TITOLO: Sul sentiero blu
GENERE: Documentario
ANNO DI PRODUZIONE: 2022
CASA DI DISTRIBUZIONE: Wanted Cinema
PAESE DI PRODUZIONE: Italia
DURATA: 90 minuti
TRAMA
Un gruppo di giovani parte per un viaggio a piedi di nove giorni e 200 km da percorrere assieme ai loro medici ed educatori. I giovani sono tutti collegabili al mondo dell'autismo e il viaggio (che ha come meta finale Roma) sarà per loro un aiuto prezioso nell'affrontare le proprie difficoltà e le emozioni.
RECENSIONE
Mentre ci siamo oggi partiamo alla volta della città santa dove ci aspetterà il santo padre e poi magari Mario Draghi, Barack Obama, Silvio Berlusconi.
Sul sentiero blu era il film sull'autismo che ci voleva. Diretto da Gabriele Vacis, è un racconto profondamente originale, che ha il coraggio di parlare di questo tema eliminando qualsiasi pietismo e evitando di farne la solita rappresentazione melensa, facendo piuttosto vedere come le persone autistiche riescano ad affrontare le proprie difficoltà.
Il messaggio più importante che ci da la visione del documentario, è che l'autismo fa parte del mondo ed è anche un mondo a parte. Il regista ha deciso di raccontare una condizione come l'autismo andando oltre gli schemi e prediligendo una narrazione emotiva.
Sul sentiero blu non è un documento che vuole dare una spiegazione diagnostica dell'autismo. E' un film che vuole commuovere, emozionare e soprattutto creare empatia verso le persone con questo disturbo. Finalmente si assiste ad una narrazione priva di stereotipi, cosa che purtroppo invece non accade in molteplici produzioni soprattutto hollywoodiane, e viene proposta una rappresentazione delle persone autistiche come semplicemente umane.
Giuseppe, anche te devi provare a salutare tutti oggi.
Uno degli elementi più interessanti di questo documentario è che si possono vedere le terapie specifiche, attuate con il supporto dello specialista dr. Roberto Keller, che i ragazzi autistici esperimentano all'aperto. Questo può essere un elemento molto utile, per chi non abbia una conoscenza approfondita di una neurodiversità come l'autismo, per comprenderne meglio le caratteristiche. Molto azzecato l'inserimento nella colonna sonora della canzone Il più grande spettacolo dopo il Big Bang di Jovanotti, che è una canzone che nella sua semplicità riesce a cogliere in pieno il significato del documentario ed è anche un pezzo che alcuni ragazzi hanno ascoltato durante il viaggio.
Sul sentiero blu si distingue da ogni prodotto realizzato sull'autismo fino ad oggi. Se non è il miglior lungometraggio su questa tematica, è sicuramente il migliore realizzato in anni recenti. Questo perchè ci insegna che, a volte, i nostri punti di debolezza possono diventare i nostri punti di forza ed è in fondo questo il messaggio che il film vuole trasmettere.
La bellezza delle persone con autismo è essere profondamente autentiche e esplicite. Questo talvolta, nella nostra società, può essere perfino considerato una disabilità.
Voto: 4,5/5
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