La come sempre ottima interpretazione di Fabrizio Gifuni si concentra soprattutto sul rappresentare la gentilezza e la pacatezza caratteriale di Comencini, che ha anche condizionato il suo cinema dandogli una precisa caratterizzazione e facendone un autore molto popolare. Più che un lungometraggio esclusivamente biografico la Comencini tenta di utilizzare la storia, sua e di suo padre, come metafora per raccontare il rapporto tra genitori e figli, concentrando anche lo sguardo sulle differenze generazionali che sempre ci sono e che in questo caso vengono drammaticamente rappresentate dai tragici avvenimenti degli anni di piombo.
“Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino. Noi leggiamo e scriviamo poesie, perché siamo membri della razza umana. E la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento. Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore, sono queste le cose che ci tengono in vita!” Robin Williams.
lunedì 30 settembre 2024
Il tempo che ci vuole
La come sempre ottima interpretazione di Fabrizio Gifuni si concentra soprattutto sul rappresentare la gentilezza e la pacatezza caratteriale di Comencini, che ha anche condizionato il suo cinema dandogli una precisa caratterizzazione e facendone un autore molto popolare. Più che un lungometraggio esclusivamente biografico la Comencini tenta di utilizzare la storia, sua e di suo padre, come metafora per raccontare il rapporto tra genitori e figli, concentrando anche lo sguardo sulle differenze generazionali che sempre ci sono e che in questo caso vengono drammaticamente rappresentate dai tragici avvenimenti degli anni di piombo.
martedì 24 settembre 2024
"All that's left in the world", di Erik J. Brown
TITOLO: All that's left in the world
TITOLO ORIGINALE: All that's left in the world
SAGA: All that's left in the world #1
AUTORE: Erik J. Brown
CASA EDITRICE: Rizzoli
GENERE: Romanzo post-apocalittico young adult con romance MM
PAGINE: 448
DATA DI PUBBLICAZIONE: 6 febbraio 2024
PREZZO EBOOK: € 9,99
PREZZO CARTACEO: € 17,00
TRAMA
Che cosa rimane quando non hai più niente da perdere? Speranze azzerate e un umorismo nero con cui affrontare il mondo. Con questo bagaglio viaggia Andrew, solo, affamato e ferito, attraverso un'America spettrale, colpita da un virus che ha sterminato buona parte della popolazione mondiale. I pochi sopravvissuti sono gente pericolosa, disperati che non esitano a uccidere a sangue freddo chiunque contenda loro una latta di cibo o qualche medicina abbandonata sugli scaffali dei negozi saccheggiati. Andrew lo sa. Per questo, quando bussa alla baita di Jamie in cerca di aiuto ed è accolto da un fucile spianato, si aspetta che sia la fine. E invece no. Andrew e Jamie si riconoscono, perché in fondo si assomigliano: tutti e due provano un'innata repulsione per la spietata legge del più forte, e fidarsi uno dell'altro diventa inevitabile. La fiducia diventa amicizia, e l'amicizia con il tempo si trasforma in un legame più profondo. Ma i due ragazzi nascondono anche dei segreti e, nel corso del lungo viaggio che li attende, dovranno mettersi a nudo e chiudere i conti con il passato, lottando fianco a fianco per costruire una nuova vita insieme. Ma, proprio quando ogni cosa sembra perduta, scopriranno che l'amore è tutto ciò che resta, tutto ciò per cui vale la pena rischiare, vivere e morire.
RECENSIONE
A volte bisogna fidarsi. A volte, in questo mondo, il bene potrebbe sorprenderti.
