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mercoledì 5 novembre 2025

The Mastermind

 

TITOLO: The Mastermind

TITOLO ORIGINALE: The Mastermind

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

CASA DI DISTRIBUZIONE: Mubi 

GENEREdrammatico

PAESE DI PRODUZIONEStati Uniti d'America

REGIA: Kelly Reichardt

CAST: Josh O'Connor, Alana Haim, John Magaro, Hope Davis, Bill Camp, Gaby Hoffmann.

DURATA: 110 minuti 

TRAMA 

In un tranquillo quartiere residenziale del Massachusetts, dove non accade mai nulla, il disoccupato padre di famiglia e ladro amatoriale J.B Mooney vuole fare il suo primo colpo  grosso.  Il museo è stato scelto, i complici reclutati e il piano studiato alla perfezione. O almeno crede.

RECENSIONE

Sono tantissimi soldi.

In tempi di rapine al Louvre i ladri d'arte tornano ad essere protagonisti al cinema in un film che sembra uscito direttamente dagli anni 70.
Josh O'Connor interpreta un padre di famiglia disoccupato che oltre a cercare un posto di lavoro sembra cercare anche se stesso in un mondo che non riesce più a capire. Il film diretto da Kelly Reichardt ricrea perfettamente il decennio degli anni 70, l'epoca durante la quale la pellicola è ambientata, per confezionare una storia che ci ricorda l’America nixoniana, che si fa inquieta con le prime manifestazioni contro la guerra in Vietnam, ma che però ci parla anche obliquamente del presente.
Ma è anche un film sullo splendido paesaggio americano, conducendoci, dalla cittadina del Massachusetts, in Vermont e in Ohio.



Apprezzo tanto il fatto che qualcuno che conosco e a cui voglio bene arriva e mi lascia a bocca aperta.

Il film in alcuni tratti, soprattutto nella parte finale, è piuttosto lento e sembra volersi staccare dal dinamismo canonico che deve avere un lungometraggio su una rapina. Nel cast troviamo anche Alana Haim, attrice che ormai è stata definitivamente lanciata da Paul Thomas Anderson in Licorice Pizza e che ha avuto anche una piccola parte in Una battaglia dopo l'altra con Di Caprio.

The Mastermind è stato presentato durante l'ultima edizione del festival di Cannes in concorso per la palma d'oro. Il film di Kelly Reichardt è l'ennesima dimostrazione dell'ascesa di Josh O'Connor, che dopo aver interpretato l'attuale re inglese nella serie The Crown, sta lavorando sempre più nel cinema indipendente, scegliendo solo progetti di un certo interesse artistico.

Ti dispiace se smettiamo di parlarne ora? Perchè lo trovo sconvolgente.


Voto: 3,5/5




domenica 2 novembre 2025

Dracula - L'amore perduto

 

TITOLO: Dracula - L'amore perduto

TITOLO ORIGINALE: Dracula: A Love Tale

PAESE DI PRODUZIONE: Francia, Regno Unito

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

CASA DI DISTRIBUZIONE: Lucky Red

GENERE:  orrore, sentimentale

REGIA: Luc Besson

CAST: Caleb Landry Jones, Christoph Waltz, Zoë Bleu,Matilda De Angelis, Haymon Maria Buttinger, Ewens, Abid David Shields, Guillaume de Tonquédec.

DURATA: 129 minuti 

                                                                           TRAMA

Dite al vostro dio che la mia vita non gli appartiene più.

Devastato dalla morte della sua amata moglie, il principe transilvano Vlad  rinnega la sua fede e , macchiatosi di omicidio, è condannato a un'esistenza immortale dalla quale non lo può liberare neppure il suicido. Incalzato dalla maledizione di dover vagare nei secoli, sfida più volte il destino e la morte stessa, animato da un'unica speranza: ritrovare l'amore perduto.

RECENSIONE

Dite al vostro dio che la mia vita non gli appartiene più.

Dopo trentatré anni dall'uscita del Dracula di Bram Stoker, di Francis Ford Coppola, esce nelle sale una nuova versione del classico diretta dal regista francese Luc Besson, dimostrando così ancora una volta come il vampiro Dracula sia un personaggio fondamentale per la cultura fantastica occidentale.

