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domenica 28 settembre 2025

Una battaglia dopo l'altra

 

TITOLO: Una battaglia dopo l'altra

TITOLO ORIGINALE: One Battle After Another

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

CASA DI DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Entertainment Italia

GENERE: drammatico, azione

PAESE DI PRODUZIONE: USA

REGIA: Paul Thomas Anderson

CAST: Leonardo DiCaprio, Sean Penn, Benicio Del Toro, Regina Hall, Teyana Taylor, Chase Infiniti, Alana Haim, Wood Harris.

DURATA: 162 minuti 


                                                                           TRAMA 

    Quando il loro malvagio e feroce nemico riemerge dal nulla dopo sedici anni, un gruppo di ex 
                            rivoluzionari si riunisce per salvare la figlia di uno di loro.

RECENSIONE

Perfidia - Devi creare uno show. Proclamo la rivoluzione. Il messaggio è chiaro.  Steven - Ti rivedrò molto presto.  Perfidia - Non se ti vedo prima io.

A tre anni di distanza dall'uscita di Licorice Pizza, Paul Thomas Anderson torna dietro la macchina da presa riadattando per la seconda volta nella sua carriera un libro di Thomas Pynchon, dopo Vizio di forma.
Dopo quasi trent'anni dalla proposta di Paul Thomas Anderson fatta a Leonardo  Di Caprio di recitare in 
Boogie Nights - L'altra Hollywood,  che il giovane Di Caprio rifiutò in favore di Titanic, finalmente i due sono riusciti a realizzare il loro primo film insieme. Una battaglia dopo l'altra è forse il film più radicale, politicamente parlando, che Anderson abbia realizzato finora, ispirandosi al romanzo Vineland di Pynchon per raccontare la crisi degli odierni Stati Uniti e per puro caso il film è uscito a ridosso dell'omicidio Kirk.


 

Viva la revolution. 

Oltre ad offrirci una sempre ottima prestazione attoriale di Leonardo Di Caprio, nella pellicola troviamo degli eccellenti Sean Penn e Benicio Del Toro, in particolare Sean Penn che interpreta un cattivo che sembra una caricatura di Terminator.  Il film non solo è dotato di una forte ironia ma è colmo anche di scene d'azione che sono piuttosto anomale per il genere di cinema che Paul Thomas Anderson è solito proporre, e ci offre anche la più acuta meditazione contemporanea sulla apparente fine dell'utopia americana.

Una battaglia dopo l'altra sembra essere uno dei film favoriti per gli Oscar del 2026, anche se Anderson resta pur sempre un regista troppo indipendente per i classici standard di Hollywood, ma la matrice politica potrebbe giocare a suo favore questa volta. Una battaglia dopo l'altra non è sicuramente un capolavoro sui livelli di Il petroliere, ma è un film ben riuscito, che dimostra che Anderson riesce sempre a stare sul pezzo.

Devi capire Willa. 


Voto: 4/5







lunedì 22 settembre 2025

The Life of Chuck


TITOLO: The Life of Chuck

TITOLO ORIGINALE: The Life of Chuck

CASA DI DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures

ANNO DI PRODUZIONE: 2024 

GENEREdrammatico, fantascienza

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America

REGIA: Mike Flanagan

CAST Tom Hiddleston, Karen Gillan, Kate Siegel, Jacob Tremblay, Molly Quinn, Mark Hamill, Matthew Lillard, Mia Sara, Chiwetel Ejiofor, Carl Lumbly,  Annalise Basso, Taylor GordonTrinity Bliss , Rahul Kohli,  Heather Langenkamp,  Violet McGraw, David Dastmalchian, Saidah Ekulona, Harvey Guillén, Q'orianka Kilcher, Antonio Raul Corbo,  Franklin Ritch, Matt Biedel, Andy Grush, Nick Offerman

 DURATA: 110 minuti 


 TRAMA

The Life of Chuck racconta la vita di Charles "Chuck" Krantz in ordine inverso, partendo dalla fine e tornando all'infanzia. I film si sviluppa in tre atti, che esplorano la vita di Chuck attraverso i momenti  chiave della sua vita, rielaborando così i suoi ricordi felici, il rapporto con i suoi nonni e i lutti che ha dovuto affrontare, le sue passioni nascoste  e gli eventi catastrofici che stanno accadendo nel mondo, usando come allegoria la citazione di Walt Whitman "Ogni essere umano contiene moltitudini". 


