“Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino. Noi leggiamo e scriviamo poesie, perché siamo membri della razza umana. E la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento. Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore, sono queste le cose che ci tengono in vita!” Robin Williams.
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mercoledì 17 dicembre 2025
Un semplice incidente
domenica 14 dicembre 2025
Il cast scelto da Johnson è un unico proliferare di stelle del cinema. Non troviamo solo Craig, O'Connor e Brolin ma anche attori del calibro di Glenn Close, Kerry Washington, Mila Kunis, Cailee Spaeny, Andrew Scott e Jeremy Renner, che dopo il terribile incidente del quale è rimasto vittima è tornato alla recitazione. Per Rian Johnson gestire un cast così prospero di celebrità non è di certo una novità visto che anche gli altri due precedenti capitoli avevano stelle come Christopher Plummer, Jamie Lee Curtis, Edward Norton e Ana de Armas. Questo terzo capitolo mantiene lo stile tagliente che aveva caratterizzato i primi due film, ma decide però di dare più spazio a trame filosofiche che riguardano soprattutto domande che sono una costante nell'esistenza umana, come l'esistenza di Dio.
mercoledì 10 dicembre 2025
Wicked - Parte 2
martedì 9 dicembre 2025
“L’Alchimista”, il paradosso dei sogni
TITOLO: L’Alchimista
TITOLO ORIGINALE: O Alquimista
STORIA: Paulo Coelho
GRAPHIC NOVEL: Artword Lab
EDITORE: La Nave di Teseo
PAESE: Brasile
L’Alchimista è un romanzo il cui titolo è noto a molte persone, e la maggior parte di esse ne dà un giudizio positivo. La trama presenta la storia di Santiago, un giovane pastore della Spagna che, in seguito ad un sogno ripetuto, sente una vocazione, per cui intraprende un lungo viaggio fino alle Piramidi d’Egitto, in cerca di un tesoro nascosto. L’impresa non sarà priva di ostacoli, ma saranno proprio essi che metteranno alla prova il protagonista. In ogni tappa egli apprende molte cose sia del mondo, sia di sé stesso, sia anche di ciò che si nasconde oltre quello che vediamo e percepiamo. Attraverso gli eventi vissuti da Santiago, Paulo Coelho introduce dei temi legati all’alchimia. Essa è una disciplina che da sempre è nota per il suo esoterismo, fatto di principi e insegnamenti difficili da comprendere, ed è definibile come un connubio tra scienza, magia, filosofia e spiritualità.
Ma che cosa ha mai reso tanto popolare un romanzo come L’Alchimista? In primis il fatto che sia una storia piena di mistero, un tale senso di mistero che risveglia nel lettore quella voglia di conoscere, di esplorare l’ignoto. In secondo luogo perché le vicende sono in grado di riaccendere il desiderio di sognare, quel desiderio che tutti abbiamo avuto da bambini, e che la crescita e la disillusione hanno affievolito. Uno spunto narrativo semplice, che tuttavia si amplifica, riuscendo a portare ad una profonda comprensione grazie alla quale il lettore sente riaffiorare la speranza, tornando a credere nella magia dell’universo e dei sogni, riacquisendo parte di quel candore che si è lasciato dietro insieme all’infanzia.
Che cosa sono i sogni? Servono veramente a qualcosa? In ogni storia il protagonista che insegue un sogno, prima o poi, arriva a porsi degli interrogativi per cui si domanda se è davvero servito a qualcosa intraprendere il sentiero per la sua realizzazione, e spesso succede quando il personaggio si ritrova in una condizione disperata, che lo ha messo con le spalle al muro, vanificando tutto quello in cui lui credeva. Però Paulo Coelho, senza dissociarsi dagli eventi che riguardano Santiago, delinea bene le dinamiche di ciò che accade quando s’insegue un sogno. Nel momento in cui il sognatore sbatte il muso contro la realtà, vede davanti a sé il vuoto, e la sua mente viene assalita da questi pensieri: “Cosa mi posso aspettare dal futuro? Sarò più duro con gli altri e non mi fiderò di nessuno? Odierò coloro che ce l’hanno fatta perché io non ci sono riuscito?” Santiago, dopo essere stato derubato in Marocco da un truffatore, cade nella disperazione, ponendosi queste domande.
Quasi sul punto di perdere la fiducia, il giovane viene raccolto da un venditore arabo di cristalli, e assunto nel suo negozio. Tra i due si sviluppano dei rapporti dapprima professionali, per i quali Santiago si dimostra molto intraprendente, facendo di tutto per infondere vitalità nel negozio, con l’accondiscendenza del capo, che fino ad allora si era limitato solo a stare seduto dietro il bancone ad attendere clienti, gestendo con inerzia il proprio lavoro. L’influenza del ragazzo finisce per stuzzicare i demoni interiori dell’uomo, ponendolo di fronte ai propri rimpianti. A causa di questo si scatena un conflitto tra generazioni, da una parte la gioventù piena di speranze, dall’altra l’età adulta disillusa e rassegnata. Il contrasto che si manifesta mette in risalto i drammi di chi ha lasciato andare le speranze, riducendo il sogno a dei semplici obbiettivi pratici, con il solo fine di sopravvivere, senza mettere il cuore in ciò che viene fatto.
domenica 7 dicembre 2025
Jay Kelly
giovedì 4 dicembre 2025
Die my love
Sia Pattinson che la Lawrence ci regalano interpretazioni strabilianti, confrontandosi con due vecchie glorie presenti nel cast, che sono Sissy Spacek e Nick Nolte, ai quali sono affidati due ruoli determinanti nello svolgersi della trama. Robert Pattinson e Jennifer Lawrence incarnano fisicamente e mentalmente i loro in personaggi con due interpretazioni che si possono ritenere tra le migliori delle loro carriere.
