Cerca nel blog

domenica 14 settembre 2025

Highest 2 Lowest

 

TITOLO: Highest 2 Lowest  

TITOLO ORIGINALE Highest 2 Lowest

CASA DI DISTRIBUZIONEEscape Artists, Mandalay Pictures, 40 Acres and a Mule Filmworks, A/Vantage Pictures 

GENERE: thriller, azione

PAESE DI PRODUZIONE: USA

ANNO DI PRODUZIONE: 2025 

REGIA: Spike Lee

                                   CAST: Denzel Washington, Ilfenesh Hadera, Jeffrey Wright, Ice Spice, ASAP Rocky, Dean Winters, John Douglas Thompson, LaChanze, Aubrey Joseph, Michael Potts, Wendell Pierce .

DURATA: 133 minuti 


TRAMA 

Quando un gigante della produzione musicale, noto per avere il migliore orecchio del settore, viene preso di mira per un riscatto, si scontra con un dilemma morale di vita o di morte.


RECENSIONE

Ehi sveglia gente. Il re è qui.

A  quasi vent'anni dall'uscita di Inside Man, Spike Lee e Denzel Washington hanno finalmente deciso di tornare a lavorare insieme e non potevano farlo in maniera migliore. Highest 2 Lowest  è ispirato ad Anatomia di un rapimento di Akira Kurosawa, solo che Lee sposta l'ambientazione dal Giappone a New York, riportando così lo stile di Kurosawa ai tempi nostri.

Highest 2 Lowest  a livello di produzione è la prima collaborazione tra la A24  e una piattaforma di streaming come Apple tv +, a dimostrazione di come la A24 stia sempre di più entrando nel panorama cinematografico. Denzel Washington, che ormai ha più di settant'anni, ci da un'interpretazione strepitosa, confermando ampiamente il suo status di leggenda hollywoodiana e sopratutto dimostrando di saper interagire con attori giovani, cosa che non sempre riesce a tutti. 


 

Serve un pò di follia in questo mondo per ottenere quello che vuoi.

Oltre ad un grande 
Denzel Washington, nel film in splendida forma c'è anche Jeffrey Wright, che interpreta l'autista del personaggio di Washington e si amalgama perfettamente con il ruolo che Spike Lee ha voluto affidargli, riuscendo a incarnare abilmente l'essenza del suo personaggio, che pur essendo secondario è fondamentale per lo sviluppo della trama.

Di Highest 2 Lowest erroneamente non si è discusso molto e non sarà sicuramente tra i film papabili per la statuetta degli Oscar, ma evidentemente tutto ciò non interessa né a Spike Lee e né a Denzel Washington. La loro resta ancora un'accoppiata vincente che ci ha regalato in passato film come Malcom X, e oggi questo film impegnato e coerente, che speriamo davvero non sia l'ultimo della loro magnifica collaborazione.

Non è mai troppo tardi.


Voto: 4/5 





lunedì 8 settembre 2025

Material Love



 
TITOLO: Material Love 

TITOLO ORIGINALE Materialists

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America

CASA DI DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures

GENERE: commedia, sentimentale, drammatico

REGIA: Celine Song

ANNO DI PRODUZIONE: 2025


 CAST: Dakota Johnson, Chris Evans, Pedro Pascal, Marin Ireland, Louisa Jacobson, Sawyer Spielberg, Dasha Nekrasova, Eddie Cahill.

DURATA: 116 minuti 


                                                                          TRAMA 

L'attività lavorativa di una organizzatrice di matrimoni si complica quando si ritrova divisa tra l'uomo     perfetto e il suo imperfetto ex.

RECENSIONE

Ho sentito qualsiasi motivazione sul perchè ci si voglia sposare.

Dopo l'apprezzatissimo e indipendente Past Lives, Celine Song torna dietro la macchina da presa con un altro film romantico, che però si adegua maggiormente ai canoni di Hollywood e coinvolge grandi stelle come Pedro Pascal, Chris Evans e Dakota Johnson.

Celine Song non vorrebbe realizzare la tipica commedia romantica ma nonostante lo sforzo non riesce ad uscire  dalle regole di genere, come invece le era riuscito con Past Lives. Con Material Love la Song vuole criticare il materialismo che domina i nostri tempi, rendendo la protagonista una specie di Tinder umano. Questa critica in parte riesce e in parte no. La rappresentazione di come la tecnologia e il mercato dettano sempre più le regole nei nostri rapporti è molti efficace, ma tutto cade nel finale che è troppo favolistico e costringe la pellicola al conformismo che il genere delle rom-com impone.  


