martedì 19 novembre 2024

"Always be my Baby", di Naike Ror

 


TITOLO: Always be my Baby

AUTRICE: Naike Ror

CASA EDITRICE: Always publishing

GENERE: Romance MM young adult contemporaneo

PAGINE: 352

DATA DI PUBBLICAZIONE: 24 novembre 2023

PREZZO EBOOK: € 3,99

PREZZO CARTACEO: € 15,90



TRAMA



Se c’è una cosa che Joon Seok Parker sa da sempre è che non potrà mai contrastare la variabile che scombina il primo giorno di ogni percorso lui intraprenda. Lo ha imparato a sue spese quando, il primo giorno di scuola materna, si è trovato a difendere un coniglio di peluche celeste con le unghie e con i denti. Non importa quanto Joon arriverà puntuale, quanta pazienza sarà costretto a esercitare, quanto distacco cercherà di mantenere: Dave Peterson scombussolerà puntualmente, e di proposito, la sua pace. Ci sono certezze che per un tipo come Dave, allergico alle regole, sono incrollabili. Ad esempio, trascorrere l’estate a Parigi al termine del liceo, finalmente lasciarsi alle spalle Kerringhton, l’odiata cittadina militare in cui vive con sua madre, e diventare uno scrittore di successo. Nulla potrà trattenerlo nella sua tranquilla e ordinata città natale. Ne è convinto almeno finché, per colpa di un innocuo gioco, Dave non finisce rinchiuso in un sottoscala con Joon Seok, colui che incarna la sua perfetta antitesi. E da quel momento, il filtro attraverso il quale si sono sempre guardati a vicenda, e detestati, cambia. Avversari da sempre, amici mai, Dave e Joon Seok si scontreranno nell’ennesima lotta: razionalità contro istinto, ordine contro caos, odio contro amore. Per la prima volta, nella loro gara senza fine, l’obiettivo non sarà più occupare il posto più alto del podio ma tagliare, tra mille ostacoli, il traguardo insieme.



RECENSIONE



Joon Seok è un ossimoro vivente, è ghiaccio bollente. Una contraddizione gigante, un limite ammaliante.



Di questi tempi c'è più bisogno che mai di una storia spensierata, così mi sono buttata a capofitto su questo romanzo di Naike Ror, che dopo aver scalato le classifiche in self-publishing è passato in mano a una casa editrice con una nuova veste e una deliziosa illustrazione nei risguardi. Ci troviamo a Kerringhton, una cittadina militare degli Stati Uniti, dove Joon Seok "Joona" Parker, un bambino di origini coreane figlio di un Sergente Maggiore, inizia a frequentare la scuola materna e si ritrova a difendere un coniglietto di peluche dalle grinfie del capriccioso Dave Peterson, arrivato in ritardo e pronto a scatenare un cataclisma. Tra i due è odio a prima vista, e nel corso degli anni si ritrovano invischiati in dinamiche simili, rese ancora più insopportabili dal fatto che sono vicini di casa e che le loro madri sono grandi amiche e gestiscono insieme un servizio di catering dolciario. Poi, nelle settimane finali dell'ultimo anno di liceo, Dave, diventato un aspirante scrittore che non vede l'ora di trascorrere l'estate a Parigi per poi frequentare il college a Chicago, vede il suo nemico di sempre coinvolto in qualcosa che non si sarebbe mai aspettato, finendo per rimettere in discussione tutto ciò che ha sempre saputo su se stesso. E quando i due, durante una festa, si ritrovano chiusi insieme in un sottoscala, ecco che arriva il bacio destinato a cambiare ogni cosa.

