lunedì 30 settembre 2024

Il tempo che ci vuole

 

TITOLO: Il tempo che ci vuole

TITOLO ORIGINALE: Il tempo che ci vuole

GENEREdrammatico

PAESE DI PRODUZIONE: Italia, Francia

CASA DI DISTRUBUZIONE01 Distribution

REGIA: Francesca Comencini

Cast: Fabrizio Gifuni, Romana Maggiora Vergano

DURATA: 110 minuti


TRAMA

Durante i difficili anni di piombo, che erano anche caratterizzati da lotte politiche e sociali, un padre e sua figlia si ritrovano a condividere la passione per il cinema.

RECENSIONE

Prima la vita, poi il cinema.

La regista Francesca Comencini realizza un commovente film dove racconta il rapporto con suo padre Luigi Comencini, il grande regista che ha realizzato  opere come lo sceneggiato Rai di Pinocchio per il quale viene più spesso ricordato.
In questa pellicola autobiografica la Comencini narra, con uno stile delicato, la figura umana e registica di suo papà. Nel corso della sua giovinezza Francesca Comencini vive anche esperienze drammatiche e complesse che causano profondo dolore a suo padre. Ciò nonostante l'appoggio paterno non viene mai meno e il film sottolinea con sensibilità questa accoglienza.


Io ho passato tutta la vita a scansare l'autobiografia, a raccontare le storie degli altri. Tu arrivi e vuoi raccontare la tua storia? Ci vuole un bel coraggio.

La come sempre ottima interpretazione di Fabrizio Gifuni si concentra soprattutto sul rappresentare la gentilezza e la pacatezza caratteriale di Comencini, che ha anche condizionato il suo cinema dandogli una precisa caratterizzazione e facendone un autore molto popolare. Più che un lungometraggio esclusivamente biografico la Comencini tenta di utilizzare la storia, sua e di suo padre, come metafora per raccontare il rapporto tra genitori e figli, concentrando anche lo sguardo sulle differenze generazionali che sempre ci sono e che in questo caso vengono drammaticamente rappresentate dai  tragici avvenimenti degli anni di piombo.

Francesca Comencini realizza una pellicola autobiografica non canonica, che più che sul narrare i dettagli della storia vissuta con suo padre, racconta i sentimenti e le emozioni che hanno condizionato e formato il loro bellissimo rapporto.

Luigi : Se io ti chiedessi qual'è il tuo personaggio preferito di Pinocchio tu chi mi diresti? - Francesca : Lucignolo.


Voto: 4/5




martedì 24 settembre 2024

"All that's left in the world", di Erik J. Brown

 


TITOLO: All that's left in the world

TITOLO ORIGINALE: All that's left in the world

SAGA: All that's left in the world #1

AUTORE: Erik J. Brown

CASA EDITRICE: Rizzoli

GENERE: Romanzo post-apocalittico young adult con romance MM

PAGINE: 448

DATA DI PUBBLICAZIONE: 6 febbraio 2024

PREZZO EBOOK: € 9,99

PREZZO CARTACEO: € 17,00



TRAMA



Che cosa rimane quando non hai più niente da perdere? Speranze azzerate e un umorismo nero con cui affrontare il mondo. Con questo bagaglio viaggia Andrew, solo, affamato e ferito, attraverso un'America spettrale, colpita da un virus che ha sterminato buona parte della popolazione mondiale. I pochi sopravvissuti sono gente pericolosa, disperati che non esitano a uccidere a sangue freddo chiunque contenda loro una latta di cibo o qualche medicina abbandonata sugli scaffali dei negozi saccheggiati. Andrew lo sa. Per questo, quando bussa alla baita di Jamie in cerca di aiuto ed è accolto da un fucile spianato, si aspetta che sia la fine. E invece no. Andrew e Jamie si riconoscono, perché in fondo si assomigliano: tutti e due provano un'innata repulsione per la spietata legge del più forte, e fidarsi uno dell'altro diventa inevitabile. La fiducia diventa amicizia, e l'amicizia con il tempo si trasforma in un legame più profondo. Ma i due ragazzi nascondono anche dei segreti e, nel corso del lungo viaggio che li attende, dovranno mettersi a nudo e chiudere i conti con il passato, lottando fianco a fianco per costruire una nuova vita insieme. Ma, proprio quando ogni cosa sembra perduta, scopriranno che l'amore è tutto ciò che resta, tutto ciò per cui vale la pena rischiare, vivere e morire.



RECENSIONE



A volte bisogna fidarsi. A volte, in questo mondo, il bene potrebbe sorprenderti.



È sempre bellissimo quando libri che puntavi da anni arrivano finalmente in italiano. Libri come questo, che costituisce l'esordio di Erik J. Brown. A causa di una pandemia di superinfluenza diffusa dagli uccelli, gran parte della popolazione mondiale è stata decimata. Andrew, un sedicenne del Connecticut, vaga da solo per l'America postapocalittica finché non finisce in una trappola per orsi. Ferito alla gamba, cerca rifugio in una baita sperduta nella foresta, e viene accolto da un fucile puntato addosso. Il proprietario è Jamison, detto Jamie, un coetaneo di Filadelfia rimasto solo a sua volta, che dopo un'iniziale ostilità accetta di aiutarlo. Piano piano i due ragazzi diventano amici, e quando uno spiacevole evento turba la quiete, si ritrovano inaspettatamente a viaggiare insieme in un mondo che sotto sotto non è cambiato affatto. Ma mentre il loro legame si trasforma in qualcosa di più profondo, oscure minacce e segreti del passato incombono.