Nella versione di Besson Dracula è un personaggio dolente d'amore, che sembra incarnare una specie di dandy alla Oscar Wilde. La perenne ricerca dell'amore perduto è il vero fulcro della trama dove il lato sentimentale predomina  sull'orrore della storia . Il Dracula interpretato da Caleb Landry Jones, che si cala perfettamente nella parte, è un esteta che sembra aver fatto un patto col diavolo come Dorian Gray.
 
  

Il mio padrone è venuto a cercare la sua principessa. 

Nel cast troviamo anche l'attrice italiana Matilda De Angelis, interprete di  Maria, una delle ragazze che viene morsa dai denti del conte Dracula e Besson ha adattato bene il personaggio su di lei, rendendo il personaggio stesso nativo di Bologna proprio come l'attrice. La De Angelis ha dichirato che il suo nome è ispirato proprio alla Matilda  di Leon, uno dei film più famosi di Besson. Lo stile gotico della pellicola si miscela  perfettamente con  la colonna sonora composta da Danny Elfman, che per una volta ha interrotto la sua collaborazione con Tim Burton per lavorare con uno dei più importanti cineasti europei, e si rivela molto importante soprattutto nelle scene di ballo e  accompagnando efficacemente tutto il film.

Besson riporta in auge il classico scritto da Bram Stoker dando una sua personale visione  romantica del vampiro, trasformandolo  in un libertino alla ricerca dell'amore e che trova la sua perfetta rappresentazione nell'interpretazione di Caleb Landry Jones, che essendo alla seconda collaborazione con Besson dopo Dogman, sa perfettamente  cosa il regista si aspetta da lui. Besson riadatta Dracula ai nostri tempi e invoglierà molti giovani a leggere il romanzo da cui è tratto.

Quell'uomo è il diavolo. Dev'essere fermato.


Voto 3,5/5







giovedì 30 ottobre 2025

Springsteen - Liberami dal nulla

 

TITOLO: Springsteen - Liberami dal nulla

TITOLO ORIGINALE: Springsteen: Deliver Me from Nowhere

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti

CASA DI DISTRIBUZIONE: Walt Disney Studios Motion Pictures

GENERE: biografico, drammatico, musicale

REGIA: Scott Cooper

CAST: Jeremy Allen White, Matthew Anthony Pellicano, Jeremy Strong, Paul Walter Hauser, Stephen Graham, Odessa Young, Gaby Hoffmann, Marc Maron, David Krumholtz, Johnny Cannizzaro, Harrison Gilbertson, Chris Jaymes.

DURATA: 112 minuti

TRAMA

Tratto dal libro Liberami dal nulla. Bruce Springsteen e Nebraska di Warren Zanes, il fillm racconta il periodo, all'inizio degli anni ottanta, durante il quale il cantautore statunitense Bruce Springsteen si dedicò alla registrazione del suo album acustico Nebraska.

RECENSIONE

E' difficile realizzare che le persone non sono chi vogliamo che siano.

Ognuno di noi ha delle canzoni che sono state la colonna sonora della propria vita. La musica del "Boss" Bruce Springsteen sicuramente lo è stata per molti. Sull'onda del successo del biopic su Bob Dylan A Complete Unknown con Timothée Chalamet nei panni del menestrello di Duluth, è uscito nelle sale Springsteen - Liberami dal nulla che racconta l'incisione dell'album Nebraska.

Il film diretto da Scott Cooper, dove nei panni del "Boss" troviamo la star di The Bear, Jeremy Allen White, è tratto dal libro Liberami dal nulla. Bruce Springsteen e Nebraska di Warren Zanes. La pellicola racconta soltanto il periodo della carriera durante il quale Springsteen incide l'album Nebraska, uno dei suoi dischi di maggiore successo, mostrandoci la lavorazione del disco ma anche raccontando la relazione che il cantautore ha avuto con Fay, una delle prime donne ad averlo ispirato, e la depressione che affliggeva il boss in quegli anni e che ha affrontato attraverso la psicoterapia.

 

Tornare a casa è diverso. C'è il nulla.