mercoledì 3 dicembre 2025
"Voglio mangiare il tuo pancreas", una vicinanza senza nome
TITOLO: Voglio mangiare il tuo pancreas
TITOLO ORIGINALE: Kimi no suizou wo tabetai
TITOLO IN KANJI: 君の膵臓を食べたい
STORIA: Yoru Sumino
MANGA: Izumi Kirihara
ANIME: Shin’ichiro Ushijima
LIVE ACTION: Sho Tsukikawa
PAESE: Giappone
“Voglio mangiare il tuo pancreas”. Con questa frase comincia la storia del rapporto fuori dall’ordinario tra Sakura Yamauchi e il suo compagno di classe, il narratore degli eventi, sul quale si focalizza il punto di vista. Una storia d’amore? Una storia di amicizia? Niente che sia definibile con parole e concetti semplici. Un romanzo autobiografico (adattato in un manga di due volumi e trasposto in due film), che racconta l’esperienza del protagonista nelle dinamiche del suo rapporto con Sakura, la quale è segretamente afflitta da una malattia terminale al pancreas.
Vivendo la sua vita quotidiana, il narratore (di cui non riveliamo il nome per coerenza con la trama) scopre per puro caso il segreto di Sakura, e da quel momento in avanti egli diventa oggetto d’interesse per la compagna, che gli starà spesso dietro, trascorrendo con lui dei momenti in cui imparano entrambi a conoscersi, e soprattutto lui apprenderà da lei, riscoprendo l’importanza e il piacere di assaporare ogni attimo della vita, grazie al carattere esuberante della ragazza, che affronta la propria malattia e la consapevolezza della sua sorte a testa alta, ridendo e scherzando, e cogliendo ogni cosa bella che la sua breve vita le offre. Fra i due s’instaura un rapporto pieno di sfumature, ma è proprio questo che lo rende bello. È un rapporto che non trova il suo compimento in uno sviluppo amoroso, eppure non si può definire nemmeno amicizia, poiché, considerando il contesto delle vicende, non è certo cosa da poco che un ragazzo e una ragazza si frequentino così tanto senza avere approcci romantici. Questo è uno dei motivi per cui quello che c’è tra i due non è visto di buon occhio dai compagni di scuola, in specie da Kyoko, la migliore amica di Sakura, che è molto protettiva e non si fida del ragazzo, il quale ha un carattere molto introverso, ragion per cui viene considerato strano dai coetanei.
Il nome della ragazza, Sakura, è lo stesso del fiore di ciliegio, il fiore che è rappresentativo del Giappone e il quale viene spesso associato alla caducità della vita, delle cose effimere, come la bellezza. Per tale motivo il personaggio viene chiamato con questo nome, dato che essa si ritrova a dover vivere una vita breve, una vita che tuttavia lei prende in tutto il suo splendore e ride in faccia anche alla morte. Ma come ogni fiore, Sakura ha anche le proprie fragilità. Una fragilità che fino all’ultimo momento non traspare, tranne quando, mentre gioca ad obbligo o verità col narratore, confessa di avere in realtà una paura tremenda di morire. Vivendo gli eventi della storia, noi vibriamo con le emozioni del narratore, nel quale ognuno di noi si può riconoscere, in quanto spesso dimentichiamo la preziosità della vita e il fatto che un giorno anche noi dovremo morire. Vedendo i comportamenti di Sakura noi possiamo provare una grande stima per il suo modo di atteggiarsi di fronte alla propria situazione, ma al tempo stesso anche compassione, perché intuiamo quanto dolore lei nasconda dietro la sua allegria.
Siamo inoltre portati a sentirci intrigati di fronte al rapporto fuori dagli schemi di Sakura e del narratore, poiché non è difficile porsi delle continue domande, chiedendoci come andrà a finire fra loro. Secondo Sakura ogni cosa comincia con una scelta, per cui ella non crede che il suo incontro col narratore sia stato solo un caso o la sorte, ma qualcosa che è nato dal bisogno inconscio del ragazzo di trovare un’àncora di salvezza, qualcosa per cui valesse davvero la pena di vivere, nella sua vita solitaria e monotona. Lo scrittore Paulo Coelho afferma che “Le persone s’incontrano quando ne hanno bisogno”, e il rapporto fra i due ragazzi rispecchia questa visione. Entrambi infatti, indipendentemente da quale definizione si possa dare alla loro relazione, avevano bisogno l’uno dell’altra, lui per cercare un senso alla propria esistenza, e lei per avere accanto qualcuno che, pur sapendo il suo segreto, la trattasse normalmente senza provare pena. Sebbene Sakura nasconda la propria malattia agli amici per non farli stare male, tuttavia la bugia le pesa e il narratore diventa dunque l’unica persona di cui sa di potersi fidare per davvero.
Una storia drammatica, che tuttavia ci fa divertire, oltre a farci piangere. Ed è proprio la risata che la rende unica, perché ci fa ricordare il valore della vita facendocene vedere i lati belli, invece di darci tristezza per la sorte di Sakura. E proprio come lei, anche noi possiamo affrontare la consapevolezza della morte semplicemente assaporando ogni momento che viviamo, vedendone i lati belli, cosa che non è sempre facile, perché le preoccupazioni molte volte ci assalgono, e ci fanno dimenticare il presente.
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