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domenica 7 dicembre 2025

Jay Kelly

 

TITOLO: Jay Kelly

TITOLO ORIGINALE: Jay Kelly

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

CASA DISTRIBUZIONE: Netflix

PAESE DI PRODUZIONE: Usa

GENEREcommedia

REGIA: Noah Baumbach

CAST George Clooney, Adam Sandler, Laura Dern, Billy Crudup, Riley Keough, Grace Edwards, Stacy Keach, Jim Broadbent, Patrick Wilson, Eve Hewson, Greta Gerwig, Alba Rohrwacher, Josh Hamilton, Lenny Henry, Emily Mortimer, Nicôle Lecky, Thaddea Graham, Isla Fisher, Jamie Demetriou, Louis Partridge, Charlie Rowe, Parker Sawyers, Patsy Ferran, Lars Eidinger, Kyle Soller, Tom Francis, Giovanni Esposito.

DURATA: 132 minuti


TRAMA

La famosa stella del cinema Jay Kelly e il suo fedele manager Ron  fanno un tour promozionale in Italia per un un premio che viene conferito all'attore in Toscana. Durante il lungo percorso, entrambi gli uomini si confrontano sulle le scelte che hanno fatto e sui rapporti con i propri cari.

RECENSIONE

Tutti i miei ricordi sono film.

Dopo il deludente Rumore bianco, Noah Baumbach torna alla regia con una pellicola nuovamente targata Netflix che rimpiange la Hollywood di una volta.

Jay Kelly è una commedia dal sapore agrodolce. Baumbach insieme a Emily Mortimer ha scritto una sceneggiatura che elogia il vecchio cinema di un tempo e critica quello contemporaneo. Il personaggio di Jay Kelly è la perfetta incarnazione di tutto ciò e attraverso la sua crisi d'identità viene mostrata la superficialità del mondo che lo circonda.


Sai come faccio a sapere che non volevi passare del tempo con me? Perché non passavi del tempo con me.

Sembra scontato vedere una star come George Clooney interpretare un'altra stella del cinema, mentre  invece Baumbach non poteva fare una scelta di casting migliore.  E' questa una parte dove  Clooney sembra riflettere anche sulla sua vita, avendo  come  coprotagonista  il bravissimo Adam Sandler, che in questo lungometraggio  ha fatto capire di essere ancora uno degli attori più sottovalutati di Hollywood, essendo stato ormai bollato come  attore comico da pellicole demenziali.

Jay Kelly è stato presentato durante l'ultima edizione del festival di Venezia. Baumbach sfrutta il genere della commedia per raccontare il degrado al quale Hollywood è arrivata e lo fa in una maniera efficace, raccontando la vita fittizia di una stella del cinema.

Non voglio più stare qui Jerry. Voglio lasciare la festa.


Voto: 4/5






giovedì 4 dicembre 2025

Die my love

 

TITOLO: Die My Love

TITOLO ORIGINALE: Die My Love

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America

CASA DI DISTRIBUZIONE:  MUBI

GENEREthriller, drammatico, commedia

REGIA: Lynne Ramsay

CAST: Jennifer Lawrence, Robert Pattinson, Lakeith Stanfield, Sissy Spacek,Nick Nolte

DURATA: 118 minuti 


TRAMA

Grace e Jackson sono una giovane coppia che cambia vita lasciando la città per andare a vivere in una casetta di campagna. La nascita di un figlio stravolge il loro equilibrio e le loro esistenze, mentre i traumi del passato riemergono con l'irruenza di un uragano.


RECENSIONE

Da quant'è che non facciamo l'amore più o meno?

Nel suo nuovo film, tratto dal romanzo di Ariana Harwicz intitolato Ammazzati amore mio,  Lynne Ramsay affronta il complesso tema della depressione post-partum e ci fa vedere come questo disturbo abbia delle conseguenze non solo sulla mente delle donne ma anche su quelle dei loro mariti.

Die My Love entra nel cuore profondo delle complesse dinamiche di una giovane coppia che in apparenza sembra perfetta, ma nella quale l'evento della nascita di un figlio scoperchia i traumi mentali e il fragile equilibrio personale. Ramsay per tutto il film utilizza delle inquadrature classiche da cinema western, che raffigurano molto bene l'ambiente della provincia statunitense e aiutano a percepire la solitudine che la coppia interpretata da Robert Pattinson e Jennifer Lawrence intende rappresentare.



Le cose succedono, no?

