mercoledì 24 febbraio 2021

The Gentlemen

 

  

TITOLO: The Gentlemen

GENERE: Thriller, azione, commedia, gangster

ANNO DI PRODUZIONE: 2019

CASA DI DISTRIBUZIONE: Amazon Prime Video, Leone Film Group

PAESE DI PRODUZIONE: USA, Regno Unito

REGIA: Guy Ritchie

CAST: Matthew McConaughey, Hugh Grant, Charlie Hunnam, Colin Farrell, Jeremy Strong, Henry Golding, Michelle Dockery, Eddie Marsan, Jason Wong, Samuel West, Eliot Sumner, Franz Drameh, Danny Griffin

DURATA: 113 minuti

 

TRAMA

  Mickey Pearson, è un americano trapiantato a Londra. Ha costruito un impero basato sul traffico di marijuana. Appena si diffonde la notizia che vuole ritirarsi e vendere tutta la sua attività, si scatena una serie di sabotaggi, corruzioni e ricatti nel tentativo di rubargli i suoi affari lucrosi. Ma lui non intende uscire in buon ordine.

 

RECENSIONE

Per essere il re della giungla non basta comportarsi da re. Devi essere il re e non devono esserci dubbi, perché i dubbi creano caos e ti portano alla rovina. 

Mickey Pearson (Matthew McConaghuey), giovane americano senza soldi, ha scoperto la sua vocazione nelle aule di Oxford dove ha potuto a studiare, grazie ad una borsa di studio, insieme ai rampolli dell'aristocrazia inglese. E' a loro che inizia a vendere cannabis, il primo passo di una carriera criminale che lo ha reso re di una giungla che vuole vendere per 400 milioni di sterline al miliardario yankee  Matthew Berger (Jeremy Strong), così da potersi ritirare a vita privata con l'amata moglie e socia in affari Rosalind (Michelle Dockery). Ma ovviamente nulla andrà come da programma.

Il film di Guy Ritchie, si avvale di un grande cast di stelle internazionali. The Gentlemen riprende il genere criminale tipico dei film degli anni 90', riportando Ritchie a lavori come Snatch.

The Gentlemen è caratterizzato dai dialoghi brillanti tipici delle commedie gangster, genere che appassiona il regista e in cui si muove perfettamente a suo agio.

 

Nella giungla se sei un leone sopravvivi non comportandoti da re, ma facendo il re. 

Ritchie però non riesce a darci un adeguato approfondimento dei personaggi, che delinea in modo insufficiente e lasciandosi trasportare da un eccessivo autocompiacimento. Così molti tra essi risultano solo abbozzati e macchiettistici.

In The Gentlemen si distingue un Hugh Grant che finalmente si distacca  dal suo classico ruolo di protagonista di commedie romantiche, interpretando l'agente segreto narcisista Fletcher.

Numerosi sono i riferimenti ad altri film che sono ormai storia del cinema, quali ad esempio La conversazione di Coppola. Pur avendo delle pecche, The Gentlemen riesce nell'intento di intrattenere il pubblico con dialoghi divertenti e ironici e con le dinamiche tipiche dei film d'azione moderni.

C'è solamente una cosa che ha più bisogno di più cure di un riccone e sono i figli di un riccone.

 

Voto: 3,5/5


 

 

   

martedì 23 febbraio 2021

"IL REGNO CAPOVOLTO", di Marie Lu

 