RECENSIONE

Quando di notte rivolgi lo sguardo al cielo, può dirti qualcosa sul tuo futuro. Non può mentirti. E' sempre sincero. Potresti vedere più di quanto vorresti. Ma se hai un cuore hai la speranza, e tu hai un cuore immenso.

Non esiste autore di libri che si adatti meglio al cinema di Stephen King, come è stato già ampiamente dimostrato con tutti gli innumerevoli adattamenti che ci sono stati delle sue opere. Mike Flanagan, che di King ha già trasposto  Il gioco di Gerarld e Doctor Sleep il seguito di Shining, riadatta per il cinema il racconto tratto dalla raccolta Se scorre il sangue, pubblicata nel 2020 e che Flanagan ha letto nel bel mezzo  della pandemia.

The Life of Chuck è un film esistenzialista che osanna la vita e lo fa ripercorrendo i ricordi di Chuck, un uomo di trentanove anni che viene a mancare per un tumore al cervello. La trama ricostruisce la sua vita in tre atti partendo dalla fine della sua breve esistenza e arrivando fino alla fase iniziale della sua infanzia, rendendo così Chuck una allegoria della vita di tutti noi. 


 


Il mondo Chuck, tutto ciò che hai sempre amato, tutto ciò che vedi, ogni anno che vivrai, quel mondo diventerà più grande e luminoso. Più dettagliato e complesso. Sarai stato tu a costruirlo e sarà il tuo universo.

The Life of Chuck dimostra come sia un errore bollare un autore come King solo come appartenente al genere horror, che è sì il suo genere prediletto, ma cimentandosi al tempo stesso anche in diversi altri generi e molte delle sue opere più famose non sono horror. Il film si avvale di alcune fantastiche interpretazioni, soprattutto da parte di Tom Hiddelston, che riprende perfettamente la psicologia del protagonista, e di Mark Hamill, il Luke Skywalker di Star Wars, che interpreta benissimo il nonno di Chuck.

Flanagan, così come altri registi quali Bob Reiner e Frank Darabont,  può essere definito un esperto di King. The Life of Chuck riprende perfettamente la bellissima sensibilità che ha sempre caratterizzato le storie di King risultando così non in una banale e prevedibile osannazione della vita, ma in un inno alla lievità e alla bontà.

Non è meraviglioso? 


Voto: 4,5/5




domenica 21 settembre 2025

Honey Don't!

 

TITOLO: Honey Don't!

TITOLO ORIGINALE: Honey Don't!

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

PAESE DI PRODUZIONE:Stati Uniti d'America, Regno Unito

CASA DI DISTRIBUZIONE: Universal Pictures

GENERE : commedia, noir, poliziesco, thriller, giallo

REGIA: Ethan Coen

CAST:  Margaret Qualley, Aubrey Plaza, Charlie Day, Chris Evans, Billy Eichner, Talia Ryder Lera Abova, Kristen Connolly, Lena Hall, Don Swayze

DURATA: 90 minuti 


TRAMA

Honey Don't! racconta una storia ambientata a Bakersfield, una tranquilla cittadina della California. Honey O'Donahue, una giovane detective privata, indaga  su una serie di misteriose morti sospette, tutte collegate a una chiesa isolata e ai suoi rituali oscuri.

RECENSIONE

Solo quando ci sottomettiamo al volere di Dio lo serviamo. 

Dopo aver toppato con il suo primo film da solista, Ethan Coen decide di riprovarci, sprecando del coraggio,  con Honey Don't!, un lungometraggio che sembra solo una malriuscita imitazione delle pellicole  che realizzava con suo fratello Joel.

La scena iniziale sembra essere un chiaro auto-omaggio a Non è un paese per vecchi, uno dei capolavori che ha realizzato Ethan Coen con suo fratello. Un inizio che è pervaso da un sentimento nostalgico che richiama i bei tempi dei Coen in una pellicola che poi diviene a lungo andare una brutta scopiazzatura del Grande Lebowski  e di Fargo. Ethan Coen si muove infatti in una zona confortevole affrontando  trame con protagonisti dei criminali con storie tragicomiche; di fatto uno dei punti forti dei Fratelli Coen, ma che adesso sta diventando solo  paura di osare il cambiamento. Infatti l'intenzione di Ethan Coen è quella di realizzare una trilogia con protagoniste delle criminali lesbiche. 