Sia Pattinson che la Lawrence ci regalano interpretazioni strabilianti, confrontandosi con due vecchie glorie presenti nel cast, che sono Sissy Spacek e Nick Nolte, ai quali sono affidati due ruoli determinanti nello svolgersi della trama. Robert Pattinson e Jennifer Lawrence incarnano fisicamente e mentalmente i loro in personaggi con due interpretazioni che si possono ritenere tra le migliori delle loro carriere.

Die My Love  è stato presentato durante le ultime edizioni del Festival di Cannes e della Festa del cinema di Roma. La Lawrence rappresenta una madre persa nella sua mente, ed è un ruolo simile a quello che aveva già interpretato in Madre! di Darren Aronofsky. I personaggi  fuori dal comune sono diventati degli habitué della sua carriera e possiamo affermare che in Die My Love l'unica attrice che poteva interpretare adeguatamente il ruolo di Grace era lei.

Grace? Grace? Grace, che hai?

Voto: 4/5




mercoledì 3 dicembre 2025

"Voglio mangiare il tuo pancreas", una vicinanza senza nome

 

TITOLO: Voglio mangiare il tuo pancreas

TITOLO ORIGINALE: Kimi no suizou wo tabetai

TITOLO IN KANJI: 君の膵臓を食べたい

STORIA: Yoru Sumino

MANGA: Izumi Kirihara

ANIME: Shin’ichiro Ushijima

LIVE ACTION: Sho Tsukikawa

PAESE: Giappone

“Voglio mangiare il tuo pancreas”. Con questa frase comincia la storia del rapporto fuori dall’ordinario tra Sakura Yamauchi e il suo compagno di classe, il narratore degli eventi, sul quale si focalizza il punto di vista. Una storia d’amore? Una storia di amicizia? Niente che sia definibile con parole e concetti semplici. Un romanzo autobiografico (adattato in un manga di due volumi e trasposto in due film), che racconta l’esperienza del protagonista nelle dinamiche del suo rapporto con Sakura, la quale è segretamente afflitta da una malattia terminale al pancreas.



Vivendo la sua vita quotidiana, il narratore (di cui non riveliamo il nome per coerenza con la trama) scopre per puro caso il segreto di Sakura, e da quel momento in avanti egli diventa oggetto d’interesse per la compagna, che gli starà spesso dietro, trascorrendo con lui dei momenti in cui imparano entrambi a conoscersi, e soprattutto lui apprenderà da lei, riscoprendo l’importanza e il piacere di assaporare ogni attimo della vita, grazie al carattere esuberante della ragazza, che affronta la propria malattia e la consapevolezza della sua sorte a testa alta, ridendo e scherzando, e cogliendo ogni cosa bella che la sua breve vita le offre. Fra i due s’instaura un rapporto pieno di sfumature, ma è proprio questo che lo rende bello. È un rapporto che non trova il suo compimento in uno sviluppo amoroso, eppure non si può definire nemmeno amicizia, poiché, considerando il contesto delle vicende, non è certo cosa da poco che un ragazzo e una ragazza si frequentino così tanto senza avere approcci romantici. Questo è uno dei motivi per cui quello che c’è tra i due non è visto di buon occhio dai compagni di scuola, in specie da Kyoko, la migliore amica di Sakura, che è molto protettiva e non si fida del ragazzo, il quale ha un carattere molto introverso, ragion per cui viene considerato strano dai coetanei.


Il nome della ragazza, Sakura, è lo stesso del fiore di ciliegio, il fiore che è rappresentativo del Giappone e il quale viene spesso associato alla caducità della vita, delle cose effimere, come la bellezza. Per tale motivo il personaggio viene chiamato con questo nome, dato che essa si ritrova a dover vivere una vita breve, una vita che tuttavia lei prende in tutto il suo splendore e ride in faccia anche alla morte. Ma come ogni fiore, Sakura ha anche le proprie fragilità. Una fragilità che fino all’ultimo momento non traspare, tranne quando, mentre gioca ad obbligo o verità col narratore, confessa di avere in realtà una paura tremenda di morire. Vivendo gli eventi della storia, noi vibriamo con le emozioni del narratore, nel quale ognuno di noi si può riconoscere, in quanto spesso dimentichiamo la preziosità della vita e il fatto che un giorno anche noi dovremo morire. Vedendo i comportamenti di Sakura noi possiamo provare una grande stima per il suo modo di atteggiarsi di fronte alla propria situazione, ma al tempo stesso anche compassione, perché intuiamo quanto dolore lei nasconda dietro la sua allegria.



