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domenica 27 aprile 2025

The Accountant 2

 

TITOLO: The Accountant 2

TITOLO ORIGINALE:  The Accountant 2 

ANNO DI PRODUZIONE: 2025 

PAESE DI PRODUZIONE: Usa

CASA DI DISTRIBUZIONEMetro-Goldwyn-Mayer, Warner Bros. Pictures 

GENERE: Azione, avventura, suspense, giallo, drammatico, thriller 

REGIA: Gavin O'Connor

CASTBen Affleck, Jon Bernthal, Cynthia Addai-Robinson, Daniella Pineda, J. K. Simmons, Allison Robertson, Grant Harvey, Michael Tourek, Andrew Howard, John Patrick Jordan, Robert Morgan .

DURATA: 125 minuti  


TRAMA

Quando un suo vecchio conoscente viene ammazzato, lasciando dietro di sé un messaggio misterioso tatuato sul suo corpo con la scritta "find the accountant" (trova il contabile), Christian Wolff non può fare a meno di iniziare delle indagini per risolvere il mistero. Rendendosi conto che sono necessari metodi estremi, peraltro non legali, Wolff recluta il suo leale fratello per farsi aiutare. In collaborazione con Marybeth Medina, agente speciale del Dipartimento del tesoro, scoprono una letale cospirazione, diventando così bersagli di una brutale rete di criminali che non si fermano davanti a niente pur di non fare scoprire i propri segreti.

RECENSIONE

Le piacciono i puzzle signor Wolff? Ray King è stato ucciso. Mi deve aiutare a finire il lavoro iniziato da lui.

Dopo il successo di The Accountant, Ben Affleck torna ad interpretare Christian Wolff, il contabile autistico la cui abilità coi numeri ne ha fatto un esperto della contabilità di numerose organizzazioni illegali. Nasce così un seguito che non percorre la stessa scia del primo, trasformandosi piuttosto in una specie di buddy movie dove il fratello interpretato da Jon Bernthal ha un ruolo di maggior peso rispetto al primo capitolo.

The Accountant 2 non riprende la propria trama da dove finiva il primo capitolo, ma si incentra invece su una nuova trama nella quale Wolff decide di indagare sull'omicidio del suo conoscente Raymond King, che come nel primo capitolo è interpretato da J. K. Simmons, finendo così per sgominare una terribile rete criminale. 
The Accountant 2 è un film di azione a tutto tondo e che riesce  nel difficile compito di distaccarsi dal primo capitolo inserendo più scene d'azione  e dando maggior importanza al fratello di Christian, un personaggio che  nel primo film era stato poco approfondito. 


 
Suo fratello è aggiornato sul caso?

Nonostante questo lungometraggio sia a tutti gli effetti un buddy movie, si distacca per tanti versi dai film degli anni 80 che hanno reso celebre questo genere di film, adattandosi ai canoni contemporanei rendendolo più bellicoso rispetto al canone tradizionale. Inoltre è perfettamente assortito il duo Affleck -Bernthal, che nell'interpretare i due fratelli molto diversi tra di loro creano un'ottima coppia per la storia qui narrata. 

In sintesi The Accountant 2 si rivela essere un buon seguito del primo capitolo del 2016. Probabilmente è un film che serve a fare da sponda tra il primo film e  un possibile futuro terzo capitolo, che nel caso di una buona riuscita al botteghino del capitolo 2 molto probabilmente verrà realizzato. 

E' il mio fratellone che balla.

 Voto: 3,5/5  





lunedì 21 aprile 2025

Queer

  

TITOLO: Queer

TITOLO ORIGINALE: Queer

CASA DI DISTRIBUZIONE: Luchy Red

ANNO DI PRODUZIONE: 2024

GENERE: Drammatico

REGIA: Luca Guadagnino

CAST: Daniel Craig, Drew Starkey, Jason Schwartzman, Lesley Manville, Henry Zaga, Drew Droege, Ariel Schulman, Colin Bates, Ronia Ava, Perla Ambrosini, Simon Rizzoni, Lorenzo Pozzan, Cosimo Elio De Roberto. 


