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lunedì 8 settembre 2025

Material Love



 
TITOLO: Material Love 

TITOLO ORIGINALE Materialists

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America

CASA DI DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures

GENERE: commedia, sentimentale, drammatico

REGIA: Celine Song

 CAST: Dakota Johnson, Chris Evans, Pedro Pascal, Marin Ireland, Louisa Jacobson, Sawyer Spielberg, Dasha Nekrasova, Eddie Cahill.

DURATA: 116 minuti 


                                                                          TRAMA 

L'attività lavorativa di una organizzatrice di matrimoni si complica quando si ritrova divisa tra l'uomo     perfetto e il suo imperfetto ex.

RECENSIONE

Ho sentito qualsiasi motivazione sul perchè ci si voglia sposare.

Dopo l'apprezzatissimo e indipendente Past Lives, Celine Song torna dietro la macchina da presa con un altro film romantico, che però si adegua maggiormente ai canoni di Hollywood e coinvolge grandi stelle come Pedro Pascal, Chris Evans e Dakota Johnson.

Celine Song non vorrebbe realizzare la tipica commedia romantica ma nonostante lo sforzo non riesce ad uscire  dalle regole di genere, come invece le era riuscito con Past Lives. Con Material Love la Song vuole criticare il materialismo che domina i nostri tempi, rendendo la protagonista una specie di Tinder umano. Questa critica in parte riesce e in parte no. La rappresentazione di come la tecnologia e il mercato dettano sempre più le regole nei nostri rapporti è molti efficace, ma tutto cade nel finale che è troppo favolistico e costringe la pellicola al conformismo che il genere delle rom-com impone.  


 
Harry, tu sei quello che chiamiamo Unicorno. Una fantasia impossibile.

Si rivelano invece più che azzeccate le scelte del cast, dove Pedro Pascal di sente a suo agio nell' interpretare un milionario che si innamora della protagonista. Lo stesso vale per Chris Evans che interpreta un personaggio che è agli antipodi di quello di Pedro Pascal, ovvero lo squattrinato ex di Dakota Johnson, la quale risulta essere la scelta migliore per il tipo di ruolo originale affidatole da Celine Song, che si conferma quindi molto brava nel selezionare i propri cast con la cura dovuta.

Nonostante le premesse fossero più che buone il nuovo film di Celine Song è solo parzialmente riuscito. La Song non è riuscita a ricreare la bellissima atmosfera nostalgica che c'era in Past Lives, dandoci un film che in tutti modi tenta di essere anticonvenzionale, ma che poi finisce per esserlo.  


Sei esattamente quello che cerco. Posso rendere migliore la tua vita. 



Voto: 2,5/5 



 




domenica 7 settembre 2025

Una scomoda circostanza

 

TITOLO: Una scomoda circostanza

TITOLO ORIGINALE: Caught Stealing

CASA DI DISTRIBUZIONEEagle Pictures

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

GENEREgangster, commedia, azione, thriller

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America

REGIA: Darren Aronofsky

CAST: Austin Butler, Regina King, Zoë Kravitz, Matt Smith, Liev Schreiber, Vincent D'Onofrio, Griffin Dunne, Griffin Dunne, Bad Bunny, Carol Kane, D'Pharaoh Woon-A-Tai, Will Brill, Action Bronson, Jurij Kolokol'nikov, Nikita Kukuškin

DURATA: 107 minuti


TRAMA

Hank Thompson era una giovane promessa del baseball ai tempi del liceo, ma ora non può più gocare a causa di un grave incidente del quale è stato vittima. Nonostante ciò, le cose per lui sembrano andare per il verso giusto: ha una splendida ragazza, lavora come barista in un locale malfamato della grande mela, e la sua squadra del cuore è in corsa per il titolo. Quando il suo vicino punk-rock  Russ gli chiede di badare al suo gatto per qualche giorno, Hank improvvisamente si trova coinvolto in una situazione complicata: un gruppo di criminali decisamente pericolosi comincia a dargli la caccia. Tutti vogliono qualcsoa da lui, ma il problema è che non ha la minima idea del perchè. Braccato da ogni parte, Hank dovrà contare su tutto il suo ingegno per restare in vita abbastanza a lungo da scoprirlo. 


RECENSIONE

Che cavolo è successo?

Dopo averci abituati a film con toni drammatici come The Whale, The Wrestler e Il Cigno nero, Darren Aronofsky torna dietro la macchina da presa con un thriller che sembra uscito da una sceneggiatura dei fratelli Coen.
La trama di Una scomoda circostanza è colma di elementi kafkiani, con il protagonista che non comprende il reale motivo della caccia che la criminalità organizzata attua nei suoi confronti. Con questa pellicola Aronofsky sembra volersi scrollare di dosso l'etichetta di regista di film drammatici, realizzando un lungometraggio dai toni leggeri, mettendo così in discussione la poetica che ha caratterizzato la sua carriera fino ad oggi.