Always be my Baby è un libro molto carino che mi ha regalato evasione e spensieratezza attraverso una storia dolce e spensierata che, con uno stile schietto ed efficace, mescola sapientemente gli elementi tipici delle commedie romantiche adolescenziali. Il maggior punto di forza è costituito senza dubbio dai personaggi, sia quelli odiosi da prendere a padellate sia quelli simpatici e di facile immedesimazione come i due protagonisti, che raccontano le vicende in prima persona. Dave, che come me nutre un profondo amore per la scrittura e un padre omonimo del mio, è un ragazzo sbadato ed esuberante con un abbonamento deluxe ai pasticci ma un animo gentile nascosto dietro l'apparente leggerezza, mentre il mio preferito, Joona, è un tipo studioso e sempre composto che si fa sempre in quattro per prendersi cura del prossimo, come una sorta di angelo custode. Sono due giovani agli antipodi, tuttavia accomunati da una relazione indesiderata con una persona pessima e soprattutto da un cuore grande che batte forte e ama perdutamente. È stato bellissimo vedere il loro legame sbocciare e dipanarsi nel corso degli anni, trasformandoli da nemici giurati fin dall'infanzia a quasi amici fino ad innamorati pronti ad affrontare insieme qualunque ostacolo. Bellissimo è stato anche vedere il legame con le loro madri e le diverse reazioni di queste ultime alla scoperta della loro omosessualità.







Perché a volte piove così dentro di lui? Non ne ho idea. Forse non sarò in grado di far cessare quello scroscio incessante, però so che voglio essere una delle sue nuvole, basse e scure, che si scontra con un'altra nuvola rompendo il silenzio con il rumore di un tuono. Prima o poi smetterà di piovere, prima o poi arriverà il vento. E non importa che alla fine spunti un arcobaleno, perché la cosa che conta è che io sia stato lì, dentro di lui.


Questo libro parla di omofobia, di scoperta e accettazione di sé, di amicizia e amore, racconta la realtà chiusa e bigotta in cui molte persone si ritrovano a vivere ancora oggi, e regala momenti di rabbia e sconforto ma anche tante risate, speranza e occhi a cuoricino. Avrei soltanto voluto che il finale, per quanto soddisfacente, fosse meno frettoloso, ma mi sento di consigliare caldamente la lettura, perché ci  ricorda che, anche se dentro di noi infuria una pioggia scrosciante, da qualche parte c'è una nuvoletta pronta ad abbracciarci e a farci compagnia nei giorni più grigi. Ciliegina sulla torta poi sono le lettere che Dave scrive a Joona, di una tenerezza disarmante. 

Se avete bisogno di dolcezza e leggerezza e amate gli enemies to lovers, allora leggete anche voi Always be my Baby, e tenetevi forte al vostro coniglietto di peluche.



-Ammettilo, entrare nello sgabuzzino di Cherry è stata la punizione più giusta che ci abbiano mai inflitto nella nostra vita.

-Non so se sia stata la più giusta, ma di certo è stata la migliore.



VOTO: 4/5












lunedì 18 novembre 2024

Il gladiatore II

 

TITOLO: Il gladiatore II

TITOLO ORIGINALEGladiator II

ANNO DI PRODUZIONE: 2024

GENERE: storico, epico, azione, drammatico, avventura

PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti d'America, Regno Unito

CASA DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures

REGIA: Ridley Scott

CAST: Paul Mescal, Pedro Pascal, Connie Nielsen, Denzel Washington, Joseph Quinn, Fred Hechinger, Derek Jacobi

DURATA: 148 minuti


TRAMA

200 d.C.. Vent'anni dopo la tragica morte di Massimo Decimo Meridio, il giovane Lucio, nipote dell'imperatore Marco Aurelio e figlio di Lucilla, è ridotto in schiavitù in seguito alla conquista della Numidia, dove viveva con la moglie e il figlio, ad opera delle centurie di Marco Acacio. Ispirandosi a Massimo, Lucio decide di combattere come gladiatore e sfidare il potere degli imperatori Caracalla e Geta.


RECENSIONE

Mi ricordo quel giorno. Non ho mai dimenticato come uno schiavo sia riuscito a vendicarsi di un imperatore.

Ampiamente preannunciato da articoli e interviste, è uscito in Italia Il gladiatore 2, un film di cui si è fatto un gran parlare essendo il seguito del (quasi) capolavoro con Russel Crowe e che vede anche questa volta presente dietro la macchina da presa l'ormai celeberrimo Ridley Scott.

