TITOLO: Titane
TITOLO ORIGINALE: Titane
GENERE: Orrore, fantascienza
PAESE DI PRODUZIONE: Francia, Belgio
CASA DI DISTRIBUZIONE: I wonder pictures
REGIA: Julia Ducournau
CAST: Vincent Lindon, Aghate Rousselle, Garance Marillier, Lais Salameh, Myriem Akheoddiu, Bertrand Bonello, Thibault Cathalifaud, Frédéric Jardin, Florence Janas
DURATA: 108 minuti
TRAMA
Alexia ha un placca di metallo conficcata nel craino a causa di un incidente avvenuto quando era una bambina. Ballerina in un salone di automobili, le sue performance erotiche la rendono preda apparente degli uomini, che l'approcciano senza alcuna mezza misura. Ma Alexia uccide con un fermaglio ogni uomo che tenta di approcciarla, cominciando così una lunga serie di omicidi che la costringono a fuggire. Assumerà l'identità di Adrien, il figlio di un comandante dei pompieri, scomparso dieci anni prima. Alexia è una macchina programmata per uccidere in ogni modo, il padre di Adrien invece, indossa una divisa che è programmata per salvare vite e ha il disperato bisogno di credere a quella falsa identità. Tutto li separa ma poi qualcosa li unirà per sempre.
RECENSIONE
Nessuno mi puoi giudicare.
Alexia, una bambina irrequieta, tormenta in ogni modo il padre alla guida dell'auto. Agitata sul sedile posteriore, incomincia a percepire le vibrazioni del veicolo, imitando il rumore del motore. In lei c'è già un'attrazione fisica per il motore del veicolo. Una distrazione, la cintura di sicurezza improvvisamente sganciata, l'ira del padre e lo schianto che li porta fuori dalla carreggiata. Un'operazione d'urgenza metterà una calotta di metallo al posto di un pezzo di cranio di Alexia che crea un rapporto unico con l'automobile.
Il film vincitore della Palma d'oro all'ultima edizione di Cannes riprende un tipo di fantascienza stile anni 80. In questo senso è molto simile allo stile di certi film di David Cronenberg pur non essendo assolutamente al livello di una sua pellicola. L'obiettivo di Titane è quello di illustrare il lato più folle della mente umana, ma all'interno della narrazione viene rappresentato in maniera superficiale.
Dopo la vittoria di Parasite due anni fa si può tranquillamente dire che Cannes ha premiato un altro film inguardabile. La trama di Titane è troppo confusa e ci sono certe sfumature che sono incomprensibili, soprattutto il rapporto tra Alexia e il padre del ragazzo scomparso di cui prende l'identità.
Guarda me. La conosci la Macarena?
L'unica cosa notevole di questa pellicola sono le prove recitative dei due attori protagonisti, che però non sono sufficienti a salvare il film. Titane si fa carico di rappresentare un delirio mentale uomo-macchina ma fallisce miseramente, e fallisce perchè la sceneggiatura non riesce a raccontarci adeguatamente la reale trama pensata dallo sceneggiatore.
Titane è un film inconcludente, che non meritava il successo di critica avuto a Cannes.
Fermati.
Voto: 1,5/5
Vincent grazie per la bellissima recensione! Non andrò a vederlo!
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