 
Harry, tu sei quello che chiamiamo Unicorno. Una fantasia impossibile.

Si rivelano invece più che azzeccate le scelte del cast, dove Pedro Pascal di sente a suo agio nell' interpretare un milionario che si innamora della protagonista. Lo stesso vale per Chris Evans che interpreta un personaggio che è agli antipodi di quello di Pedro Pascal, ovvero lo squattrinato ex di Dakota Johnson, la quale risulta essere la scelta migliore per il tipo di ruolo originale affidatole da Celine Song, che si conferma quindi molto brava nel selezionare i propri cast con la cura dovuta.

Nonostante le premesse fossero più che buone il nuovo film di Celine Song è solo parzialmente riuscito. La Song non è riuscita a ricreare la bellissima atmosfera nostalgica che c'era in Past Lives, dandoci un film che in tutti modi tenta di essere anticonvenzionale, ma che poi finisce per esserlo.  


Sei esattamente quello che cerco. Posso rendere migliore la tua vita. 



Voto: 2,5/5 



 




domenica 7 settembre 2025

Una scomoda circostanza

 

TITOLO: Una scomoda circostanza

TITOLO ORIGINALE: Caught Stealing

CASA DI DISTRIBUZIONEEagle Pictures

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

GENEREgangster, commedia, azione, thriller

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America

REGIA: Darren Aronofsky

CAST: Austin Butler, Regina King, Zoë Kravitz, Matt Smith, Liev Schreiber, Vincent D'Onofrio, Griffin Dunne, Griffin Dunne, Bad Bunny, Carol Kane, D'Pharaoh Woon-A-Tai, Will Brill, Action Bronson, Jurij Kolokol'nikov, Nikita Kukuškin

DURATA: 107 minuti


TRAMA

Hank Thompson era una giovane promessa del baseball ai tempi del liceo, ma ora non può più gocare a causa di un grave incidente del quale è stato vittima. Nonostante ciò, le cose per lui sembrano andare per il verso giusto: ha una splendida ragazza, lavora come barista in un locale malfamato della grande mela, e la sua squadra del cuore è in corsa per il titolo. Quando il suo vicino punk-rock  Russ gli chiede di badare al suo gatto per qualche giorno, Hank improvvisamente si trova coinvolto in una situazione complicata: un gruppo di criminali decisamente pericolosi comincia a dargli la caccia. Tutti vogliono qualcsoa da lui, ma il problema è che non ha la minima idea del perchè. Braccato da ogni parte, Hank dovrà contare su tutto il suo ingegno per restare in vita abbastanza a lungo da scoprirlo. 


RECENSIONE

Che cavolo è successo?

Dopo averci abituati a film con toni drammatici come The Whale, The Wrestler e Il Cigno nero, Darren Aronofsky torna dietro la macchina da presa con un thriller che sembra uscito da una sceneggiatura dei fratelli Coen.
La trama di Una scomoda circostanza è colma di elementi kafkiani, con il protagonista che non comprende il reale motivo della caccia che la criminalità organizzata attua nei suoi confronti. Con questa pellicola Aronofsky sembra volersi scrollare di dosso l'etichetta di regista di film drammatici, realizzando un lungometraggio dai toni leggeri, mettendo così in discussione la poetica che ha caratterizzato la sua carriera fino ad oggi.

 

Chi ti ha ridotto così?

La stessa scelta sembrano aver fatto anche i membri del cast. Austin Butler incarna un personaggio che è l'antitesi dell'Elvis Presley che ha interpretato in Elvis, mentre Matt Smith, che ci aveva abituati agli abiti eleganti che indossava quando interpretava il principe Filippo nella serie Netflix The Crown, qui interpreta un punkettaro con la cresta alla moicana, dandoci una recitazione  molto divertente. 

Una scomoda circostanza si è rivelato il film più originale e sperimentale della carriera del regista statunitense, che ci aveva fatto commuovere con un lungometraggio come The Whale, ma che realizzando una pellicola completamente diversa  riesce ugualmente ad affermare il suo timbro artistico, dimostrando un talento che pochi cineasti possiedono oggi.

O mi prendo quello che voglio o la mia pistola parla per me.


Voto: 4/5 




lunedì 1 settembre 2025

Enzo

 

TITOLO: Enzo

TITOLO ORIGINALE: Enzo 

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

PAESE DI PRODUZIONEFrancia, Italia, Belgio

GENEREdrammatico

CASA DI DISTRIBUZIONELucky Red

REGIA: Robin Campillo

CAST: Eloy Pohu, Pierfrancesco Favino, Élodie Bouchez, Maksym Slivins'kyj, Nathan Japy, Vladyslav Holyk, Malou Khebizi, Philippe Petit.