Bisogna ammettere che Il gladiatore 2 è una pellicola ben fatta, con delle ottime sequenze di guerra, al quale Scott ci ha abituati  da tempo, e con un ottimo cast. Ma questo seguito non riesce ad emulare l'epica che aveva informato il primo capitolo facendolo diventare un piccolo classico, e ci racconta una storia alla quale si fatica ad appassionarsi. Il gladiatore 2 tenta in una maniera piuttosto ingenua di emanciparsi dal primo film con Russel Crowe e non ci riesce, anzi la trama di tutto il lungometraggio sembra essere in molti tratti identica a quella del primo, con tanto di inquadrature che citano palesemente il primo film e la presenza ingombrante di brevi frammenti di sequenze dal primo capitolo.

 

Hai sentito quella folla? E' il più grande tempio che Roma abbia costruito, il colosseo, perchè è a questo che loro credono. Il potere.

Tra le note positive troviamo sicuramente il cast, dove Paul Mescal riesce a raccogliere l'eredità di un ruolo come quello di Lucio e c'è anche un grande Denzel Washington nella parte di Macrino. 
Dal punto di vista delle immagini, il cinema di Scott rimane imponente e aggressivo, ma l'abuso del computer rende la sua Roma una specie di luna park digitale. Spettacolari e sanguinarie le scene di combattimento tra arti mozzati, belve infuriate e altre stereotipie gladiatorie. Ma il pathos non è quello del primo film, e l’epica latita. Se lo scafato Ridley voleva puntare sull'effetto nostalgia, come  Joseph Kosinski nello riuscitissimo Top Gun: Maverick, il gioco purtroppo non gli riesce.

Nel complesso Il gladiatore 2 supera le basse aspettative che circolavano su di esso e questo certo anche per via della regia di Ridley Scott, ma resta un prodotto confezionato in tipico stile commerciale hollywoodiano. Lo spettacolo è assicurato, le emozioni no.

L'arena trasforma gli schiavi in gladiatori. E i gladiatori in uomini liberi.


Voto: 2,5/5 






mercoledì 13 novembre 2024

"The pairing. L'abbinamento perfetto", di Casey McQuiston

 


TITOLO: The pairing. L'abbinamento perfetto

TITOLO ORIGINALE: The pairing

AUTORə: Casey McQuiston

CASA EDITRICE: Mondadori

GENERE: Romance NBM contemporaneo

PAGINE: 408

DATA DI PUBBLICAZIONE: 22 ottobre 2024

PREZZO EBOOK: € 10,99

PREZZO CARTACEO: € 20,00



TRAMA



Dire che cosa sono stati Theo e Kit insieme è complicato. All'inizio, da ragazzini, erano migliori amici, poi si sono innamorati e ora sono ex fidanzati che si ignorano completamente da quando la loro storia è finita. Dalla rottura improvvisa durante il volo che li stava conducendo in Europa per prendere parte al tour enogastronomico dei loro sogni, infatti, non hanno più avuto alcun contatto. Il tempo passato però pare aver fatto bene a entrambi. Theo ha sviluppato una maggiore sicurezza in sé, destreggiandosi tra il lavoro di barista, che non passa serata senza conquistare qualche cliente del locale, e quello di aspirante sommelier. Kit, dal canto suo, sembra aver realizzato il sogno della sua vita (oltre a essersi guadagnato una discreta fama come dio del sesso) lavorando come pasticciere in uno dei migliori ristoranti della Ville Lumière. Entrambi, ripensando a quello che avevano insieme quando erano una coppia, sanno che mai nessuna relazione potrà reggere il confronto. Ma sanno anche che non vale la pena perdere tempo in rimpianti, giusto? Il passato è passato, dopotutto. Certo, il passato è passato fino a che le loro strade non si incrociano nuovamente, proprio nel tour che avrebbero dovuto fare anni prima, un viaggio in Europa nelle città più romantiche di Francia, Spagna e Italia. Tre settimane durante le quali si ritroveranno di nuovo insieme, e insieme visiteranno posti da sogno assaggiando cibi e vini deliziosi. E in cui, per non farsi mancare nulla, si lanceranno in una scommessa molto hot, una gara a chi conquisterà più amanti nelle varie tappe del viaggio. Alla fine non è forse il modo migliore per dimostrare che entrambi si sono lasciati definitivamente la loro storia alle spalle?