Sapete cosa c'è di più bello di vedere i libri tanto attesi uscire in italiano? Vedere quei libri appagare e superare le aspettative, e questo è proprio il caso di All that's left in the world. Con uno stile splendido, l'autore ha dato vita a una storia estremamente toccante e profonda, ambientata in un futuro non molto lontano, come si evince dai riferimenti ai film Marvel, a Tom Holland e alla recente pandemia di COVID, tema a cui si è avvicinato con la massima sensibilità possibile. È un futuro triste che fa molta paura, perché nonostante tutto vige ancora la legge del più forte, la natura si riprende fino in fondo i suoi spazi e aumenta i pericoli a dismisura, e uomini senza scrupoli gridano forte il loro odio, cercando di costruire una società a propria immagine e somiglianza che vede una minaccia in chiunque non sia un maschio alfa bianco etero. A questo ottimo worldbuilding si accompagnano ottimi personaggi, in modo particolare Andrew e Jamie, che raccontano le loro avventure in prima persona e si fanno amare a dismisura così come sono, pregi e difetti. Sono due ragazzini smarriti che hanno perso tutto e si tengono dentro segreti che potrebbero mettere a repentaglio il loro legame, ma piano piano imparano a fidarsi l'uno dell'altro e si salvano a vicenda. Il loro amore è stupendo e commovente, mi ha fatto venire le farfalle nello stomaco con gli occhi a cuoricino, e mi ha ricordato un piacevole mix tra quello di Mateo e Rufus in  L'ultima notte della nostra vita e quello di Arthur e Ben nella dilogia What if it's us. Mi rendo conto di averlo già detto altre volte, ma credo che in questo caso il paragone sia ancora più azzeccato, visto che si tratta di un romanzo queer post-apocalittico: se Andrew e Jamie fossero una canzone, sarebbero Cronaca di un tempo incerto di Michele Bravi.





Ero così spaventato prima che arrivassi. Mi hai fatto sentire al sicuro. Come se non fosse finito tutto, come se al mondo fosse rimasto ancora qualcosa. Perché adesso ho te.



L'autore ha rivelato di aver scritto questo libro perché era stufo di non vedere rappresentate le persone queer nella letteratura post-apocalittica, e fin dall'inizio è sempre stato inteso come un prodotto di finzione e intrattenimento. Poi la realtà ha finito inevitabilmente per mescolarsi alla fantasia, rendendo la pandemia un tema universale, e ciò ha in qualche modo rafforzato il cardine di questa storia: la fiducia. Stanno accadendo così tante cose brutte in questo mondo, tra guerre, ingiustizie, malattie e crisi climatiche, ma nonostante tutto esistono ancora persone capaci di dare speranza e fiducia nel genere umano, perché credono nella gentilezza, nella collaborazione, nell'amore. Persone meravigliose come Andrew e Jamie, che malgrado le avversità in realtà non hanno perso nulla di ciò che erano, né la speranza né la bontà, e fidandosi prima l'uno dell'altro e poi di chi viene loro in aiuto compiono uno di quei gesti sottili che possono rendere il mondo migliore. C'è più bisogno che mai di persone così, e di storie così.

All that's left in the world è un libro meraviglioso che entra nel cuore, un libro che commuove, fa sorridere, riflettere, tiene col fiato sospeso fino alla fine e dà speranza, ricordandoci che c'è sempre qualcosa o qualcuno per cui vale la pena lottare. Mando un forte abbraccio a Erik J. Brown, e mi auguro che il sequel esca al più presto in italiano.



Poi, però guardo Jamie; sento la sua risata, vedo il suo sorriso, e le tenebre svaniscono. Allora ritrovo di nuovo la speranza, perché so che in questo mondo c'è qualcosa per cui vale la pena lottare. Qualcosa per cui vorrò lottare sempre, se sarò costretto a farlo.



VOTO: 5/5










lunedì 23 settembre 2024

Limonov


 

TITOLO: Limonov

TITOLO ORIGINALE: Limonov

PAESE DI PRODUZIONEItalia, Francia, Spagna

GENERE: Biografico

ANNO DI PRODUZIONE: 2024

CASA DI DISTRIBUZIONE: Vision Distribution

REGIAKirill Serebrennikov

CASTBen Whishaw, Viktorija Mirošničenko, Tomas Arana, Corrado Invernizzi, Evgenij Mironov, Andrej Burkovskij, Odin Lund Biron, Maša Maškova, Vadim Stepanov, Vlad Cenev, Sandrine Bonnaire, Céline Sallette, Louis-Do de Lencquesaing, Emmanuel Carrère, Donald Sumpter

DURATA: 138 minuti


TRAMA

La vicenda scandalosa del poeta sovietico radicale Eduard Limonov, che divenne un barbone a New York, successivamente una figura culturale di spicco in Francia e un antieroe in Russia.


RECENSIONE

Ho sempre lavorato nella mia vita e so che i lavoratori sono i cornuti della storia.