TITOLO: Il Regno Capovolto

TITOLO ORIGINALE: The Kingdom of Back

AUTORE: Marie Lu

CASA EDITRICE: Mondadori, collana Oscar Vault

GENERE: Fantasty storico young adult

PAGINE: 348

DATA DI PUBBLICAZIONE: 2 febbraio 2021

PREZZO EBOOK: € 9,99

PREZZO CARTACEO: € 17,00


TRAMA


Nata con uno straordinario dono musicale, la piccola Nannerl Mozart ha un solo desiderio: essere ricordata per sempre. Ma, anche se incanta le platee con le sue straordinarie interpretazioni, ha poche speranze di diventare una celebre compositrice. È una ragazza nell'Europa del Diciottesimo secolo, e ciò significa che comporre per lei è proibito. Suonerà fino a quando avrà raggiunto l'età da marito: su questo il suo tirannico padre è stato ben chiaro. Ogni anno che passa le speranze di Nannerl si fanno più sottili, mentre il talento del suo amato fratellino Wolfgang diventa sempre più brillante, e finisce per oscurarla. Ma un giorno giunge un misterioso straniero da una terra magica, con un'offerta irresistibile: può far diventare il sogno di Nannerl realtà. Ma il prezzo da pagare potrebbe essere altissimo.


RECENSIONE


Il racconto che già conosci si svolge in un vero paese, popolato da veri re, da corti e castelli, con lunghi viaggi in carrozza e concerti d'estate, e un bambino che veste un abito regale. Quello che non hai mai udito si svolge dentro a un sogno di nebbia e di stelle, di principini fatate e regine della notte. È il racconto del Regno Capovolto e della ragazza che lo ha scoperto. Sono io la sorella, l'altra Mozart. E la sua storia è la mia storia.


Se c'è una cosa che amo dei fantasy storici è la possibilità di prendere personaggi e avvenimenti realmente esistiti per inserirli in un contesto magico. Questo in particolare è dedicato a Marianna Mozart e al suo celebre fratello Wolfgang Amadeus, e prende spunto da un gioco che i due facevano da bambini nel corso delle loro tournée. Austria, 1759. La piccola Marianna, chiamata affettuosamente Nannerl, sogna di diventare una grande compositrice, in modo da essere ricordata per sempre. Il problema è che, in quanto donna, questa possibilità le è preclusa, perciò può soltanto stare seduta a guardare mentre il genio dell'amato fratellino Woferl emerge ogni giorno di più. Un giorno i due inventano per gioco un mondo immaginario, il Regno Capovolto, e grande è la loro sorpresa quando ricevono la visita di un suo abitante, il principino fatato Hyacinthus. Conoscendolo, Nannerl si rende conto che soltanto lui può trasformare il suo desiderio in realtà, a patto di riuscire a superare alcune difficili prove. Ma nel mondo fatato niente è come appare.

Il Regno Capovolto è una fiaba affascinante piena di  magia, scritta con uno stile onirico ed evocativo. Il world building è senza dubbio il maggior punto di forza: l'autrice ha saputo infatti creare da zero un mondo straordinario avvolto in un'atmosfera tetra e cupa, con paesaggi suggestivi e personaggi davvero interessanti, che richiamano le opere di Mozart, in particolare Il flauto magico, e in piccola parte la mitologia greca. Un altro punto di forza è la caratterizzazione dei personaggi. Ho amato Nannerl e Woferl, nonché il fatto che l'amore fraterno sia il motore della storia: è un legame fortissimo in cui affetto e invidia sono spesso in lotta tra loro, un legame che spinge a compiere scelte difficili e dolorose. Al contrario, ho detestato profondamente il padre, Leopold Mozart, una figura autoritaria e dispotica disposta a ricorrere a sotterfugi spregevoli pur di ottenere ciò che vuole. Una persona egoista e crudele per la quale esiste solo il figlio maschio e che non si fa alcuno scrupolo a relegare la figlia in un angolo, riflettendo lo specchio della società dell'epoca.




Ti dice di suonare, e tu suoni. Ti dice di inchinarti, e tu ti inchini. Ti dice cosa devi fare e cosa non devi fare e tu fai questo e non fai quello. Ti dice di non arrabbiarti, e tu sorridi, abbassi gli occhi, taci e ti comporti esattamente come ti ha detto, sperando che sia ciò che vuole. E poi una sera ti accorgi che gli hai dato tanta parte di te stessa che non ti è rimasto altro che l'inchino, il sorriso e il silenzio, non sei nulla.


