e di sentimenti tanto belli quanto impossibili che sbocciano.

L'ultimo desiderio del genio ha dimostrato di essere esattamente quello che stavo cercando: una fiaba meravigliosa capace di farmi sognare e sospirare con gli occhi a forma di cuore in stile manga. La bravissima autrice, che avevo già avuto modo di conoscere e apprezzare col suo racconto contenuto nell'antologia Dorks, ha dato vita a una storia semplice ma bellissima profumata di magia, romanticismo, commozione e avventura, in un connubio ben riuscito tra un classico Disney e un film di Indiana Jones. Come nel precedente racconto, credo che il maggior punto di forza sia costituito dai protagonisti, meravigliosamente umani e fragili ma forti. Considerando la mia passione per l'Irlanda e la simpatia spontanea che provo nei confronti dei suoi abitanti non potevo non lasciarmi conquistare dal rosso Darren, testardo, impetuoso, sempre pronto a cacciarsi nei guai, ma buono d'animo. Quello però che mi è rimasto più impresso è stato Na'ir, il genio, un essere millenario immerso in un dolore senza tregua che, a causa dei terribili padroni avuti in passato, è alquanto diffidente e ostile nei confronti degli umani, ma conoscendo Darren scopre che c'è qualcosa di buono anche in loro e inizia ad aprire il cuore. La loro storia d'amore è fantastica, pregna di sequenze esilaranti, di dolcezza disarmante e anche di tanta passionalità, e non nascondo che verso la fine ha anche rischiato di farmi scappare qualche lacrimuccia.






Darren, sono stato uno schiavo per diecimila anni. Ho subito la mia dose di crudeltà, al punto da pensare di non poter mai più provare desiderio per un'altra creatura. Figuriamoci affetto. Poi sei arrivato tu.



Questo libro non è solo la storia d'amore tra un essere umano e un genio. È un libro che condanna le persone senza scrupoli disposte a mettere in pericolo il mondo con la loro sete di potere e le loro armi di distruzione, che parla di seconde occasioni e dell'arte di perdonarsi e perdonare. Darren e Na'ir hanno commesso dei terribili errori che li hanno segnati per sempre, e questa è la storia di come, confidandosi il rispettivo buio interiore e lasciandosi guidare dall'amore, riescono a venire a patti col proprio passato per capire il presente e andare a costruirsi il futuro. Una storia che, tra mille traversie e momenti da batticuore, infonde tanta speranza, di cui c'è sempre un gran bisogno.

L'ultimo desiderio del genio è il libro perfetto per chi ha bisogno di sognare, e non posso fare a meno di ringraziare Ester Manzini, della quale non vedo l'ora di leggere altre opere.



Qualunque cosa accada, io ti terrò al sicuro.



VOTO: 5/5








lunedì 10 giugno 2024

Kinds of Kindness

 

TITOLO: Kinds of Kindness

TITOLO ORIGINALE: Kinds of Kindness

CASA DI DISTRIBUZIONE: Searchlight Pictures

ANNO DI PRODUZIONE: 2024

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America, Regno Unito, Irlanda

REGIA: Yorgos Lanthimos

CAST: Emma Stone, Willem Dafoe, Jesse Plemons, Hong Chau, Joe Alwyn, Mamoudou Athie ,Margaret Qualley, Hunter Schafer, Merah Benoit, Krystal Alayne Chambers, Ja'Quan Monroe-Henderson

DURATA: 164 minuti


TRAMA

Tre storie girano attorno ad un uomo che tenta di prendere il controllo della propria vita, a un poliziotto a cui la propria moglie sembra un'altra persona, a una donna che cerca una persona con un talento speciale.

RECENSIONE

Gli uomini magri sono ridicoli.

A pochi mesi di distanza dall'uscita nelle sale di Povere creature! il duo composto da Yorgos Lanthimos e Emma Stone torna con il film a episodi  Kinds of Kindness,  che è stato subissato di critiche a Cannes ma che è stato per molti versi frainteso.

Kinds of Kindness è un viaggio completamente folle e allucinogeno dentro la psiche umana. Il film è composto da tre capitoli,  ognuno con trame apparentemente inconcludenti che, come spesso accade nei film di Lanthimos, arrivano nel finale a una delirante conclusione.
Nel film si assiste ad un'ottima interpretazione di Jesse Plemons, che è stato meritatamente premiato a Cannes con il premio per la migliore interpretazione maschile.


 

Ci siamo. Pensi di farcela?

Nei film di 
Lanthimos è ormai scontata la presenza di Emma Stone, che dai tempi di La favorita è diventata la sua musa e con Kinds of Kindness hanno realizzato la loro terza pellicola insieme. Lanthimos con questo lungometraggio ha forse raggiunto la sua definitiva maturità come autore sopratutto a livello estetico.