Il regista dissidente russo  Kirill Serebrennikov, arrivato al suo nono film, decide di raccontare la vita di un altro dissidente (il quale ha però sempre rifiutato questa definizione), ovvero il poeta russo Eduard Limonov. Limonov, liberamente tratto dal  rinomato romanzo biografico dello scrittore francese  Emmanuel Carrère, uscito nel 2011 e che ha fatto diventare molto popolare in occidente la figura di Limonov.

La trama si basa soprattutto  sul racconto dei primi anni della sua giovinezza nell'Ucraina sovietica, dove è divenuto un poeta, proseguendo con gli anni americani a New York, dove  viveva come un barbone, fino ad arrivare agli anni della perestrojka di Gorbacëv. Limonov viene mostrato come un personaggio dalle mille sfaccettature ideologiche, che passa da essere un anarcho punk fino a diventare un tipico socialista sovietico e addirittura un nazionalbolscevico. Serebrennikov si concentra poi sul raccontare gli anni edonisti e libertini vissuti in America, che vengono contornati da una splendida colonna sonora composta soprattutto da canzoni di Lou Reed.

 

In Russia diciamo se vieni al ballo devi essere pronto a ballare.

Il film però mostra in maniera un pò troppo frettolosa la parte della fondazione del Partito  Nazional Bolscevico, che Limonov ha creato insieme ad Aleksandr Dugin, uno dei filosofi ritenuti ispiratori di Putin. Questa parte viene narrata a un ritmo eccessivo e si ha la sensazione che il regista abbia bisogno di terminare il lungometraggio. Ci sarebbe invece stato bisogno di un approfondimento maggiore, visto che viene narrato un pezzo di storia russo post caduta del muro di Berlino e post caduta dell'Urss che successivamente avrebbe aperto, pochi anni dopo, all'arrivo al potere di Putin, del quale Limonov era oppositore ma sostenendone l'invasione della Crimea nel 2014, come molto probabilmente avrebbe anche sostenuto l'attuale guerra in Ucraina.

Tutte le sfaccettature e le incongruenze ideologiche di Limonov Serebrennikov le usa come metafora per raccontare la Russia contemporanea, una Russia che Limonov incarna alla perfezione con un unico confuso, complesso miscuglio ideologico che a tratti appare quasi delirante.

Chi è il migliore? Sono io il migliore.

Voto: 3,5/ 5 





martedì 17 settembre 2024

"Io, te & la corona reale", di Donna Freitas

 


TITOLO: Io, te & la corona reale

TITOLO ORIGINALE: Stefi and the Spanish Prince

AUTRICE: Donna Freitas

CASA EDITRICE: Mondadori

GENERE: Romance FM e MM young adult contemporaneo

PAGINE: 368

DATA DI PUBBLICAZIONE: 16 luglio 2024

PREZZO EBOOK: € 8,99

PREZZO CARTACEO: € 18,00



TRAMA



Stefi è sicura che Barcellona abbia tutto ciò che serve per rendere la sua estate indimenticabile e curare il suo cuore spezzato: una spiaggia splendida, tapas buone da svenire, una scuola di pasticceria prestigiosa e la possibilità di riscoprirsi più audace e libera in un posto in cui nessuno la conosce, lontano dagli Stati Uniti. E quando incontra Xavi, occhi blu come il cielo di Barcellona, capelli lunghi e scompigliati e un sorriso mozzafiato... la sua vacanza sembra prendere una strada promettente. Il ragazzo, però, nasconde un segreto che non può rivelarle: a fine estate verrà presentato al mondo intero come il Principe ereditario di Spagna. Sotto l'occhio vigile di Santiago, sua guardia del corpo, dovrebbe passare gli ultimi mesi di anonimato senza scandali e relazioni complicate. Peccato che Xavi proprio non riesca a ignorare l'aspirante pasticciera americana. E peccato che Santiago sia sempre più distratto da Diego, l'affascinante amico d'infanzia di Xavi. Ma quando qualcuno minaccerà di rivelare il segreto della Corona, potrà il cuore prevalere sul dovere e le responsabilità?



TRAMA



L'amore ci fa fare ogni genere di cose.



Dopo il bagno di sofferenza dovuto a Dark Heir avevo bisogno di una lettura leggera per riprendermi, così mi sono buttata a capofitto sul romanzo d'esordio di Donna Freitas, attirata dalla trama e dagli elementi royalty e queer (sì, lo ammetto: mi mancano i principini). Ci troviamo a Barcellona, dove Stefi, una diciassettenne americana di origini catalane a cui è stato da poco spezzato il cuore, si trasferisce per l'estate e inizia a frequentare un corso di pasticceria presso la prestigiosa Scuola Hofmann. Girando per il mercato la Boqueria si imbatte in un bancone di tapas, e viene conquistata non solo dal cibo, ma anche da Xavi, il figlio della proprietaria. Quello che la ragazza ignora è che Xavi non è altri che l'erede segreto al trono di Spagna, che sta vivendo un'ultima estate di libertà prima di essere presentato ufficialmente al mondo intero. L'ultima cosa che un principe dovrebbe fare è innamorarsi di una semplice ragazza americana, ma Santiago, il membro della guardia reale incaricato di tenerlo d'occhio, è sempre più distratto perché si sta innamorando di Diego, il migliore amico d'infanzia di Xavi, e come se non bastasse qualcuno trama nell'ombra minacciando di svelare il segreto.