È sempre bellissimo quando libri che puntavi da anni arrivano finalmente in italiano. Libri come questo, che costituisce l'esordio di Erik J. Brown. A causa di una pandemia di superinfluenza diffusa dagli uccelli, gran parte della popolazione mondiale è stata decimata. Andrew, un sedicenne del Connecticut, vaga da solo per l'America postapocalittica finché non finisce in una trappola per orsi. Ferito alla gamba, cerca rifugio in una baita sperduta nella foresta, e viene accolto da un fucile puntato addosso. Il proprietario è Jamison, detto Jamie, un coetaneo di Filadelfia rimasto solo a sua volta, che dopo un'iniziale ostilità accetta di aiutarlo. Piano piano i due ragazzi diventano amici, e quando uno spiacevole evento turba la quiete, si ritrovano inaspettatamente a viaggiare insieme in un mondo che sotto sotto non è cambiato affatto. Ma mentre il loro legame si trasforma in qualcosa di più profondo, oscure minacce e segreti del passato incombono.
Sapete cosa c'è di più bello di vedere i libri tanto attesi uscire in italiano? Vedere quei libri appagare e superare le aspettative, e questo è proprio il caso di All that's left in the world. Con uno stile splendido, l'autore ha dato vita a una storia estremamente toccante e profonda, ambientata in un futuro non molto lontano, come si evince dai riferimenti ai film Marvel, a Tom Holland e alla recente pandemia di COVID, tema a cui si è avvicinato con la massima sensibilità possibile. È un futuro triste che fa molta paura, perché nonostante tutto vige ancora la legge del più forte, la natura si riprende fino in fondo i suoi spazi e aumenta i pericoli a dismisura, e uomini senza scrupoli gridano forte il loro odio, cercando di costruire una società a propria immagine e somiglianza che vede una minaccia in chiunque non sia un maschio alfa bianco etero. A questo ottimo worldbuilding si accompagnano ottimi personaggi, in modo particolare Andrew e Jamie, che raccontano le loro avventure in prima persona e si fanno amare a dismisura così come sono, pregi e difetti. Sono due ragazzini smarriti che hanno perso tutto e si tengono dentro segreti che potrebbero mettere a repentaglio il loro legame, ma piano piano imparano a fidarsi l'uno dell'altro e si salvano a vicenda. Il loro amore è stupendo e commovente, mi ha fatto venire le farfalle nello stomaco con gli occhi a cuoricino, e mi ha ricordato un piacevole mix tra quello di Mateo e Rufus in L'ultima notte della nostra vita e quello di Arthur e Ben nella dilogia What if it's us. Mi rendo conto di averlo già detto altre volte, ma credo che in questo caso il paragone sia ancora più azzeccato, visto che si tratta di un romanzo queer post-apocalittico: se Andrew e Jamie fossero una canzone, sarebbero Cronaca di un tempo incerto di Michele Bravi.
Ero così spaventato prima che arrivassi. Mi hai fatto sentire al sicuro. Come se non fosse finito tutto, come se al mondo fosse rimasto ancora qualcosa. Perché adesso ho te.
L'autore ha rivelato di aver scritto questo libro perché era stufo di non vedere rappresentate le persone queer nella letteratura post-apocalittica, e fin dall'inizio è sempre stato inteso come un prodotto di finzione e intrattenimento. Poi la realtà ha finito inevitabilmente per mescolarsi alla fantasia, rendendo la pandemia un tema universale, e ciò ha in qualche modo rafforzato il cardine di questa storia: la fiducia. Stanno accadendo così tante cose brutte in questo mondo, tra guerre, ingiustizie, malattie e crisi climatiche, ma nonostante tutto esistono ancora persone capaci di dare speranza e fiducia nel genere umano, perché credono nella gentilezza, nella collaborazione, nell'amore. Persone meravigliose come Andrew e Jamie, che malgrado le avversità in realtà non hanno perso nulla di ciò che erano, né la speranza né la bontà, e fidandosi prima l'uno dell'altro e poi di chi viene loro in aiuto compiono uno di quei gesti sottili che possono rendere il mondo migliore. C'è più bisogno che mai di persone così, e di storie così.