Uno dei temi più importanti del libro è il viaggio, inteso come viaggio interiore verso la propria crescita personale e i propri sogni, ma anche come trasferimento dal mondo reale al mondo dalla fantasia e come tournée tra le capitali europee. Quest'ultimo aspetto merita una menzione particolare, perché i viaggi compiuti dai fratelli permettono al lettore di entrare in contatto con altri personaggi realmente esistiti come Maria Antonietta o con eventi storici come l'epidemia di vaiolo. Tuttavia, sono spesso caratterizzati da un ritmo narrativo troppo lento, il che costituisce uno degli aspetti negativi del romanzo, insieme all'inserimento di un personaggio che compare in alcune sequenze ma non viene mai approfondito (ne ho capito il ruolo solo facendo qualche ricerca), e al brusco salto temporale che avviene nell'epilogo. Ma il tema più importante è senza dubbio il ruolo della donna nella società. Nannerl è una donna che, in quanto tale, non ha avuto la possibilità di avere l'attenzione e le opportunità ottenute dal fratello, e rappresenta tutte quelle donne il cui talento è stato imbavagliato nel corso dei secoli. Tutto ciò mi lascia un senso di amarezza e sgomento, ma è per questo che ritengo Il Regno Capovolto una lettura bella e necessaria: perché chiede con forza a tutte le Nannerl di oggi e di domani  di condividere il proprio splendore con il resto del mondo, nella speranza che il mondo riservi loro tutta l'attenzione, la cura e l'onore che meritano.


Sarà una lunga battaglia, tuttavia devi combatterla. Parla in difesa di chi è meno fortunato di te e ha bisogno del tuo aiuto. Parla per il bene di chi verrà dopo di te e si rivolgerà a te in cerca di una guida. Rimani fedele a questa via, figliola, e un giorno vedrai il fuoco aprirti la strada.


VOTO: 4/5





venerdì 19 febbraio 2021

The Prom


TITOLO: The Prom

TITOLO ORIGINALE: The Prom

GENERE: Musicale, Commedia

ANNO: 2020

REGIA: Ryan Murphy

CAST: Maryl Streep, James Corden, Nicole Kidman, Keedan Micheal Key, Andrew Rannells, Ariana DeBose,  Kerry Washington, Logan Riley, Nico Greetham, Nathaniel J. Potvin, Joe Ellen Pellman, Tracey Ullman, Sofia Deler, Mary Kay Place

MUSICA: Matthew Sklar

PAESE: Stati Uniti

DURATA: 132 minuti

PRODUZIONE: Ryan Murphy Production Company

DISPONIBILITA': Netflix

TRAMA

Un gruppo di star di Broadway in declino scuote la vita di una cittadina in Indiana sostenendo una studentessa che andare al ballo della scuola con la sua ragazza.

RECENSIONE

C'è un modo molto semplice, per cui possiamo comunque
amare noi stessi e apparire come decenti esseri umani.
Diventeremo celebrità attiviste.

Il musical ci sorprende ancora, raccontandoci una storia con uno sfondo LGBT, che ci mostra quanto può essere difficile, ma, al tempo stesso, bello, essere liberi di essere sé stessi, non solo dal punto di vista dell'orientamento sessuale, ma anche in un senso più generico, dato che viviamo in una società narcisista, nella quale conta di più l'apparire, piuttosto che l'essere.

Una pellicola che dona un momento di evasione, rilassando e divertendo lo spettatore, ma che, tuttavia, ispira coraggio e fiducia in sé stessi, anche quando si pensa di essere soli, e il mondo ci è contro e ci sentiamo sconfitti. Le canzoni rendono la visione vivace e fanno sì che gli eventi vengano affrontati in modo leggero, sebbene le difficoltà e gli ostacoli che le due protagoniste devono affrontare si fanno sentire. E gli ostacoli non sono solamente gli altri, che scherniscono e bullizzano, l'ostacolo è insito anche in Emma e Alyssa, soprattutto in Alyssa, che deve far fronte, più che dell'amata compagna, alle sue paure, dovute alle schiaccianti pressioni della madre, che la costringono ad indossare una maschera, quella maschera che spesso tutti portiamo, quando si teme il giudizio altrui, precludendoci la possibilità di essere noi stessi. Anche le celebrità di Broadway, che intervengono come aiutanti della coppia, si rendono presto conto che ciò che loro ostentano è tutta una finzione, e dovranno imparare che essere buoni e generosi richiede sacrifici, e grazie al coraggio di Emma, imparano qualcosa anche da sé stessi, accettando le proprie fragilità.


