TITOLO: La scuola cattolica
GENERE: Drammatico
PAESE DI PRODUZIONE: Italia
CASA DI DISTRIBUZIONE: Warner Bros.
REGIA: Stefano Mordini
CAST: Benedetta Porcaroli, Giulio Pranno, Riccardo Scamarcio, Fabrizio Gifuni, Valeria Golino, Jasmine Trinca, Emanuele Maria Fochetti, Giulio Fochetti, Leonardo Fochetti, Andrea Cantalini, Andrea Lintozzi Senneca, Guido Quaglione, Federica Torchetti, Angelica Elli, Gianluca Guidi, Luca Vergoni, Corrado Invernizzi, Valentina Cervi
DURATA: 106 Minuti
TRAMA
In un quartiere residenziale di Roma sorge una nota scuola cattolica maschile dove vengono educati i ragazzi della migliore borghesia. Le famiglie sentono che in quel contesto i loro figli possono crescere protetti e avere un'educazione adeguata.
RECENSIONE
Per subire il male ci sarà pur bisogno di qualcuno che lo commetta.
Roma, anni 70. In un quartiere borghese della capitale un gruppo di giovani frequenta una prestigiosa scuola cattolica. Sono periodi pericolosi e spesso violenti. Edoardo (il protagonista della storia ritrae l'autore del libro da cui è tratto il film) e i suoi amici vivono in una specie di prigione dorata che i loro genitori hanno creato per i propri figli. Tra questi ragazzi ci sono anche gli assassini del massacro del Circeo: Gianni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira. I tre la mattina del 29 settembre 1975 rapiscono con l'inganno Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, due coetanee conosciute da poco, e le portano in una villa di famiglia di uno ragazzi dove metteranno in atto le più atroci violenze.
La scuola cattolica è un film che vuole rivolgersi a tutti i tipi di pubblico e in particolare a quello giovanile. La pellicola, tratta dal romanzo di Edoardo Albinati, riporta all'attenzione uno dei fatti di cronaca che più hanno sconvolto l'Italia negli ultimi cinquant'anni.
La scuola cattolica propone delle riflessioni molto significative sull'educazione maschile che vigeva all'epoca in Italia, trascurando qualsiasi tipo di ideologia (nonostante Izzo, Ghira e Guido fossero neofascisti) e concentrandosi principalmente sull'ambiente nel quale gli assassini del Circeo sono cresciuti.
Non ti permettere mai più
La narrazione cronologica del film è molto complessa, perché scandita da continui salti temporali che non sono funzionali alla trama e forse in questo caso sarebbe stata preferibile una narrazione classica. Nella pellicola vengono rievocati con grande efficacia gli anni 70 e l'atmosfera che si respirava all'epoca.
Stefano Mordini con questo film, che è stato ingiustamente vietato a minori di diciotto anni, si fa carico di riportare alla ribalta una vicenda che ha creato un grandissimo dibattito all'interno della società italiana, portando tra l'altro a una profonda revisione del codice penale con la legge sulla violenza sessuale del 1996, e che ancora oggi fa molto discutere.
Non saprei dire quando tutto è iniziato eppure questo riguardava tutti noi. La nostra scuola, la nostra educazione, il nostro quartiere, le nostre famiglie. Bisognava provare continuamente di essere dei veri uomini e una volta dimostrato ricominciare da zero per dimostrarlo una volta ancora.
3,5/5
Ottima recensione grazie!
RispondiEliminaGrazie.
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