Dopo il grande successo di Povere creature, per questo nuovo lavoro del duo Lanthimos-Stone c'era grande attesa e il risultato ha, come prevedibile,  diviso molto pubblico e critica, ma da un'artista provocatorio come Lanthimos non ci si può aspettare altro.

Apri gli occhi è guarda quello che ti sta succedendo intorno. Potremmo essere tutti in pericolo.


Voto : 4/5





martedì 4 giugno 2024

"Delilah Green Doesn't Care", di Ashley Herring Blake

 


TITOLO: Delilah Green Doesn't Care

TITOLO ORIGINALE: Delilah Green Doesn't Care

SAGA: Bright Falls #1

AUTRICE: Ashley Herring Blake

CASA EDITRICE: Oscar Mondadori Vault, collana Oscar Fabula

GENERE: Romance FF contemporaneo

PAGINE: 432

DATA DI PUBBLICAZIONE: 23 aprile 2024

PREZZO EBOOK: € 8,99

PREZZO CARTACEO: € 16,00



TRAMA



Delilah Green ha giurato che non sarebbe mai più tornata a Bright Falls, il luogo della sua triste infanzia. Ora è una donna felice, vive a New York, ha davanti a sé una carriera sfolgorante come fotografa e ogni sera nel letto una donna diversa. Ma non sa dire di no alla sorellastra Astrid che le chiede di fotografare il suo matrimonio. Quando incontra Claire Sutherland, amica della sposa, capisce che valeva la pena di tornare in quella cittadina dimenticata da Dio. Madre single, impegnata a gestire una figlia undicenne, un ex marito inaffidabile e una libreria, Claire non può permettersi sorprese. E Delilah Green è decisamente una sorpresa. Ma quando i preparativi per il matrimonio dell'amica Astrid la costringono a passare del tempo con lei, sente di non avere la forza di resistere al suo fascino. E soprattutto, di non volerlo fare.



RECENSIONE



-So benissimo cosa sta succedendo. Stai cercando di farmi entrare in una setta. Ci ho preso?

-Mi hai scoperta. C'è giusto la Profeta appostata sul retro, pronta a rasarti la testa e marchiarti il culo con uno stampo a forma di unicorno.

-Di unicorno?

-È una setta queer.

-Ah, allora mi unisco subito.



È ufficialmente iniziato il mio mese preferito dell'anno, il Pride Month, e per l'occasione voglio presentarvi il primo capitolo di una trilogia saffica che sta avendo molto successo. La protagonista è Delilah Green, una donna eccentrica e determinata che, a causa della morte prematura del padre, ha vissuto un'infanzia difficile con una matrigna insopportabile e una sorellastra, Astrid, che l'ha sempre ignorata. Per questa ragione, una volta diplomata, è fuggita dalla sperduta cittadina dell'Oregon chiamata Bright Falls e si è trasferita a New York, inseguendo il sogno di diventare una grande fotografa e portandosi a letto una donna diversa ogni sera, senza creare legami. Sulla soglia dei trent'anni, con il traguardo ancora lontano e un affitto pagato a malapena, riceve un'offerta che non può rifiutare, ed è costretta a tornare nella cittadina natale per far da fotografa al matrimonio di Astrid. La sera del suo arrivo ha una sorpresa incredibile, perché in un bar viene rimorchiata (senza tuttavia essere riconosciuta) da Claire Sutherland, libraia, bisessuale e madre single di una figlia undicenne. C'è solo un problema: è una delle migliori amiche di Astrid. Delilah decide di avvicinarsi solo per dispetto, ma quello che inizia come un gioco potrebbe diventare ben presto qualcosa di più.

Era da tanto che non leggevo una commedia romantica saffica, e sono felice di poter affermare che Delilah Green Doesn't Care si è rivelata bellissima ed è salita sul podio delle mie preferite di sempre. L'autrice, con uno stile molto schietto e accattivante, ha saputo giocare magistralmente coi tropi classici per dar vita a una storia divertente, tenera, toccante e mai banale che a parer mio non ha nulla da invidiare ai cult romantici cinematografici degli anni '90, ovviamente in chiave queer. Essendo da sempre affascinata dall'Oregon e dai suoi paesaggi incantati, complici le varie saghe fantasy che ho letto nel corso della mia vita, non potevo non amare l'ambientazione e desiderare di essere davvero lì, a passeggiare tra i boschi e a visitare la splendida libreria di Claire. E non potevo non amare i personaggi, che salvo qualche eccezione degna delle solite sprangate, si sono rivelati fantastici, autentici, imperfetti e di facile immedesimazione. Delilah è già in lizza per vincere il premio come miglior personaggio femminile del 2024. È molto determinata, non le manda certo a dire ed è considerata strana e menefreghista, ma nel suo cuore si nasconde il desiderio di essere compresa, accettata e amata da una persona speciale che diventi la sua casa. Claire è il suo opposto, e devo dire di essermi rivista molto in lei, non solo perché è molto sensibile e fa il lavoro dei miei sogni, ma anche perché come me ciò che teme di più è essere lasciata dalle persone a cui tiene, essendole successo diverse volte in passato. Credo che la bellezza della sua storia d'amore con Delilah risieda nel fatto che unisce due donne che nella vita hanno sofferto e si sono convinte per motivi diversi di non essere degne di essere amate, ma che poi riescono a trovare tutto ciò che hanno sempre desiderato l'una tra le braccia dell'altra. Bellissimi sono anche gli altri legami descritti nel libro, come quello tra Astrid e le sue amiche, quello che inizia a instaurarsi tra Delilah e la piccola Ruby (la figlia di Claire) e quello tra le due sorellastre, molto più complesso di quanto si possa immaginare.






