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mercoledì 7 settembre 2022

"In the Labyrinth", di H. Joking

 


TITOLO: In The Labyrinth

AUTORE: H. Joking

CASA EDITRICE: Triskell Edizioni

GENERE: Romanzo d'avventura contemporaneo young adult con romance FM ed elementi fantasy

PAGINE: 332

DATA DI PUBBLICAZIONE: 3 agosto 2020

PREZZO EBOOK: € 2,99 (Gratis con Kindle Unlimited)

PREZZO CARTACEO: € 13,00



TRAMA



Da sempre, una ragazza cresce con l’illusione di poter trovare il proprio principe azzurro e di realizzare così il lieto fine di cui tanto si sente parlare. Anche Muluc è alle prese con la stessa ricerca e i suoi pensieri sono costantemente rivolti a Jason, il ragazzo più carino della scuola, persino quando, durante una gita scolastica al sito archeologico di Palenque, la guida scorta il suo gruppo all’interno del famoso Tempio delle Iscrizioni, dove è custodita la tomba del grande re del passato Pacal. Costretta ad attardarsi più del dovuto in quel luogo, la ragazza spalanca inavvertitamente un passaggio nascosto tra le pietre dell’antica piramide Maya, in cui lei, Jason e un piccolo gruppo di amici si trovano presto intrappolati. Innanzi a loro si apre un’unica strada ed enigmatici indizi sembrano rivelare che soltanto percorrendola fino alla fine sarà possibile ritrovare l’uscita. Presto però il gruppo si rende conto di essere prigioniero di un immenso labirinto, sconosciuto in superficie e pieno di trabocchetti azionati da occulti meccanismi ancora funzionanti. Nel frattempo, i sentimenti di Muluc diventano confusi innanzi all’ardore nel proteggerla dimostrato dal compagno di scuola Ryan, del quale fino ad allora si era a malapena accorta. Le tenebrose mura del labirinto però custodiscono altri sconvolgenti segreti, che sembrano riguardare addirittura il passato della ragazza. Riusciranno Muluc e i suoi amici a tornare in superficie e come potrà la giovane fare chiarezza nel suo cuore?



RECENSIONE



Tu che stai per entrare nella dimora di Kukulkán sappi che una sola via hai di salvezza. Ma lungo la strada presta attenzione: la dimora di un dio non è fatta per l'uomo. Ora varca l'ingresso e prega che il suo ospite ti conceda di uscirne.



Prendete i Goonies, aggiungete un pizzico di Labyrinth e un pizzico di Apocalypto, mischiate per bene il tutto ed ecco a voi il secondo romanzo di Harriette Joking, la scrittrice emiliana che, dopo averci fatto sognare con i misteri dell'Antico Egitto e dei faraoni, ci prende per mano conducendoci alla scoperta dei Maya. La protagonista è Muluc, una sedicenne appassionata di storia e in cerca del suo principe azzurro che, in occasione di una gita scolastica in Messico, ha modo di visitare il leggendario sito archeologico di Palenque. Mentre si attarda nel Tempio delle Iscrizioni a causa di un litigio tra Jason, il bello della scuola per cui ha una cotta segreta, e Alyssa, la reginetta che lo ha appena lasciato, apre senza volerlo una botola che fa precipitare lei, i due contendenti, la sua riservata migliore amica Emily, l'amico nerd Thomas e il suo conoscente Ryan. Il gruppo finisce così all'interno di un labirinto sotterraneo pieno di trabocchetti, e si rende presto conto che l'unico modo per tornare in superficie è percorrerlo fino all'uscita. E mentre affronta mille pericoli, Muluc non può certo sospettare della confusione che s'impossesserà di lei quando comincerà ad accorgersi di Ryan, che la salverà in più di un'occasione e la accetterà così com'è, né tantomeno che sotto l'antica piramide troverà addirittura gli ultimi descendenti dei Maya e incredibili rivelazioni sul suo passato.

In the Labyrinth è un romanzo bello e avvincente che conferma il talento di Harriette Joking e contiene tutti quei perfetti ingredienti capaci di stuzzicare il palato di chi ama i romanzi e i film d'avventura. Anche in questo caso fin dal primo capitolo si evince il grande lavoro di ricerca svolto dall'autrice per riportare in vita l'antica civiltà Maya, attraverso interessantissime nozioni legate alla cultura, alla storia, alle leggende e alla vita di tutti i giorni, il tutto accompagnato da uno stile fresco e raffinato allo stesso tempo. Anche le ambientazioni sono state descritte in modo splendido, dando ai lettori l'impressione di essere davvero lì, a passeggiare tra le piramidi di Palenque, a farsi strada nell'imponente labirinto tra pericoli mortali, fiumi di lava e addirittura foreste popolate da animali curiosi (alcuni splendidi, altri spaventosi), a lottare per proteggere un intero regno sotterraneo dalla furia del temibile dio Kukulkán insieme ai giovani protagonisti, finiti laggiù senza volerlo e destinati a passarne di tutti i colori (poveri!). Ognuno di loro, nel bene e nel male, ha una bella caratterizzazione, e attraverso le insidie del labirinto intraprende una sorta di rito di iniziazione che segna il passaggio dall'adolescenza all'età adulta. I miei preferiti sono stati Ryan, il ragazzo della porta accanto, Thomas, che sembra vivere in un mondo tutto suo, e Muluc, una ragazza romantica che ama la storia e che teme di essere considerata stramba per questa sua passione. Ben riusciti anche i discendenti dei Maya, che dalla loro entrata in scena danno il via a un intenso crescendo di emozioni e avventure che tiene col fiato sospeso fino alla fine.







Io sono qui con te. Nemmeno tutte le prove del labirinto potrebbero separarci.



Anche in questo caso azione, mistero e romanticismo sono mischiati sapientemente. Inoltre l'ambientazione già da sola vale tutto il romanzo, ragion per cui mi sarebbe piaciuto dare un voto più alto, se non fosse stato per alcune pecche che mi hanno lasciato un po' con l'amaro in bocca. Ho trovato un po' troppo stereotipato il modo in cui alcuni dei Maya comunicano con i protagonisti, e per quanto sia dolce e pregna di momenti meravigliosi, ho trovato la parte sentimentale un po' meno riuscita rispetto alla storia d'amore tra Daphne e Reshef ne Una mummia nell'armadio. Questo perché in diversi momenti i ragazzi si sono comportati come galli in un pollaio e Muluc, pur essendo uno dei miei personaggi preferiti, ha compiuto diverse decisioni che non mi sono piaciute e che l'hanno fatta sembrare un tantino volubile e immatura. 

Nonostante questi piccoli difetti, In the Labyrinth rimane un romanzo bello, dolce e avvincente, che parla di amicizia e amore, di perdita e di resilienza, di speranza e rinascita. È perfetto per chi ama l'avventura, le antiche civiltà e ha un'indole romantica, e credo che meriterebbe di diventare un film. Effetti collaterali: potrebbe spingervi a desiderare di rimanere intrappolati in un'antica piramide insieme alla persona dei vostri sogni e a farvi venire una paura folle e irrazionale dei serpenti. Per il resto, spero che Harriette Joking pubblichi al più presto altri libri.



Ricorda sempre chi sei e chi ti ha preceduta. In questo modo, saprai qual è la strada giusta, e nessun labirinto, per quanto contorto e carico di insidie, potrà più intimidirti.



VOTO: 4/5
















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