martedì 19 settembre 2023

"Nella Vita dei Burattini", di TJ Klune

 


TITOLO: Nella Vita dei Burattini

TITOLO ORIGINALE: In the Lives of Puppets

AUTORE: TJ Klune

CASA EDITRICE: Oscar Mondadori Vault, collana Oscar Fabula

GENERE: Romanzo fantascientifico a tematica LGBTQIA+ con romance MM

PAGINE: 454

DATA DI PUBBLICAZIONE: 20 giugno 2023

PREZZO EBOOK: € 9,99

PREZZO CARTACEO: € 19,00



TRAMA


In una foresta antica e sperduta, in mezzo ad alberi maestosi, c'è una curiosa casetta in cui abitano tre robot: Giovanni Lawson, detto Gio, androide inventore; l'Infermiera Ratched, macchina per l'assistenza sanitaria dolcemente sadica; e Rambo, piccolo aspirapolvere ansioso. Insieme a loro il giovane Victor Lawson, unico essere umano della famiglia. La vita scorre tranquilla finché un giorno Vic trova e ripara un androide sconosciuto chiamato Hap, e scopre che lui e Gio condividono un oscuro passato. L'arrivo di Hap turba la serenità della famiglia, che fino a quel momento ha vissuto nascosta, svelandone la posizione agli agenti dell'Autorità a caccia di ribelli. Gio viene catturato e portato nella Città dei Sogni Elettrici, dove rischia di essere smantellato, o peggio, riprogrammato. E così, per salvarlo, Victor, Hap, Rambo e l'Infermiera Ratched si mettono in cammino attraverso in un paese ignoto e ostile. Il viaggio sarà l'occasione per riflettere su ciò che distingue un cuore umano da un cuore meccanico, e Vic si troverà a compiere una scelta decisiva: sarà in grado di aprirsi all'amore, con tutto quello che comporta?



RECENSIONE



-Bene. Quali sono le regole?

-Stare uniti!

-Scappare se necessario.

-Non trastullarsi!

-Non trapanare.

-E, soprattutto, essere coraggiosi!



Ormai lo sanno anche le pietre che adoro i retelling e che TJ Klune è uno dei miei scrittori preferiti, quindi provate a immaginare quanto mi ha resa felice sapere che proprio lui si sarebbe cimentato nella scrittura di un retelling in chiave fantascientifica e LGBTQIA+ di Pinocchio. Ci troviamo in una foresta nascosta del cuore dell'Oregon, dove Victor Lawson, un umano ventunenne asessuale, vive insieme alla sua famiglia di robot: Giovanni Lawson, androide inventore nonché padre adottivo, l'Infermiera Ratched, macchina per l'assistenza sanitaria sociopatica, e il piccolo Rambo, un aspirapolvere ansioso. La vita trascorre in perfetta armonia e tranquillità, tra la musica, le serate cinema e l'esplorazione dei depositi di rottami, finché un giorno, durante quest'ultima attività, il ragazzo si imbatte in un androide ferito che ha bisogno di aiuto, e nonostante il timore decide di costruirgli un cuore. Una volta tornato in vita, salta fuori che il misterioso androide, battezzato Hap (Homo Arrabbiatus Pupazzoidus), non ha alcun ricordo del proprio passato,e che Giovanni sembra conoscerlo piuttosto bene. La vita diventa improvvisamente più caotica, soprattutto quando gli agenti dell'Autorità, che stanno dando la caccia alle macchine ribelli e agli umani, catturano Giovanni e lo portano alla Città dei Sogni Elettrici per rottamarlo o riprogrammarlo. Victor non ha mai lasciato la foresta, ma è disposto a tutto pur di salvare suo padre, e decide così di partire insieme all'Infermiera Ratched, a Rambo e ad Hap, con il quale, nel corso del viaggio, comincia a instaurare un sentimento sempre più profondo. Ma mille pericoli li attendono.

Non c'è niente da fare: TJ Klune è una garanzia, e con Nella Vita dei Burattini ci ha donato un altro splendido romanzo che sa scaldare il cuore avvolgendoti nel più forte degli abbracci. Contiene una storia tenera, profonda, commovente e a tratti anche esilarante che attinge a piene mani dal romanzo del celebre burattino, prendendone alcuni degli elementi più iconici e riutilizzandoli in modo unico e originale, con un pizzico di Frankenstein, sullo sfondo di un'ambientazione come sempre molto suggestiva. Anche stavolta i personaggi sono uno più bello dell'altro, ed è praticamente impossibile scegliere un solo preferito. Ho amato Rambo, così adorabilmente logorroico anche nei momenti più inopportuni, ho amato i commenti pungenti dell'Infermiera Ratched (questi due insieme sono un po' i Lucy e Talia della situazione, ed è anche per questo che mi hanno conquistata), ho amato la grande complessità di Giovanni, la dolcezza di Vic, un protagonista in cui è facilissimo immedesimarsi, e le mille domande e il cuore grande di Hap. La sua storia d'amore con Vic è tenerissima e commovente, e non nego che verso la fine mi ha strappato diverse lacrime (procuratevi la vostra scorta di Kleenex, o meglio di Klunex, perché ne avrete bisogno). Naturalmente è a fuoco lento, risulta più in secondo piano rispetto al viaggio e all'avventura, e va bene così.






Era come se Vic fosse il centro dell'universo, e Hap non riuscisse a costringersi a guardare altrove.



Come sempre accade nei romanzi di Klune, anche questo è molto più di un semplice fantasy ( o meglio, un romanzo di fantascienza in questo caso) e costituisce un toccante inno alla vita, all'amore e alle famiglie per scelta. E stavolta gli altri grandi protagonisti, trattati con molta cura, sono il rapporto tra uomo e macchina, il libero arbitrio e soprattutto l'umanità. Con questo libro, infatti Klune, come si evince già dalla dedica, ci mostra tutto il dolore e la bellezza che abbiamo portato nel pianeta da noi chiamato casa. Ci ricorda che in generale facciamo un po' schifo, che a volte il nostro animo è dominato dall'odio, dalla paura e dall'egoismo, che a volte portiamo distruzione e morte. Ma ci ricorda anche che abbiamo creato i libri e la musica, che il nostro cuore può essere forte e fragile allo stesso tempo, che possiamo iniziare a cambiare il mondo partendo da un piccolo gesto, che possiamo costituire una speranza per il futuro. Ci ricorda che cosa significa amare, che possiamo scegliere chi vogliamo essere, che meritiamo amore, che dal dolore si può sempre ricominciare e che casa non è un luogo, ma sono le persone.

Fatevi un regalo al cuore e leggete Nella Vita dei Burattini. Vi farà morire dal ridere, vi farà piangere anche l'acqua battesimale, e soprattutto vi arricchirà di speranza, amore e umanità. Unico effetto collaterale; vi farà venire una gran voglia di cantare a squarciagola Cheek to cheek e di adottare un robottino aspirapolvere. Mando un abbraccio a TJ Klune, e vi ricordo che a Ottobre uscirà il suo The Extraordinaries.



Che si tratti di un uomo o di una macchina, amare qualcosa significa amare il fantasma che ha dentro, esserne perseguitati.



VOTO: 5/5











Nessun commento:

Posta un commento