All that's left in the world è un libro meraviglioso che entra nel cuore, un libro che commuove, fa sorridere, riflettere, tiene col fiato sospeso fino alla fine e dà speranza, ricordandoci che c'è sempre qualcosa o qualcuno per cui vale la pena lottare. Mando un forte abbraccio a Erik J. Brown, e mi auguro che il sequel esca al più presto in italiano.
Poi, però guardo Jamie; sento la sua risata, vedo il suo sorriso, e le tenebre svaniscono. Allora ritrovo di nuovo la speranza, perché so che in questo mondo c'è qualcosa per cui vale la pena lottare. Qualcosa per cui vorrò lottare sempre, se sarò costretto a farlo.
VOTO: 5/5
lunedì 23 settembre 2024
Limonov
martedì 17 settembre 2024
"Io, te & la corona reale", di Donna Freitas
TITOLO: Io, te & la corona reale
TITOLO ORIGINALE: Stefi and the Spanish Prince
AUTRICE: Donna Freitas
CASA EDITRICE: Mondadori
GENERE: Romance FM e MM young adult contemporaneo
PAGINE: 368
DATA DI PUBBLICAZIONE: 16 luglio 2024
PREZZO EBOOK: € 8,99
PREZZO CARTACEO: € 18,00
TRAMA
Stefi è sicura che Barcellona abbia tutto ciò che serve per rendere la sua estate indimenticabile e curare il suo cuore spezzato: una spiaggia splendida, tapas buone da svenire, una scuola di pasticceria prestigiosa e la possibilità di riscoprirsi più audace e libera in un posto in cui nessuno la conosce, lontano dagli Stati Uniti. E quando incontra Xavi, occhi blu come il cielo di Barcellona, capelli lunghi e scompigliati e un sorriso mozzafiato... la sua vacanza sembra prendere una strada promettente. Il ragazzo, però, nasconde un segreto che non può rivelarle: a fine estate verrà presentato al mondo intero come il Principe ereditario di Spagna. Sotto l'occhio vigile di Santiago, sua guardia del corpo, dovrebbe passare gli ultimi mesi di anonimato senza scandali e relazioni complicate. Peccato che Xavi proprio non riesca a ignorare l'aspirante pasticciera americana. E peccato che Santiago sia sempre più distratto da Diego, l'affascinante amico d'infanzia di Xavi. Ma quando qualcuno minaccerà di rivelare il segreto della Corona, potrà il cuore prevalere sul dovere e le responsabilità?
TRAMA
L'amore ci fa fare ogni genere di cose.
Dopo il bagno di sofferenza dovuto a Dark Heir avevo bisogno di una lettura leggera per riprendermi, così mi sono buttata a capofitto sul romanzo d'esordio di Donna Freitas, attirata dalla trama e dagli elementi royalty e queer (sì, lo ammetto: mi mancano i principini). Ci troviamo a Barcellona, dove Stefi, una diciassettenne americana di origini catalane a cui è stato da poco spezzato il cuore, si trasferisce per l'estate e inizia a frequentare un corso di pasticceria presso la prestigiosa Scuola Hofmann. Girando per il mercato la Boqueria si imbatte in un bancone di tapas, e viene conquistata non solo dal cibo, ma anche da Xavi, il figlio della proprietaria. Quello che la ragazza ignora è che Xavi non è altri che l'erede segreto al trono di Spagna, che sta vivendo un'ultima estate di libertà prima di essere presentato ufficialmente al mondo intero. L'ultima cosa che un principe dovrebbe fare è innamorarsi di una semplice ragazza americana, ma Santiago, il membro della guardia reale incaricato di tenerlo d'occhio, è sempre più distratto perché si sta innamorando di Diego, il migliore amico d'infanzia di Xavi, e come se non bastasse qualcuno trama nell'ombra minacciando di svelare il segreto.