Siamo inoltre portati a sentirci intrigati di fronte al rapporto fuori dagli schemi di Sakura e del narratore, poiché non è difficile porsi delle continue domande, chiedendoci come andrà a finire fra loro. Secondo Sakura ogni cosa comincia con una scelta, per cui ella non crede che il suo incontro col narratore sia stato solo un caso o la sorte, ma qualcosa che è nato dal bisogno inconscio del ragazzo di trovare un’àncora di salvezza, qualcosa per cui valesse davvero la pena di vivere, nella sua vita solitaria e monotona. Lo scrittore Paulo Coelho afferma che “Le persone s’incontrano quando ne hanno bisogno”, e il rapporto fra i due ragazzi rispecchia questa visione. Entrambi infatti, indipendentemente da quale definizione si possa dare alla loro relazione, avevano bisogno l’uno dell’altra, lui per cercare un senso alla propria esistenza, e lei per avere accanto qualcuno che, pur sapendo il suo segreto, la trattasse normalmente senza provare pena. Sebbene Sakura nasconda la propria malattia agli amici per non farli stare male, tuttavia la bugia le pesa e il narratore diventa dunque l’unica persona di cui sa di potersi fidare per davvero.



Una storia drammatica, che tuttavia ci fa divertire, oltre a farci piangere. Ed è proprio la risata che la rende unica, perché ci fa ricordare il valore della vita facendocene vedere i lati belli, invece di darci tristezza per la sorte di Sakura. E proprio come lei, anche noi possiamo affrontare la consapevolezza della morte semplicemente assaporando ogni momento che viviamo, vedendone i lati belli, cosa che non è sempre facile, perché le preoccupazioni molte volte ci assalgono, e ci fanno dimenticare il presente.



domenica 30 novembre 2025

Zootropolis 2

  

TITOLO: Zootropolis 2

TITOLO ORIGINALE: Zootopia 2

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America

CASA DI DISTRIBUZIONE: Walt Disney Studios Motion Pictures

GENERE:Animazione, commedia, poliziesco

REGIA:Jared Bush e Byron Howard, Josie Trinidad

CAST: Ginnifer Goodwin, Jason Bateman, Ke Huy Quan, Fortune Feimster, Shakira, Quinta Brunson, Jean Reno, Nate Torrence, Idris Elba, Maurice LaMarche, Leah Latham, Cecily Strong, Bonnie Hunt, Don Lake, Jenny Slate, Alan Tudyk,Tommy Chong, Josh Dallas,Mark Rhino Smith,
Raymond S. PersiTommy Lister,Peter Mansbridge,Patrick Warburton,Yvette Nicole Brown,Andy Samberg,Macaulay Culkin,Brenda Song,David Strathairn,Danny Trejo, David VanTuyl,George Pennacchio,Michelle Gomez,Stephanie Beatriz,Wilmer Valderrama, Stephanie Beatriz: Bloats,Wilmer Valderrama,John Leguizamo,June Squibb,Dwayne Johnson ,Josh Gad,David Fane,Rachel House,Auliʻi Cravalho,Anika Noni Rose,Ed SheeranRobert Clarence Irwin,Blake Slatkin,Roman Reigns,CM Punk,Taylen Biggs,Mario López,Mae Martin,Tig Notaro,Nick Digiovanni,Michael J. Fox,Amanda Gorman.

DURATA: 107 minuti


TRAMA

I detective Judy Hopps e Nick Wilde si ritrovano sulle tortuose tracce di un misterioso rettile il quale, giunto nella città di Zootropolis, sta mettendo a soqquadro la metropoli popolata da mammiferi. Per risolvere il caso Judy e Nick dovranno indagare sotto copertura in aree inconsuete e poco battute della città, mettendo in maniera inaspettata in crisi la loro proficua collaborazione.

RECENSIONE

Coniglietta, volpe è una missione cruciale. Fallite e io vi separerò.

Dopo nove anni anni la Walt Disney ci riporta ad immergerci nel fantastico mondo di Zootropolis, in un seguito che si distacca poco dalle tracce del primo capitolo, uscito nel 2016.

