TITOLO: The Mastermind
TITOLO ORIGINALE: The Mastermind
ANNO DI PRODUZIONE: 2025
CASA DI DISTRIBUZIONE: Mubi
GENERE: drammatico
PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America
REGIA: Kelly Reichardt
CAST: Josh O'Connor, Alana Haim, John Magaro, Hope Davis, Bill Camp, Gaby Hoffmann.
DURATA: 110 minuti
TRAMA
In un tranquillo quartiere residenziale del Massachusetts, dove non accade mai nulla, il disoccupato padre di famiglia e ladro amatoriale J.B Mooney vuole fare il suo primo colpo grosso. Il museo è stato scelto, i complici reclutati e il piano studiato alla perfezione. O almeno crede.
RECENSIONE
Sono tantissimi soldi.
In tempi di rapine al Louvre i ladri d'arte tornano ad essere protagonisti al cinema in un film che sembra uscito direttamente dagli anni 70.
Josh O'Connor interpreta un padre di famiglia disoccupato che oltre a cercare un posto di lavoro sembra cercare anche se stesso in un mondo che non riesce più a capire. Il film diretto da Kelly Reichardt ricrea perfettamente il decennio degli anni 70, l'epoca durante la quale la pellicola è ambientata, per confezionare una storia che ci ricorda l’America nixoniana, che si fa inquieta con le prime manifestazioni contro la guerra in Vietnam, ma che però ci parla anche obliquamente del presente.
Ma è anche un film sullo splendido paesaggio americano, conducendoci, dalla cittadina del Massachusetts, in Vermont e in Ohio.
Il film in alcuni tratti, soprattutto nella parte finale, è piuttosto lento e sembra volersi staccare dal dinamismo canonico che deve avere un lungometraggio su una rapina. Nel cast troviamo anche Alana Haim, attrice che ormai è stata definitivamente lanciata da Paul Thomas Anderson in Licorice Pizza e che ha avuto anche una piccola parte in Una battaglia dopo l'altra con Di Caprio.
The Mastermind è stato presentato durante l'ultima edizione del festival di Cannes in concorso per la palma d'oro. Il film di Kelly Reichardt è l'ennesima dimostrazione dell'ascesa di Josh O'Connor, che dopo aver interpretato l'attuale re inglese nella serie The Crown, sta lavorando sempre più nel cinema indipendente, scegliendo solo progetti di un certo interesse artistico.
Ti dispiace se smettiamo di parlarne ora? Perchè lo trovo sconvolgente.
Voto: 3,5/5

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