TITOLO: Dalìland
TITOLO ORIGINALE: Dalìland
GENERE: Biografico, drammatico
ANNO DI PRODUZIONE: 2022
PAESE DI PRODUZIONE: USA
CASA DI DISTRIBUZIONE: Plaion Pictures
REGIA: Mary Harron
CAST: Ben Kingsley, Ezra Miller, Barbara Sukowa, Rupert Grawes, Christopher Briney, Andreja Pejic', Alexander Beyer, Mark McKenna, Zachary Nachbar-Seckbel, Avital Lvova, Suki Waterhouse.
DURATA: 104 Minuti
TRAMA
New York, 1974. Salvador Dalì vive all'hotel St. Regis insieme alla moglie Gala e sta preparando la sua prossima mostra personale. James, un giovane stagista, viene scelto da Dalì per fargli da assistente personale mentre ultima le tele da esporre. James ha così la possibilità di osservare da vicino la parabola discendente di uno dei più grandi artisti contemporanei. L'uomo dietro all'artista, che James ha modo di conoscere, è pressoché distrutto: i discorsi di Dalì sono quasi sempre colmi di una insopprimibile angoscia per la morte, conduce uno stile di vita che lo consuma sia economicamente che emotivamente, mentre il Parkinson riduce sempre di più le sue capacità artistiche.
RECENSIONE
E' un incarico molto importante, devi andare al St. Regis Hotel. Salvador Dalì vive lì. Tu non dovrai perderlo d'occhio. E dovrai assicurarti che dipinga.
La stravagante vita di Salvador Dalì meritava davvero di esser trasportata sul grande schermo e questo lo ha capito Mary Harron, la regista di film come American Psycho, che con Dalìland ha fatto immergere uno strepitoso Ben Kingsley dentro la complessa personalità del grande artista spagnolo.
Salvador Dalì è l'ennesimo grande personaggio che Ben Kinglsey ha interpretato a partire da Gandhi fino ad arrivare a Itzhak Stern nel capolavoro di Steven Spielberg Schindler's List. Kingsley riesce perfettamente a rappresentare un Dalì anziano ormai arrivato al capolinea della sua esistenza e lo stesso fa Ezra Miller che interpreta Dalì in alcuni flashback che riprendono la sua giovinezza con Gala. Entrambi riescono a raccontare i lati più interessanti di due differenti momenti della vita del grande artista.
Bene James, benvenuto a Dalìland.
Ma il vero protagonista della pellicola è però Christopher Britney, che interpreta James, uno stagista mai realmente esistito ma sul quale l'intera opera si basa. Il film di Mary Harron avrebbe però dovuto strutturare una trama meno canonica, magari raccontando l'intera vicenda in maniera più stravagante, in linea con l'artista, piuttosto che limitarsi ad essere un film biografico classico. La pellicola riesce comunque a raffigurare adeguatamente la figura di Dalì, rievocando al contempo l'ambiente gaudente e trasgressivo che lo circondava.
Dalìland racconta la vita di un personaggio che è tutto fuorché semplice da narrare e che è stato uno dei più grandi artisti del novecento. Il lungometraggio non è privo di difetti ma è un film comunque godibile, anche grazie alla bravura di Ben Kingsley e alla comunque interessante rievocazione che è stata fatta del tempo e dell'opera di Salvador Dalì.
I party che da sono grandiosi.
Voto: 3,5/5
A mio parere Dalì nel film non c'è proprio, nè ci sono le sue opere e tanto meno il suo stile! Pessima sceneggiatura e ancora peggiore messa in scena, si salva solo il vecchio Ben Kingsley
RispondiEliminaA me invece non è dispiaciuto anche se penso che certe cose andavamo rese meglio.
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