TRAMA
Nella città del Messico  anni 40',  Lee è un omosessuale scampato ad un raid anti droga a New Orleans. Lee trascorre il suo tempo nei locali della capitale messicana dove incontra e si invaghisce del giovane Allerton. 

RECENSIONE 
Siamo tutti parte di un tremendo tutto.

Daniel Craig abbadona i panni di James Bond per interpretare un ruolo più enigmatico e erotico nel nuovo film di Luca Guadagnino tratto dal l'opera di William S. Burroughs Queer.

Se in Chiamami col tuo nome il giovane interpretato da Timothée Chalamet affrontava la sua prima cotta per un uomo, il protagonista di Queer si deve rapportare con una specie di crisi di mezz'età dovendo accettare che la giovinezza lo abbia lasciato. Queer riprende molti dei temi della Beat Generation, del quale Burroughs ha fatto parte, come ad esempio la ribellione sessuale. Ma il tema principale che Guadagnino affronta non è il sesso ma la paura di invecchiare che Lee ha e che ripone nella relazione con Allerton. 

 

E' difficile convincere qualcun altro che è davvero parte di te. 

Come tutti i film di Guadagnino Queer è una pellicola molto estetica dove l'immagine è molto importante.  Daniel Craig si dimostra molto bravo nel sapersi calare in un personaggio molto diverso dai suoi classici canoni, interpretando una parte più emotiva del solito e lasciandosi dirigere da Guadagnino.

Queer è stato presentato durante l'ultima edizione del Festival di Venezia, non è il miglior film di Guagagnino ma è un film che si fa vedere e dove è molto importante l'utilizzo della colonna sonora di Trent Reznor e Atticus Ross che un ulteriore tono al l'estetica del film. 

Ho un pesce più grosso per le mani. 

Voto: 3,5/5 











venerdì 18 aprile 2025

Fantasia



TITOLO: Fantasia

 

TITOLO ORIGINALE: Fantasia

 

PRODUZIONE: Walt Disney Production

 

MUSICA: vari artisti classici

 

REGIA: vari registi

 

PAESE: Stati Uniti

 

DURATA: 124 minuti

 

ANNO: 1940


TRAMA


Presento oggi un Classico Disney certamente unico, tra i tanti lungometraggi che hanno reso la Walt Disney celebre in tutto il mondo, e particolare, poichè non presenta una vera e propria trama, non un’unica trama, per meglio dire. Sto parlando di Fantasia. Esso è una raccolta di otto segmenti di trama. Per meglio intenderci, non tutti i segmenti hanno una trama specifica, però ognuno di essi regala immagini mozzafiato e fantasiose.


RECENSIONE




È con grande piacere che oggi vi parlo di questo Classico eccezionale, Fantasia, un’opera con la quale Walt Disney dimostra ancora la sua genialità, dando forma a immagini, sia astratte che definite, le quali sono in grado di portare la mente dello spettatore in una dimensione onirica, facendogli provare il brivido di vivere un sogno da sveglio. La realizzazione di questo incredibile filmato è stato un’altra grande sfida per Walt, fatta di molti alti e bassi, però è stata una scommessa ben giocata, poiché una tale pellicola è ancora in grado d’incantarci, fra la meraviglia di figure sia surreali che mitologiche, e il timore suscitato dalla presenza di demoni e creature della notte.