RECENSIONE



Per quanto ne so, ci sono due modi per farti passare i sentimenti che provi per una persona: arrendersi alla rabbia che c'è già, o inventarsi qualcosa per cui arrabbiarsi. A volte è stato tutto sbagliato dall'inizio, e l'unica cosa da fare è smettere di credere che amare nonostante ciò fosse una cosa buona. Ma a volte ti ha sempre trattato bene. A volte vai alla ricerca di legna da ardere e scopri che le foglie verdi non bruciano, che il giardino è stato annaffiato troppo bene. A volte devi reinventare la verità per renderla qualcosa di cui non sentirai la mancanza. E a volte, quando è passato molto tempo, diventa difficile ricordarsi quale di queste opzioni hai scelto.



A pochi mesi di distanza dalla vittoria di Rosso, Bianco & Sangue Blu ai GLAAD Awards, dall'annuncio del sequel e dalla candidatura come miglior film agli Emmy, finalmente approda nelle librerie italiane il quarto romanzo di Casey McQuiston, che ho atteso con l'impazienza e l'euforia di un bambino a Natale. La storia parla di Theo Flowerday, figliə di due registi di Hollywood che sogna di diventare sommelier, e Kit Fairfield, un giovane francese che aspira a diventare pasticciere, due amici d'infanzia che si sono innamorati, salvo poi lasciarsi in malo modo, a ventiquattro anni, proprio sull'aereo che li stava portando in Europa per il tour enogastronomico a lungo sognato. Quattro anni dopo, Theo, più sicurə di sé e consapevole della propria identità, lavora come barista in un van ed è in procinto di tentare ancora una volta l'esame da sommelier, ma prima di allora vuole chiudere definitivamente il cerchio e fare quel tour mai avvenuto tra Francia, Spagna e Italia. Quando sale sul pullman riceve una sorpresa incredibile: anche Kit, che ora vive a Parigi, ha la nomea di dio del sesso e lavora nella cucina di un ristorante, partecipa al tour. Dopo un iniziale momento di disagio, i due cercano di riallacciare i rapporti, e per dimostrare di aver superato la loro storia e di stare bene, decidono di sfidarsi in una gara piuttosto piccante, in cui vincerà chiunque riuscirà a conquistare più amanti nelle varie tappe del viaggio. Ma il cuore, si sa, potrebbe avere altri programmi.

Esistono libri che, fin dal primo momento, ti fanno capire che finirai per amarli totalmente e incondizionatamente. The pairing appartiene senza dubbio a questa categoria, perché si è rivelato un romanzo meraviglioso, uno dei migliori del 2024, e ha consacrato definitivamente il grande talento di Casey McQuiston, a cui vorrei mandare i più forti abbracci del mondo, tanti complimenti e una dose abbondante di limoncello e cannoli. Con lo stile sublime che lə contraddistingue ha dato vita a una storia fantastica, romantica e passionale che lə ha spintə a saltare da una barca nel Mediterraneo e a mettersi in cucina a grattugiare scorza di limone nello zucchero, una storia che ama essere tale, come traspare da ogni singola pagina. Ha avuto la capacità di prenderci per mano e accompagnarci in un viaggio letterale e metaforico davvero epico, regalando un'esperienza immersiva completa in tutte le tappe del viaggio, non solo raccontando leggende, cenni storici, artistici e culturali e mostrando monumenti iconici come la Sagrada Familia e il Duomo di Firenze, ma anche descrivendo alla perfezione il cibo locale, al punto da farci sentire davvero il sapore, ragion per cui consiglio di fare molta attenzione, perché durante la lettura potrebbe venirvi un improvviso attacco di fame. C'è dietro un lavoro di documentazione davvero notevole, e notevoli sono anche i personaggi, che ho amato profondamente, da Fabrizio, la guida turistica più esilarante e in gamba che ci sia, ai due protagonisti, che, come novità assoluta nel McQuistonverse, raccontano la storia in prima persona. Ho amato Theo, che vuole dimostrare di farcela senza l'aiuto dei suoi genitori registi hollywoodiani e le sorelle attrici, ha spesso paura di non essere abbastanza e sente di riuscire a combinare solo disastri e di non meritare amore (cosa in cui mi si sono riconosciuta perfettamente), ma ha un'indole tenace, una conoscenza enciclopedica dei vini e una luce interiore ed esteriore di cui non sembra essere consapevole. E soprattutto ho amato Kit, che è diventato uno dei miei personaggi preferiti nati dalla penna di Casey McQuiston: è un ragazzo all'eterna ricerca di poesia e di meraviglia, che dietro la fama di dio del sesso nasconde un cuore buono, generoso e romantico e una grande passione per le opere di Tolkien e gli artisti rinascimentali. Mi ha ricordato un po' Henry, naturalmente, ma anche Alex, perché come lui si prende cura della persona amata non perché pensa che sia indifesə, ma semplicemente perché vuole farlo. Sono due facce della stessa medaglia, due stelle che si completano a vicenda e si uniscono per formare la costellazione più bella, facendoti battere forte il cuore.