Il punto è che tu sei coraggiosa. Tu hai fatto succedere tutto questo.

L'eroe di tutta la storia è Emma Nolan. Lei, fin dal principio, dimostra un grande coraggio, rimanendo sempre sé stessa e facendo sentire la sua voce, di fronte alle ingiustizie che subisce. Non si dà per vinta, certamente anche lei crolla, ma riesce a rialzarsi. Però, purtroppo, devo dire che c'è un aspetto ricorrente in tutto questo, ovvero il tema della persona emarginata che cerca di affermare sé stessa. Oltre a tale tema, è presente anche quello della persona comune che s'innamora della celebrità. Sebbene sia un ottimo film, questi elementi già visti creano un cliché. Ma, tralasciando questo aspetto, The Prom è un film che vale la pena di essere visto.

E non so come o quando ho scoperto con stupore
che non m'importa cosa pensano gli altri.
Io amo questo mio cuore.

Voto: 4,5/5



giovedì 18 febbraio 2021

"BOY BANNED", di R.J.Scott

 


TITOLO: Boy Banned

TITOLO ORIGINALE: Boy Banned

AUTORE: R.J. Scott

CASA EDITRICE: Triskell Edizioni

GENERE: Music romance MM contemporaneo

PAGINE: 246

DATA DI PUBBLICAZIONE: 13 dicembre 2018

PREZZO EBOOK: € 4,99 (Gratis per Kindle Unlimited)

PREZZO CARTACEO: € 11,00


TRAMA


Quando l’unico modo che hai per vincere è nascondere chi sei, quanto in là sei disposto a spingerti?Reuben ‘Angel’ Jacobs è a un passo dal mollare. Perdere nelle finali dal vivo di Sing UK è devastante. Non ha altra scelta che tornare a casa e lavorare nell’impresa di famiglia, anche se ciò significa rinunciare ai suoi sogni e dare ragione ai suoi vecchi bulli.Corey Dixon è un rocchettaro nel cuore. Essere nello spettro autistico significa che dare un senso a ciò che la gente considera ‘normale’ per lui è già difficile così, figurarsi se si aggiunge il caos di una competizione importante. Cantare è il suo spazio sicuro, l’unico modo che ha per pensare, superando il frastuono nella sua testa. Dopo aver fallito l’audizione per l’esibizione dal vivo, il suo viaggio sembra finito, ed è il giorno peggiore della sua vita.I giudici lanciano a entrambi un salvagente, creando una boy band composta da tutte le belle speranze che sono arrivate a tanto così dal farcela. Mettono Angel, Corey e altri tre in una stanza e offrono loro l’opportunità di cantare come gruppo. Accettare di far parte della band significa che Corey è costretto a nascondere una parte di sé, oltre a ciò che Angel significa per lui.Vincere vale davvero il sacrificio di Corey e Angel?


RECENSIONE


Le boy band potevano avere un membro gay. Potevano avere il tipo sensibile che piangeva per un nonnulla. Potevano avere il tizio tutto pelle e ossa con problemi di rabbia e un rosso che imprecava tutto il tempo. Potevano anche avere il duro, il rocchettaro con il piercing e l'atteggiamento irritabile. Ma un cantante con l'etichetta dell'autismo? Uno che andava in paranoia per delle cose che gli altri accettavano e basta? Non era nel manuale delle boy band.