L’idea di partenza doveva essere un cortometraggio basato sulla ballata L’apprendista Stregone, con protagonista Topolino. Successivamente l’idea si estese, raccogliendo i diversi segmenti che oggi conosciamo.
Il primo di essi è un semplice concerto della Toccata in Fuga in Re Minore di Bach, nel quale vediamo i musicisti operare su sfondi colorati ed effetti speciali. L’esibizione dell’orchestra si alterna con immagini animate astratte, che intendono rappresentare ciò che la mente umana può immaginare ascoltando il brano, trasportando lo spettatore in una realtà del tutto onirica, dove non esistono spazio e tempo, e l’unico limite è l’immaginazione.
Il secondo segmento riprende la suite dello Schiaccianoci, uno dei più grandi pezzi classici, nel quale però vediamo ancora immagini fittizie, sebbene con forme più definite, e va ben al di là della rappresentazione della fiaba a cui il pezzo musicale è dedicato. Fate che guidano i processi naturali, facendo sbocciare fiori, illuminando il mondo che sta per risvegliarsi; pesci dall’aspetto enfatizzato che danzano negli abissi, con movimenti sinuosi ed eleganti, sulle note della Danza Araba; funghi che assomigliano a un gruppo di cinesi e fiori che fanno balletti russi… tutto questo ci porta a scoprire realtà che forse soltanto la mente visionaria di Walt Disney è stata in grado di illustrare.
Dopo questo segmento, si apre una lunga prospettiva sulla storia dell’Universo e della Terra, con in sottofondo la Sagra della Primavera. Anche in questo caso, gli animatori della Disney hanno pensato a ben altro che a ciò che il componimento voleva essere, nonchè una rappresentazione di danze tribali. È sorprendente come la Disney abbia saputo dare un tocco di magia all’Origine dell’Universo, ad un processo naturale e scientifico, facendoci provare un brivido di curiosità e inquietudine nel farci immaginare di ritrovarci nel nulla assoluto, per poi passare alla nascita delle stelle, di tutti gli astri, e del nostro pianeta.
A questo segmento, seguono altre immagini astratte, che visualizzano le sensazioni dei suoni dei diversi strumenti musicali, come il violino, il flauto, l’arpa e altri.
Veniamo poi immersi in un ambiente mitologico, abitato da satiri, unicorni, fauni e governato da antiche divinità. Questo è uno dei migliori segmenti, uno di quelli che più sono in grado di incantarci, narrandoci una realtà idilliaca e paradisiaca, che ci porta a immaginare un mondo armonioso, dove ogni creatura vive in armonia con la natura e in libertà, e dove anche i momenti più bui, rappresentati dall’arrivo della tempesta, trascorrono portando paura e caos, ma purtuttavia sono solo temporanei, e passano per poi lasciare spazio a speranza e pace.
Il penultimo arco illustra la Danza delle ore, ambientandola in un lussuoso palazzo di Venezia, dove struzzi, ippopotami, elefanti e coccodrilli svolgono forse le loro attività giornaliere sulle corde della danza classica, e in modo umoristico, dando allo spettatore anche momenti per ridere.
Ed infine segue un segmento dove si combinano Una notte sul Monte Calvo e l’Ave Maria, uno dei pezzi di animazione più inquietanti mai realizzati dalla Disney, che ci porta a esplorare atmosfere sataniche e demoniache, seguite poi dalla vittoria del Bene sul Male, dal trionfo della Vita sulla Morte, col volgere dell’alba e di una processione religiosa.