 

Chi ti ha ridotto così?

La stessa scelta sembrano aver fatto anche i membri del cast. Austin Butler incarna un personaggio che è l'antitesi dell'Elvis Presley che ha interpretato in Elvis, mentre Matt Smith, che ci aveva abituati agli abiti eleganti che indossava quando interpretava il principe Filippo nella serie Netflix The Crown, qui interpreta un punkettaro con la cresta alla moicana, dandoci una recitazione  molto divertente. 

Una scomoda circostanza si è rivelato il film più originale e sperimentale della carriera del regista statunitense, che ci aveva fatto commuovere con un lungometraggio come The Whale, ma che realizzando una pellicola completamente diversa  riesce ugualmente ad affermare il suo timbro artistico, dimostrando un talento che pochi cineasti possiedono oggi.

O mi prendo quello che voglio o la mia pistola parla per me.


Voto: 4/5 




lunedì 1 settembre 2025

Enzo

 

TITOLO: Enzo

TITOLO ORIGINALE: Enzo 

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

PAESE DI PRODUZIONEFrancia, Italia, Belgio

GENEREdrammatico

CASA DI DISTRIBUZIONELucky Red

REGIA: Robin Campillo

CAST: Eloy Pohu, Pierfrancesco Favino, Élodie Bouchez, Maksym Slivins'kyj, Nathan Japy, Vladyslav Holyk, Malou Khebizi, Philippe Petit.

DURATA: 102 minuti  

                                                                            TRAMA 

Enzo è un ragazzo di sedici anni che vive, con la sua famiglia,  in una lussuosa villa affacciata sul mare nel sud della Francia. E' cresciuto nel benessere, nell'agio e tra le aspettative affettuose, ma anche pressanti, dei suoi genitori. Dotato di una forte sensibilità artistica e umana, spinto dal desiderio di sentirsi utile in un mondo che lo fa sentire debole e impotente davanti alle ingiustizie, prende la decisione di abbandonare il suo percorso scolastico e iniziare un apprendistato da muratore in un cantiere locale. Nel grande caos che è l'adolescenza, lontano dal futuro brillante progettato per lui, trova nella fatica del lavoro manuale e nell'umanità dei colleghi una nuova prospettiva sull'amore, sull'amicizia e su che cosa significhi davvero appartenere ad una famiglia. 

RECENSIONE 

Il talento c'è l'hai, non ti manca. Varrebbe la pena provare le belle arti.

Dopo avere aperto l'ultima edizione del festival di Cannes, Enzo è approdato nelle sale italiane. Il film con Favino racconta la complessa comunicazione dei genitori con un figlio adolescenze utilizzando sullo sfondo la guerra in Ucraina. 

Il film, diretto da Robin Campillo,  in origine doveva essere diretto dal regista francese Laurent Cantet ma, per via della sua prematura scomparsa, è stato sostituito da Campillo, che ha anche sceneggiato la pellicola. La trama racconta quanto le speranze dei genitori possano essere pressanti per i figli, mostrando la voglia di evadere del giovane Enzo da un mondo borghese che in apparenza sembra un perfetto idillio. 



E' un bambino che si sta facendo de male.

L'interpretazione drammatica di Favino riprende perfettamente un tipo di padre che fatica a comprendere le scelte che suo figlio vuole fare, proiettando le sue ambiziose speranze sul figlio e pretendendo così che egli sia perfetto. Questa è un'altra prova che dimostra come Favino sia uno dei migliori attori italiani sulla scena, infatti è uno dei pochi interpreti nostrani che spesso lavora anche in produzioni estere.

Enzo è una pellicola che racconta la complessità di essere giovani nel mondo di oggi, smarriti tra  le tante pressioni che li circondano e il voler trovare se stessi, in un momento storico instabile che nel film è perfettamente incarnato dalla presenza non fisica della guerra in Ucraina, che gioca un ruolo chiave nello svolgersi della trama. Più che essere un lungometraggio sulle difficoltà degli adolescenti, Enzo racconta l'incomunicabilità che vivono oggi molti genitori con i propri figli, non riuscendo così a comprenderli.

Sei un piccolo borghese che si racconta delle storie.

Voto: 4/5 


Material Love

  TITOLO : Material Love  TITOLO ORIGINALE :  Materialists PAESE DI PRODUZIONE :  Stati Uniti d'America CASA DI DISTRIBUZIONE :  Eagle...