DURATA: 102 minuti  

                                                                            TRAMA 

Enzo è un ragazzo di sedici anni che vive, con la sua famiglia,  in una lussuosa villa affacciata sul mare nel sud della Francia. E' cresciuto nel benessere, nell'agio e tra le aspettative affettuose, ma anche pressanti, dei suoi genitori. Dotato di una forte sensibilità artistica e umana, spinto dal desiderio di sentirsi utile in un mondo che lo fa sentire debole e impotente davanti alle ingiustizie, prende la decisione di abbandonare il suo percorso scolastico e iniziare un apprendistato da muratore in un cantiere locale. Nel grande caos che è l'adolescenza, lontano dal futuro brillante progettato per lui, trova nella fatica del lavoro manuale e nell'umanità dei colleghi una nuova prospettiva sull'amore, sull'amicizia e su che cosa significhi davvero appartenere ad una famiglia. 

RECENSIONE 

Il talento c'è l'hai, non ti manca. Varrebbe la pena provare le belle arti.

Dopo avere aperto l'ultima edizione del festival di Cannes, Enzo è approdato nelle sale italiane. Il film con Favino racconta la complessa comunicazione dei genitori con un figlio adolescenze utilizzando sullo sfondo la guerra in Ucraina. 

Il film, diretto da Robin Campillo,  in origine doveva essere diretto dal regista francese Laurent Cantet ma, per via della sua prematura scomparsa, è stato sostituito da Campillo, che ha anche sceneggiato la pellicola. La trama racconta quanto le speranze dei genitori possano essere pressanti per i figli, mostrando la voglia di evadere del giovane Enzo da un mondo borghese che in apparenza sembra un perfetto idillio. 



E' un bambino che si sta facendo de male.

L'interpretazione drammatica di Favino riprende perfettamente un tipo di padre che fatica a comprendere le scelte che suo figlio vuole fare, proiettando le sue ambiziose speranze sul figlio e pretendendo così che egli sia perfetto. Questa è un'altra prova che dimostra come Favino sia uno dei migliori attori italiani sulla scena, infatti è uno dei pochi interpreti nostrani che spesso lavora anche in produzioni estere.

Enzo è una pellicola che racconta la complessità di essere giovani nel mondo di oggi, smarriti tra  le tante pressioni che li circondano e il voler trovare se stessi, in un momento storico instabile che nel film è perfettamente incarnato dalla presenza non fisica della guerra in Ucraina, che gioca un ruolo chiave nello svolgersi della trama. Più che essere un lungometraggio sulle difficoltà degli adolescenti, Enzo racconta l'incomunicabilità che vivono oggi molti genitori con i propri figli, non riuscendo così a comprenderli.

Sei un piccolo borghese che si racconta delle storie.

Voto: 4/5 


domenica 31 agosto 2025

I Roses

 

TITOLO: I Roses

TITOLO ORIGINALEThe Roses

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America, Regno Unito

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

GENERE: commedia, drammatico

CASA DI DISTRIBUZIONE: Searchlight Pictures

REGIA: Jay Roach

CAST: Benedict Cumberbatch, Olivia Colman, Andy Samberg, Kate McKinnon, Allison Janney, Belinda Bromilow, Ncuti Gatwa, Jamie Demetriou.

DURATA: 106 minuti 


TRAMA 

La vita  sembra perfetta per la coppia composta da Ivy e Theo, che hanno due carriere di successo, un matrimonio da favola e dei figli fantastici. Ma sotto la facciata della loro presunta vita ideale, si sta per scatenare un cataclisma: mentre la carriera di architetto di Theo precipita le ambizioni di Ivy decollano e si accende una polveriera di feroce competizione e un risentimento nascosto.

RECENSIONE

Ivy lascia un pizzico di se in tutto ciò che fa.

Nell'epoca dei remake non poteva mancare quello di La Guerra dei Roses con i mitici Micheal Douglas e Kathleen Turner,  diretto dal  simpatico Danny De Vito, che come I Roses, era una trasposizione del romanzo di Warren Adler. A sostituire la storica coppia del film del 1989 ci sono i bravissimi Olivia Colman e Benedict Cumberbatch, che vogliono rappresentare una tipica coppia contemporanea.

Una delle note positive di un remake come I Roses è che non solo  non è identico per filo e per segno al film originale, bensì si distacca quasi completamente dalla pellicola di Danny De Vito. La sceneggiatura di Tony McNamara elimina quasi completamente  la grottesca ferocia e la  follia che avevano caratterizzato La Guerra dei Roses dando così  uno stile più sobrio al film. La trama arriva però troppo lentamente al punto centrale della storia rendendo così troppo veloce e sintetica la seconda parte della pellicola.