Non sono presenti dialoghi. La sola voce che sentiamo è quella di Deems Taylor, il presentatore che, tra un segmento e l’altro, spiega cosa in ognuno di essi viene raccontato, presentando specificatamente i brani suonati dall’Orchestra di Philadelphia e diretti dal maestro Leopold Stokowski e designando se e quali differenze ci sono fra quello che i pezzi vogliono rappresentare e le idee che essi hanno ispirato alla Disney.
Non c’è molto da dire sui personaggi, dato che essi sono decisamente stereotipizzati, e lo scopo di Fantasia non è tanto farci esplorare le emozioni che possono trasmettere gli attori, quanto piuttosto fare emozionare lo spettatore stesso, dandogli un momento per sognare. La pellicola è stata sottoposta, negli anni, a tagli, rivisitazioni e censure. Nel segmento mitologico, infatti, è stata tagliata la presenza della centaurina afro, dal momento che, col cambio dei tempi, una tale visione è diventata una palese manifestazione di razzismo. Quale che sia l’importanza che si voglia attribuire a questo personaggio e al taglio che è stato fatto, Fantasia rimane senza dubbio un bel progetto, un progetto che non smette mai di farci sognare.
Il progetto Fantasia fu però un enorme fallimento all’epoca della sua uscita, sebbene oggi sia considerato un grande classico. Il flop fu dovuto, in primis, al fatto che il pubblico era abituato ad aspettarsi una trama dotata di un determinato svolgersi degli eventi, come i due precedenti lungometraggi. In secondo luogo, l’idea da cui la pellicola era partita fu considerato pacchiano, per non parlare anche delle accuse di razzismo dovute proprio alla presenza della centaurina di etnia africana. Tuttavia, la realizzazione del filmato risulta ben riuscita. In esso si mescolano surrealismo e astrattismo, e il che lo rende interessante anche da un punto di vista psicologico, dato che ci porta a chiedere cosa potrebbero esprimere delle immagini così oniriche, che mente potrebbe esserci dietro, e ci induce ad esplorare appieno diversi tipi di emozioni, da quelle più allegre e serene, a quelle più paurose e ansiose. Fantasia è in grado di farci provare sia gioia che orrore, sia serenità che incanto, tutto attraverso i diversi universi che possiamo esplorare in essa. Vedere Fantasia è come vivere un sogno da svegli. Tra i diversi segmenti rappresentati, uno dei più belli è quello dello Schiaccianoci, dove vediamo fatine che, danzando, aiutano la natura a seguire i suoi processi e pesci dall’aspetto raffinato ed elegante che fluttuano nell’oceano. Se siamo anche curiosi di provare il brivido, sotto questo punto di vista il migliore è l’ultimo segmento, nel quale vediamo il demonio celebrare, insieme a demoni, streghe e spiriti, la notte di Valpurga; ma non c’è niente da temere, perché dopo questa parte ansiogena segue un’atmosfera serena sulle note del brano di Franz Schubert. Se vogliamo ridere, invece, il miglior segmento è il penultimo, dove vediamo simpatici struzzi, ippopotami, elefanti e coccodrilli che, danzando, giocano allegramente.

Voto: 5/5





domenica 13 aprile 2025

Death of a Unicorn

 

TITOLO: Death of a Unicorn

TITOLO ORIGINALE: Death of a Unicorn

ANNO DI PRODUZIONE: 2025

CASA DI DISTRIBUZIONE: A24

PAESE DI PRODUZIONE: Usa

GENERE: Commedia, horror

REGIAAlex Scharfman

CASTPaul Rudd, Jenna Ortega,Will Poulter, Téa Leoni, Richard E. Grant, Anthony Carrigan, Sunita Mani, Jessica Hynes, Nick Wittman, Steve Park,  Kathryn Erbe, David Pasquesi, Stephen Park.

DURATA: 104 minuti 


TRAMA 

In questa spettacolare e travolgente commedia dark, Paul Rudd e Jenna Ortega sono un padre e una figlia che, in viaggio verso la casa di un ricco magnate farmaceutico, investono per errore un animale selvatico. Per loro la sorpresa più grande si rivela quando scoprono di avere investito un unicorno. 


                                                                        RECENSIONE

Ho la sensazione che non dovremmo essere qui.

La A24 si è fatta carico del compito che Sean Baker, il regista di Anora, ha dato all'industria del cinema con un discorso pronunciato alla cerimonia degli Oscar, ovvero di supportare il cinema indipendente e con film come la commedia dark horror Death of Unicorn  la A24 ci sta riuscendo.

La sinossi del film è tanto semplice quanto particolare. Paul Rudd e Jenna Ortega interpretano un papà è una figlia che sono in viaggio  per andare a casa del ricco magnate della casa farmaceutica per il quale Rudd lavora. Durante il tragitto travolgono un animale selvatico che solo poco dopo scopriranno essere un unicorno. La sceneggiatura della pellicola prende un animale mitologico rassicurante come l'unicorno è lo trasforma nel vero cattivo del film, infatti le creature dalle quali tutti gli umani coinvolti si dovranno difendere sono proprio gli unicorni. Death of a Unicorn è un film dell'orrore ma che a tratti sembra quasi essere una commedia demenziale e sotto questo aspetto viene sfruttato molto abilmente il talento comico di Paul Rudd, che interpreta un papà impacciato. 


