TITOLO: Joker: Folie à Deux
TITOLO ORIGINALE: Joker: Folie à Deux
GENERE: drammatico, musicale, thriller, poliziesco
PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America
CASA DI DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Entertainment Italia
REGIA: Todd Phillips
CAST: Joaquin Phoenix, Lady Gaga, Zazie Beetz, Brendan Gleeson, Catherine Keener, Jacob Lofland, Steve Coogan, Ken Leung, Harry Lawtey
DURATA: 138 minuti
TRAMA
Il comico fallito Arthur Fleck incontra in manicomio l'amore della sua vita, Harley Quinn. I due si imbarcano in una tormentata disavventura romantica.
RECENSIONE
Due anni fa il nome Arthur Fleck colpì Gotham come un uragano.
Tendenzialmente si dice che in una saga il secondo film sia il migliore, ma si può tranquillamente affermare che questo non sia il caso di Joker: Folie à Deux. Il seguito di Joker, che fu accolto con eccessivo entusiasmo e fu persino premiato con il Leone d'oro, ha avuto un'accoglienza molto diversa, con critiche negative e più consone già dalle prime proiezioni al Festival di Venezia.
Joker: Folie à Deux è un film inutilmente lento, noioso e ulteriormente peggiorato dalle futili sequenze musical che contornano praticamente tutta la visione. Todd Phillips, nel tentativo di fare un cinecomic diverso da tutti gli altri, realizza una trama romantica che sembra quella di La La Land senza però dargli alcuno spirito e il pubblico fatica ad immedesimarsi nei due protagonisti. Inoltre, gran parte del racconto del film è speso a illustrare la complessa psiche di Joker, e sembra quasi ridurlo ad una specie di Norman Bates, senza però la maestria di Alfred Hitchcock dietro la macchina da presa.
Quando ho visto Joker. Quando ho visto te. Per una volta nella mia vita non mi sono più sentita sola al mondo.
Una delle poche note positive (forse l'unica) è la come sempre maestosa interpretazione di Joaquin Phoenix, che esattamente come nel primo capitolo riesce quasi a salvare la pellicola dalla mediocre sceneggiatura di Todd Phillips. Joker: Folie à Deux vorrebbe rappresentare una forte critica sociale, che però risulta molto vaga e alla fine non si capisce né dove il regista voglia andare a parare e né il senso espresso dalla trama. Ci rimane la storia canonica, già vista in un milione di film, della classica brava ragazza borghese che si innamora del ribelle.
Con i due film ispirati dall'arcinemico del Cavaliere Oscuro Todd Phillips sembra aver definitivamente abbandonato lo stile demenziale che lo aveva fatto venire alla ribalta con la trilogia di Una notte da leoni, e che però gli si addiceva molto di più. Con il suo Joker è diventato troppo pretenzioso e sembra voler superare i propri limiti, realizzando però così una dilogìa marcatamente tronfia e narcisista.
Tu puoi fare tutto quello che vuoi.
Voto: 1/5
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