Io, te & la corona reale è un romanzo delizioso e molto carino adatto per trascorrere pomeriggi di totale relax. L'autrice ha dato vita a una storia leggera e romantica con delle vibe da Piccolo grande amore e Una ragazza e il suo sogno, e da ogni pagina traspare il suo grande amore per Barcellona, che funge da vera grande protagonista. Ci sono descrizioni vivide e dettagliate di luoghi, tradizioni e piatti tipici, che hanno un unico effetto collaterale: fanno venire una gran voglia di visitare davvero questa città meravigliosa, possibilmente in un periodo diverso dell'anno, visto che la seconda parte del romanzo fa capire fin troppo bene come ci si sente a dover sopportare un'ondata di caldo. Si può quindi dire che l'ambientazione vale da sola tutto il libro. Per quanto riguarda i personaggi, li ho trovati carini e interessanti. La storia è raccontata dal punto di vista di Stefi, pronta a ricominciare da capo dopo una forte delusione e a far sentire davvero la sua voce, di Xavi, precipitato senza volerlo in qualcosa di più grande di lui e deciso a godersi fino in fondo quel che resta della sua libertà, e di Santiago, costretto a scegliere tra il desiderio di onorare il padre e i sentimenti irrazionali e bellissimi che stanno sbocciando. Ammetto di essermi approcciata a questa lettura soprattutto per la storia d'amore tra lui e Diego, ma anche quella tra Stefi e Xavi è molto dolce e carina e sa far sognare. C'è poi un'altra storia d'amore senza punti di vista che meriterebbe un romanzo a parte, ma non vi svelerò di più per non rovinarvi la sorpresa.
lunedì 16 settembre 2024
Campo di battaglia
mercoledì 11 settembre 2024
"Dark Heir", di C.S. Pacat
TITOLO: Dark Heir
TITOLO ORIGINALE: Dark Heir
SAGA: Dark Rise #2
AUTORƏ: C.S. Pacat
CASA EDITRICE: Oscar Mondadori Vault, collana Oscar Fantastica
GENERE: Fantasy storico young adult a tematica LGBTQIA+
PAGINE: 540
DATA DI PUBBLICAZIONE: 9 luglio 2024
PREZZO EBOOK: € 12,99
PREZZO CARTACEO: € 25,00
TRAMA
Le forze della Luce sono riuscite a sopravvivere al primo assalto dell'Oscurità, ma hanno pagato un prezzo terribile. Una nuova minaccia proveniente dal passato sta adesso sorgendo e solo una manciata di eroi rimane a combatterla. Inseguiti dalle forze oscure, Will e i suoi alleati dovranno abbandonare il rifugio sicuro del Baluardo e viaggiare nel cuore del vecchio mondo, stringendo nuove e pericolose alleanze per svelarne gli sconvolgenti segreti. Ma anche Will custodisce un segreto: la sua vera identità. Attratto dal bellissimo e letale James St Clair, Will si ritrova sempre più invischiato nelle trame del passato e tentato dalla sua oscurità interiore. E mentre il vecchio mondo minaccia di fare ritorno, riusciranno lui e i suoi amici a ridefinire un destino che sembra già scritto? Oppure le verità che stanno scoprendo finiranno per distruggere tutto ciò che conoscono?
RECENSIONE
Quando il male è giunto, non lo abbiamo sconfitto. Lo abbiamo solo seppellito e ci siamo detti di dimenticare.
Dopo più di un anno finalmente possiamo fare ritorno nel mondo di Dark Rise. Avevamo lasciato Will Kempen alle prese con una sconvolgente rivelazione su se stesso e James St Clair come suo nuovo alleato. Ora li ritroviamo tornare insieme al Baluardo e ricongiungersi a Violet e agli altri, pronti a decidere la prossima mossa. Grazie a un ultimo messaggio lasciato dall'ormai defunta Somma Custode, scoprono di dover partire alla volta dell'Umbria, alla ricerca dell'unico uomo che può aiutarli a fermare l'oscurità ormai prossima a sorgere. Tra nuovi alleati, scoperte incredibili, insidiose minacce e un legame sempre più stretto e profondo con l'affascinante James, Will lotta per cambiare un destino che sembra già segnato.
