martedì 23 luglio 2024

"All for the game. La serie", di Nora Sakavic


 TITOLO: All for the game. La serie

TITOLO ORIGINALE: All for the game

AUTRICE: Nora Sakavic

CASA EDITRICE: Oscar Mondadori Vault, collana Oscar Draghi

GENERE: Narratica contemporanea con elementi sportivi, thriller e LGBTQIA+ e romance MM

PAGINE: 730

DATA DI PUBBLICAZIONE: 23 aprile 2024

PREZZO EBOOK: € 14,99

PREZZO CARTACEO: € 28,00



TRAMA



Firmare un contratto con una squadra sportiva è l'ultima cosa che un ragazzo in fuga dalla criminalità dovrebbe fare. Neil, però, è pronto a rischiare tutto pur di giocare a Exy, anche la propria vita. E quando gli arriva la proposta dei Foxes, non riesce a rifiutare. Sono squinternati, da anni ultimi in classifica, ma potrebbero rivelarsi proprio quello di cui Neil non sapeva di avere bisogno.



RECENSIONE



Tra due, cinque, dieci anni, se mai fosse stato ancora vivo, sarebbe stato solo. Poteva essere chiunque, in qualsiasi posto del mondo, ma sarebbe stato solo fino al giorno della propria morte. Non si sarebbe mai fidato abbastanza di qualcuno da lasciarlo avvicinare.



Erano anni che sentivo narrare meraviglie di questa trilogia, e quando è uscito il Drago contenente tutti e tre i volumi (The Foxhole Court, The Raven King e The King's Men), non ho saputo resistere. Il protagonista è Neil Josten, un diciottenne in fuga dalla criminalità da otto anni che non si ferma mai a lungo in un posto, non si fida di nessuno e ha una grande passione: l'Exy (una forma evoluta di lacrosse che si gioca su un campo da calcio circondato da plexyglass, inventata dall'autrice). Un giorno viene notato dall'allenatore David Wymack, che gli propone un contratto per frequentare la Palmetto State University, nella Carolina del Sud, ed entrare come attaccante nella squadra dei Foxes, un gruppo di squinternati abbonato all'ultimo posto in classifica. Neil, nonostante sappia che è una pessima idea, accetta di firmare, e poco a poco comincia a rendersi conto che quei ragazzi potrebbero davvero dargli tutto ciò che non ha mai avuto dalla vita. Ma quando l'imbattuta squadra dei Ravens entra a far parte della stessa divisione del campionato, le ombre del passato minacciano di stringere Neil nella loro presa mortale.

È ufficiale: All for the game, con la sua trama intrigante e un concentrato di emozioni equivalente per intensità a un giro sull'Ispeed di Mirabilanda, si è rivelato a mani basse uno dei libri più belli del 2024, e non posso fare altro che stendere un tappeto rosso a Nora Sakavic e a tutte le persone che lo hanno consigliato, in particolare a Giusy di Divoratori di libri: condivido pienamente il tuo: <<Sono arrivata per la ship, sono rimasta per tutto il resto.>>.  L'autrice ha avuto il merito di creare una storia molto coinvolgente dalla quale è quasi impossibile riusire a staccarsi, e di riuscire a farmi appassionare a uno sport immaginario, l'Exy, che costituisce uno dei cardini fondamentali, in quanto diversi capitoli (avvincenti e mai noiosi) sono dedicati agli allenamenti e alle partite di campionato, e in prefazione è presente una guida piuttosto interessante sulle regole del gioco. Il primo volume è molto introduttivo, ma proprio come il vino la trilogia diventa sempre più bella, tanto che col terzo ed ultimo capitolo ho cercato di andare più piano perché non avevo alcuna voglia di andare via e di salutare i fantastici personaggi. Neil Josten, un protagonista di moralità grigia che un po' si ama e un po' si odia, è già in lizza per il premio Miglior protagonista maschile dell'anno, e mi ci sono affezionata in pochissimo tempo, tanto da desiderare di tirarlo fuori dal libro e firmare i documenti per l'adozione. Nel corso dei capitoli lo vediamo tirare fuori la sua personalità e iniziare a fidarsi sempre più dei suoi compagni di squadra, anch'essi fantastici. Tra di loro mi sono piaciuti soprattutto Nicky, che per fortuna riesce a strappare diverse risate e a stemprare i momenti di tensione, e Andrew, che appare ostile ma ha un mondo interiore tanto sorprendente quanto doloroso. Ho amato i legami di amicizia instaurati nella squadra, così come ho amato la storia tra Neil e Andrew, che va a fuoco lentissimo, risulta (e direi anche giustamente) più marginale rispetto alla trama e, nel terzo volume, regala dei momenti meravigliosi che mi hanno mandata in brodo di giuggiole.






Lui era la loro famiglia. Loro erano la sua. Valevano ogni taglio, livido e urla.



Non lasciatevi ingannare da chi cerca di vendervi questa storia come uno sport romance, perché non è di questo che si tratta. È vero che lo sport è un elemento cardine, ma ci sono anche tematiche molto delicate, e questo comporta una serie di trigger warning che vi consiglio di controllare prima di decidere se intraprendere o meno la lettura, a seconda della vostra sensibilità. Io sono arrivata abbastanza preparata, ma sono comunque rimasta molto scossa da alcune sequenze del terzo volume e da una certa scena presente al capitolo undici del secondo volume. C'è tanta violenza, si soffre, è inutile negarlo, ma c'è anche qualcosa di davvero speciale che scalda il cuore e fa sentire a casa, uno dei miei tropi preferiti in assoluto: la found family. Per citare le parole del dolcissimo esperimento alieno blu di Lilo e Stitch, i Foxes sono una famiglia piccola e disastrata, ma bella. Sì, molto bella. Vedere come accolgono Neil, come lo fanno sentire al sicuro, come sono pronti a proteggerlo e a sfidare il male a testa alta pur sapendo quanto potrebbe costare caro... beh', fa davvero commuovore, e non poco, quindi preparate i fazzoletti.

All for the game è un libro straordinario e soprendente, e non mi resta che ringraziare di cuore Nora Sakavic per aver dato vita a questo meraviglioso e squinternato manipolo di personaggi grigi appassionati di sport, e di sperare che lo spin-off arrivi presto in italiano. Grazie di tutto, Neil, Andrew e tutti gli altri. Vi voglio bene.



Quello era tutto ciò che voleva, tutto ciò di cui aveva bisogno, e Neil non lo avrebbe mai lasciato andare.



VOTO: 5/5









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