martedì 9 aprile 2024

"Game of Gods. Discesa agli Inferi", di Hazel Riley

 


TITOLO: Game of Gods. Discesa agli Inferi

SAGA; Game of Gods #1

AUTRICE: Hazel Riley

CASA EDITRICE: Sperling & Kupfer

GENERE: Mystery Romance FM contemporaneo

PAGINE: 538

DATA DI PUBBLICAZIONE: 24 ottobre 2023

PREZZO EBOOK: € 9,99

PREZZO CARTACEO: € 17,90



TRAMA



Ricchi e intelligentissimi, i fratelli Lively Hades, Apollo, Hermes, Aphrodite e Athena - sono i più popolari di Yale: nessuno osa avvicinarli, ma tutti li conoscono e li guardano da lontano. Ogni venerdì sera organizzano quelli che sono diventati famosi come i Giochi degli Dèi, in cui all'avversario non si riserva nessuna pietà. Batterli è impossibile. Quando Haven arriva al campus come matricola, rimane affascinata da loro, anche se un po' impaurita, finché Hades si accorge di lei... L'amore che scoppia tra i due è irrefrenabile, ma si rivela ben presto una vera e propria discesa all'Inferno. I giochi a Yale, infatti, sono solo una minuscola parte di quello che nascondono i Lively: la posta in palio è alta e Haven ancora non sa che la pedina principale della partita è proprio lei.



RECENSIONE



Esistono due tipi di persone al mondo: quelle che vedono il bicchiere mezzo pieno e quelle che lo vedono mezzo vuoto. A me piace stare nell'esatto centro. Dunque, guardo il bicchiere per quello che è davvero: un bicchiere d'acqua. Poco mi importa se ne manca metà o se ce n'è metà: l'acqua è lì, in ogni caso.



Sono sempre stata affascinata dai retelling della mitologia greca, anche se finora non mi ero mai approcciata a quelli dedicati alla storia di Ade e Persefone, dei quali ho ormai perso il conto. A farmi compiere questo passo ci ha pensato Hazel Riley, una giovanissima scrittrice italiana che ammiro molto e della quale avevo già recensito tre opere prima di questa, col suo vero nome. La protagonista è Haven Cohen, una matricola della facoltà di Legge di Yale che nella vita ha avuto non poche difficoltà e desidera tanto avere il bicchiere pieno invece che a metà. Il primo giorno di università conosce i fratelli Lively, tre ragazzi e due ragazze che portano i nomi delle divinità greche, hanno una strana fissazione per le mele e sono noti soprattutto per i Giochi degli Déi che organizzano ogni venerdì sera al solo scopo di far perdere e umiliare gli avversari. In quanto ludopatica, Haven, nonostante i pareri contrari del fratello maggiore Newt e degli amici, comincia a desiderare di essere invitata a partecipare, e di conoscere meglio i Lively, in particolare Hades, un ragazzo scontroso e arrabbiato col mondo con il quale volano scintille e litigi fin dal primo momento. La ragazza ancora non sa che tra di loro sboccerà un amore tanto intenso quanto proibito e che quella famiglia nasconde oscuri segreti in cui rischia di rimanere invischiata.

Game of Gods si è rivelato un romanzo avvincente e appassionante che ha dato una nuova conferma del talento di Hazel Riley. Con quella buona dose di ilarità, dramma e romanticismo che la contraddistingue ha dato vita a una storia molto intrigante, le cui atmosfere mi hanno ricordato un po' Twilight, ma in un contesto mystery invece che fantasy. Una delle prime cose che saltano all'occhio è l'amore (da me condiviso) che l'autrice nutre nei confronti della mitologia greca: ogni capitolo si apre infatti con un frammento di mito o la descrizione delle caratteristiche di una divinità. Tali elementi compaiono anche nel bel mezzo della narrazione e in alcuni casi risultano utili per la caratterizzazione dei personaggi, che ancora una volta costituiscono uno dei principali punti di forza. Come sempre accade nei romanzi di Hazel Riley, ci sono i giullari di corte che ti fanno sbellicare dalle risate anche nei momenti di massima tensione (e come da copione, uno di loro si chiama Liam), antagonisti per i quali le sprangate sui denti sarebbero delle carezze, e due protagonisti fantastici che regalano una storia d'amore da batticuore vissuta in una corsa spericolata sull'ottovolante delle emozioni. Sono pieni di difetti che mi hanno spinta più volte a sognare di tirarli fuori dal libro per dare loro una bella strigliata, ma si fanno anche amare, perché Haven è molto determinata e non ha paura di mettersi in gioco, mentre Hades piano piano inizia ad abbracciare in pieno i sentimenti che per tutta la vita gli sono stati negati e a dipingere d'oro le cicatrici del corpo e dell'anima. Devo dire però che il mio personaggio preferito è Apollo, non solo per l'aspetto, ma anche e soprattutto per la dolcezza, la sensibilità e il coraggio. Ci sono stati dei momenti in cui l'ho shippato con Haven, tuttavia, essendo questo un retelling della storia di Ade e Persefone ed essendo i protagonisti una gran bella coppia, ho accettato tutto di buon grado. Spero tanto che lui abbia comunque un lieto fine e che non gli venga riservato lo stesso trattamento di Marco Valentín Peña nella trilogia cinematografica The Kissing Booth (ti meritavi di meglio!)






-Noi due apparteniamo a due posti diversi. Tu al Paradiso e io all'Inferno. Non mi è permesso raggiungerti.

-Allora andrò all'Inferno con te.



Un altro grandissimo punto di forza di questo libro è costituito dall'inquietante fascino dei giochi (che non vi descriverò per non rovinare la sorpresa. Vi basti sapere che molto più pericolosi di quanto crediate, sia a livello fisico che emotivo) e dalle atmosfere, capaci di spaziare tra il mistero, la passionalità e una tensione fortissima che incolla alle pagine fino alla fine. Non mancano alcune imprecisioni, ingenuità e italianismi che vanno un po' a minare la sospensione dell'incredulità, ma a parte ciò Game of Gods è un libro splendido e promettente in cui c'è parecchia carne al fuoco e non viene lasciato mai un attimo di respiro. C'è anche un finale da cardiopalma che ti butta via dalla storia proprio sul più bello e ti fa domandare senza sosta cosa succederà dopo. Per fortuna non si dovrà attendere molto, perché il secondo ed ultimo capitolo, Game of Titans, uscirà il 15 aprile. Grazie per questo inizio, Hazel Riley. Sono tanto curiosa di sapere come andrà a finire.



Ki egó se agapó, Persefóni mou. Anche io ti amo, mia Persefone.



VOTO: 4/5






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