Come ho già detto in varie occasioni, il secondo libro di una trilogia, specialmente se il predecessore è stato spettacolare, è sempre il più difficile da scrivere, ma con Dark Heir C. S. Pacat ce l'ha fatta: ha dato vita a un altro meraviglioso gioiello, ancora più bello, potente, pazzesco, avvincente e pieno di suspense di Dark Rise. Con quello stile evocativo e raffinato che ha conquistato migliaia di cuori compreso il mio, ha inserito un nuovo tassello a una storia incredibile dalla quale è impossibile riuscire a staccarsi, perché ogni capitolo regala qualcosa di sconvolgente e inaspettato che accresce il desiderio di sapere come tutto andrà a finire. Il world building, che, ribadisco, è praticamente perfetto sotto ogni aspetto, si è arricchito, dimostrando che questa storia non ha nulla da invidiare ai classici del fantasy, e presenta una nuova ambientazione che ho adorato, essendo una delle mie regioni italiane preferite: l'Umbria. La famiglia di C.S. Pacat è originaria di Scheggino, un piccolo borgo situato nella parte della regione chiamata Valnerina, e lәi ha voluto omaggiarla ambientando gran parte di quella vicenda in quel luogo. All'epoca della stesura, tutto il mondo era fermo per colpa della pandemia, perciò ha potuto basarsi soltanto sulla sua memoria, sugli appunti e su vecchie fotografie, e ne è venuta fuori una ricostruzione davvero notevole. Notevole è anche l'evoluzione dei personaggi, quei meravigliosi personaggi pieni di sfaccettature che acquisiscono un maggior spessore e in alcuni casi fanno venire voglia di prenderli a ceffoni per certe loro scelte discutibili mentre in altri si fanno amare sempre di più. A quest'ultima categoria appartiene Will, in preda a un conflitto interiore che lo fa soffrire e lo costringe a tenere nascosta una parte di sé per evitare di perdere le persone a cui tiene. E poi c'è James, il meraviglioso James diventato il mio personaggio preferito, costretto a fare i conti con la sua nomea e la paura di cadere di nuovo vittima di poteri troppo grandi, che vede in Will un'ancora di salvezza. Ho adorato il loro legame a fuoco lento, così emozionante, commovente, pieno di tensione e angst. Perdonate il francesismo, ma per gran parte del libro mi ha fatto sclerare parecchio, così come le altre potenziali ship che si profilano all'orizzonte e coinvolgono nuovi personaggi.
La terra sarebbe un posto freddo e desolato se tu non ci fossi più.
Di due cose sono del tutto certa per quanto riguarda C. S. Pacat. Prima, non delude mai. Seconda, non importa che la storia sia uno young adult, troverà sempre il modo per dare sfogo a tutto il suo sadismo, regalando batoste improvvise ed estremamente dolorose, morte e momenti di grande sconforto. Neppure stavolta si è risparmiatә, anzi ha davvero esagerato, soprattutto con il finale da cardiopalma che dovrebbe essere illegale, non solo perché mi ha fatta disperare e piangere il diluvio universale, ma anche perché non si sa ancora quando uscirà il terzo ed ultimo capitolo, che a questo punto non oso proprio immaginare come sarà. Alla fine di Dark Rise avevo scritto che di sicuro la storia di Will e James mi avrebbe fatto penare quanto avevano fatto all'epoca Damen e Laurent, ma mi sbagliavo: qui è molto peggio, e ho tanta paura, e con tanta intendo tanta tanta. Sarà un'attesa durissima, è ovvio, ma sono convinta che ne varrà la pena.
Dark Heir è a mani basse uno dei libri più belli e sofferti dell'anno, e nonostante tutto voglio mandare un abbraccio fortissimo a C.S. Pacat: ammetto che in questo momento una parte di me vorrebbe inseguirti coi forconi (niente paura: sono troppo beneducata per farlo), ma ti ringrazio per questa storia, che mi ha ricordato ancora una volta che le cose non sono mai bianche o nere, che dobbiamo scrivere la nostra storia senza lasciarci invischiare in vecchie faide, e che a volte tutto ciò di cui abbiamo bisogno è qualcunә che crede in noi e si fida di noi.
