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martedì 7 settembre 2021

"Leonardo", raccontato da Messer Stefano Giraldi

 



TITOLO: Leonardo

AUTORE: Messer Stefano Giraldi

CASA EDITRICE: Rai Libri

GENERE: Giallo storico

PAGINE: 523

DATA DI PUBBLICAZIONE: 25 marzo 2021

PREZZO EBOOK: € 10,99

PREZZO CARTACEO: € 20,00



TRAMA



Dall'apprendistato presso la bottega del Verrocchio alla gloria della sua arte e del suo genio multiforme, l'esistenza di Leonardo da Vinci viene raccontata in questo romanzo tanto nelle sue vicende private quanto guardando alle incredibili opere che l'hanno reso famoso. E alle circostanze nascoste dietro questi lavori. L'amore e la sofferenza nella sua particolare relazione con Caterina da Cremona, la solitudine, il complicato rapporto con il padre e con gli uomini di potere che da sempre sono stati i suoi committenti, sono al centro di una narrazione che si tinge di giallo con la morte di uno dei suoi protagonisti. La soluzione e il racconto del mistero dell'uomo Leonardo oltre il genio ossessionato dalla ricerca della bellezza e dal raggiungimento della perfezione, sono affidati alle memorie di un personaggio letterario, messer Stefano Giraldi, investigatore impegnato a risolvere il caso che coinvolge e rischia di mettere in pericolo la vita del grande artista.



RECENSIONE



C'è una storia che vorrei raccontare. La storia di un uomo che sapeva spostare i fiumi e uccidere cento uomini con un gesto, il genio più incredibile che sia mai apparso sulla terra.



Come molti miei coetanei ho seguito con grande interesse l'acclamata serie tv in onda su Rai 1 dedicata a uno dei più grandi geni italiani, perciò non ho potuto fare a meno di acquistare la novelizzazione. Siamo nella Milano rinascimentale, dove Stefano Giraldi, un ex agente di polizia ormai anziano, sta trascorrendo gli ultimi giorni che gli restano in una locanda. Quando si imbatte in un ragazzino di strada, decide di proporgli di trascrivere le sue memorie sotto dettatura in cambio di vitto e alloggio. Così, giorno dopo gliorno, gli racconta la storia dell'indagine più importante della sua vita: quella nei confronti del geniale Leonardo da Vinci, accusato di aver ucciso la sua amica e musa ispiratrice Caterina da Cremona.

Leonardo è una novelizzazione davvero ben fatta che si legge tutta d'un fiato e ripercorre i principali avvenimenti della serie con uno stile fluido, semplice e immediato. L'espediente di far raccontare la vicenda da uno dei protagonisti è efficace e permette una maggiore immedesimazione, specialmente nei momenti di approccio con il geniale artista. Ovviamente, come nella serie, non ci troviamo tra le mani una biografia o un documentario su Leonardo, e le licenze poetiche non mancano. Tuttavia la narrazione riesce ad amalgamare bene la realtà storica e la finzione, spaziando tra incontri con personaggi famosi dell'epoca come Ludovico il Moro o Bernardo Bembo, le indagini di Giraldi e la nascita di capolavori come Il Cenacolo o La Gioconda, fino ad arrivare al mistero che ruota intorno a Leda col cigno, un dipinto purtroppo andato perduto. In effetti, si può dire che, più che l'artista in sé, è la sua stessa arte a essere la vera, grande protagonista della storia, il  che è buono e giusto.







Solo l'arte può assorbire il dolore e la sofferenza delle nostre vite e trasformarli in bellezza. La bellezza - la vera, grande bellezza - è una verità che riecheggia nei secoli, facendosi beffe del tempo.


Ci sono due pecche che ho riscontrato: la prima è il fatto che, un po' come nella serie, verso la fine il ritmo narrativo subisce un'accelerazione fin troppo brusca che impedisce di offrire una conclusione del tutto soddisfacente; la seconda, nonché quella che più mi è dispiaciuta, è il fatto che uno dei legami più importanti della vicenda, ovvero l'amore tra Leonardo e Salaì, è lasciato più in secondo piano rispetto alla serie, al punto che persino il loro bacio non viene menzionato. Per queste ragioni ho preferito di gran lunga la serie televisiva. In ogni caso, entrambe le opere risultano davvero interessanti e piacevoli se prese per il verso giusto, ossia come una sorta di Shakespeare in love sull'arte italiana. Naturalmente i puristi storceranno il naso, ma ritengo che storie come questa abbiano il grande pregio di approcciare i più giovani alle opere dei grandi artisti spingendoli a fare ricerche e approfondimenti, quindi ben vengano.



Ero partito per strappare una confessione, mi ero ritrovato a interrogarmi sul senso della vita, dell'arte, di tutto.



VOTO: 4/5













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