 

Comportati come se andasse tutto bene. 

Il film è pieno di momenti esilaranti che si miscelano bene con lo stile provocatorio e dell'orrore che il film esprime. Jenna Ortega si dimostra ancora una volta brava nell'impersonare il ruolo dell'adolescente problematica rivelandosi il vero fulcro della trama e dopo il successo della serie Netflix Mercoledì sembra che certi ruoli vengano scritti apposta per lei.

Death of a Unicorn è un film che brilla per l'originalità della sua storia ed è la dimostrazione che il cinema indipendente ha ancora del potenziale da esprimere e che ci sono ancora autori che hanno qualcosa da dirci al di fuori del classico sistema commerciale di Hollywood.

Avete qualcosa in macchina? 


Voto: 4/5








domenica 6 aprile 2025

The Shrouds

 

TITOLO: The Shrouds

TITOLO ORIGINALE: The Shrouds

PAESE DI PRODUZIONE: Canada, Francia 

ANNO DI PRODUZIONE: 2024

GENERE: thriller, orrore, fantascienza

CASA DI DISTRIBUZIONE: Europictures

REGIA: David Cronenberg

CAST: Vincent Cassel, Diane Kruger, Guy Pearce, Sandrine Holt, Elizabeth Saunders, Jennifer Dale.

DURATA: 116 minuti 


TRAMA 

Karsh è un imprenditore rimasto vedovo, che inventa una tecnologia in grado di permettere ai vivi di osservare in diretta i cadaveri dei loro cari ormai estinti dentro le loro bare. Una notte, vengono profanate molte tombe, tra cui quella della defunta moglie di Karsh, che si mette sulle tracce dei responsabili.

RECENSIONE

Sono in grado di osservare quello che le succede, sono connesso con il suo corpo come lo ero nella vita, anzi di più.

A quasi tre anni di distanza dall'uscita di Crimes of the Future, David Cronenberg torna in sala con l'inquietante The Shrouds, con un cast tutto europeo.
Quella che doveva inizialmente essere una serie Netflix (streamer per il quale Cronenberg ha sempre avuto parole al miele salvo poi ricredersi dopo questa esperienza), è poi divenuto The Shrouds, un film con il quale il regista canadese vuole raccontarci l'impatto che la tecnologia ha sulle nostre vite, ma ci riesce solo in parte. Il materiale di partenza ha degli ottimi presupposti per determinare la riuscita della pellicola, ma le troppe influenze personali che Cronenberg ha inserito nel protagonista hanno la meglio e il film divaga troppo nel raccontare i traumi e la vita privata di Karsh. Infatti per la scrittura della sceneggiatura Cronenberg si è ispirato al lutto per la perdita di sua moglie, il che può anche essere interessante ma fa perdere di vista all'autore quello che era il reale obiettivo del lungometraggio, ovvero il parlare di come la tecnologia determini ormai le nostre vite. 


 

Cosa collega i morti? Cosa gli unisce? 

Vincent Cassel dimostra ancora una volte di essere un attore dannatamente antipatico, mentre invece sono bravissimi Diane Kruger e Guy Pearce, soprattutto la Kruger che interpreta la sorella della moglie di Karsh e che in certi momenti è straordinariamente sensuale. Molto bella è la fotografia del film, a volte fin troppo, tanto che pare di vedere uno spot di qualche marchio di moda.
Dopo l'ottimo Crimes of the future con The Shrouds Croneneberg dimostra ancora una volta di essere un autore discontinuo, capace di fare degli ottimi film ma anche dei film decisamente brutti.

Non è destinato ai vivi.


Voto: 2,5/5 





28 anni dopo

  TITOLO : 28 anni dopo TITOLO ORIGINALE : 28 Years Later  ANNO DI PRODUZIONE :  2025  CASA DI DISTRIBUZIONE :  Eagle Pictures  GENERE : Orr...