La scelta di far vestire a Jeremy Allen White i panni di Springsteen non è stata fatta per cercare una somiglianza fisica tra l'attore e il cantante,  ma per ricreare il carattere e la psicologia di Springsteen ed è una scelta che lo stesso  cantante americano ha approvato. Tra l'altro, essendo Springsteen anche un grande appassionato di cinema, ha voluto dare un forte aiuto personale a tutta la produzione.

Scott Cooper con questo biopic porta sullo schermo la storia di una delle più grandi figure della musica  rock statunitense. Bruce Springsteen rappresenta un pezzo importante della cultura popolare americana e  non per caso ha cantato con Pete Seeger This Land is Your Land di Woody Guthrie all'insediamento del presidente Obama nel 2009. 

Sicuramente il film di Cooper farà rivivere molti bei ricordi a chi era giovane negli anni 80 ma permetterà anche ai più giovani di scoprire un artista come Springsteen, confermando così che la bella musica non ha età.

Voglio trovare qualcosa di autentico.


Voto: 3,5/5




lunedì 27 ottobre 2025

Bugonia


TITOLO: Bugonia

TITOLO ORIGINALE: Bugonia

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America, Corea del Sud, Irlanda

CASA DI DISTRIBUZIONE: Universal Pictures

GENERE: commedia, drammatico, fantascienza, poliziesco

REGIA Yorgos Lanthimos

CAST: Jesse Plemons, Emma Stone, Aidan Delbis,Stavros Halkias, Alicia Silverstone.

DURATA: 120 minuti 


TRAMA 

Due complottisti rapiscono la potente CEO di una multinazionale, persuasi che sia un'aliena intenzionata a distruggere il pianeta terra. 

RECENSIONE

Vogliono che pensi che sia tu che hai creato questo mondo. Ma sono stati loro.

Dopo i successi di La Favorita, Povere Creature e Kinds of Kindness, Yorgos Lanthimos torna a dirigere la sua musa Emma Stone, con la quale ha ormai instaurato un sodalizio che è giunto al quarto film consecutivo.

La trama del nuovo film di Lanthimos per certi versi è simile a quella di Eddigton, che è un altro film con Emma Stone che troviamo al momento nelle sale, ma Bugonia arriva a dei livelli più estremi nel rappresentare la psiche dei complottisti rispetto al film di Ari Aster (che figura anche tra i produttori di Bugonia).  Il film ci racconta il complottismo che nasce da internet e che si è affermato a livello planetario da ormai molti anni. La pellicola di Lanthimos non è però un soggetto originale, essendo un remake del film coreano Jigureul jikyeora!


 

Un'altra volta.

Nel cast del film di Lanthimos fa ritorno  l'attore Jesse Plemons, che aveva collaborato con il regista greco e Emma Stone in Kinds of Kindness. Lanthimos in Bugonia miscela abilmente generi come la fantascienza e la commedia, dandoci così un film molto crudo ed estremo ma  con anche dei tratti grotteschi, che mettono in risalto la follia del protagonista.

Bugonia è stato presentato all'ultima edizione del Festival del cinema di Venezia dove Lanthimos due anni fa aveva vinto il Leone d'oro con Povere Creature. Il regista con Bugonia si conferma uno dei cineasti europei di maggiore talento sulla piazza, realizzando una pellicola che racconta con efficacia lo smarrimento della nostra epoca, caratterizzata da una società che sembra aver dimenticato le regole base della democrazia e che confonde pericolosamente verità e falsificazione.

   Benvenuti al quartiere generale della resistenza umana.

Voto: 4/5




mercoledì 22 ottobre 2025

Eddington

 

TITOLO: Eddington

TITOLO ORIGINALE: Eddington

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America

CASA DI DISTRIBUZIONE: I Wonder Pictures

GENEREwestern, noir, commedia, thriller

REGIA: Ari Aster

CAST: Joaquin Phoenix, Pedro Pascal, Luke Grimes, Deirdre O'Connell, Micheal Ward, Amélie Hoeferle, Clifton Collins Jr., William Belleau, Austin Butler, Emma Stone.