Forse poteva bastare avere una persona, una sola persona che credeva in lui, che si fidava.
VOTO: 5/5
lunedì 9 settembre 2024
Beetlejuice Beetlejuice
mercoledì 4 settembre 2024
"The Love Map", di Camy Blue
TITOLO: The Love Map
AUTRICE: Camy Blue
CASA EDITRICE: Magazzini Salani
GENERE: Romance FM contemporaneo
PAGINE: 640
DATA DI PUBBLICAZIONE: 9 aprile 2024
PREZZO EBOOK: € 10,99
PREZZO CARTACEO: € 16,90
TRAMA
Grace Mitchell è un tornado di colori, ha la lingua tagliente e detesta tutto ciò che è romantico da quando il suo ex fidanzato le ha spezzato il cuore. Scrive per una rivista femminile, ma odia la rubrica che è costretta a curare, mentre sogna di riuscire a sceneggiare il suo primo film. Matthew Howard è un professore di Letteratura che è appena stato licenziato dalla Columbia e si deve inventare un nuovo lavoro sfruttando la sua abilità con la fotografia. È così che i due si ritrovano a lavorare insieme: dovranno scrivere una guida turistica di New York, rivisitando i luoghi iconici delle più famose commedie romantiche ambientate nella Grande Mela. Lui scatta le immagini, lei cura i testi a caccia di descrizioni che facciano battere il cuore delle lettrici. Se non fosse che Grace e Matthew già si conoscono, se non fosse che si detestano a morte, se non fosse che, un litigio dopo l’altro, l’attrazione tra loro arriverà alle stelle e si ritroveranno a doverla combattere con tutte le loro forze.
RECENSIONE
Se vi state chiedendo cosa hanno a che fare Richard Gere, Julia Roberts, Meg Ryan, Tom Hanks, Hugh Grant e ancora una lunghissima lista di attori hollywoodiani con la fase della mia vita che precede i fatti narrati in questa storia, la risposta è: niente.
Anche se l'estate è ormai agli sgoccioli la voglia di viaggiare non manca mai, quindi perché non partire con una commedia romantica scritta dalla bravissima Camy Blue, alias Silvia Ciompi. Ci troviamo a New York, dove Grace Mitchell, una ventiquattrenne originaria di Altoona (Pennsylvania), lavora per una rivista femminile come responsabile della rubrica "Come fare la casalinga perfetta". Naturalmente detesta il lavoro, così come detesta ogni forma di romanticismo da quando è stata tradita in modo meschino dal suo ex ragazzo, e conserva nel cassetto il sogno di diventare una sceneggiatrice, che è il motivo per cui si è laureata alla Columbia. Tutto cambia quando viene incaricata di scrivere una guida turistica su New York dedicata ai luoghi iconici delle commedie romantiche, dei drammi sentimentali e delle serie tv Friends, Sex & The City e Gossip Girl. Con suo sommo orrore, a occuparsi delle foto è nientemeno che Matthew Howard, trentun anni, un ex professore della Columbia che ha reso il suo ultimo semestre universitario un vero inferno, prima di essere licenziato in circostanze misteriose e di aver ripiegato sulla passione per la fotografia. Tra i due è guerra aperta fin dal primo momento, ma non sanno ancora che quella guida potrebbe rivelarsi un'occasione importante per aprire il loro cuore, sempre che i traumi del passato e le paure non rovinino tutto.