Io aiuto le persone miss O'Donahue. Vedo un bisogno e lo soddisfo.


La cosa migliore di tutto il film sono le interpretazioni di Margaret Qualley e Aubrey Plaza. La Qualley  si trova alla sua seconda prova con Ethan Coen avendo già recitato nel primo film da solista di Ethan Coen, Drive-Away Dolls, mentre  il talento della Plaza si era già fatto notare in Megalopolis di Coppola.

Non si sono ancora compresi i motivi che hanno causato lo scioglimento del proficuo sodalizio dei Coen, si sa solo che prima o poi torneranno a lavorare insieme e che hanno delle sceneggiature in lavorazione. Si spera che vengano realizzate al più presto perché non esiste nulla di più triste di vedere degli artisti che imitano se stessi.


Lei è affascinante.


Voto 1,5/5 




domenica 14 settembre 2025

Highest 2 Lowest

 

TITOLO: Highest 2 Lowest  

TITOLO ORIGINALE Highest 2 Lowest

CASA DI DISTRIBUZIONEEscape Artists, Mandalay Pictures, 40 Acres and a Mule Filmworks, A/Vantage Pictures 

GENERE: thriller, azione

PAESE DI PRODUZIONE: USA

ANNO DI PRODUZIONE: 2025 

REGIA: Spike Lee

                                   CAST: Denzel Washington, Ilfenesh Hadera, Jeffrey Wright, Ice Spice, ASAP Rocky, Dean Winters, John Douglas Thompson, LaChanze, Aubrey Joseph, Michael Potts, Wendell Pierce .

DURATA: 133 minuti 


TRAMA 

Quando un gigante della produzione musicale, noto per avere il migliore orecchio del settore, viene preso di mira per un riscatto, si scontra con un dilemma morale di vita o di morte.


RECENSIONE

Ehi sveglia gente. Il re è qui.

A  quasi vent'anni dall'uscita di Inside Man, Spike Lee e Denzel Washington hanno finalmente deciso di tornare a lavorare insieme e non potevano farlo in maniera migliore. Highest 2 Lowest  è ispirato ad Anatomia di un rapimento di Akira Kurosawa, solo che Lee sposta l'ambientazione dal Giappone a New York, riportando così lo stile di Kurosawa ai tempi nostri.

Highest 2 Lowest  a livello di produzione è la prima collaborazione tra la A24  e una piattaforma di streaming come Apple tv +, a dimostrazione di come la A24 stia sempre di più entrando nel panorama cinematografico. Denzel Washington, che ormai ha più di settant'anni, ci da un'interpretazione strepitosa, confermando ampiamente il suo status di leggenda hollywoodiana e sopratutto dimostrando di saper interagire con attori giovani, cosa che non sempre riesce a tutti. 


 

Serve un pò di follia in questo mondo per ottenere quello che vuoi.

Oltre ad un grande 
Denzel Washington, nel film in splendida forma c'è anche Jeffrey Wright, che interpreta l'autista del personaggio di Washington e si amalgama perfettamente con il ruolo che Spike Lee ha voluto affidargli, riuscendo a incarnare abilmente l'essenza del suo personaggio, che pur essendo secondario è fondamentale per lo sviluppo della trama.

Di Highest 2 Lowest erroneamente non si è discusso molto e non sarà sicuramente tra i film papabili per la statuetta degli Oscar, ma evidentemente tutto ciò non interessa né a Spike Lee e né a Denzel Washington. La loro resta ancora un'accoppiata vincente che ci ha regalato in passato film come Malcom X, e oggi questo film impegnato e coerente, che speriamo davvero non sia l'ultimo della loro magnifica collaborazione.

Non è mai troppo tardi.


Voto: 4/5 





lunedì 8 settembre 2025

Material Love



 
TITOLO: Material Love 

TITOLO ORIGINALE Materialists

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America

CASA DI DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures

GENERE: commedia, sentimentale, drammatico

REGIA: Celine Song

ANNO DI PRODUZIONE: 2025


 CAST: Dakota Johnson, Chris Evans, Pedro Pascal, Marin Ireland, Louisa Jacobson, Sawyer Spielberg, Dasha Nekrasova, Eddie Cahill.

DURATA: 116 minuti 


                                                                          TRAMA 

L'attività lavorativa di una organizzatrice di matrimoni si complica quando si ritrova divisa tra l'uomo     perfetto e il suo imperfetto ex.

