TITOLO: Freaks out
GENERE: fantastico, drammatico, storico, guerra, avventura
ANNO: 2021
REGIA: Gabriele Mainetti
MUSICA: Gabriele Mainetti, Michele Braga
PAESE: Italia, Germania
DURATA: 141 minuti
PRODUZIONE: Goon Films, Lucky Red, Rai Cinema, GapBusters
DISTRIBUZIONE: 01 Distribution
TRAMA
Freaks out è la storia di quattro amici, Matilde, Cencio, Fulvio e Mario, così legati tra loro da essere quasi come fratelli. Siamo nel 1943, a
Roma, proprio nel bel mezzo della Seconda guerra mondiale e nell'anno
in cui la Capitale è scenario di bombardamenti tra nazisti e Alleati.
I quattro lavorano in un circo, gestito da Israel,
che per loro, più che un capo, è una sorta di figura paterna. Quando
quest'ultimo cerca di trovare una via di fuga che li porti lontano dal
conflitto, scompare misteriosamente, lasciando i quattro soli e senza
alcuna prospettiva. Matilde, Cencio, Fulvio e Mario si ritrovano
improvvisamente senza quello che avevano prima, un circo che era
sinonimo di famiglia e sicurezza. Senza Israel, senza il tendone sono
soltanto dei fenomeni da baraccone privi di uno scopo nella vita,
bloccati nella Città eterna, che inizia a crollare sotto i duri colpi
bellici.
RECENSIONE
Il regista di Lo chiamavano Jeeg Robot ci presenta una nuova pellicola in stile fumettistico, dove vediamo personaggi con superpoteri che vivono delle avventure in un contesto storico. In piena guerra, quattro artisti circensi con delle capacità straordinarie lottano per sopravvivere in mondo che li ha rifiutati, temendo i loro poteri, e per mantenere saldo il loro legame, che il conflitto mondiale minaccia di recidere.
La storia tratta del tema della diversità e dell'accettazione in modo coinvolgente e profondo. I personaggi sono ben caratterizzati e la trama è ben sviluppata. Le scene sono emozionanti in ogni minuto, e i momenti action sono straordinari. Il personaggio che colpisce di più è Matilde, una ballerina elettrica, interpretata da Aurora Giovinazzo, la quale dimostra di sapersi ben calare nel suo ruolo. Nella miniserie Sorelle l'attrice recitava la parte di una ragazzina sfrontata, forte e sicura di sé, ma qui riveste i panni di una personalità più timida, e lo fa con classe. Oltre a questo aspetto, il personaggio di Matilde è, fra tutti, uno di quelli che più rappresenta la difficoltà dell'accettazione. Lei, infatti, deve imparare ad accettare sé stessa. Insieme a lei, colpisce anche il personaggio di Franz, nato anche lui con qualcosa che da tutti è considerato un handicap, e presenta la stessa difficoltà in modo più amplificato, essendo cresciuto in un contesto dove il diverso di certo non viene ben considerato. Egli rappresenta il demone, sia esteriore che interiore, che Matilde e i suoi confratelli devono combattere, per poter vivere serenamente.
E' molto forte anche il tema della famiglia e dei legami affettivi. Di questo il rappresentante è Israel, padre dei quattro protagonisti, anch'egli un grande personaggio, simbolo di amore paterno e della stessa accettazione. Un film eccezionale anche per gli effetti speciali e il tono fumettistico, il tutto messo in un'ambientazione storica nella quale l'accettazione non è certo un tema che trova molto terreno fertile. Una storia dinamica sia dal punto di vista degli eventi, che dal punto di vista dell'aspetto psicologico dei personaggi. Eccezionali le scene d'azione, che diventano sempre più intense battaglia dopo battaglia.
Nessun commento:
Posta un commento