Se state cercando un libro che vi faccia sentire come in un film, allora The Love Map fa sicuramente a caso vostro: si è infatti rivelata una storia scoppiettante, divertente e romantica, in perfetto equilibrio tra leggerezza e profondità, che mi ha in piccola parte ricordato la commedia Tutto l'amore del mondo con Nicolas Vaporidis e Ana Caterina Morariu. Come nel caso dei precedenti lavori, una delle cose che ho maggiormente apprezzato è l'ambientazione. L'autrice è infatti riuscita a catturarla alla perfezione, facendoci osservare con gli occhi dell'amore alcuni dei luoghi cinematografici più famosi e trasmettendoci il desiderio di essere davvero lì, a passeggiare per Central Park, ad assaggiare la cioccolata calda ghiacciata del Serendipity 3, o anche a sederci al tavolino dove Meg Ryan simula l'orgasmo in Harry ti presento Sally per ordinare Quello che ha preso la signorina. Inoltre la scelta di ambientare la storia a cavallo tra l'autunno e l'inverno è stata davvero geniale, e penso che abbia contribuito a rendere l'esperienza di lettura ancora più immersiva. Altro punto di forza sono i personaggi, sia quelli più viscidi da prendere a padellate sia i due protagonisti, che come sempre raccontano la storia in prima persona mediante i punti di vista alternati. Devo ammettere di aver avuto parecchie difficoltà con Grace all'inizio (cosa che mi è dispiaciuta, essendo lei un'omonima della mia fantastica cuginetta londinese), perché è molto cinica e ha la lingua fin troppo tagliente, mentre mi sono affezionata fin da subito a Matthew e alle sue poesie. Insieme sono una gran bella coppia, è divertente vederli battibeccare, ed è emozionante vederli crescere, aprirsi e innamorarsi a fuoco lento mettendo da parte il proverbiale orgoglio e aiutandosi a vicenda.
Cosa siamo noi due? Miglior nemici, amici, complici? Non lo so, ma so che non voglio rinunciarci.
Oltre a essere una storia d'amore che diverte, fa sognare e ricorre tropi classici e sempre efficaci come l'enemies to lovers, questo libro presenta anche una componente più seria e drammatica che prima spezza il cuore e poi lo abbraccia forte per scaldarlo e ricomporlo, e penso che questo sia uno dei maggiori punti di forza delle opere di Camy Blue. L'unica nota dolente, secondo me, è che sia nella prima parte sia verso la fine c'è una presenza eccessiva di cattiva comunicazione tra Grace e Matthew, che mi ha più volte tentata di scagliare il libro contro il muro (cosa che non farei mai) e di urlare ai diretti interessati: <<E che cavolo, datevi una svegliata! Fate cadere una torta, chiudetevi in un ascensore, fate irruzione in un castello per guardarvi negli occhi e dirvi quanto vi amate, fate quel che vi pare, ma chiaritevi!>>. I due signorini (soprattutto lei) sono, detto con affetto, delle totume cocciute e orgogliose che fraintendono la minima cosa (ribadisco: soprattutto lei) e si complicano inutilmente la vita perché non sono in grado di fare l'unica cosa sensata e ragionevole: parlarsi. Per fortuna poi riescono a riscattarsi sul finale e a ricordarci l'importanza di confessare i nostri sentimenti, invitandoci a non avere paura di metterci in gioco per raggiungere l'agognata felicità.
Se amate le commedie romantiche, le luci scintillanti di New York e il tropo enemies to lovers, non lasciatevi sfuggire The Love Map, un romanzo delizioso al sapore di frittella zuccherosa. Vi consiglio di leggerlo in autunno, con una bella tazza di cioccolata calda, la playlist preparata dall'autrice in sottofondo e un telecomando accanto, perché garantisco che a fine lettura vi verrà voglia di una bella maratona cinematografica. Per concludere, faccio i miei complimenti a Camy Blu e le auguro un grande in bocca al lupo, perché i diritti di questo libro, così come quelli del mio preferito, Le stelle non fanno rumore, sono stati acquistati da una casa di produzione cinematografica. Incrociamo tutto l'incrociabile.
Sei in ogni strada di questa città, in ogni tramonto, in ogni canzone che ascolto e in ogni poesia che leggo.
VOTO: 4,5/5