RECENSIONE

Ho sentito qualsiasi motivazione sul perchè ci si voglia sposare.

Dopo l'apprezzatissimo e indipendente Past Lives, Celine Song torna dietro la macchina da presa con un altro film romantico, che però si adegua maggiormente ai canoni di Hollywood e coinvolge grandi stelle come Pedro Pascal, Chris Evans e Dakota Johnson.

Celine Song non vorrebbe realizzare la tipica commedia romantica ma nonostante lo sforzo non riesce ad uscire  dalle regole di genere, come invece le era riuscito con Past Lives. Con Material Love la Song vuole criticare il materialismo che domina i nostri tempi, rendendo la protagonista una specie di Tinder umano. Questa critica in parte riesce e in parte no. La rappresentazione di come la tecnologia e il mercato dettano sempre più le regole nei nostri rapporti è molti efficace, ma tutto cade nel finale che è troppo favolistico e costringe la pellicola al conformismo che il genere delle rom-com impone.  


 
Harry, tu sei quello che chiamiamo Unicorno. Una fantasia impossibile.

Si rivelano invece più che azzeccate le scelte del cast, dove Pedro Pascal di sente a suo agio nell' interpretare un milionario che si innamora della protagonista. Lo stesso vale per Chris Evans che interpreta un personaggio che è agli antipodi di quello di Pedro Pascal, ovvero lo squattrinato ex di Dakota Johnson, la quale risulta essere la scelta migliore per il tipo di ruolo originale affidatole da Celine Song, che si conferma quindi molto brava nel selezionare i propri cast con la cura dovuta.

Nonostante le premesse fossero più che buone il nuovo film di Celine Song è solo parzialmente riuscito. La Song non è riuscita a ricreare la bellissima atmosfera nostalgica che c'era in Past Lives, dandoci un film che in tutti modi tenta di essere anticonvenzionale, ma che poi finisce per esserlo.  


Sei esattamente quello che cerco. Posso rendere migliore la tua vita. 



Voto: 2,5/5 



 




domenica 7 settembre 2025

Una scomoda circostanza

 

TITOLO: Una scomoda circostanza

TITOLO ORIGINALE: Caught Stealing

CASA DI DISTRIBUZIONEEagle Pictures

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

GENEREgangster, commedia, azione, thriller

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America

REGIA: Darren Aronofsky

CAST: Austin Butler, Regina King, Zoë Kravitz, Matt Smith, Liev Schreiber, Vincent D'Onofrio, Griffin Dunne, Griffin Dunne, Bad Bunny, Carol Kane, D'Pharaoh Woon-A-Tai, Will Brill, Action Bronson, Jurij Kolokol'nikov, Nikita Kukuškin

DURATA: 107 minuti


TRAMA

Hank Thompson era una giovane promessa del baseball ai tempi del liceo, ma ora non può più gocare a causa di un grave incidente del quale è stato vittima. Nonostante ciò, le cose per lui sembrano andare per il verso giusto: ha una splendida ragazza, lavora come barista in un locale malfamato della grande mela, e la sua squadra del cuore è in corsa per il titolo. Quando il suo vicino punk-rock  Russ gli chiede di badare al suo gatto per qualche giorno, Hank improvvisamente si trova coinvolto in una situazione complicata: un gruppo di criminali decisamente pericolosi comincia a dargli la caccia. Tutti vogliono qualcsoa da lui, ma il problema è che non ha la minima idea del perchè. Braccato da ogni parte, Hank dovrà contare su tutto il suo ingegno per restare in vita abbastanza a lungo da scoprirlo. 


RECENSIONE

Che cavolo è successo?

Dopo averci abituati a film con toni drammatici come The Whale, The Wrestler e Il Cigno nero, Darren Aronofsky torna dietro la macchina da presa con un thriller che sembra uscito da una sceneggiatura dei fratelli Coen.
La trama di Una scomoda circostanza è colma di elementi kafkiani, con il protagonista che non comprende il reale motivo della caccia che la criminalità organizzata attua nei suoi confronti. Con questa pellicola Aronofsky sembra volersi scrollare di dosso l'etichetta di regista di film drammatici, realizzando un lungometraggio dai toni leggeri, mettendo così in discussione la poetica che ha caratterizzato la sua carriera fino ad oggi.

 

Chi ti ha ridotto così?

