TITOLO: Anora
TITOLO ORIGINALE: Anora
ANNO DI PRODUZIONE: 2024
PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America
GENERE: commedia, drammatico, sentimentale
REGIA: Sean Baker
CAST: Mikey Madison, Mark Ėjdel'štejn, Jurij Borisov, Vače Tʻovmasyan, Karren Karagulian, Aleksej Serebrjakov, Dar'ja Ekamasova
DURATA: 139 minuti
TRAMA
Anora è una spogliarellista e prostituta al quale capita la possibilità di vivere come Cenerentola quando trova come cliente il figlio di un oligarca russo e lo sposa. Quando la notizia arriva in Russia la sua favola è minacciata.
RECENSIONE
Dio benedica l'America.
Atteso dal maggio scorso è uscito nelle sale Anora, il film, vincitore della Palma d'oro a Cannes, del cineasta americano Sean Baker e che pare proprio essere una delle vittorie maggiormente convincenti degli ultimi anni.
Anora è un miscela di Pretty Woman con una favola alla Cenerentola, e con una sceneggiatura che sembra scritta dalle mani dei Fratelli Coen. Il film di Sean Baker si apre con un'allegria quasi sfrenata e si conclude con una tristezza che rappresenta il grande dolore della protagonista, sfruttando un cast che è efficace in tutte le parti assegnate dal regista, indicando così che Baker è riuscito a trasmettere la propria visione dell'opera ai suoi attori.
Ivan : Se sposo un'americana non devo più tornare in Russia. - Anora : Vuoi che diventi la tua mogliettina? - Ivan : Non scherzo- Anora : Tre carati - Ivan : Perchè non quattro? O cinque? O sei?
Le scene migliori si vedono nella fase finale della pellicola quando Baker, per dare il maggior risalto alla sofferenza della protagonista, decide di fare molti primi piani del volto di Mikey Madison, dando così importanza al talento della sua attrice.
Baker, attraverso le vicende dei due protagonisti, vuole raccontare la superficialità della nostra epoca, ma a volte calca troppo la mano su questo tema e fa apparire i suoi personaggi quasi grotteschi.
Il lungometraggio di Baker è uno dei film più interessanti usciti dal circuito dei festival in questi ultimi anni, dove molti film premiati vengono subito dimenticati, ma non è il caso di Anora, che, con una trama apertamente provocatoria, riesce nel tentativo di non comporre una storia fine a se stessa, come ad esempio è accaduto con un'altra pellicola, premiata con la Palma d'oro, come Titane.
Vi do due settimane.
Voto: 3,5/5
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