Il vero punto di forza di Zootropolis 2 sta nella celebrazione della diversità, messaggio che nel film è rappresentato dalle diverse razze di animali presenti, usando così anche una rappresentazione tradizionalmente disneyana. 
Nel primo capitolo Judy era un detective in erba che si ritrovava ad indagare proprio sulle malefatte di Nick, che ai tempi era un piccolo criminale.  Invece in Zootropolis 2 diventano due colleghi che costituiscono un'alleanza atipica, composta da due vecchi rivali ma che sono ormai diventati due amici fraterni.

 

Nessun serpente è mai entrato a Zootropolis.

Nel cast vocale di doppiatori ovviamente fanno il loro ritorno Jason Bateman e Ginnifer Goodwin con l'aggiunta di Ke Huy Quan, l'attore cinese che interpretava il simpatico Short Round, il bambino di  Indiana Jones e il tempio maledetto.  Questo lungometraggio ricalca però un pò troppo le orme del primo capitolo ricostruendo una trama che è molto simile e che sembra voler andare in certi tratti un pò troppo sul sicuro, senza voler osare.

E' difficile saper realizzare un seguito dopo che sono passati già quasi dieci anni dall'uscita del primo capitolo. Il trio alla regia composto da Jared Bush, Byron Howard e Josie Trinidad non è riusicito ad emulare la bellezza del primo Zootropolis, ma questo secondo capitolo resta comunque un prodotto molto ben fatto sotto molti aspetti, soprattutto per quanto riguarda la bellezza dell'animazione,  dimostrando che la Disney in questo campo è ancora all'avanguardia.

Bacia l'anello.


Voto: 3,5/5 




mercoledì 26 novembre 2025

The Smashing Machine

 

TITOLO: The Smashing Machine

TITOLO ORIGINALE:The Smashing Machine

ANNO DI PRODUZIONE: 2025
 
PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America

CASA DI DISTRIBUZIONE: I Wonder Pictures

GENERE: Biografico

REGIA: Benny Safdie

CAST: Dwayne Johnson, Emily Blunt, Ryan Bader, Bas Rutten,Oleksandr Usyk, Lyndsey Gavin, Satoshi Ishii, James Moontasri, Yoko Hamamura.

DURATA: 123 minuti

TRAMA

Il lottatore di MMA (Mixed Martial Arts) Mark Kerr raggiunge l'apice della sua carriera, ma allo stesso tempo si trova ad affrontare alcuni problemi personali che gli fanno toccare il fondo.

RECENSIONE

Quest'uomo è il miglior lottatore che si sia mai visto.

The Smashing Machine racconta le vere gesta del lottatore di arti marziali miste Mark Kerr raffigurando però non solo la sua vita sportiva, ma anche i suoi tracolli personali.

The Smashing Machine racconta una storia di riscatto tipica dei film che narrano la durezza della realizzazione del sogno americano. Fin  qui Benny Sarfdie, che è al suo esordio da solista dopo che per anni aveva collaborato con suo fratello Josh, non realizza nulla di particolarmente originale. Allora qual'è la scelta veramente geniale che ha fatto Safdie? Il vero colpo di genio è stato il capire che l'unico attore che poteva interpretare realmente Mark Kerr era Dwayne Johnson alias "The Rock", un attore che fino a poco tempo fa era famoso per aver fatto commercialate come Fast & Furious e che adesso ha deciso di cimentarsi con il cinema indipendente e molto probabilmente con questa interpretazione riuscirà ad ottenere una nomina agli Oscar.

 

Vincere è la sensazione più bella che esista.

Safdie nel suo lungometraggio rappresenta Mark Kerr come una specie di Odisseo statunitense, rendendolo così quello che nel linguaggio comune definiamo, nonostante le sue cadute personali anche nelle dipendenze da droghe, un eroe americano. Bravissima è stata pure Emily Blunt nell'interpretare il complesso ruolo della moglie di Kerr. La sua è una recitazione estremamente emotiva che la rende forse il personaggio più coinvolgente di tutto il film.

The Smashing Machine è stato presentato durante l'ultima edizione del festival di Venezia dove Benny Safdie ha vinto il premio per la migliore regia. Safdie ha scritto una sceneggiatura che non mira a cambiare il corso del cinema ma lasciando ampio spazio a Dwayne Johnson nella sua interpretazione Safdie è riuscito a dare un tono molto orginale alla storia, sfidando anche i numerosi pregiudizi che potevano sorgere dopo una tale scelta.

E' risalito dall'abisso. 


