TITOLO: Ti scrivo una canzone
AUTORE: Daniela Volonté
CASA EDITRICE: Sperling&Kupfer
GENERE: Music romance FM contemporaneo
PAGINE: 306
DATA DI PUBBLICAZIONE: 28 luglio 2020
PREZZO EBOOK: € 8,99
PREZZO CARTACEO: € 12,90
TRAMA
Ludovica è una ventenne come tante che si barcamena tra l'università e gli amici, e con una grande passione: la poesia. Un giorno, con sua sorpresa, scopre che uno dei suoi testi, spedito di nascosto dal fratello Francesco, ha vinto un concorso per giovani autori di canzoni. La ragazza ha ottenuto un premio in denaro, ma anche un contratto di collaborazione come paroliere dei Sonder, il gruppo del momento, che si trova alla deriva ed è appena stato spedito in clausura dai manager. Un po' sconvolta, un po' lusingata, Ludo raggiunge i Sonder nella location segreta in cui stanno lavorando al nuovo album e rimane subito affascinata da Nico, il frontman della band, che, dopo un inizio burrascoso, sembra ricambiare il suo interesse. I due, però, non potrebbero essere più diversi: Nico è un ribelle in costante tumulto interiore con una vita pazzesca; Ludo, invece, è una ragazza acqua e sapone che, conclusa la parentesi con i Sonder, dovrà tornare alla solita routine. Quando l'amore arriverà a bussare alla loro porta, riusciranno a mettere da parte le differenze?
RECENSIONE
Appena incominciano a suonare, ho la sensazione di essere catapultata in un altro mondo. Una dimensione in cui la musica è tutto. Conosco questa base, l'ho ascoltata svariate volte, eppure ora che viene eseguita dal vivo, percepisco il ritmo in ogni parte del mio corpo. Nelle orecchie, nello stomaco e persino nella gola. Ma è solo quando sento cantare Nico che mi sembra che il cuore segua lo stesso tempo.
Ho sempre avuto un debole per i music romance, e quando ho scoperto che questo libro è stato ispirato dalla bellissima quanto struggente Torna a casa dei Måneskin mi sono lasciata travolgere dalla curiosità. Faccio comunque una presentazione: non è una fanfiction sui Måneskin e il protagonista non è Damiano David, sebbene ci siano un paio di elementi in comune. Raccontato in prima persona dal punto di vista dei due protagonisti, segue le avventure di Ludovica, una ventenne appassionata di poesia che, dopo aver ricevuto una cocente delusione sentimentale, scopre che suo fratello ha inviato un suo elaborato a un concorso per parolieri di canzoni, e che lei ha vinto non solo un premio in denaro, ma anche la possibilità di collaborare al nuovo album dei Sonder, il gruppo rock del momento, che si trova in crisi a seguito di un'orribile vicenda giudiziaria. Decisa a cambiare aria, la ragazza parte per la villa isolata tra le colline toscane in cui dovrà convivere con la band per due mesi. Incontra Nico, il cantante, un ragazzo complesso e fragile che sta scivolando lungo una china pericolosa a seguito di un trauma, e dopo un inizio burrascoso, nasce un rapporto di amicizia che si trasforma ben presto in qualcosa di più profondo. Ma gli ostacoli e le incomprensioni sono in agguato.
Ti scrivo una canzone è un libro avvincente, coinvolgente e pieno d'amore capace di far battere il cuore del fan presente in ognuno di noi. I due protagonisti sono diversi come il giorno e la notte, e il loro legame sboccia poco a poco, passando gradualmente dalla tensione alla tenerezza e alla profonda passione, salvandoli. Ho amato la grande empatia di Ludovica e la sensibilità di Nico, così come i difetti e le fragilità di entrambi (sebbene in diversi momenti mi sia venuta una gran voglia di prenderli tutti e due a ceffoni a causa di scelte sbagliate). La loro storia fa sognare, ma anche riflettere, e ci ricorda di non soffermarci mai alla superficie, ma di andare oltre per scoprire il contenuto, di imparare dai propri errori e chiedere perdono, di imparare a convivere col buio per superare i momenti difficili.
Centrali nel romanzo sono naturalmente la musica e l'ambiente che la circonda. Scopriamo infatti com'è la vita di una rockstar sotto e fuori dalle luci della ribalta, come si realizza un album e cosa significa, nel bene e nel male, avere a che fare con il pubblico, con la stampa, con le strategie di marketing e i membri della propria band, che sono un po' come una seconda famiglia. A tal proposito, avrei voluto sapere qualcosa in più su tutti i membri dei Sonder, ed essendo le poesie di Ludovica fondamentali per la trama, mi sarebbe piaciuto molto leggerne i testi. Rimane comunque un libro molto bello, impreziosito dalla playlist contenente tutte le canzoni che lo hanno ispirato, e costituisce un inno delizioso alla musica e all'amore.
Li ho giudicati dai titoli che campeggiavano sui giornali ed è stato l'errore più grande che potessi fare. I Sonder sono ragazzi come tutti gli altri. Amano la playstation, giocare a calcetto, leggere un libro, guardarsi allo specchio, mangiare pizza da mattina a sera. Chiunque li giudichi dal modo di vestirsi, di atteggiarsi o dal percorso che sono stati costretti a fare per arrivare dove sono oggi, commette il mio stesso sbaglio: giudica la superficie e non la sostanza.
VOTO: 4,5/5
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