DURATA: 145 minuti


  TRAMA

Eddigton è ambientato nel maggio del 2020, in una piccola cittadina statunitense chiamata, appunto, Eddington. L'America è attraversata da più crisi: la pandemia di Covid-19, le proteste scatenate dopo la morte di George Floyd  e le tensioni politiche in vista delle elezioni presidenziali.


RECENSIONE

Come siamo arrivati a questo punto? E peggio ancora a che prezzo? Siamo finiti a fare la guerra con i nostri vicini. Ed è per questo che mi candido a sindaco di Eddigton. Grazie davvero tantissimissimo. 

Eddigton  è una satira western che fa un'attenta analisi dei fatti che negli ultimi cinque anni hanno sconvolto il mondo e soprattutto gli Stati Uniti. Il film diretto da Ari Aster mostra tutte le divisioni e le lacerazioni delle nostre società che la pandemia di Covid-19 ha scoperchiato, raccontando anche le manifestazioni del movimento di Black Lives Matter che si sono aggiunte nella società americana.

L'idea di Eddigton però non è nata durante la pandemia ma bensì cinque anni prima dell'uscita di Hereditary - Le radici del male, il primo film da regista di Aster, ma la sceneggiatura è stata rimaneggiata e riadattata al 2020. Molti dei diverbi e delle discussioni che abbiamo visto nel periodo pandemico vengono rappresentati nel conflitto elettorale tra lo sceriffo interpretato da Joaquin Phoenix e il sindaco uscente interpretato da Pedro Pascal, che sembra una metaforica rappresentazione del duello politico che ci fu, nelle elezioni presidenziali del 2020, tra Trump e Biden. 


 

Pensavo che tu fossi una persona seria, ma io sono una persona decisamente migliore di te.

Aster riflette anche su come i social abbiano avuto un impatto sulla nostra società e sulla  diffusione delle teorie complottistiche, come ad esempio quelle sui vaccini. Ma l'analisi di Aster non si ferma qui. Con gli effetti della pandemia e le proteste per la morte di George Floyd, Aster ci mostra come ormai gli Stati Uniti siano una società schizofrenica,  rappresentando così la divisione interna profonda che c'è in quel paese.

Dopo l'odissea psicologica di Beau ha paura, Aster realizza un altro lungometraggio stimolante che riflette sulle derive dei nostri tempi, e in particolare negli Usa. Il regista di New York si conferma ancora una volta uno dei cineasti indipendenti più interessanti sulla scena e che non a caso è molto apprezzato da un maestro come Scorsese. Aster usa una satira grottesca per fornirci una critica e una analisi spietate di ciò che negli ultimi cinque anni è accaduto negli Stati Uniti.
 
Ora le persone guarderanno in casa nostra.


Voto: 4/5






domenica 19 ottobre 2025

After the Hunt - Dopo la caccia

 

TITOLO: After the Hunt - Dopo la caccia

TITOLO ORIGINALE:After the Hunt

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

CASA DI DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures

PAESE DI PRODUZIONE:Stati Uniti d'America, Italia

GENERE: drammatico, thriller

REGIA: Luca Guadagnino

CAST: Julia Roberts, Ayo Edebiri, Andrew Garfield, Michael Stuhlbarg, Chloë Sevigny, Thaddea Graham, Lío Mehiel, Ariyan Kassam, Will Price, Christine Dye, Burgess Byrd.

DURATA: 138 minuti

TRAMA

Alma, una stimata docente di filosofia a Yale, si ritrova a dover difendere un collega dalle accuse di     molestie sessuali verso una studentessa.


     RECENSIONE

Tu tendi a scegliere le persone perchè ti adorano. Non perchè abbiano reali meriti di qualche tipo.

Fin dalla scena iniziale di After the hunt  Guadagnino ci fa capire dove andrà a parare il film. Nel prologo  vediamo infatti i protagonisti nell'atmosfera distesa di una festa dialogare di filosofia e di come il politicamente corretto stia condizionando la nostra società, per poi portarci a quello che è il reale fulcro della pellicola : le incomprensioni e le divisioni che ci sono tra due generazioni di donne, che vengono incarnate dai personaggi di Julia Roberts e Ayo Edebiri.