Voglio solo la casa. L'ho costruita io.

Sono praticamente perfetti nelle loro interpretazioni Benedict Cumberbatch e Olivia Colman, ma va però detto che nella prima parte, dove i due protagonisti sono giovani, la Colman è stata ringiovanita molto male, e poteva essere più efficace la scelta di un'attrice più giovane per interpretare Ivy in quel periodo.

I Roses non vuole essere  semplicemente un remake di La Guerra dei Roses, infatti per molti aspetti è una commedia  diversa, ma con la sua irriverenza il film di Danny De Vito  aveva avuto un impatto maggiore. I Roses naviga tra alcuni pregi e alcuni difetti, ma nel complesso resta una commedia godibile  che però non lascerà un segno nel suo genere cinematografico.


Le cose ci stanno sfuggendo di mano.


Voto: 3/5 




martedì 26 agosto 2025

Dumbo (1941)

TITOLO: Dumbo, l’elefante volante

TITOLO ORIGINALE: Dumbo

PRODUZIONE: Walt Disney Pictures

MUSICA: Frank Churchill, Oliver Wallace, Ned Washington

REGIA: Ben Sharpsteen

PAESE: Stati Uniti

DURATA: 64 minuti

ANNO: 1941


TRAMA


In un circo della Florida, le cicogne arrivano una notte, portando a ciascun animale i propri piccini. La mattina seguente una di esse consegna tardivamente il pacco alla Mamma Elefante Jumbo, che chiama il suo cucciolo col nome Dumbo. L’elefantino però ha una particolarità: le sue orecchie sono grandi oltremisura, e per questo motivo diventa subito oggetto di scherno nel circo, e questo fa oltremodo infuriare la madre, che viene ingabbiata come elefante matto. Di fronte a questa situazione difficile, il piccolo Dumbo si ritrova a dover cercare il proprio riscatto, con l’aiuto del topolino Timothy, che farà di tutto per tirare fuori il meglio dal suo giovane amico.


RECENSIONE


Come è spesso consono di Walt Disney, anche questo film è basato su un’opera letteraria, realizzata da Helen Aberson e Harold Pearl. La Disney traspone la storia dando vita a qualcosa che ha emozionato ogni generazione a venire, e continua a farlo, sempre molto più della sua trasposizione live action, che ha riscontrato molte critiche negative, per le quali lo stesso Tim Burton si è dimostrato pentito di aver diretto l’adattamento.


Sebbene sia chiaramente un’opera infantile, tuttavia Dumbo è in grado di affascinare persino i grandi, offrendo al pubblico adulto un momento per rigodere della semplicità dell’infanzia, di quell’incanto che tutti abbiamo avuto da bambini. Nei primi minuti vediamo la scena delle cicogne che consegnano i pacchi, la quale ci allieta mostrandoci, anche se in modo fiabesco ed edulcorato, la gioia immensa del veder nascere nuove creature. L’arrivo del piccolo Dumbo sembra dapprima allietare l’atmosfera, ma in seguito alla scoperta del suo difetto fisico, tutto diventa subito difficile, sia per lui che per la madre. Eppure Mamma Jumbo dimostra fin dal principio di provare un amore incondizionato per il suo piccino, e oltre a questo anche di avere una grande forza d’animo, perché non tutti i genitori riescono ad accettare di avere dei figli diversi. In un contesto reale, le orecchie grandi di Dumbo sarebbero equivalse ad una deformità, ma è proprio questo ciò che rende immenso l’amore della madre. Una delle scene più forti è rappresentata dal momento in cui la Signora Jumbo perde il controllo, di fronte al bullismo subito dal figlio. È una scena drammatica, che può anche fare paura, soprattutto ai bambini, però grazie ad essa si percepisce quanto è grande la difficoltà che vive Dumbo, il quale, per questo incidente, subisce ancora di più l’isolamento, accusato di aver indotto la mamma alla follia.



Un’altra scena molto forte è quella degli elefanti rosa, tramite la quale veniamo trasportati in una dimensione totalmente astratta. Il momento di ebrezza di Dumbo e Timothy, che subiscono tali allucinazioni, è funzionale perché in seguito essi scoprano che il piccolo può volare, però è anche una sequenza nella quale Disney ci dà un attimo di stacco per giocare ancora con la fantasia.