Io, te & la corona reale è un romanzo delizioso e molto carino adatto per trascorrere pomeriggi di totale relax. L'autrice ha dato vita a una storia leggera e romantica con delle vibe da Piccolo grande amore e Una ragazza e il suo sogno, e da ogni pagina traspare il suo grande amore per Barcellona, che funge da vera grande protagonista. Ci sono descrizioni vivide e dettagliate di luoghi, tradizioni e piatti tipici, che hanno un unico effetto collaterale: fanno venire una gran voglia di visitare davvero questa città meravigliosa, possibilmente in un periodo diverso dell'anno, visto che la seconda parte del romanzo fa capire fin troppo bene come ci si sente a dover sopportare un'ondata di caldo. Si può quindi dire che l'ambientazione vale da sola tutto il libro. Per quanto riguarda i personaggi, li ho trovati carini e interessanti. La storia è raccontata dal punto di vista di Stefi, pronta a ricominciare da capo dopo una forte delusione e a far sentire davvero la sua voce, di Xavi, precipitato senza volerlo in qualcosa di più grande di lui e deciso a godersi fino in fondo quel che resta della sua libertà, e di Santiago, costretto a scegliere tra il desiderio di onorare il padre e i sentimenti irrazionali e bellissimi che stanno sbocciando. Ammetto di essermi approcciata a questa lettura soprattutto per la storia d'amore tra lui e Diego, ma anche quella tra Stefi e Xavi è molto dolce e carina e sa far sognare. C'è poi un'altra storia d'amore senza punti di vista che meriterebbe un romanzo a parte, ma non vi svelerò di più per non rovinarvi la sorpresa.





Di certo non si era mai sentito così. Come se volesse piantare radici nella sua mente e nel suo cuore, incidersi dentro di lei in modo che non lo dimenticasse.


Questa è una romcom fresca e leggera che fa viaggiare col cuore e la mente e ha quel pizzico di tensione che non guasta mai. È una sorta di fiaba contemporanea, che tuttavia mi sembra incompleta, visto che tante questioni che avrebbero meritato un maggior approfondimento vengono lasciate in sospeso. Inoltre, anche se la copertina recita perfetto per chi ha amato Rosso, Bianco & Sangue Blu, ritengo che qui manchi quella scintilla che rende quello di Casey McQuiston uno dei miei due romanzi del cuore. Rimane comunque una bella lettura, e considerando che speravo mi aiutasse a riprendermi, direi che è riuscita nel suo intento.
Io, te & la corona reale è un libro delizioso pieno di speranza nel futuro che ci invita a seguire il nostro cuore dovunque voglia andare, e credo che funzionerebbe anche in forma di serie tv. Se volete leggerlo anche voi vi do un consiglio: non fatelo mai a stomaco vuoto, altrimenti non oso immaginare come potreste reagire alla prima menzione del manchego, anzi del Manchego, manchego county, per citare Taylor Zakhar Perez.


Non credo di poter stare senza averti nella mia vita.


VOTO: 4/5









lunedì 16 settembre 2024

Campo di battaglia

 

TITOLO: Campo di battaglia

TITOLO ORIGINALE: Campo di battaglia

ANNO DI PRODUZIONE: 2024

GENERE: Storico, drammatico

PAESE DI PRODUZIONE: Italia

CASA DI DISTRIBUZIONE01 Distribution

REGIA: Gianni Amelio

CAST: Alessandro Borghi, Gabriel Montesi, Federica Rosellini, Giovanni Scotti, Vince Vivenzio, Alberto Cracco, Luca Lazzareschi, Maria Grazia Plos, Rita Bosello

DURATA: 104 minuti


TRAMA

Nel bel mezzo della prima guerra mondiale, Stefano e Giulio sono due amici d'infanzia ed entrambi sono ufficiali medici nel medesimo ospedale militare. Oltre che dall'attrazione per la stessa donna, i due sono divisi da due visioni profondamente diverse della loro disciplina. Quando uno dei due, in gran segreto, inizia a peggiorare le condizioni dei feriti più gravi per evitare di rimandarli al fronte, dove l'unico destino possibile è la morte, si accende tra i due una complessa competizione.

RECENSIONE

Umiliati dalla politica. Ignorati dagli italiani che se ne sbattono di questa guerra.

Dopo aver raccontato Bettino Craxi e l'era di Tangentopoli in Hammamet e la vicenda di Aldo Braibanti in Il signore delle formiche,  Gianni Amelio torna a raccontare un pezzo di storia italiana con il  dramma storico Campo di battaglia.
 Amelio ha tratto ispirazione dal romanzo La sfida, scritto da Carlo Patriarca. Il film raffigura la guerra non tanto attraverso le scene di battaglia ma piuttosto per mezzo delle scene ospedaliere, che ben illustrano l'orrore e la devastazione che la guerra porta sui corpi e sulle anime degli uomini.

 

Ti farebbe bene un pò di trincea. 

I due protagonisti sono interpretati dagli ottimi Alessandro Borghi e Gabriel Montesi. Soprattutto Borghi sembra essersi completamente calato dentro la parte  da protagonista che Amelio gli ha affidato, dimostrando ancora una volta di essere uno dei migliori interpreti sull'attuale palcoscenico italiano. Inoltre Amelio sfrutta il rapporto amicale tra i due protagonisti per rappresentare le divisioni e le inutili lacerazioni che la guerra causa tra gli uomini.