In occasione della giornata internazionale della sindrome di Asperger, non potevo non parlarvi di un libro a tema che abbraccia anche due mondi a me molto cari: il mondo della musica e il mondo degli MM. Ambientato in Gran Bretagna, racconta le avventure di Corey, un ventitreenne Asperger e rocchettaro che sogna di cantare negli stadi e decide di partecipare al talent show Sing UK. Purtroppo la fase finale delle audizioni si rivela un fallimento, ma i giudici gli propongono di formare una band con altri quattro ragazzi arrivati a un soffio dai live, tra cui spicca Angel, un ragazzo bellissimo dalla voce angelica e dai tratti delicati. Dopo un'iniziale diffidenza, i Wildcard (questo il nome della nuova band) stringono una forte amicizia, e poco a poco tra Corey ed Angel sboccia l'amore. Ma la libertà di essere se stessi fino in fondo in un talent show sembra essere soltanto un'utopia.

Boy banned è un romanzo davvero splendido, così coinvolgente e romantico da scaldare il cuore. I personaggi sono caratterizzati molto bene, specialmente Corey ed Angel. La loro storia d'amore è di una tenerezza incredibile, sono entrambi in lotta col mondo, con un passato doloroso alle spalle e tante fragilità, ma insieme diventano più forti, sono l'uno la salvezza e la pace dell'altro.

Ma questa è molto più di una storia d'amore. Vengono affrontati temi come il coraggio di essere se stessi contro tutto e tutti, il desiderio di vivere in un mondo senza costrizioni e convenzioni, e soprattutto l'autismo. È molto difficile affrontare l'argomento, di cui purtroppo si parla ancora troppo poco, senza rischiare di cadere nello stereotipo o nell'esagerazione, ma l'autrice, che come ha spiegato in appendice ha un figlio nello spettro autistico, è riuscita a trattarlo con grande consapevolezza e delicatezza, descrivendo le fisime, la goffaggine fisica e sociale, ma anche i momenti di crisi. Il tutto in un contesto pieno di speranza e amore, accompagnato da questa rivelazione: la sindrome di Asperger non definisce un individuo, né il suo modo di esprimere la propria creatività.




-Stamattina ho pensato una cosa. Una cosa davvero strana. Ho immaginato di non averti con me e ovviamente ero triste. Ho capito che avevo trovato il mio posto infelice. Stare senza di te, quello è il mio posto infelice. L'ho detto male, vero?

-E stare con te, Corey, è il mio posto felice.


Una delle cose che più mi hanno colpito del libro è il fatto che sia ambientato in un talent show. Mi ha fatto sorridere con gli occhi lucidi, ricordandomi come se fosse ieri la me ventenne che guardava X Factor per televotare Michele Bravi, il mio cantante preferito, e allo stesso tempo mi ha fatto capire una volta per tutte le luci e le ombre di questo mondo. Se da un lato infatti ci sono tutti i giochi sporchi che si è disposti a fare per cercare di raggiungere la vittoria, i compromessi e le imposizioni legate all'apparenza e all'immagine, dall'altro ci sono la bellezza di cantare su un palco, l'amicizia e la complicità. Da questo punto di vista ho molto apprezzato il legame fortissimo che unisce poco a poco i Wildcard, nonché il fatto che ogni membro abbia le sue caratteristiche e il giusto spazio, sebbene la narrazione sia concentrata soprattutto sui due protagonisti. Infine, ho amato tantissimo la playlist, che contiene brani di vario genere, tra cui alcuni dei Queen, degli Abba, dei Kasabian e addirittura dei film Disney.

Boy banned dunque è una bellissima lettura, che incoraggia ad essere se stessi e dà speranza, ricordandoci che là fuori c'è qualcuno per tutti noi, quale che sia la nostra visione del mondo.


-Pensi che ci manderanno qualcuno per aiutarci a cantare "Hakuna Matata"?

-Un mentore? Tipo un maiale o una suricata o qualcosa del genere?