Amo ogni parte dell'amore per te, anche quelle che non pensi di meritare.



Contrariamente ai lavori precedenti di Casey McQuiston, dove abbiamo visto i protagonisti conoscersi e innamorarsi, qui assistiamo al primo incontro tra Theo e Kit dopo anni di separazione. Hanno già un passato condiviso fatto prima di amicizia e in seguito di amore, e penso che sia stupendo avere la possibilità di vederli conoscersi e intrecciare le anime l'una all'altra tutto daccapo. La storia che li unisce è a dir poco pazzesca, mi ha fatto tifare per loro fin dal primo istante, e mi ha regalato un concentrato di emozioni dall'intensità unica. Insieme a Theo e Kit ho riso a crepapelle per le situazioni spesso esilaranti in cui si ritrovano anche a causa della gara, ho pianto l'acqua del battesimo e tutti gli oceani del mondo, ho pregato intensamente di riuscire a sconfiggere la distanza, il tempo, gli errori e i malintesi, sono arrossita per i momenti più passionali (gestiti benissimo senza mai scendere nella volgarità), ho viaggiato tanto (inutile dire però che la parte italiana è stata tra le mie preferite), sentito il desiderio di provare cibi nuovi (maledetto manchego, per colpa di Taylor Zakhar Perez continui a perseguitarmi), e soprattutto mi sono innamorata, con la consapevolezza che i sentimenti più grandi e sinceri possono fare tremila giri e poi ritornare, che a volte, come dice Oscar Diaz, bisogna avere il coraggio di saltare e abbracciare la felicità senza temere le conseguenze, che bisogna sempre ricordare di far risplendere la nostra luce, e che da qualche parte nel mondo c'è una persona che amerà ogni singola parte di noi, anche quelle che consideriamo non degne di un sentimento così bello. Insomma, con loro ho vissuto, ed è stato il viaggio più bello che potessi desiderare, al punto che sono arrivata a fine lettura col viso rigato di lacrime e un sorriso felice.

The pairing è un romanzo magnifico, un inno al piacere, al vero amore, al buon cibo e alle seconde occasioni, perfetto per fare un regalo al vostro cuore e destinato ad arricchirsi con uno spin-off su due dei personaggi secondari. Casey, grazie infinito per averlo scritto. Ti prometto che non mi accontenterò di niente di meno che del massimo, e che tenterò anche l'impossibile per celebrare e raccontare voci e storie come questa, alla facciaccia di chi vorrebbe vederle sparire. Ti voglio tanto bene, ma tanto tantissimo. Troie per sempre.



Questa cosa fra di noi, non potrebbe mai essere il peggior errore della mia vita.