La stessa scelta sembrano aver fatto anche i membri del cast. Austin Butler incarna un personaggio che è l'antitesi dell'Elvis Presley che ha interpretato in Elvis, mentre Matt Smith, che ci aveva abituati agli abiti eleganti che indossava quando interpretava il principe Filippo nella serie Netflix The Crown, qui interpreta un punkettaro con la cresta alla moicana, dandoci una recitazione  molto divertente. 

Una scomoda circostanza si è rivelato il film più originale e sperimentale della carriera del regista statunitense, che ci aveva fatto commuovere con un lungometraggio come The Whale, ma che realizzando una pellicola completamente diversa  riesce ugualmente ad affermare il suo timbro artistico, dimostrando un talento che pochi cineasti possiedono oggi.

O mi prendo quello che voglio o la mia pistola parla per me.


Voto: 4/5 




lunedì 1 settembre 2025

Enzo

 

TITOLO: Enzo

TITOLO ORIGINALE: Enzo 

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

PAESE DI PRODUZIONEFrancia, Italia, Belgio

GENEREdrammatico

CASA DI DISTRIBUZIONELucky Red

REGIA: Robin Campillo

CAST: Eloy Pohu, Pierfrancesco Favino, Élodie Bouchez, Maksym Slivins'kyj, Nathan Japy, Vladyslav Holyk, Malou Khebizi, Philippe Petit.

DURATA: 102 minuti  

                                                                            TRAMA 

Enzo è un ragazzo di sedici anni che vive, con la sua famiglia,  in una lussuosa villa affacciata sul mare nel sud della Francia. E' cresciuto nel benessere, nell'agio e tra le aspettative affettuose, ma anche pressanti, dei suoi genitori. Dotato di una forte sensibilità artistica e umana, spinto dal desiderio di sentirsi utile in un mondo che lo fa sentire debole e impotente davanti alle ingiustizie, prende la decisione di abbandonare il suo percorso scolastico e iniziare un apprendistato da muratore in un cantiere locale. Nel grande caos che è l'adolescenza, lontano dal futuro brillante progettato per lui, trova nella fatica del lavoro manuale e nell'umanità dei colleghi una nuova prospettiva sull'amore, sull'amicizia e su che cosa significhi davvero appartenere ad una famiglia. 

RECENSIONE 

Il talento c'è l'hai, non ti manca. Varrebbe la pena provare le belle arti.

Dopo avere aperto l'ultima edizione del festival di Cannes, Enzo è approdato nelle sale italiane. Il film con Favino racconta la complessa comunicazione dei genitori con un figlio adolescenze utilizzando sullo sfondo la guerra in Ucraina. 

Il film, diretto da Robin Campillo,  in origine doveva essere diretto dal regista francese Laurent Cantet ma, per via della sua prematura scomparsa, è stato sostituito da Campillo, che ha anche sceneggiato la pellicola. La trama racconta quanto le speranze dei genitori possano essere pressanti per i figli, mostrando la voglia di evadere del giovane Enzo da un mondo borghese che in apparenza sembra un perfetto idillio. 



E' un bambino che si sta facendo de male.

L'interpretazione drammatica di Favino riprende perfettamente un tipo di padre che fatica a comprendere le scelte che suo figlio vuole fare, proiettando le sue ambiziose speranze sul figlio e pretendendo così che egli sia perfetto. Questa è un'altra prova che dimostra come Favino sia uno dei migliori attori italiani sulla scena, infatti è uno dei pochi interpreti nostrani che spesso lavora anche in produzioni estere.

Enzo è una pellicola che racconta la complessità di essere giovani nel mondo di oggi, smarriti tra  le tante pressioni che li circondano e il voler trovare se stessi, in un momento storico instabile che nel film è perfettamente incarnato dalla presenza non fisica della guerra in Ucraina, che gioca un ruolo chiave nello svolgersi della trama. Più che essere un lungometraggio sulle difficoltà degli adolescenti, Enzo racconta l'incomunicabilità che vivono oggi molti genitori con i propri figli, non riuscendo così a comprenderli.

Sei un piccolo borghese che si racconta delle storie.

Voto: 4/5 


Dracula - L'amore perduto

  TITOLO : Dracula - L'amore perduto TITOLO ORIGINALE : Dracula: A Love Tale PAESE DI PRODUZIONE : Francia, Regno Unito ANNO DI PRODUZIO...