Campo di battaglia è stato presentato all'ultima edizione della mostra del cinema di Venezia alla presenza dello stesso Amelio e di Borghi. E' un'opera che evita qualsiasi identificazione con i suoi personaggi concentrandosi piuttosto sul mostrare l'assurdità della guerra, di tutte le guerre, con l'unico strumento possibile e cioè la compassione.

La guerra non fa niente di buono ma almeno ci ha fatti incontrare.


Voto: 4/5 


 






mercoledì 11 settembre 2024

"Dark Heir", di C.S. Pacat

 


TITOLO: Dark Heir

TITOLO ORIGINALE: Dark Heir 

SAGA: Dark Rise #2

AUTORƏ: C.S. Pacat

CASA EDITRICE: Oscar Mondadori Vault, collana Oscar Fantastica

GENERE: Fantasy storico young adult a tematica LGBTQIA+

PAGINE: 540

DATA DI PUBBLICAZIONE: 9 luglio 2024

PREZZO EBOOK: € 12,99

PREZZO CARTACEO: € 25,00



TRAMA



Le forze della Luce sono riuscite a sopravvivere al primo assalto dell'Oscurità, ma hanno pagato un prezzo terribile. Una nuova minaccia proveniente dal passato sta adesso sorgendo e solo una manciata di eroi rimane a combatterla. Inseguiti dalle forze oscure, Will e i suoi alleati dovranno abbandonare il rifugio sicuro del Baluardo e viaggiare nel cuore del vecchio mondo, stringendo nuove e pericolose alleanze per svelarne gli sconvolgenti segreti. Ma anche Will custodisce un segreto: la sua vera identità. Attratto dal bellissimo e letale James St Clair, Will si ritrova sempre più invischiato nelle trame del passato e tentato dalla sua oscurità interiore. E mentre il vecchio mondo minaccia di fare ritorno, riusciranno lui e i suoi amici a ridefinire un destino che sembra già scritto? Oppure le verità che stanno scoprendo finiranno per distruggere tutto ciò che conoscono?



RECENSIONE



Quando il male è giunto, non lo abbiamo sconfitto. Lo abbiamo solo seppellito e ci siamo detti di dimenticare.



Dopo più di un anno finalmente possiamo fare ritorno nel mondo di Dark Rise. Avevamo lasciato Will Kempen alle prese con una sconvolgente rivelazione su se stesso e James St Clair come suo nuovo alleato. Ora li ritroviamo tornare insieme al Baluardo e ricongiungersi a Violet e agli altri, pronti a decidere la prossima mossa. Grazie a un ultimo messaggio lasciato dall'ormai defunta Somma Custode, scoprono di dover partire alla volta dell'Umbria, alla ricerca dell'unico uomo che può aiutarli a fermare l'oscurità ormai prossima a sorgere. Tra nuovi alleati, scoperte incredibili, insidiose minacce e un legame sempre più stretto e profondo con l'affascinante James, Will lotta per cambiare un destino che sembra già segnato.

Come ho già detto in varie occasioni, il secondo libro di una trilogia, specialmente se il predecessore è stato spettacolare, è sempre il più difficile da scrivere, ma con Dark Heir  C. S. Pacat ce l'ha fatta: ha dato vita a un altro meraviglioso gioiello, ancora più bello, potente, pazzesco, avvincente e pieno di suspense di Dark Rise. Con quello stile evocativo e raffinato che ha conquistato migliaia di cuori compreso il mio, ha inserito un nuovo tassello a una storia incredibile dalla quale è impossibile riuscire a staccarsi, perché ogni capitolo regala qualcosa di sconvolgente e inaspettato che accresce il desiderio di sapere come tutto andrà a finire. Il world building, che, ribadisco, è praticamente perfetto sotto ogni aspetto, si è arricchito, dimostrando che questa storia non ha nulla da invidiare ai classici del fantasy, e presenta una nuova ambientazione che ho adorato, essendo una delle mie regioni italiane preferite: l'Umbria. La famiglia di C.S. Pacat è originaria di Scheggino, un piccolo borgo situato nella parte della regione chiamata Valnerina, e lәi ha voluto omaggiarla ambientando gran parte di quella vicenda in quel luogo. All'epoca della stesura, tutto il mondo era fermo per colpa della pandemia, perciò ha potuto basarsi soltanto sulla sua memoria, sugli appunti e su vecchie fotografie, e ne è venuta fuori una ricostruzione davvero notevole. Notevole è anche l'evoluzione dei personaggi, quei meravigliosi personaggi pieni di sfaccettature che acquisiscono un maggior spessore e in alcuni casi fanno venire voglia di prenderli a ceffoni per certe loro scelte discutibili mentre in altri si fanno amare sempre di più. A quest'ultima categoria appartiene Will, in preda a un conflitto interiore che lo fa soffrire e lo costringe a tenere nascosta una parte di sé per evitare di perdere le persone a cui tiene. E poi c'è James, il meraviglioso James diventato il mio personaggio preferito, costretto a fare i conti con la sua nomea e la paura di cadere di nuovo vittima di poteri troppo grandi, che vede in Will un'ancora di salvezza. Ho adorato il loro legame a fuoco lento, così emozionante, commovente, pieno di tensione e angst. Perdonate il francesismo, ma per gran parte del libro mi ha fatto sclerare parecchio, così come le altre potenziali ship che si profilano all'orizzonte e coinvolgono nuovi personaggi.