Voto: 4,5/5




Deep Scar

 


TITOLO: Deep Scar

STORIA: Rossella Sergi

DISEGNI: Rossella Sergi

PAESE: Italia

ANNO: 2017

EDIZIONE: Kasaobake, Shockdom

VOLUMI: 4 (completo)

Negli ultimi anni, il manga è diventato qualcosa che non è più solo appannaggio del Giappone. Per i giapponesi il termine manga fa riferimento, su un piano generale, ai fumetti, ma noi occidentali quando usiamo tale parola lo facciamo per distinguere non soltanto la provenienza giapponese dei rispettivi fumetti, ma indichiamo un determinato stile, che solitamente s’inquadra nel disegno degli occhi grandi, l’utilizzo di vignette dalla forma svariata, comprese quelle aperte e le sagome (quelle in cui il personaggio è la stessa vignetta), e pagine in bianco e nero. Sono molti, al giorno d’oggi, gli artisti NON giapponesi che imitano i manga, creando a loro volta un proprio stile. Al sorgere di tale stile al di fuori del contesto nipponico, molti fumettisti che iniziarono a farsi strada seguendolo vennero accusati di scopiazzare e/o scimmiottare le tecniche dei grandi maestri, ritenendo impossibile che un artista occidentale potesse realizzare un fumetto che avesse l’impostazione degna di un vero manga. Eppure sia in Europa che in America ci sono adesso molti autori che si sono realizzati pubblicando manga.


In tutto questo l’Italia non fa eccezione, sebbene sia ancora difficile per molti dei nostri fumettisti trovare possibilità all’interno del nostro stesso paese, e perciò pubblicano al di fuori della nazione. Una di questi è Rossella Sergi, un’autrice che dimostra di avere un vero talento. Di lei abbiamo sentito poco parlare ultimamente, tuttavia oggi vorremmo raccontarvi di uno dei suoi manga: il compiuto Deep Scar. Ambientato nelle strade di Torino, esso si pone come un manga shojo, o più precisamente come un josei, raccontando la storia di una matricola universitaria, la timida Sofia, che proprio all’inizio del suo percorso di studi, fa conoscenza di persone che conducono una vita non molto consueta, fra cui la coinquilina Veronica. Facendo esperienza,  nel tentativo di liberarsi dal rigido controllo dei genitori, Sofia incontra Lorenzo, un tipo misterioso che, per un motivo sconosciuto, capisce essere legato a lei. Da questo momento Sofia, sentendo dentro di sé un richiamo, cercherà di scoprire da dove nasce quel legame che sente di avere col bel tenebroso ragazzo.



Sfortunatamente, questo manga non ha trovato il suo compimento in Italia, rimanendo interrotto al terzo e penultimo volume, a causa del fallimento della casa editrice. Tuttavia molti lettori hanno avuto la soddisfazione di concludere la lettura della storia accontentandosi del volume quattro in inglese. Un semplice slice of life romantico con un contesto proprio del nostro paese, che per un italiano appassionato di manga può essere motivo di orgoglio, soprattutto per chi abita nella città di Torino. Deep Scar non è l’unico manga italiano con scenari realistici, oltre ad esso esistono anche, per esempio, Ale&Cucca, ambientato a Bologna, e Butterfly Effect, che invece è contestualizzato a Roma. Le scenografie del manga Deep Scar sono realizzate con una tecnica molto elaborata, e i personaggi hanno delle caratterizzazioni che ricordano molto quelle dei fumetti giapponesi, tuttavia non si dissociano dalle abitudini tipicamente italiane. Il character design è molto shojo, con accurata estensione dei dettagli, in specie negli occhi e nei capelli, che sono disegnati ciocca per ciocca, seguendo uno stile vicino a quello della mangaka giapponese Kanan Minami, alla quale l’autrice dichiara apertamente di essersi ispirata.



Nonostante le attuali scarse notizie, Rossella Sergi sembra comunque essere in qualche modo ancora attiva. Dopo Deep Scar ha realizzato un altro manga, Is it love? Blue Swan Hospital, che in Italia è tuttora inedito, e insieme ad esso, anche il manga torinese è stato esportato negli Stati Uniti. La mangaka italiana è senza dubbio uno dei più grandi talenti del nostro manga, e Deep Scar, anche se è l’unico dei suoi che abbiamo a disposizione, è meritevole. Inoltre, presso di noi è stato pubblicato anche il primo volume di Impossibile Amarsi, anch’esso rimasto interrotto, ma con tuttavia delle buone basi, con una storia basata su Ada, un’altra matricola universitaria torinese che, a differenza di Sofia, ha un carattere più deciso, tanto da non farsi mettere i piedi in testa di fronte alle offese maschiliste del suo professore.



