TITOLO: Parthenope
TITOLO ORIGINALE: Parthenope
ANNO DI PRODUZIONE: 2024
CASA DI DISTRIBUZIONE: Piper Film
PAESE DI PRODUZIONE: Italia, Francia
GENERE: Drammatico, fantastico
REGIA: Paolo Sorrentino
CAST: Stefania Sandrelli, Celeste Dalla Porta, Luisa Ranieri, Silvio Orlando, Gary Oldman, Alfonso Santagata, Peppe Lanzetta, Lorenzo Gleijeses, Silvia Degrandi, Nello Mascia, Biagio Izzo, Dario Aita Marlon Joubert, Daniele Rienzo, Francesca Romana Bergamo, Cristiano Scotto di Galletta
DURATA: 136 minuti
TRAMA
Parthenope è una donna nata nel mare : si chiama Parthenope come la sirena della giovinezza, come la leggenda da cui si dice sia sorta Napoli. Seguiamo le vicende della sua vita attraverso vari decenni, dagli anni 50, fino ai giorni nostri, tra Capri e Napoli.
RECENSIONE
Abbandonati all'estate perfetta. Siamo stati bellissimi e infelici.
Finalmente, dopo la presentazione al festival di Cannes, dove ha avuto un' accoglienza tiepida da parte della critica, è uscito nella sale italiane il nuovo film diretto dal regista premio Oscar Paolo Sorrentino.
Dopo E' stata la mano di dio, Sorrentino è tornato a lavorare nella sua città natale, appunto Napoli. Se il giovane protagonista (alter ego dello stesso regista) di E' stata la mano di dio, emanava un profumo di fanciullezza e spensieratezza che rendeva molto godibile il film, qui la giovane Parthenope corre veloce nella vita, decisa ad ammaliare chiunque e ci riesce, in una pellicola che invece riesce ad ammaliare solo a metà. Il film si svolge in un arco temporale che va dagli anni 50 fino ad oggi, ed è la prima parte ad essere più interessante, in particolare nelle scene in cui Gary Oldman interpreta lo scrittore americano John Cheever, che sono la parte migliore di tutta la visione. Per il resto la trama è prolissa e Sorrentino costruisce dei personaggi autocompiaciuti che sembrano essere più adatti al contesto romano della Grande bellezza che a quello partenopeo.
Forse è stato meraviglioso essere ragazzi.
Sorrentino vuole rappresentare Napoli attraverso la protagonista Parthenope, che sembra sia amare che odiare la città e questa si intuisce essere anche l'opinione personale di Sorrentino, che però così si nasconde, lasciando nel film qualcosa di irrisolto e poco sincero. Una lode però va fatta sia all'esordiente Celeste Dalla Porta, che interpreta la versione giovanile della protagonista, che a Stefania Sandrelli, che invece interpreta Parthenope da vecchia. Entrambe sono ben calate nel personaggio e ne colgono lo spirito, esattamente come fa Gary Oldman nelle purtroppo poche scene nelle quali lo vediamo, incarnando perfettamente la figura del poeta tormentato e alcolizzato.
Parthenope è probabilmente il lungometraggio minore della carriera di Sorrentino, che sembra quasi copiare se stesso in un film che ha un buon punto di partenza ma che rischia poi l'autoammirazione,
giocando con l'esteriorità più che nelle profondità, attraverso inquadrature ricercatissime ma anche un po' fini a se stesse.
E' durato poco
Voto : 2,5/5
Nessun commento:
Posta un commento