La terra sarebbe un posto freddo e desolato se tu non ci fossi più.



Di due cose sono del tutto certa per quanto riguarda C. S. Pacat. Prima, non delude mai. Seconda, non importa che la storia sia uno young adult, troverà sempre il modo per dare sfogo a tutto il suo sadismo, regalando batoste improvvise ed estremamente dolorose, morte e momenti di grande sconforto. Neppure stavolta si è risparmiatә, anzi ha davvero esagerato, soprattutto con il finale da cardiopalma che dovrebbe essere illegale, non solo perché mi ha fatta disperare e piangere il diluvio universale, ma anche perché non si sa ancora quando uscirà il terzo ed ultimo capitolo, che a questo punto non oso proprio immaginare come sarà. Alla fine di Dark Rise avevo scritto che di sicuro la storia di Will e James mi avrebbe fatto penare quanto avevano fatto all'epoca Damen e Laurent, ma mi sbagliavo: qui è molto peggio, e ho tanta paura, e con tanta intendo tanta tanta. Sarà un'attesa durissima, è ovvio, ma sono convinta che ne varrà la pena.

Dark Heir è a mani basse uno dei libri più belli e sofferti dell'anno, e nonostante tutto voglio mandare un abbraccio fortissimo a C.S. Pacat: ammetto che in questo momento una parte di me vorrebbe inseguirti coi forconi (niente paura: sono troppo beneducata per farlo), ma ti ringrazio per questa storia, che mi ha ricordato ancora una volta che le cose non sono mai bianche o nere, che dobbiamo scrivere la nostra storia senza lasciarci invischiare in vecchie faide, e che a volte tutto ciò di cui abbiamo bisogno è qualcunә che crede in noi e si fida di noi.



Forse poteva bastare avere una persona, una sola persona che credeva in lui, che si fidava.



VOTO: 5/5








lunedì 9 settembre 2024

Beetlejuice Beetlejuice

 

TITOLO: Beetlejuice Beetlejuice

TITOLO ORIGINALE: Beetlejuice Beetlejuice

ANNO DI PRODUZIONE: 2024

CASA DI DISTRIBUZIONEWarner Bros. Entertainment Italia

GENERE: commedia, fantastico, orrore

PAESE DI PRODUZIONE: USA

REGIA: Tim Burton

CAST: Michael Keaton, Winona Ryder, Catherine O'Hara, Jenna Ortega, Monica Bellucci, Willem Dafoe, Justin Theroux, Burn Gorman.

DURATA: 104 minuti


TRAMA

Trentasei anni dopo i fatti del primo capitolo, la famiglia Deetz fa ritorno nell'abitazione di Winter River dopo l'inaspettata dipartita del papà. La vita di Lydia viene sconvolta quando la figlia Astrid, un' adolescente ribelle, scopre per caso in soffitta il misterioso modello della cittadina  della città e il portale per l'Aldilà viene accidentalmente aperto liberando nuovamente Beetlejuice.

RECENSIONE

E' un'anteprima. Vi avverto. E' intensa.

Dopo quasi quarant'anni Tim Burton, al quale di recente è stata dedicata una mostra al Museo del cinema di Torino, torna nello spettrale mondo di Beetlejuice, il film che lo fece conoscere al grande pubblico, e ne realizza il seguito, Beetlejuice Beetlejuice, che è stato in questi giorni presentato al Festival del cinema di Venezia.
Burton ha dichiarato di non aver realizzato Beetlejuice Beetlejuice per scopi di lucro ma di aver sentito il desiderio di tornare nell'inquietante mondo di Beetlejuice e bisogna dire che nonostante sia il seguito di un cult che ha segnato intere generazioni, la visione del film non smentisce questa dichiarazione. Dopo la catastrofe sia a livello qualitativo che economico del live action di Dumbo, Burton si è preso un intervallo di cinque anni durante il quale ha girato la serie Netflix Mercoledì. Il risultato raggiunto da Beetlejuice Beetlejuice è decisamente differente da quello di Dumbo, dove si sono viste chiaramente le ingerenze della Disney. Qui invece Burton ha avuto completamente mano libera e ha potuto sbizzarrirsi dando così sfogo alla sua fantasia.




Lydia : Quando ero una teenager un demone imbroglione demonizzò la nostra famiglia e voleva che lo sposassi. Credevo che fosse scomparso per sempre finché non hai trovato questo in soffitta.  -  Astrid : Chi è Beetlejuice? - Lydia : Non pronunciare mai quel nome, - Astrid : Beetlejuice Beetlejuice ! - Lydia : No, Astrid. Dico sul serio. Se ripeti il suo nome tre volte apparirà. - Astrid : Beetlejuice! - 
Beetlejuice : La fossa è stata scossa. Ti renderò felice da morire.


Nella pellicola vediamo anche il ritorno di alcuni attori che facevano già parte  del cast del primo capitolo, come Michael Keaton, Winona Ryder e Catherine O'Hara. Ma ci sono anche delle nuove aggiunte, una su tutte Jenna Ortega, che dopo il successo di Mercoledì sembra essere divenuta la nuova musa di Burton.  Inoltre qui si fa spesso riferimento ad un'estetica tipicamente burtoniana, come ad esempio l'inserimento di una parte in animazione stop-motion, tecnica per la quale Burton nutre una grande passione e ha girato diversi lungometraggi animati con questa tecnica, come ad esempio 
La sposa cadavere.