La strada del manga italiano è ancora piena di ostacoli e irta di spine, ma Deep Scar è una prova esistente che la sua realizzazione è possibile e la sua pubblicazione ha forse spianato la strada, insieme ad altri manga italiani, per la nascita di nuovi autori nostri.




domenica 23 novembre 2025

The Running Man

 

TITOLO: The Running Man

TITOLO ORIGINALE: The Running Man

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

CASA DI DISTRIBUZIONE: Paramount Pictures

PAESE DI PRODUZIONERegno Unito, Stati Uniti

GENERE: Azione, fantascienza, thriller

REGIA: Edgar Wright

CAST: Glen Powell, Josh Brolin, Colman Domingo, Lee Pace, Emilia Jones, William H. Macy, Michael Cera, Daniel Ezra, Jayme Lawson, David Zayas, Karl Glusman, Katy O'Brian, Angelo Gray, Sandra Dickinson, Sean Hayes, Arnold Schwarzenegger.

DURATA: 133 minuti


TRAMA  

In un futuro prossimo, Ben Richards, un operaio che è stato licenziato dalla ditta per la quale lavorava, ha bisogno di soldi per curare la figlia malata e perciò partecipa come concorrente al reality show "The Running Man". In questo game show mortale, i partecipanti, chiamati "Runner", devono cercare di scappare per trenta giorni da assassini professionisti, denominati "I Cacciatori", mentre il pubblico li segue in diretta televisiva. Il produttore dello show, Dan Killian, trasforma la sofferenza in intrattenimento, ma Ben inaspettatamente diviene un idolo per il pubblico, trasformandosi da vittima a simbolo della lotta contro il potere.


RECENSIONE

Sapete, stavo pensando allo show. Per trenta giorni tutti in questo paese cercheranno di uccidermi. Ed è folle, vero?

L'industria del cinema continua a rovistare nella sconfinata bibliografia di Stephen King. Questa volta è il turno del distopico The Running Man, diretto da Edgar Wright, il regista della trilogia del cornetto (L'alba dei morti dementi, Hot Fuzz La fine del mondo), e che a sua volta è il remake del film L'implacabile con protagonista Arnold Schwarzenegger,  uscito negli anni 80.

The Running Man è una specie di The Truman Show per l'appunto distopico e con molta più violenza e crudeltà. Il film di Wright attinge a uno dei romanzi meno noti e più sottovalutati scritti da King e sostituisce l'imponente presenza fisica di Arnold Schwarzenegger con Glen Powell, uno degli attori più desiderati di Hollywood. A livello di trama questa nuova versione è più accurata e alcuni elementi sono più chiari, soprattutto i motivi  che spingono Ben Richards a partecipare allo show di The Running Man che Wright chiarisce inserendo l'elemento della malattia della figlia e i problemi economici del protagonista.

 

Dategli la caccia.

Nel cast oltre a Glen Powell troviamo anche attori del calibro di Josh Brolin, Colman Domingo e Micheal Cera e un gustoso cameo dello stesso Schwarzenegger.  Micheal Cera, che con Wright aveva già lavorato in Scott Pilgrim vs. the World, interpreta un personaggio che sembra l'incarnazione di un complottista Maga. La sua è la parte più intrigante e spassosa  di tutta la pellicola e sviluppa abilmente una critica dove si  intravede un richiamo al panorama politico americano contemporaneo.

Di recente, tratti dalla penna inarrestabile di Stephen King, sono  usciti nelle sale The Life of Chuck, mentre, per la televisione,  è stata invece prodotta la serie  prequel sulla vita di Pennywise, il pagliaccio cattivo cattivo di It : It - Welcome to Derry. King continua ad essere un autore estremamente prolifico  e molto adatto al linguaggio del cinema, perché  esplora diversi generi e  sa parlare in modo diretto al pubblico,  soprattutto quello giovanile. 

Pensavo che fosse tutto finto, ma ora mi sembra così vero.


Voto: 3,5/5 




Jay Kelly

  TITOLO : Jay Kelly TITOLO ORIGINALE : Jay Kelly ANNO DI PRODUZIONE : 2025 CASA DISTRIBUZIONE : Netflix PAESE DI PRODUZIONE : Usa GENERE : ...