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lunedì 7 marzo 2022

Occhiali neri

  

TITOLO: Occhiali neri

GENERE: Thriller, poliziesco, giallo

PAESE DI PRODUZIONE: Italia, Francia

ANNO DI PRODUZIONE: 2021

CASA DI DISTRIBUZIONE: Vision Distribution

REGIA: Dario Argento

CAST: Ilenia Pastorelli, Asia Argento, Xinyu Zhang, Maria Rosaria Russo, Andrea Gherpelli, Guiglielmo Favilla,  Paola Sambo, Ivan Alovisio, Gennaro Iaccarino, Mario Scerbo, Mario Pirrello, Fabrizio Eleuteri

DURATA: 90 minuti

 

TRAMA 

Occhiali neri, il nuovo film diretto da Dario Argento, è ambientato a Roma, in un giorno estivo di eclissi solare : il sole rovente è oscurato e il buio è calato sulla città, come ambasciatore di un oscuro presagio. Si racconta la storia di Diana (Ilenia Pastorelli), un'escort di lusso, che viene inseguita da un aggressore, a bordo di un furgone, che si rivela essere un assassino di prostitute. Nel tentare di sfuggirgli, la ragazza finisce per provocare un terribile incidente stradale. Al suo risveglio le viene comunicato che ha perso la vista. Ora Diana dovrà imparare a condurre una vita da non vedente, ma in questo percorso è accompagnata dal cane lupo Nerea e da Chin, il bimbo orfano che ha perso i propri genitori nell'incidente del quale Diana è stata vittima; i due diventeranno i suoi occhi.  L'assassino, però, è determinato a portare a termine ciò che aveva iniziato e a Diana non resta che provare a fuggire, con l'aiuto dei suoi due amici. Ma come finirà questo gioco del gatto con il topo?

RECENSIONE

 Era salita in camera di un nostro cliente - Prima di lei ci sono state tre vittime. Tutte prostitute.

Diana è un'escort che lavora  negli alberghi della capitale italiana. Bella e disinibita, ha un'idea precisa di cosa voglia fare o meno con suoi clienti, non esitando a rifiutare certe richieste che le appaiono come inappropriate. Le strade di Roma  si macchiano del sangue delle prostitute che vengono uccise da un misterioso assassino che le prende  di mira, inseguendole con un furgone e che poi finisce per strangolarle con una corda e soffocarle nel loro stesso sangue. Diana riesce a scampare ad un primo attacco, causando però un terribile incidente che la rende cieca e che rende orfano un bambino cinese chiamato Chin. Lei stessa dovrà far fronte alle conseguenze dell'incidente che le cambieranno per sempre l'esistenza. Chin deciderà di vivere con lei e tra i due nascerà una tenera amicizia, ma i due dovranno vedersela con l'assassino che è ossessionato dalla donna e che uccide ogni persona che si frappone tra lui e Diana.

Dunque, bisogna essere sinceri: Occhiali neri è un film che si va a vedere semplicemente per affetto verso il cinema di Dario Argento. La storia di Occhiali neri è una storia che Argento ha già raccontato in tante altre pellicole nella sua lunghissima carriera. Il regista di Suspiria e di Profondo rosso  di fatto non fa null'altro che ripetere se stesso.

Il lato peggiore del film è la recitazione. Asia Argento, la figlia del grande regista romano, che nel film interpreta l'assistente sociale che si prende cura di Diana, praticamente non sa recitare. La Pastorelli invece se la sfanga ma solamente per il fatto che il personaggio sembra scritto praticamente per lei.


 Che cosa si ricorda? Mi ha detto che è stata inseguita in macchina.

L'operazione realizzata dal maestro del brivido sembra un'autocelebrazione di  un Argento del passato e di un regista che non è più quello talentuoso  di un tempo. Il film si avvale soprattutto di una bella scenografia cupa, tipica di Argento, che funziona ma non è incisiva e inquietante come quella della Torino anni 70 in cui ambientò Profondo rosso. La sceneggiatura  ha degli elementi che di per sé sono interessanti ma non vengono rappresentati dignitosamente.

Occhiali neri è un film che fin dall'inizio non aveva creato enormi aspettative e si conferma un fallimento. Quello che è più triste è vedere un maestro come Dario Argento ridursi a questi livelli. Molto probabilmente ha ragione Quentin Tarantino quando dice che un regista dopo il decimo lungometraggio dovrebbe interrompere la propria carriera.

Diana, come si sente? - Non lo so, è tutto buio.

1,5/5


 

 

   

   

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