Beetlejuice Beetlejuice è un seguito degno del primo film. Sono diverse le citazioni e i riferimenti a Beetlejuice,  che ovviamente faranno felici i fan di Burton, ma questo seguito riesce ad essere comunque una pellicola che si differenzia dal capitolo precedente con una trama che convince fin dall'inizio.

Dov'è Beetlejuice?


Voto: 4/5 




mercoledì 4 settembre 2024

"The Love Map", di Camy Blue

 


TITOLO: The Love Map

AUTRICE: Camy Blue

CASA EDITRICE: Magazzini Salani

GENERE: Romance FM contemporaneo

PAGINE: 640

DATA DI PUBBLICAZIONE: 9 aprile 2024

PREZZO EBOOK: € 10,99

PREZZO CARTACEO: € 16,90



TRAMA



Grace Mitchell è un tornado di colori, ha la lingua tagliente e detesta tutto ciò che è romantico da quando il suo ex fidanzato le ha spezzato il cuore. Scrive per una rivista femminile, ma odia la rubrica che è costretta a curare, mentre sogna di riuscire a sceneggiare il suo primo film. Matthew Howard è un professore di Letteratura che è appena stato licenziato dalla Columbia e si deve inventare un nuovo lavoro sfruttando la sua abilità con la fotografia. È così che i due si ritrovano a lavorare insieme: dovranno scrivere una guida turistica di New York, rivisitando i luoghi iconici delle più famose commedie romantiche ambientate nella Grande Mela. Lui scatta le immagini, lei cura i testi a caccia di descrizioni che facciano battere il cuore delle lettrici. Se non fosse che Grace e Matthew già si conoscono, se non fosse che si detestano a morte, se non fosse che, un litigio dopo l’altro, l’attrazione tra loro arriverà alle stelle e si ritroveranno a doverla combattere con tutte le loro forze.



RECENSIONE



Se vi state chiedendo cosa hanno a che fare Richard Gere, Julia Roberts, Meg Ryan, Tom Hanks, Hugh Grant e ancora una lunghissima lista di attori hollywoodiani con la fase della mia vita che precede i fatti narrati in questa storia, la risposta è: niente.



Anche se l'estate è ormai agli sgoccioli la voglia di viaggiare non manca mai, quindi perché non partire con una commedia romantica scritta dalla bravissima Camy Blue, alias Silvia Ciompi. Ci troviamo a New York, dove Grace Mitchell, una ventiquattrenne originaria di Altoona (Pennsylvania), lavora per una rivista femminile come responsabile della rubrica "Come fare la casalinga perfetta". Naturalmente detesta il lavoro, così come detesta ogni forma di romanticismo da quando è stata tradita in modo meschino dal suo ex ragazzo, e conserva nel cassetto il sogno di diventare una sceneggiatrice, che è il motivo per cui si è laureata alla Columbia. Tutto cambia quando viene incaricata di scrivere una guida turistica su New York dedicata ai luoghi iconici delle commedie romantiche, dei drammi sentimentali e delle serie tv Friends, Sex & The City e Gossip Girl. Con suo sommo orrore, a occuparsi delle foto è nientemeno che Matthew Howard, trentun anni, un ex professore della Columbia che ha reso il suo ultimo semestre universitario un vero inferno, prima di essere licenziato in circostanze misteriose e di aver ripiegato sulla passione per la fotografia. Tra i due è guerra aperta fin dal primo momento, ma non sanno ancora che quella guida potrebbe rivelarsi un'occasione importante per aprire il loro cuore, sempre che i traumi del passato e le paure non rovinino tutto.

Se state cercando un libro che vi faccia sentire come in un film, allora The Love Map fa sicuramente a caso vostro: si è infatti rivelata una storia scoppiettante, divertente e romantica, in perfetto equilibrio tra leggerezza e profondità, che mi ha in piccola parte ricordato la commedia Tutto l'amore del mondo con Nicolas Vaporidis e Ana Caterina Morariu. Come nel caso dei precedenti lavori, una delle cose che ho maggiormente apprezzato è l'ambientazione. L'autrice è infatti riuscita a catturarla alla perfezione, facendoci osservare con gli occhi dell'amore alcuni dei luoghi cinematografici più famosi e trasmettendoci il desiderio di essere davvero lì, a passeggiare per Central Park, ad assaggiare la cioccolata calda ghiacciata del Serendipity 3, o anche a sederci al tavolino dove Meg Ryan simula l'orgasmo in Harry ti presento Sally  per ordinare Quello che ha preso la signorina. Inoltre la scelta di ambientare la storia a cavallo tra l'autunno e l'inverno è stata davvero geniale, e penso che abbia contribuito a rendere l'esperienza di lettura ancora più immersiva. Altro punto di forza sono i personaggi, sia quelli più viscidi da prendere a padellate sia i due protagonisti, che come sempre raccontano la storia in prima persona mediante i punti di vista alternati. Devo ammettere di aver avuto parecchie difficoltà con Grace all'inizio (cosa che mi è dispiaciuta, essendo lei un'omonima della mia fantastica cuginetta londinese), perché è molto cinica e ha la lingua fin troppo tagliente, mentre mi sono affezionata fin da subito a Matthew e alle sue poesie. Insieme sono una gran bella coppia, è divertente vederli battibeccare, ed è emozionante vederli crescere, aprirsi e innamorarsi a fuoco lento mettendo da parte il proverbiale orgoglio e aiutandosi a vicenda.






