TITOLO: Iddu - L'ultimo padrino
TITOLO ORIGINALE: Iddu - L'ultimo padrino
ANNO DI PRODUZIONE: 2024
PAESE DI PRODUZIONE: Italia, Francia
GENERE: Grottesco, Gangster
CASA DI DISTRIBUZIONE: 01 Distribution
REGIA: Fabio Grassadonia, Antonio Piazza
CAST: Toni Servillo, Elio Germano,Daniela Marra, Barbora Bobuľová, Giuseppe Tantillo, Fausto Russo Alesi, Antonia Truppo, Tommaso Ragno, Betty Pedrazzi, Filippo Luna, Rosario Palazzolo, Roberto De Francesco, Vincenzo Ferrera, Maurizio Marchetti, Gianluca Zaccaria, Lucio Patanè.
DURATA: 122 minuti
TRAMA
Nella Sicilia dei primi anni 2000, Catello Palumbo, un politico che è stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, riceve l'offerta della libertà da parte dei servizi segreti in cambio però del suo aiuto nel far catturare il suo figlioccio d'un tempo, Matteo Messina Denaro. Catello avvia quindi uno scambio epistolare con il boss, ormai stanco della vita da criminale e latitante, con l'auspicio di indurlo a rivelare per errore, in uno dei suoi pizzini, il proprio nascondiglio e poterlo fare arrestare.
RECENSIONE
Non sei più preside Catello. Dopo il tuo arresto sei stato espulso persino dalla massoneria.
Dopo l'adolescenziale e toccante Sicilian Ghost Story, che raccontava il tragico rapimento del piccolo Giuseppe Di Matteo, i registi Fabio Grassadonia e Antonio Piazza tornano a raccontare una storia di mafia che però abbandona il tono fantasioso del film precedente per concentrarsi su una dimensione maggiormente realistica.
Iddu - L'ultimo padrino è liberamente ispirato alla cattura di Matteo Messina Denaro, avvenuta il 16 gennaio 2023 a Palermo. La trama, pur raccontando molti fatti reali, li trasforma parafrasandoli. Questo perché, come viene palesato sin dalla parte iniziale della pellicola, per Grassadonia e Piazza la realtà è una partenza e non una destinazione. I due registi scelgono di non descrivere i mafiosi come dei mostri ma bensì come delle persone comuni che fanno parte della società. Su questo punto è molto convincente l'interpretazione di Elio Germano, che sembra quasi plasmare Messina Denaro non solo dandone una rappresentazione fisica molto dettagliata e somigliante, ma anche nei modi di porsi e di atteggiarsi. Toni Servillo, che interpreta il protagonista Catullo Palumbo (personaggio molto somigliante all'ex sindaco di Castelvetrano Antonio Vaccarino), appare sia fisicamente che psicologicamente uno sconfitto in cerca di riscatto.
Il padre era tutto per lui e ora lo ha perso. Questo è il suo unico punto debole.
Grassadonia e Piazza rappresentano i mafiosi come dei personaggi grotteschi e alcuni sembrano usciti da una commedia all'italiana, soprattutto Catullo Palumbo che è il personaggio più macchiettistico. La parte finale dell' opera è troppo lunga e prolissa e si ha la sensazione che i due registi dovessero terminare prima la loro narrazione, perché ci sono delle aggiunte che non servono alla storia.
Grassadonia e Piazza riescono a raccontare in modo originale un pezzo di storia italiana recente, che dopo trent'anni ha trovato il suo epilogo il 26 gennaio 2023. Insieme hanno costruito un racconto che parla di mafia senza mai cadere in ammiccamenti banali e noiosi e cercando di mostrare i mafiosi per quello che sono.
Io non so che stai combinando. Quando scoprirò di che si tratta ti ammazzo con le mani mie.
Voto: 3,5/5
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