-Pumbaa era un facocero. Non ci manderebbero mai una suricata o un facocero.

-Non cambiare mai.


VOTO: 5/5








mercoledì 17 febbraio 2021

Quella notte a Miami

  

TITOLO ITALIANO: Quella notte a Miami

TITOLO ORIGINALE: One night in Miami

ANNO DI PRODUZIONE: 2020

PAESE DI PRODUZIONE: USA

CASA DI DISTRIBUZIONE: Amazon Prime video

REGIA: Regina King

CAST: Eli Goree, Kingsley Ben-Adir, Aldis Hodge, Leslie Odom Jr, Lance Reddick, Nicolette Robinson, Micheal Imperioli, Beau Bridges, Lawrence Gilliard Jr, Aaron D. Alexander, Jeremy Pope, Christopher Gohram

DURATA: 115 minuti

  

TRAMA

Quella notte a Miami è il racconto immaginario di una notte incredibile nel quale quattro icone come Malcolm X, Cassius Clay, Sam Cooke e Jim Brown si riunirono per discutere del proprio ruolo all'interno del movimento per i diritti civili.

RECENSIONE

"Potete smuovere delle montagne senza muovere nemmeno un dito"

Cassius Clay, che sta per diventare Muhammad Alì, Malcolm X, Sam Cooke e Jim Brown, chiusi in una stanza cercano di capire quale destino aspetti la comunità afroamericana.

Tratto da una pièce teatrale, il film distribuito da Amazon Prime segna l'esordio di Regina King da regista e mette in scena delle tematiche molto importanti con quattro interpreti straordinari. La sceneggiatura di Kemp Powers, autore anche della pièce, rappresenta delle ipotetiche discussioni tra queste quattro leggende, ricostruendo con la fantasia ciò che sarebbe avvenuto durante il loro reale incontro per i festeggiamenti della vittoria del titolo mondiale di pugilato di Cassius Clay nel 1964.

La sceneggiatura  ha uno stile molto teatrale e spinge a rimanere con gli occhi incollati allo schermo per la qualità dei dialoghi. Powers ha preso molti spunti da alcune biografie dei personaggi, ma nessuno sa che cosa si siano realmente detti quella notte.

 

  "Stiamo combattendo per le nostre vite"

Uno dei pochi lati negativi di Quella notte a Miami, è che si concentra troppo sul rapporto tra Cassius Clay e Malcolm X, facendo così passare in secondo piano due figure carismatiche come il giocatore di football americano Jim Brown e il cantante Sam Cooke.

La ciliegina sulla torta è la colonna sonora di Terence Blanchard, che è in perfetta sintonia con il ritmo del film.

 "Tutta Miami sta festeggiando quello che è successo"


Voto: 4/5 







 

giovedì 11 febbraio 2021

"TI SCRIVO UNA CANZONE", di Daniela Volonté

 


TITOLO: Ti scrivo una canzone

AUTORE: Daniela Volonté

CASA EDITRICE: Sperling&Kupfer

GENERE: Music romance FM contemporaneo

PAGINE: 306

DATA DI PUBBLICAZIONE: 28 luglio 2020

PREZZO EBOOK: € 8,99

PREZZO CARTACEO: € 12,90


TRAMA


Ludovica è una ventenne come tante che si barcamena tra l'università e gli amici, e con una grande passione: la poesia. Un giorno, con sua sorpresa, scopre che uno dei suoi testi, spedito di nascosto dal fratello Francesco, ha vinto un concorso per giovani autori di canzoni. La ragazza ha ottenuto un premio in denaro, ma anche un contratto di collaborazione come paroliere dei Sonder, il gruppo del momento, che si trova alla deriva ed è appena stato spedito in clausura dai manager. Un po' sconvolta, un po' lusingata, Ludo raggiunge i Sonder nella location segreta in cui stanno lavorando al nuovo album e rimane subito affascinata da Nico, il frontman della band, che, dopo un inizio burrascoso, sembra ricambiare il suo interesse. I due, però, non potrebbero essere più diversi: Nico è un ribelle in costante tumulto interiore con una vita pazzesca; Ludo, invece, è una ragazza acqua e sapone che, conclusa la parentesi con i Sonder, dovrà tornare alla solita routine. Quando l'amore arriverà a bussare alla loro porta, riusciranno a mettere da parte le differenze?


