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martedì 11 febbraio 2025

"Best Supporting Actor. Luci, motore... attrazione!", di Joanna Chambers & Sally Malcolm

 


TITOLO: Best Supporting Actor. Luci, motore... attrazione!

TITOLO ORIGINALE: Best Supporting Actor

SAGA: Creative Types #3

AUTRICI: Joanna Chambers e Sally Malcolm

CASA EDITRICE: Triskell Edizioni

GENERE: Romance MM contemporaneo

PAGINE: 324

DATA DI PUBBLICAZIONE: 23 settembre 2024

PREZZO EBOOK: € 5,99

PREZZO CARTACEO: € 16,90



TRAMA



Quando Tag O'Rourke, attore in difficoltà e barista, incontra Jay Warren, figlio d'arte, è odio a prima vista. Odio... e attrazione. Il sogno di Tag di diventare una stella del cinema si sta sgretolando sotto il peso del debito studentesco e dei problemi finanziari della sua famiglia. Se la sua carriera non decollerà presto, dovrà trovarsi un vero lavoro. Dopo tutto, nutrire la famiglia è più importante che nutrire la sua anima. Fortunatamente la sua grande occasione è dietro l'angolo. Jay non ha mai voluto fare l'attore, è sempre stato destinato a seguire le orme della sua famosa madre. Ma la fama ha il suo prezzo e un'esperienza traumatica all'inizio della carriera gli ha lasciato una paralizzante paura del palcoscenico, motivo per cui si limita a lavorare in una televisione ed evita a tutti i costi le relazioni con le co-star. Sfortunatamente, il suo mondo sicuro sta per essere scosso.



RECENSIONE



È la fiducia la chiave di tutto. L'uno nell'altro e in voi stessi. Affidatevi le reciproche vulnerabilità, e avverrà la magia.



Sarò un po' di parte, avendo studiato teatro in prosa per tanti anni prima di passare alla scuola di musical, ma era da quando ho scoperto la copertina e la trama che smaniavo dalla voglia di leggere questo libro, l'ultimo della trilogia Creative Types. Stavolta i protagonisti sono Tag O'Rourke, il barista e aspirante attore angloirlandese amico di Aaron, e Jay Warren, figlio d'arte nonchè star di Sanguisughe, la serie televisiva creata da Lewis. I due si incontrano alla festa aziendale di Halloween raccontata nel primo volume, ed è odio a prima vista, al punto da farli diventare rivali in una gara di finti appuntamenti con Mason, che dura fino alla cerimonia  di premiazione descritta all'inizio del secondo libro. Quella stessa sera, inaspettatamente, rimangono soli e vivono un momento di grande passione che però si conclude in malo modo. Il giorno dopo arriva la sorpresa: sono stati scritturati entrambi come protagonisti di uno spettacolo teatrale su due poeti della prima guerra mondiale. Per Tag, che è in grande difficoltà economica e finora ha sempre avuto ruoli marginali, questa è l'occasione di lanciare la sua carriera come ha sempre sognato, mentre per Jay, messo sotto pressione dalla madre diva, è un modo di rimettersi in pista nel mondo del teatro dopo un trauma subito dieci anni prima, che lo ha spinto a limitarsi all'ambito televisivo. Così, nonostante i trascorsi, i due si preparano a trascorrere insieme sei settimane di prove a York, e mentre l'attrazione che hanno sempre cercato di negare cresce, persone senza scrupoli si fanno loro intorno come avvoltoi.

