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mercoledì 22 ottobre 2025

Eddington

 

TITOLO: Eddington

TITOLO ORIGINALE: Eddington

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America

CASA DI DISTRIBUZIONE: I Wonder Pictures

GENEREwestern, noir, commedia, thriller

REGIA: Ari Aster

CAST: Joaquin Phoenix, Pedro Pascal, Luke Grimes, Deirdre O'Connell, Micheal Ward, Amélie Hoeferle, Clifton Collins Jr., William Belleau, Austin Butler, Emma Stone.

DURATA: 145 minuti


  TRAMA

Eddigton è ambientato nel maggio del 2020, in una piccola cittadina statunitense chiamata, appunto, Eddington. L'America è attraversata da più crisi: la pandemia di Covid-19, le proteste scatenate dopo la morte di George Floyd  e le tensioni politiche in vista delle elezioni presidenziali.


RECENSIONE

Come siamo arrivati a questo punto? E peggio ancora a che prezzo? Siamo finiti a fare la guerra con i nostri vicini. Ed è per questo che mi candido a sindaco di Eddigton. Grazie davvero tantissimissimo. 

Eddigton  è una satira western che fa un'attenta analisi dei fatti che negli ultimi cinque anni hanno sconvolto il mondo e soprattutto gli Stati Uniti. Il film diretto da Ari Aster mostra tutte le divisioni e le lacerazioni delle nostre società che la pandemia di Covid-19 ha scoperchiato, raccontando anche le manifestazioni del movimento di Black Lives Matter che si sono aggiunte nella società americana.

L'idea di Eddigton però non è nata durante la pandemia ma bensì cinque anni prima dell'uscita di Hereditary - Le radici del male, il primo film da regista di Aster, ma la sceneggiatura è stata rimaneggiata e riadattata al 2020. Molti dei diverbi e delle discussioni che abbiamo visto nel periodo pandemico vengono rappresentati nel conflitto elettorale tra lo sceriffo interpretato da Joaquin Phoenix e il sindaco uscente interpretato da Pedro Pascal, che sembra una metaforica rappresentazione del duello politico che ci fu, nelle elezioni presidenziali del 2020, tra Trump e Biden. 


 

Pensavo che tu fossi una persona seria, ma io sono una persona decisamente migliore di te.

Aster riflette anche su come i social abbiano avuto un impatto sulla nostra società e sulla  diffusione delle teorie complottistiche, come ad esempio quelle sui vaccini. Ma l'analisi di Aster non si ferma qui. Con gli effetti della pandemia e le proteste per la morte di George Floyd, Aster ci mostra come ormai gli Stati Uniti siano una società schizofrenica,  rappresentando così la divisione interna profonda che c'è in quel paese.

Dopo l'odissea psicologica di Beau ha paura, Aster realizza un altro lungometraggio stimolante che riflette sulle derive dei nostri tempi, e in particolare negli Usa. Il regista di New York si conferma ancora una volta uno dei cineasti indipendenti più interessanti sulla scena e che non a caso è molto apprezzato da un maestro come Scorsese. Aster usa una satira grottesca per fornirci una critica e una analisi spietate di ciò che negli ultimi cinque anni è accaduto negli Stati Uniti.
 
Ora le persone guarderanno in casa nostra.


Voto: 4/5






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