RECENSIONE


Appena incominciano a suonare, ho la sensazione di essere catapultata in un altro mondo. Una dimensione in cui la musica è tutto. Conosco questa base, l'ho ascoltata svariate volte, eppure ora che viene eseguita dal vivo, percepisco il ritmo in ogni parte del mio corpo. Nelle orecchie, nello stomaco e persino nella gola. Ma è solo quando sento cantare Nico che mi sembra che il cuore segua lo stesso tempo.


Ho sempre avuto un debole per i music romance, e quando ho scoperto che questo libro è stato ispirato dalla bellissima quanto struggente Torna a casa dei Måneskin mi sono lasciata travolgere dalla curiosità. Faccio comunque una presentazione: non è una fanfiction sui Måneskin e il protagonista non è Damiano David, sebbene ci siano un paio di elementi in comune.  Raccontato in prima persona dal punto di vista dei due protagonisti, segue le avventure di Ludovica, una ventenne appassionata di poesia che, dopo aver ricevuto una cocente delusione sentimentale, scopre che suo fratello ha inviato un suo elaborato a un concorso per parolieri di canzoni, e che lei ha vinto non solo un premio in denaro, ma anche la possibilità di collaborare al nuovo album dei Sonder, il gruppo rock del momento, che si trova in crisi a seguito di un'orribile vicenda giudiziaria. Decisa a cambiare aria, la ragazza parte per la villa isolata tra le colline toscane in cui dovrà convivere con la band per due mesi. Incontra Nico, il cantante, un ragazzo complesso e fragile che sta scivolando lungo una china pericolosa a seguito di un trauma, e dopo un inizio burrascoso, nasce un rapporto di amicizia che si trasforma ben presto in qualcosa di più profondo. Ma gli ostacoli e le incomprensioni sono in agguato.

Ti scrivo una canzone è un libro avvincente, coinvolgente e pieno d'amore capace di far battere il cuore del fan presente in ognuno di noi. I due protagonisti sono diversi come il giorno e la notte, e il loro legame sboccia poco a poco, passando gradualmente dalla tensione alla tenerezza e alla profonda passione, salvandoli. Ho amato la grande empatia di Ludovica e la sensibilità di Nico, così come i difetti e le fragilità di entrambi (sebbene in diversi momenti mi sia venuta una gran voglia di prenderli tutti e due a ceffoni a causa di scelte sbagliate). La loro storia fa sognare, ma anche riflettere, e ci ricorda di non soffermarci mai alla superficie, ma di andare oltre per scoprire il contenuto, di imparare dai propri errori e chiedere perdono, di imparare a convivere col buio per superare i momenti difficili.



Se fino a qualche mese fa mi avessero detto che avevo un angelo custode, sarei scoppiato a ridere. Invece, adesso ci credo. Non ha candide ali, ma a Ludovica non mancano il viso dolce, due grandi occhi azzurri e i capelli chiari. Da quando la conosco, è sempre dalla mia parte, prende le mie difese e riesce a calmarmi nei momenti peggiori. È il mio angelo. Punto.


Centrali nel romanzo sono naturalmente la musica e l'ambiente che la circonda. Scopriamo infatti com'è la vita di una rockstar sotto e fuori dalle luci della ribalta, come si realizza un album e cosa significa, nel bene e nel male, avere a che fare con il pubblico, con la stampa, con le strategie di marketing e i membri della propria band, che sono un po' come una seconda famiglia. A tal proposito, avrei voluto sapere qualcosa in più su tutti i membri dei Sonder, ed essendo le poesie di Ludovica fondamentali per la trama, mi sarebbe piaciuto molto leggerne i testi. Rimane comunque un libro molto bello, impreziosito dalla playlist contenente tutte le canzoni che lo hanno ispirato, e costituisce un inno delizioso alla musica e all'amore.


