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martedì 4 giugno 2024

"Delilah Green Doesn't Care", di Ashley Herring Blake

 


TITOLO: Delilah Green Doesn't Care

TITOLO ORIGINALE: Delilah Green Doesn't Care

SAGA: Bright Falls #1

AUTRICE: Ashley Herring Blake

CASA EDITRICE: Oscar Mondadori Vault, collana Oscar Fabula

GENERE: Romance FF contemporaneo

PAGINE: 432

DATA DI PUBBLICAZIONE: 23 aprile 2024

PREZZO EBOOK: € 8,99

PREZZO CARTACEO: € 16,00



TRAMA



Delilah Green ha giurato che non sarebbe mai più tornata a Bright Falls, il luogo della sua triste infanzia. Ora è una donna felice, vive a New York, ha davanti a sé una carriera sfolgorante come fotografa e ogni sera nel letto una donna diversa. Ma non sa dire di no alla sorellastra Astrid che le chiede di fotografare il suo matrimonio. Quando incontra Claire Sutherland, amica della sposa, capisce che valeva la pena di tornare in quella cittadina dimenticata da Dio. Madre single, impegnata a gestire una figlia undicenne, un ex marito inaffidabile e una libreria, Claire non può permettersi sorprese. E Delilah Green è decisamente una sorpresa. Ma quando i preparativi per il matrimonio dell'amica Astrid la costringono a passare del tempo con lei, sente di non avere la forza di resistere al suo fascino. E soprattutto, di non volerlo fare.



RECENSIONE



-So benissimo cosa sta succedendo. Stai cercando di farmi entrare in una setta. Ci ho preso?

-Mi hai scoperta. C'è giusto la Profeta appostata sul retro, pronta a rasarti la testa e marchiarti il culo con uno stampo a forma di unicorno.

-Di unicorno?

-È una setta queer.

-Ah, allora mi unisco subito.



È ufficialmente iniziato il mio mese preferito dell'anno, il Pride Month, e per l'occasione voglio presentarvi il primo capitolo di una trilogia saffica che sta avendo molto successo. La protagonista è Delilah Green, una donna eccentrica e determinata che, a causa della morte prematura del padre, ha vissuto un'infanzia difficile con una matrigna insopportabile e una sorellastra, Astrid, che l'ha sempre ignorata. Per questa ragione, una volta diplomata, è fuggita dalla sperduta cittadina dell'Oregon chiamata Bright Falls e si è trasferita a New York, inseguendo il sogno di diventare una grande fotografa e portandosi a letto una donna diversa ogni sera, senza creare legami. Sulla soglia dei trent'anni, con il traguardo ancora lontano e un affitto pagato a malapena, riceve un'offerta che non può rifiutare, ed è costretta a tornare nella cittadina natale per far da fotografa al matrimonio di Astrid. La sera del suo arrivo ha una sorpresa incredibile, perché in un bar viene rimorchiata (senza tuttavia essere riconosciuta) da Claire Sutherland, libraia, bisessuale e madre single di una figlia undicenne. C'è solo un problema: è una delle migliori amiche di Astrid. Delilah decide di avvicinarsi solo per dispetto, ma quello che inizia come un gioco potrebbe diventare ben presto qualcosa di più.

Era da tanto che non leggevo una commedia romantica saffica, e sono felice di poter affermare che Delilah Green Doesn't Care si è rivelata bellissima ed è salita sul podio delle mie preferite di sempre. L'autrice, con uno stile molto schietto e accattivante, ha saputo giocare magistralmente coi tropi classici per dar vita a una storia divertente, tenera, toccante e mai banale che a parer mio non ha nulla da invidiare ai cult romantici cinematografici degli anni '90, ovviamente in chiave queer. Essendo da sempre affascinata dall'Oregon e dai suoi paesaggi incantati, complici le varie saghe fantasy che ho letto nel corso della mia vita, non potevo non amare l'ambientazione e desiderare di essere davvero lì, a passeggiare tra i boschi e a visitare la splendida libreria di Claire. E non potevo non amare i personaggi, che salvo qualche eccezione degna delle solite sprangate, si sono rivelati fantastici, autentici, imperfetti e di facile immedesimazione. Delilah è già in lizza per vincere il premio come miglior personaggio femminile del 2024. È molto determinata, non le manda certo a dire ed è considerata strana e menefreghista, ma nel suo cuore si nasconde il desiderio di essere compresa, accettata e amata da una persona speciale che diventi la sua casa. Claire è il suo opposto, e devo dire di essermi rivista molto in lei, non solo perché è molto sensibile e fa il lavoro dei miei sogni, ma anche perché come me ciò che teme di più è essere lasciata dalle persone a cui tiene, essendole successo diverse volte in passato. Credo che la bellezza della sua storia d'amore con Delilah risieda nel fatto che unisce due donne che nella vita hanno sofferto e si sono convinte per motivi diversi di non essere degne di essere amate, ma che poi riescono a trovare tutto ciò che hanno sempre desiderato l'una tra le braccia dell'altra. Bellissimi sono anche gli altri legami descritti nel libro, come quello tra Astrid e le sue amiche, quello che inizia a instaurarsi tra Delilah e la piccola Ruby (la figlia di Claire) e quello tra le due sorellastre, molto più complesso di quanto si possa immaginare.






Per tutta la vita hai dato priorità alle altre persone. Adesso puoi fare qualcosa per te stessa.



Se cercate una lettura perfetta per il Pride Month questa fa decisamente a caso vostro. A parte il fatto che è ambientato proprio in questo periodo, sprizza tanta gioia queer attraverso i personaggi principali e il mondo della fotografia ed esalta l'amore in tutte le sue forme. Inoltre lascia dei messaggi molto belli e validi, ricordandoci l'importanza di comunicare, approfondire e chiarirsi, perché a volte le cose non sono come sembrano, invitandoci a cercare la felicità e dimostrandoci che chiunque merita di incontrare una persona special che sappia donare amore, comprensione e accettazione. Aggiungiamo poi scherzi e battute esilaranti, gesti eclatanti e momenti di grande tenerezza e passione, ed ecco qua che viene fuori Delilah Green Doesn't Care, un romanzo delizioso che meriterebbe di diventare un film. Mando tanti complimenti e un forte abbraccio ad Ashley Herring Blake, e attendo con trepidazione l'uscita dei sequel.



È questo che voglio. Quello che ho voluto per tutta la vita. Una migliore amica. Qualcuna che mi comprenda, che mi accetti. Qualcuna che provi in tutti i modi a farmi capire che mi ama. Qualcuna che accetti il mio amore. Qualcuna così bella da farmi venire i brividi. Qualcuna che mi faccia ridere, che non creda alle mie cazzate e me lo faccia notare. Qualcuna che mi faccia venire voglia di guardarla in quel modo e che mi guardi allo stesso modo. Qualcuna che... Che sia la mia casa.



VOTO: 5/5





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