E l'Oscar per il libro più bello della trilogia va a, rullo di tamburi... Best Supporting Actor, la miglior conclusione che potessi desiderare. Vorrei mandare tanti complimenti e abbracci alle due autrici, che hanno fatto centro ancora una volta con una storia romantica, divertente, commovente e profonda, ambientata nel mondo che per me è e sarà sempre casa: il teatro, anche stavolta visto nelle sue luci e nelle sue ombre. Da un lato c'è la meraviglia di preparare uno spettacolo partendo da zero, con studi sul personaggio, prove su prove, l'adrenalina e la paura che aumentano a dismisura con l'avvicinarsi della prima rappresentazione in pubblico, il legame stretto tra cast, autori e regista. Dall'altro c'è la difficoltà di riuscire a entrare in questo mondo se non si hanno agganci, e viene denunciata la crudeltà di certi attori egocentrici disposti a pugnalare gli altri alle spalle pur di rimanere al centro dell'attenzione, e di certi critici/giornalisti alla Miguel Ramos sembre a caccia di pettegolezzi e con la penna distruttiva più avvelenata della mela di Biancaneve. Sono proprio loro gli antagonisti, e mi hanno fatta arrabbiare così tanto che avrei voluto rinchiuderli in una capsula spaziale e mandarli alla deriva nello spazio, nella speranza che venissero inghiottiti da un buco nero (anche se persino lui probabilmente li risputerebbe). Per fortuna, come sempre, abbiamo anche personaggi secondari interessanti e positivi, e due protagonisti favolosi, che se nelle prime comparsate mi avevano incuriosita, qui mi hanno conquistata definitivamente, in particolare Tag, in cui mi sono in parte riconosciuta perché anch'io come lui sono divisa tra il lavoro ai catering e affini e la scuola di teatro (musical nel mio caso specifico). È un ragazzo esuberante, orgoglioso, forte e determinato, che lotta con le unghie e con i denti per emergere nel mondo della recitazione e far sì che il suo talento venga riconosciuto, in modo da poter aiutare la sua famiglia senza fare più lavori saltuari o centellinare il denaro, ed è anche premuroso, adorabile e altruista. Jay invece è un figlio d'arte (con una madre stella del teatro piuttosto invadente e fratelli dalle carriere prestigiose) a cui tutte le opportunità sono state servite su un piatto d'argento, ma ha un animo sensibile, riservato, sente addosso la pressione delle aspettative e in passato ha subito un grosso trauma che lo ha spinto non solo a limitarsi a rimanere nell'ambito della televisione, ma anche a indossare una maschera nella vita reale per proteggersi. La loro storia d'amore, che si sviluppa a passi piccoli, è davvero splendida: unisce due anime appartenenti a contesti sociali ed economici differenti, ed è bellissimo vedere come piano piano iniziano a crescere insieme umanamente e artisticamente (le scene in cui recitano sono fantastiche e rese alla perfezione, così come i momenti romantici passionali), a comprendersi, a donarsi l'uno all'altro, a prendersi cura l'uno dell'altro con tanta fiducia e tanto amore.






-Sai, si tratta di fiducia. Fiducia nell'altra persona, nel suo supporto. Nel poter essere vulnerabili. È sempre difficile, ma se hai quella fiducia... è possibile.

-Stai ancora parlando di teatro?

-Sto parlando di tutto. Di teatro,sì, ma anche della vita. E dell'amore.



Questo libro non parla soltanto di amore e recitazione. Le autrici, cosa che ho molto apprezzato, hanno infatti dedicato spazio anche alla salute mentale, trattata allo stesso tempo con cura e realismo. I momenti difficili e dolorosi non mancano, naturalmente, ma ci sono anche speranza, tenerezza e passionalità, e soprattutto c'è un bellissimo messaggio che rende il titolo un fantastico gioco di parole: la fiducia è la chiave. Bisogna fidarsi di se stessi e dell'altra persona, del fatto che, se ci ama davvero, ci donerà senza riserve tutto il suo supporto, rendendoci possibile essere vulnerabili al suo fianco. E tutto questo emoziona.

Best Supporting Actor è un romanzo splendido che scalda il cuore, e credo che la trilogia non avrebbe potuto concludersi in modo migliore (una menzione speciale al bis, dove ritroviamo alcune nostre vecchie e amate conoscenze). Ringrazio tanto Joanna Chambers e Sally Malcolm per averla scritta, e Triskell Edizioni per averla portata in italiano. Speriamo in adattamenti cinematografici.



Puoi fidarti di me. Ti supporterò sempre.



VOTO: 5/5





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