Per tutta la vita hai dato priorità alle altre persone. Adesso puoi fare qualcosa per te stessa.



Se cercate una lettura perfetta per il Pride Month questa fa decisamente a caso vostro. A parte il fatto che è ambientato proprio in questo periodo, sprizza tanta gioia queer attraverso i personaggi principali e il mondo della fotografia ed esalta l'amore in tutte le sue forme. Inoltre lascia dei messaggi molto belli e validi, ricordandoci l'importanza di comunicare, approfondire e chiarirsi, perché a volte le cose non sono come sembrano, invitandoci a cercare la felicità e dimostrandoci che chiunque merita di incontrare una persona special che sappia donare amore, comprensione e accettazione. Aggiungiamo poi scherzi e battute esilaranti, gesti eclatanti e momenti di grande tenerezza e passione, ed ecco qua che viene fuori Delilah Green Doesn't Care, un romanzo delizioso che meriterebbe di diventare un film. Mando tanti complimenti e un forte abbraccio ad Ashley Herring Blake, e attendo con trepidazione l'uscita dei sequel.



È questo che voglio. Quello che ho voluto per tutta la vita. Una migliore amica. Qualcuna che mi comprenda, che mi accetti. Qualcuna che provi in tutti i modi a farmi capire che mi ama. Qualcuna che accetti il mio amore. Qualcuna così bella da farmi venire i brividi. Qualcuna che mi faccia ridere, che non creda alle mie cazzate e me lo faccia notare. Qualcuna che mi faccia venire voglia di guardarla in quel modo e che mi guardi allo stesso modo. Qualcuna che... Che sia la mia casa.



VOTO: 5/5





lunedì 3 giugno 2024

Marcello mio

 

TITOLO: Marcello mio

TITOLO ORIGINALE: Marcello mio

PAESE DI PRODUZIONEFrancia, Italia

CASA DI DISTRIBUZIONELucky Red

GENERE: commedia

ANNO DI PRODUZIONE: 2024

REGIA: Christophe Honoré

    CASTChiara Mastroianni, Catherine Deneuve, Fabrice Luchini, Nicole Garcia, Benjamin Biolay, Melvil Poupaud, Hugh Skinner, Stefania Sandrelli, Francesca Fialdini.

DURATA: 121 minuti 

   
TRAMA

Chiara Mastroianni, che è circondata da ogni parte dalla figura del famoso papà Marcello, decide di riportarlo in vita attraverso se stessa. Decide di farsi chiamare Marcello, si veste come lui e insiste che d'ora in poi sarà un attore.

RECENSIONE

E' incredibile. Chi ti ha truccato così? E' per delle foto?

Marcello Mio è stato uno dei film presentati all'ultima edizione del festival di Cannes che si è da poco conclusa e del quale si è parlato maggiormente e che ha suscitato più curiosità.

Marcello Mio ci dice che non basta essere figli di Marcello Mastroianni per poter interpretare il grande Marcello. Nonostante tra Mastroianni e sua figlia Chiara ci sia una somiglianza fisica palese, lei non riesce a trasportare sullo schermo il fascino che emanava suo papà e per tutta la durata del film la sua interpretazione non sembra altro che una banale imitazione.

 

Pensa a lei come una sonnambula. Non va risvegliata di botto.

La pellicola è contornata di atmosfere oniriche che vogliono sembrare felliniane o anche uscite dalle Notti bianche di Visconti, ma il tutto cade in una scontata, stancante rappresentazione dei cliché, dimostrando che la commedia diretta di Christophe Honoré è completamente priva di originalità. Una delle poche note positive è la partecipazione di Catherine Deneuve, che è sempre magnifica da guardare.

Al posto di Marcello mio si poteva più semplicemente realizzare un tradizionale film biografico, come è già accaduto con altri grandi attori del cinema italiano, mentre invece si è prodotto un film narcisista privo di qualsiasi senso estetico.

Immagina la locandina. Marcello Mastroianni e Fabrice Luchini nel nuovo film di Nicole Garcia.



Voto 1/5







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