VOTO: 5/5









lunedì 11 novembre 2024

Anora

 

TITOLO: Anora

TITOLO ORIGINALE: Anora

ANNO DI PRODUZIONE: 2024

PAESE DI PRODUZIONEStati Uniti d'America

GENEREcommedia, drammatico, sentimentale

REGIASean Baker

CAST: Mikey Madison, Mark Ėjdel'štejn, Jurij Borisov, Vače Tʻovmasyan, Karren Karagulian, Aleksej Serebrjakov, Dar'ja Ekamasova

DURATA: 139  minuti 


TRAMA

Anora è una spogliarellista e prostituta al quale capita la possibilità di vivere come Cenerentola quando trova come cliente il figlio di un oligarca russo e lo sposa. Quando la notizia arriva in Russia la sua favola è minacciata.

RECENSIONE

Dio benedica l'America.

Atteso dal maggio scorso è uscito nelle sale Anora, il film, vincitore della Palma d'oro a Cannes, del cineasta americano Sean Baker e che pare proprio essere  una delle vittorie maggiormente convincenti degli ultimi anni.

 Anora è un miscela di Pretty Woman con una favola alla Cenerentola, e con una sceneggiatura che sembra scritta dalle mani dei Fratelli Coen. Il film di Sean Baker si apre con un'allegria quasi sfrenata e si conclude con una tristezza che rappresenta il grande dolore della protagonista, sfruttando un cast che è efficace in tutte le parti assegnate dal regista, indicando così che Baker è riuscito a trasmettere la propria visione dell'opera ai suoi attori.

 

Ivan : Se sposo un'americana non devo più tornare in Russia. - Anora : Vuoi che diventi la tua mogliettina? - Ivan : Non scherzo- Anora : Tre carati - Ivan : Perchè non quattro? O cinque? O sei?

Le scene migliori si vedono  nella fase finale della pellicola quando Baker, per dare il maggior risalto alla sofferenza della protagonista, decide di fare molti primi piani del volto di Mikey Madison, dando così importanza al talento della sua attrice.
Baker, attraverso le vicende dei due protagonisti, vuole raccontare la superficialità della nostra epoca, ma a volte calca troppo la mano su questo tema e fa apparire i suoi personaggi quasi grotteschi.

Il lungometraggio di Baker è uno dei film più interessanti usciti dal circuito dei festival in questi ultimi anni, dove molti film premiati vengono subito dimenticati, ma non è il caso di Anora, che, con una trama apertamente provocatoria, riesce nel tentativo di non comporre una storia fine a se stessa, come ad esempio è accaduto con un'altra pellicola, premiata con la Palma d'oro, come Titane.

Vi do due settimane.


Voto: 3,5/5











martedì 5 novembre 2024

"Come crema e cioccolato", di Elle M. P.

 


TITOLO: Come crema e cioccolato

SAGA: Ice Cream Dilogy #2

AUTRICE: Elle M. P.

CASA EDITRICE: Self-publishing, marchio Kiridia Books

GENERE: Romance FM contemporaneo

PAGINE: 332

DATA DI PUBBLICAZIONE: 8 febbraio 2024

PREZZO EBOOK: € 2,99

PREZZO CARTACEO: € 13,99



TRAMA



Sono passati quasi otto anni dall‘incontro mancato con Nicholas, e Vic ancora non riesce a dimenticarlo. I suoi sogni sono a portata di mano, un contratto discografico è pronto per essere firmato, ma la sua vita sembra essersi fermata al giorno in cui il ragazzo del diario è sparito dalle sue giornate. La tentazione di chiudere definitivamente con la musica è difficile da scacciare, ancora di più quando la faccia di André, e della sua nuova band, è affissa sui manifesti di mezza Europa. Anche Charlotte ha perso Nic e, dopo aver tentato di mettere la testa a posto in Francia, sembra aver trovato pace nel fotografare matrimoni nelle ville di Roma. Eppure il ricordo di Alex la tormenta ancora, e il senso di colpa per una vecchia bugia la insegue ovunque vada… Sarà il matrimonio più esclusivo dell’anno a portare ogni cosa a galla, per entrambe.



RECENSIONE



Afferrai la sua mano e la strinsi. Era la prima volta che lo sfioravo. Un gesto semplice, ma l'effetto era quello di due stelle che si toccano. Una cosa stupida e frequente in natura, ma in grado di cambiare l'intero universo.