Li ho giudicati dai titoli che campeggiavano sui giornali ed è stato l'errore più grande che potessi fare. I Sonder sono ragazzi come tutti gli altri. Amano la playstation, giocare a calcetto, leggere un libro, guardarsi allo specchio, mangiare pizza da mattina a sera. Chiunque li giudichi dal modo di vestirsi, di atteggiarsi o dal percorso che sono stati costretti a fare per arrivare dove sono oggi, commette il mio stesso sbaglio: giudica la superficie e non la sostanza.


VOTO: 4,5/5









mercoledì 10 febbraio 2021

The midnight sky


 TITOLO: The Midnight Sky

TITOLO ORIGINALE: The Midnight Sky

GENERE: Fantascienza

REGIA: George Clooney

ANNO: 2020

CAST: George Clooney, Felicity Jones, Kyle Chandler, Demián Bichir, David Oyelowo, Tiffany Boone, Caoilinn Springall, Sophie Rundle, Ethan Peck, Tim Russ, Miriam Shor.

DURATA: 118 minuti

PAESE DI PRODUZIONE: USA

CASA DI DISTRIBUZIONE: Netflix

 

TRAMA 

Dopo una catastrofe globale, uno scienziato solitario di stanza nell'artico tenta di mettersi in contatto con un gruppo di scienziati astronauti per avvertirli di non fare ritorno sulla terra.

 

RECENSIONE

"La nostra missione ci vede tornare con più risposte che domande, ad eccezione di una domanda che aleggia nell'aria."  

Grazie agli studi astronomici del professore Augustine Lofthouse (George Clooney), si è scoperto che una luna di Giove, denominata K-23, ha tutte le caratteristiche ottimali per ospitare la vita. Dopo anni di preparativi, un gruppo di scienziati è partito a bordo dell'astronave Iter per fare ricerche sul campo e tornare a casa con i risultati. Ciò che però non sanno, è che una serie di cataclismi ha costretto l'umanità  a vivere in sotterranei e nei bunker. L'unico rimasto in superficie è proprio Augustine, che a causa di una malattia grave e di un'evidente depressione, ha deciso di rimanere all'esterno, vivendo in una base scientifica del circolo polare artico, monitorando la situazione planetaria nonostante sia conscio che non gli rimane molto da vivere.

The Midnight Sky è da considerare purtroppo un'occasione persa. Il film diretto da George Clooney, si ispira a molti e diversi temi, ma non riesce a costruire un'opera davvero coerente.

Tratto da un romanzo di Lily Brooks Dalton, attinge a molti film di fantascienza recenti, compreso Gravity, film del quale lo stesso Clooney è stato protagonista. Le sequenze di Clooney che gira da solo con una bambina in slitta si incrociano con quelle mirabolanti ambientate nello spazio, senza riuscire a dar vita a un tutto organico.

 La trama si avvale di un sentimentalismo che non è coerente con lo scenario di un film fantascientifico post-apocalittico. Le teorie scientifiche non si armonizzano con i sentimenti e ne viene fuori un risultato discutibile.

  

    "Abbiamo fatto una promessa alle nostre famiglie."

Una delle poche note positive di The Midnight  Sky è sicuramente l'interpretazione di Clooney, che nel film occupa il doppio ruolo di regista e attore protagonista. Clooney, mostrandosi invecchiato e con la barba, appare convincente e calato nella parte che interpreta.

The Midnight Sky mette troppa carne al fuoco per risultare convincente, sarebbe stato più interessante se avesse mostrato esclusivamente una visione scientifica e ambientalista, piuttosto che includere un contorno fatto di storie personali che rendono la trama noiosa e prevedibile.

"E' solo un'anomalia, tu ci credi davvero?"

 

Voto: 2,5/5