Cosa siamo noi due? Miglior nemici, amici, complici? Non lo so, ma so che non voglio rinunciarci.



Oltre a essere una storia d'amore che diverte, fa sognare e ricorre tropi classici e sempre efficaci come l'enemies to lovers, questo libro presenta anche una componente più seria e drammatica che prima spezza il cuore e poi lo abbraccia forte per scaldarlo e ricomporlo, e penso che questo sia uno dei maggiori punti di forza delle opere di Camy Blue. L'unica nota dolente, secondo me, è che sia nella prima parte sia verso la fine c'è una presenza eccessiva di cattiva comunicazione tra Grace e Matthew, che mi ha più volte tentata di scagliare il libro contro il muro (cosa che non farei mai) e di urlare ai diretti interessati: <<E che cavolo, datevi una svegliata! Fate cadere una torta, chiudetevi in un ascensore, fate irruzione in un castello per guardarvi negli occhi e dirvi quanto vi amate, fate quel che vi pare, ma chiaritevi!>>. I due signorini (soprattutto lei) sono, detto con affetto, delle totume cocciute e orgogliose che fraintendono la minima cosa (ribadisco: soprattutto lei) e si complicano inutilmente la vita perché non sono in grado di fare l'unica cosa sensata e ragionevole: parlarsi. Per fortuna poi riescono a riscattarsi sul finale e a ricordarci l'importanza di confessare i nostri sentimenti, invitandoci a non avere paura di metterci in gioco per raggiungere l'agognata felicità.

Se amate le commedie romantiche, le luci scintillanti di New York e il tropo enemies to lovers, non lasciatevi sfuggire The Love Map, un romanzo delizioso al sapore di frittella zuccherosa. Vi consiglio di leggerlo in autunno, con una bella tazza di cioccolata calda, la playlist preparata dall'autrice in sottofondo e un telecomando accanto, perché garantisco che a fine lettura vi verrà voglia di una bella maratona cinematografica. Per concludere, faccio i miei complimenti a Camy Blu e le auguro un grande in bocca al lupo, perché i diritti di questo libro, così come quelli del mio preferito, Le stelle non fanno rumore, sono stati acquistati da una casa di produzione cinematografica. Incrociamo tutto l'incrociabile.



Sei in ogni strada di questa città, in ogni tramonto, in ogni canzone che ascolto e in ogni poesia che leggo.



VOTO: 4,5/5












lunedì 2 settembre 2024

MaXXXine

 

TITOLO: MaXXXine

TITOLO ORIGINALE: MaXXXine

PAESE DI PRODUZIONEStati Uniti d'America

GENERE: Orrore

ANNO DI PRODUZIONE: 2024

CASA DI DISTRIBUZIONEUniversal Pictures, Lucky Red

REGIA: Ti West

CAST: Mia Goth, Elizabeth Debicki, Moses Sumney, Michelle Monaghan, Lily Collins, Bobby Cannavale, Halsey, Giancarlo Esposito, Kevin Bacon, Chloe Farnworth.

DURATA: 103 minuti 


TRAMA

Nella Hollywood degli anni 80, Maxine Minx, giovane star di film porno  e aspirante attrice mainstream, riesce finalmente a trovare l'occasione per sfondare nella mecca del cinema. Un enigmatico assassino, però, sta dando la caccia a giovani pornostar e questa terribile scia di sangue rischia di rivelare un oscuro passato con cui la protagonista dovrà fare i conti.


RECENSIONE

Non mi piace stare qui con quel nightstalker in giro.

Giunge alla sua conclusione la trilogia iniziata con X: A Sexy Horror Story, proseguita poi con il seguito/prequel Pearl e adesso con MaXXXine. Ne è nato un sodalizio artistico tra il regista Ti West e l'attrice Mia Goth che in tutte e tre le pellicole ha avuto la parte della protagonista.

MaXXXine,  capitolo conclusivo di questa trilogia, è probabilmente il film migliore di tutta la saga. La pellicola di Ti West è un grande omaggio al genere horror degli anni 70 e 80 e palesi sono i riferimenti a certi classici del genere, come ad esempio Carrie - Lo sguardo di satana di Brian De Palma.


 

MaXXXine - So badare a me stessa.  Tabby - Come ha detto ogni ragazza morta a Hollywood.
 

Indica molto di MaXXXine la citazione nei titoli di testa che fa riferimento alla storica attrice Bette Davis, e che racchiude il senso della trama della pellicola. Il finale appare un pò troppo scontato ma è un epilogo che ha una sua logica, perché appare come l'unico possibile per la trama di MaXXXine.

Nonostante nel confezionare un terzo capitolo ci siano sempre svariate difficoltà, Ti West riesce a dare una degna conclusione a questa trilogia, che è stata apprezzata e lodata da molti,  compresi  grandi registi del calibro di Martin Scorsese. Ti West è riuscito a dare una nuova vita a film considerati di nicchia e a realizzare un'opera destinata in larga parte a un pubblico cinefilo.

Il passato ha ancora un conto in sospeso è continuerà a bussare alla tua porta.


Voto: 4/5