TITOLO: Il lago incantato
TITOLO ORIGINALE: Il lago incantato
GENERE: Drammatico, horror, fantascienza
ANNO DI PRODUZIONE: 2024
PAESE DI PRODUZIONE: Italia
CASA DI DISTRIBUZIONE: Meibi
REGIA: Max Chicco
CAST: Sofia Elena, Simone Zanetti
DURATA: 78 minuti
TRAMA
L'amiantifera di Balangero, il mostro. Eleonora è una ragazza diciassettenne con una grande passione per il videomaking e per il cinema. Quando troverà un inquietante e misterioso video di sua madre giovane nella cava, con la sconvolgente presenza di un orribile mostro, la ragazza deciderà di realizzare un film per dimostrare che la storia del "mostro della cava" non è una leggenda.
RECENSIONE
L'abbiamo inciso nella chiesa. Nella nostra chiesa.
Il noto regista torinese Max Chicco realizza un film che pare per molti versi un omaggio al cinema fantascientifico degli anni 80, ambientato nel contesto piemontese e montagnoso di Balangero, un paese situato alle porte di Torino.
Max Chicco pur realizzando un film di genere non abbandona la sua vena sociale e il cinema di denuncia che ha caratterizzato altri suoi lavori fatti in precedenza, infatti la trama è ispirata alla vera storia dell'amiantifera di Balangero.
Gli attori scelti da Chicco sono dei non professionisti, due studenti del liceo Cavour di Torino, ripercorrendo così una delle scelte che Max Chicco fa spesso nella sua filmografia.
Se tu vuoi chiamarlo "Il lago incantato" mi aspetto di vedere un lago.
Certi elementi del finale della pellicola non si salvano da critiche in quanto sembrano strizzare l'occhio a certi temi contemporanei, ma il senso vero di questa storia sta proprio nel finale dove si mescola la passione cinematografica di Eleonora con la denuncia per la causa ambientale che è un tema molto attuale nella nostra società.
Il lago incantato è stato presentato all'Ischia film festival ed è stato distribuito per tre giorni sulla piattaforma di Mymovies nella speranza, come sempre, che ci sia la possibilità di vederlo in sala.
Qui rivive una parte della mia infanzia. I miei nonni. I miei genitori e io che giocavo sempre sola.
Voto: 3,5/5
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