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martedì 20 settembre 2022

"Aristotle e Dante si immergono nelle Acque del Mondo", di Benjamin Alire Sáenz (Hispanic Heritage Month)

 


TITOLO: Aristotle e Dante si immergono nelle Acque del Mondo

TITOLO ORIGINALE: Aristotle and Dante dive into the Waters of the World

SAGA: Aristotle and Dante #2

AUTORE: Benjamin Alire Sáenz

CASA EDITRICE: Oscar Mondadori Vault, collana Oscar Fabula

GENERE: Narrativa LGBTQIA+ storica young adult con romance MM

PAGINE: 576

DATA DI PUBBLICAZIONE: 6 settembre 2022

PREZZO EBOOK: € 9,99

PREZZO CARTACEO: € 22,00



TRAMA



Aristotle Mendoza ha passato gli anni del liceo a nascondersi, a restare sempre in silenzio, a rendersi invisibile. E si aspettava che anche l'ultimo anno sarebbe stato come gli altri. Da quando si è innamorato di Dante Quintana, però, dentro di lui qualcosa si è spalancato. All'improvviso, Ari stringe nuove amicizie, si ribella ai bulli, fa sentire la sua voce. Sempre, accanto a lui, c'è Dante - il sognatore, lo spiritoso Dante - che riesce nello stesso tempo a dargli sui nervi e ad accenderlo di desiderio.I due ragazzi sono ben determinati a trovare la loro strada in un mondo che non li comprende. Fino a quando Ari non si troverà ad affrontare una perdita sconvolgente. E dovrà lottare con tutte le sue forze per creare una vita che sia profondamente, gioiosamente sua.



RECENSIONE



Agli altri ragazzi vengono dati gli strumenti per scrivere; e quando vanno a scuola, imparano a usarli. Ma ai ragazzi come me e Dante non danno né matite né penne né bombolette per scrivere sui muri. Vogliono farci leggere, ma non vogliono lasciarci scrivere. Con cosa scriveremo i nostri nomi? E dove troveremo uno spazio in cui scriverli sulla mappa di questo mondo?



Da pochi giorni è ufficialmente iniziato l'Hispanic Heritage Month, il mese che celebra le storie, le culture e i contenuti dei cittadini americani i cui antenati provengono da Spagna, Messico, Caraibi, America Centrale e Sud America. Non poteva esserci quindi miglior occasione per presentarvi il secondo capitolo delle avventure di Ari e Dante, che aspettavo da tanto, tantissimo tempo come una bimba che aspetta il giorno di Natale. Avevamo lasciato i nostri eroi a baciarsi sotto le stelle dopo essersi dichiarati, e la storia riprende esattamente da quel punto. Ora i due ragazzi sono una coppia, e si apprestano a vivere insieme quel che resta dell'estate prima di iniziare l'ultimo anno di liceo, per la prima volta nella stessa città anche se in due scuole diverse. Scoprire la propria natura e accettare i sentimenti che prova per Dante è stato solo l'inizio del viaggio di Ari, che si trova ad affrontare la parte più difficile: creare un suo posto nel mondo e proteggere il suo amore dalle tempeste alimentate da menti arretrate e dall'insorgere di una devastante pandemia che semina morte ovunque. Per fortuna può contare sulla sua famiglia e sull'amato Dante, grazie al quale riesce a trovare il coraggio di far sentire la propria voce contro le ingiustizie e ad aprirsi a nuove amicizie. Ma non sospetta neanche lontanamente che un dolore improvviso renderà il suo viaggio molto più difficile.