Luca Guadagnino ha dichiarato, durante la presentazione del suo film al festival di Venezia, di essersi ispirato al cinema di Woody Allen per After the hunt. Il regista effettua una narrazione soprattutto attraverso le immagini, che si amalgamano perfettamente con la colonna sonora di Trent Reznor e Atticus Ross, che ormai sono  collaboratori abituali del cineasta di Palermo. 


Questi ragazzi dopo che hanno avuto qualsiasi cosa dalla vita esigono che il mondo si fermi al primo accenno di vittimizzazione.

Il cast è composto da una vecchia gloria del cinema di Guadagnino come Michael Stuhlbarg, ma anche da alcuni nuovi ingressi, come quelli di Julia Roberts e Andrew Garfield. Guadagnino riserva alla Roberts un trattamento da vera diva, rendendola la protagonista assoluta del film e dandole un ruolo che sembra fatto apposta per lei.

La pellicola, per via dei temi spinosi che contiene, è ovviamente destinata a far discutere. Con After the hunt Guadagnino si conferma il regista italiano più internazionale del momento, con una coproduzione tra Stati Uniti e Italia. After the hunt, pur non essendo il capolavoro del nostro regista, descrive efficacemente un certo tipo di élite progressista che domina nei campus statunitensi, facendone una critica che non scade nella polemica. 

Sai la verità però non la dirai perché ti metterebbe in cattiva luce.



Voto: 4/5





mercoledì 15 ottobre 2025

Tre ciotole

 

TITOLO: Tre ciotole

TITOLO ORIGINALE: Tre ciotole

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

CASA DI DISTRIBUZIONEVision Distribution

PAESE DI PRODUZIONE: Italia, Spagna

GENERE: Drammatico

REGIAIsabel Coixet

CASTAlba Rohrwacher, Elio Germano, Francesco Carril, Silvia D'Amico, Galatea Bellugi, Sarita Choudhury.

DURATA: 120 minuti  


TRAMA

Tre Ciotole racconta la storia di Marta e Antonio, una coppia che si separa dopo un brusco litigio. Marta reagisce alla rottura con un ritiro fisico ed emotivo, perdendo apparentemente l'appetito, mentre Antonio, che è uno chef di successo, si concentra ossessivamente sul lavoro. Quando Marta viene a scoprire che la sua inappetenza è dovuta a una malattia, cambia la sua percezione della vita, e anche Antonio si ritrova a dover affrontare le conseguenze della sua separazione.


RECENSIONE

Ma dov'è finito tutto quell'amore? Dove sono finiti tutti quei momenti?

Tre ciotole, il romanzo testamento di Michela Murgia, è diventato un film con protagonisti Elio Germano e Alba Rohrwacher, in una storia dove sembra che la Murgia nella protagonista femminile abbia messo  se stessa.

Tre ciotole è come quel regalo natalizio avvolto da una carta con belle decorazioni ma che quando lo apri ti delude. In sintesi Tre ciotole è un film che procede da un buon punto di partenza, ovvero il narrare la crisi di una coppia, ma che poi non decolla e si avvoltola su se stesso in  maniera piuttosto stereotipata, fallendo nel raccontare efficacemente il difficile rapporto che Marta ha con il mondo.


 

Ti manca?

Bravissimi Elio Germano e Alba Rohrwacher, che con le loro interpretazioni riescono a rendere il film quanto meno vedibile e si confermano così due dei migliori attori italiani del momento, soprattutto Germano che nonostante il suo Antonio, protagonista del film come Marta, abbia una presenza più marginale nella storia,  riesce benissimo a calarsi nel personaggio.

Tre ciotole era una pellicola attesa perché è il primo lungometraggio tratto da un romanzo di Michela Murgia, scomparsa tragicamente due anni fa, ma rispetta le aspettative solo in parte, rivelandosi inconcludente nel trasmettere il messaggio che sembra volere essere alla base del film. 

E' terribile ma è bella.

Voto: 2,5/5 





The Mastermind

  TITOLO : The Mastermind TITOLO ORIGINALE : The Mastermind ANNO DI PRODUZIONE :  2025 CASA DI DISTRIBUZIONE :  Mubi  GENERE :  drammatico P...