Dopo quel maledetto finale da mainagioia non potevo non buttarmi a capofitto nel sequel per scoprire cos'è successo dopo l'incontro mancato tra Nicholas e Victoria. Sono passati otto anni da quel giorno, e Charlotte, ora fotografa di matrimoni, torna a vivere a Roma dopo aver frequentato l'università a Parigi. Sembra serena, ma in realtà è molto triste: non riesce a dimenticare Alex, con il quale anni prima è successo qualcosa, ha perso i suoi due migliori amici, e a tal proposito è tormentata dal ricordo di un terribile errore che ha commesso in un momento di rabbia e sconforto. Tutto cambia quando Nic, impegnato in un progetto a sostegno delle popolazioni africane, va a trovarla per riallacciare i rapporti e invitarla al matrimonio più esclusivo dell'anno: il suo. Charlotte capisce che il destino le sta offrendo la possibilità di rimediare agli sbagli del passato, e così decide di riavvicinarsi a Vic, che non ha mai dimenticato il ragazzo del diario e a causa di alcune brutte esperienze esita a firmare il contratto discografico tanto desiderato. Grazie a un sotterfugio riesce a convincerla ad accompagnarla in una magnifica villa vicino a Londra, e ora tutti quanti hanno solo una settimana di tempo per rimettere in ordine le idee e vedere chi avrà la meglio tra la testa e il cuore.

Come crema e cioccolato è una splendida fiaba contemporanea che chiude in bellezza la dilogia e regala piacevoli ore da sogno. Con l'accompagnamento dell'estetica sempre curata alla perfezione, l'autrice ha dato vita a un capitolo ancora più scoppiettante e avvincente del suo predecessore, capace di darti la sensazione di essere sul Katun di Mirabilandia, considerando quanto tiene col fiato sospeso. Lo stile di scrittura denota una grande crescita che si rispecchia anche nei personaggi, ai quali mi sono affezionata ancora di più. È stato bello vedere come sono cambiati nel corso degli anni, con una Vic sempre fragile ma più spavalda e pronta a lottare per ciò che desidera e un Nic più insicuro che ha nascosto il ragazzo del diario in un angolo nascosto del suo cuore per non soffrire più. Ancor più bello però è stato vederli interagire di persona per la prima volta, tra piccoli battibecchi, reciproche confessioni e gesti stupendi e inaspettati che li aiutano a conoscersi fino in fondo e a crescere insieme in meglio. Mi sono piaciute molto anche le evoluzioni di Charlotte e Alex, che dopo aver commesso degli sbagli terribili per i quali si sarebbero meritati una bella lavata di capo, si prendono le proprie responsabilità e fanno di tutto per rimediare, dimostrando di avere un animo buono e sensibile. Ma il mio personaggio preferito di questo libro è stato il mitico padre di Nic, una sorta di Arthur Fox generoso, saggio e in gamba che ha a cuore più di ogni altra cosa la felicità di suo figlio e funge un po' da mediatore in nome del vero amore.





Certe persone si appartengono e basta.



Sembra pazzesco, ma a volte anche le storie più semplici possono farti penare in modo assurdo, e questo libro ne è la prova lampante. Se deciderete di dedicarvi alla lettura, sappiate che avrete l'angoscia per gran parte del tempo, perché l'angst è ai massimi livelli, e fino all'ultimo secondo non è dato sapere se l'amore finirà per trionfare. Posso tuttavia assicurarvi che a volte vale la pena essere masochisti, perché questo libro è un concentrato di emozioni uniche: vi farà sognare, vi farà commuovere, vi inviterà a seguire il cuore alla ricerca  della vostra felicità, non di quella che gli altri decidono per voi, vi donerà fiducia nell'amore e nelle seconde occasioni, e vi incanterà con la sua delicatezza disarmante, una bella ventata d'aria fresca in mezzo a tanti romanzi spicy tutti uguali e spesso gestiti male. Ciliegina sulla torta poi è la nuova playlist, di cui fa parte, per mia somma gioia, anche la cover di Michele Bravi de The Fault in Our Stars.