Ci sono alcune piccole imprecisioni. Una di queste è il momento in cui una delle signore elefanti definisce Dumbo un assassino, un’accusa che non si può dire fondata perché il cucciolo non ha certo ucciso o provocato la morte di qualcuno; inoltre, nella sequenza con i corvi il topolino Timothy dice che l’elefantino è orfano, ma non è esatto, perché la mamma, sebbene sia prigioniera, è ancora viva di fatto. C’è anche da dire che l’amicizia di Timothy nei confronti di Dumbo non è molto motivata. È certamente bello che sia incondizionata, e che il topolino provi pietà per il cucciolo, però perché fin dal principio lo considera un amico? Sarebbe stato più sensato se fosse stato palesato al meglio cosa vedeva di bello in Dumbo.


Le recenti politiche hanno bollato questo film per la presenza di contenuti razzisti, eppure la Disney ha realizzato un’opera che trasmette l’accettazione del diverso e il suo diritto di autoaffermazione, raccontando la storia del piccolo Dumbo e del suo disagio dovuto al suo aspetto. Gli eventi vengono raccontati in modo fiabesco, eppure Dumbo c’insegna che anche una semplice fiaba può avere in sè molti significati.


Voto: 4,5/5





domenica 24 agosto 2025

Warfare - Tempo di guerra

 

TITOLO: Warfare - Tempo di guerra 

TITOLO ORIGINALE: Warfare

PAESE DI PRODUZIONE: Regno Unito, Stati Uniti d'America

CASA DI DISTRIBUZIONE: I Wonder Pictures

GENERE: guerra

REGIARay Mendoza, Alex Garland

CAST: D'Pharaoh Woon-A-Tai, Charles Melton, Joseph Quinn, Cosmo Jarvis, Will Poulter, Finn Bennett, Noah Centineo, Taylor John Smith, Nathan Altai, Adain Bradley, Michael Gandolfini, Henry Zaga, Evan Holtzman, Alex Brockdorff.

DURATA: 95 minuti


TRAMA

Un plotone di Navy Seal si insedia nella casa di una famiglia irachena, utilizzandola come base per monitorare i movimenti del nemico. In poco tempo, la missione si tramuta in una operazione di salvataggio dalla quale i militari usciranno con estrema difficoltà.

TRAMA

Fuori! Fuori! Fuori!

Dopo il bellissimo Civil War, uscito nel 2024, Alex Garland torna a dirigere un film bellico che si distacca dai toni hollywoodiani tradizionali, scegliendo un tipo di racconto che evita i cliché del classico war movie, concentrandosi sull'azione guerresca e sull'impatto che ha sulle vite dei soldati.
Warfare è un film dotato di un crudo realismo che mostra il vero inferno che è la guerra. Tutta la pellicola, a parte la sequenza iniziale dove si mostra il cameratismo dei soldati mentre intonano Call On Me  di Eric Prydz ascoltando la musica a tutto volume, è un unico susseguirsi di sequenze d'azione belliche dove Garland ci fa entrare concretamente dentro i fatti che stanno avvenendo. La trama segue in maniera filologica quelli che sono gli avvenimenti accaduti a Ramadi in Iraq nel novembre 2006, durante la seconda guerra del golfo.

 

Muoviamoci

Ray Mendoza, che aveva già fatto da consulente per Civil War, ha codiretto il film con Garland. Mendoza è un ex Navy Seal che ha preso parte realmente alla missione in Iraq e che sicuramente ha molto aiutato Garland nella fase della scrittura della sceneggiatura per raccontare molto dettagliatamente i fatti che vengono rievocati.  Garland ha preferito esimersi dall'uso tipico delle tecniche visive dei blockbuster, che poco gli appartengono, prediligendo piuttosto l'uso del primo piano per raccontare al meglio il lato umano dei soldati.

Warfare, così come accadde per Civil War, quasi sicuramente non sarà tra i protagonisti della notte degli Oscar perchè si distacca troppo dagli standard di Hollywood. Poco importerà però ad Alex Garland, perché Warfare, proprio come il suo Civil War e con Dunkirk di Christopher Nolan, è uno dei migliori film di guerra usciti negli ultimi anni. Dalla sequenza iniziale fino alla fine, Warfare mostra il delirio della guerra facendoti immedesimare nei soldati che sono costretti ad azioni orribili, perché, come dice Walt Kowalski in Gran Torino: "La cosa che tormenta di più un uomo è quello che non gli hanno ordinato di fare". 

Torneremo tutti a casa.


Voto: 4,5/5  

 


Highest 2 Lowest

  TITOLO : Highest 2 Lowest   TITOLO ORIGINALE  :  Highest 2 Lowest CASA DI DISTRIBUZIONE :  Escape Artists, Mandalay Pictures, 40 Acres and...