Con il cuore ancora gonfio di emozioni e a corto di parole degne da raccontare tutta la bellezza che ho trovato, sono lietissima di annunciarvi che per me Aristotle e Dante si immergono nelle Acque del Mondo è uno dei libri più belli del 2022 senza se e senza ma, una storia meravigliosa destinata a rimanere impressa nell'anima. Fin dalle prime pagine ho avuto come la sensazione di ritrovare dei vecchi amici dopo una lunghissima separazione, e mi sono resa conto di quanto inconsciamente ne sentissi la mancanza. Come sempre accade quando avviene un ricongiungimento, ho avuto modo di constatare dei cambiamenti: il libro infatti è cresciuto insieme ai suoi lettori, diventando molto più maturo, toccante e profondo del suo predecessore, che non era certo pizza e fichi. Anche stavolta la narrazione è filata che era un piacere, sebbene in diversi momenti abbia dovuto interrompere la lettura per annotarmi frasi stupende o tirare fuori il pacco di fazzoletti, e anche stavolta i protagonisti sono stati caratterizzati magistralmente, in modo che ciascuno di loro potesse prendersi il suo spazio e splendere. Saltano subito agli occhi i grandi progressi fatti da Ari, che da ragazzino insicuro, taciturno e sempre chiuso in se stesso si è trasformato in un giovane uomo che non ha paura ad aprire la bocca per far sentire la propria voce contro i prepotenti, che si apre ancora di più agli altri e desidera più di un'altra cosa disegnare la mappa di un nuovo mondo in cui lui e il ragazzo che ama possano essere se stessi, liberi e felici.  È un giovane uomo diversamente fragile che non si nasconde più dal dolore, ma lo abbraccia, sostenuto dall'amore delle persone che lo circondano, un amore che non respinge più. Naturalmente mi sono affezionata ancora di più non solo a lui, ma anche a Dante, il suo angelo custode perfettamente imperfetto, e anche ai loro genitori e alle loro amiche, tutti pronti a sostenereli a qualsiasi costo. C'è così tanto amore in queste pagine, in ogni forma possibile, e tutto questo mi commuove.







Vieni a nuotare con me. Immergiamoci insieme in tutte le acque del mondo.



Se dovessi paragonare questo meraviglioso romanzo a un album, sceglierei La Geografia del Buio di Michele Bravi, e ci aggiungerei anche il brano Inverno dei fiori. Questo non solo perché in diversi momenti compaiono alcuni concetti ribaditi dal mio artista preferito, ma anche perché l'autore, come Michele, ci prende per mano e ci porta con sé in un vero e proprio viaggio nel dolore, che assume molteplici forme ma parla sempre la stessa lingua. C'è il dolore della perdita delle persone care che ti fa temere possa accadere da un momento all'altro, c'è il dolore per il razzismo subito nei contesti in cui teoricamente dovresti sentirti più al sicuro, c'è il dolore di chi desidera disperatamente essere se stesso, vivere il proprio amore alla luce del sole e scrivere la Storia e teme di non essere mai accettato così com'è dal mondo, e soprattutto c'è il dolore provocato dall'insorgere della pandemia di AIDS che ha causato milioni di morti, una pandemia troppo spesso ignorata dai governi, che vedevano solo numeri e non persone e facevano finta che non stesse avvenendo per davvero.

È inutile negarlo: mi si è spezzato il cuore diverse volte durante la lettura, ma per fortuna l'autore è riuscito comunque a ricomporlo ogni volta dipingendo le cicatrici d'oro. Mi ha ricordato infatti che tutti noi siamo un Paese circondato da mura create da noi stessi per proteggerci, e che per vivere pienamente  ed essere felici dobbiamo concedere dei visti alle persone giuste, quelle capaci di amare tutte le ricchezze che abbiamo da offrire e di custodire le nostre fragilità. Ed ecco dunque che in mezzo a tanto dolore si erge, ancora una volta, l'amore. Quello parentale donato delle famiglie Mendoza e Quintana, quello amicale donato da Gina, Susie e Cassandra, e soprattutto il meraviglioso amore romantico che lega Ari e Dante, un amore fortissimo e indissolubile in grado di sfidare le tempeste, un amore che ti commuove e ti fa sorridere e sognare, quel tipo di amore che, se avessi la fortuna di trovarlo, potrebbe spingermi ad andare fino in capo al mondo per la mia persona.

Fate un regalo al vostro cuore: leggete Aristotle e Dante si immergono nelle Acque del Mondo, e ne sarete arricchiti. Magari ci saranno dei momenti in cui le cascate del Niagara sgorgheranno dai vostri occhi e avrete voglia di inseguire l'autore con i forconi, visto che a questo giro è stato particolarmente sadico, ma non abbiate timore: troverete ad attendervi un finale dolcissimo che vi incanterà. Ora non ci resta che attendere notizie sul film tratto dal primo romanzo della saga (è già uscito un piccolo video in anteprima e sono già innamorata). Nel frattempo, vi do qualche consiglio: non smettete di raccontare queste storie meravigliose e di far sentire le loro voci, diventate cartografi e disegnate la mappa di un nuovo mondo. Ora vi saluto, e un abbraccio fortissimo ad Ari e Dante, che rimarranno sempre dentro di me.



L'odio è una pandemia emotiva per cui non abbiamo ancora trovato una cura.



VOTO: 5/5











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