Come crema e cioccolato è un libro fantastico, perfetto per chi ha un'indole sognatrice e non smette mai di credere (o ha bisogno di credere ancora) nel vero amore e nelle seconde occasioni. Mando un forte abbraccio a Elle.



Sei l'unico pezzo di puzzle in tutto l'universo che possa completarmi.



VOTO: 5/5














lunedì 4 novembre 2024

Berlinguer- la grande ambizione

 

TITOLO: Berlinguer - La grande ambizione

TITOLO ORIGINALE: Berlinguer - La grande ambizione

ANNO DI PRODUZIONE: 2024

GENEREbiografico, drammatico, storico

CASA DI DISTRIBUZIONE: Lucky Red

PAESE DI PRODUZIONE: Italia, Belgio, Bulgaria

REGIA: Andrea Segre

CAST: Elio Germano, Paolo Pierobon, Roberto Citran, Elena Radonicich, Fabrizia Sacchi, Paolo Calabresi, Andrea Pennacchi, Giorgio Tirabassi, Stefano Abbati, Francesco Acquaroli, Pierluigi Corallo, Nikolay Danchev, Svetoslav Dobrev, Lucio Patanè, Luca Lazzareschi, Alice Airoldi, Giada Fortini

DURATA: 123 minuti  


TRAMA

Sfidando i dogmi della Guerra fredda e di un mondo diviso tra Urss e Usa, Enrico Berlinguer e il PCI, di cui era il segretario nazionale, tentano per cinque anni di andare al governo in Italia, aprendo ad una stagione di dialogo con la Democrazia Cristiana e arrivando al compromesso storico.

RECENSIONE

Solo così, percorrendo una via diversa, possiamo giungere al socialismo.

Per lungo tempo gli anni di piombo sono stati raccontati esclusivamente attraverso la figura di Aldo Moro, ora il regista Andrea Segre cambia narrazione raccontando un'epoca italiana attraverso la figura dell'ex segretario del partito comunista Enrico Berlinguer.
Segre, che ha un passato da documentarista, narra i cinque anni che vanno dal 1973 al 1978, periodo di cui fa un racconto molto dettagliato, partendo dal golpe di Pinochet contro Salvador Allende, ricordando l'attentato subito da Berlinguer a Sofia e l'attentato fascista di piazza Della Loggia a Brescia. Il tentativo di Berlinguer di attuare il compromesso storico con la DC e il suo complesso rapporto con l'Urss sono qui ricostruiti fino ad arrivare al tragico rapimento Moro.  Berlinguer - La grande ambizione mostra soprattutto ciò che Berlinguer ha rappresentato per la gente comune e c'è una dimensione molto nostalgica di una figura politica che ha portato il PCI ad avere due milioni di iscritti, facendolo così divenire il partito comunista più grande d'Europa.

 

Giulio Andreotti : Spero comunque di convincerla - Enrico Berlinguer : Mi perdoni ma non è me che deve convincere ma tutti i lavoratori italiani.

Berlinguer nel film è interpretato da un sempre bravissimo Elio Germano, che pur non somigliando fisicamente a Berlinguer, riesce a riprenderne l'animo e a creare una mimica vocale perfetta, interpretazione quella di Germano che è stata giustamente premiata all'ultima edizione del Festival del cinema di Roma.  Nella parte finale, la pellicola di Segre mostra svariate immagini di repertorio che rappresentano quegli anni, soprattutto quelle dei funerali del segretario del PCI  e che illustrano benissimo il simbolo che Enrico Berlinguer è stato, non solo per la sinistra ma per tutta la politica italiana.

Berlinguer - La grande ambizione non vuole essere solo un racconto biografico su Berlinguer ma anche sentimentale, rappresentando così le emozioni che Enrico Berlinguer suscita ancora in milioni di italiani, incarnando una figura politica di un tempo che appare ancora molto vivo nel panorama politico italiano.

Aldo Moro : Mi perdoni di averla fatta aspettare molto - Enrico Berlinguer : L'indulgenza non è mia ma di tutto il paese.


Voto: 3,5/5