TITOLO: Heartsong. Il canto del cuore
TITOLO ORIGINALE: Heartsong
SAGA: Green Creek #3
AUTORE: TJ Klune
CASA EDITRICE: Triskell Edizioni (ora fuori catalogo)
GENERE: Urban fantasy contemporaneo con romance MM
PAGINE: 496
DATA DI PUBBLICAZIONE: 7 aprile 2021
TRAMA
Tutto quello che Robbie Fontaine ha sempre voluto è un posto da considerare casa. Dopo la morte della madre passa da un branco all'altro, formando legami provvisori per evitare di diventare selvaggio. Gli basta… finché il presidio dei lupi a Caswell, nel Maine, non lo convoca. La vita da braccio destro di Michelle Hughes, il capo di tutti gli Alfa, e l'amicizia preziosa di un vecchio stregone insegnano a Robbie che cosa significhi fare parte di un branco, avere una casa. Ma quando Michelle lo invia in una missione sul campo, Robbie si ritrova a mettere in discussione da dove viene e tutto quello che gli hanno raccontato. Girano voci di lupi traditori e magia selvaggia, ma chi sono i traditori e chi il tradito? Cosa più importante, Robbie ha un bisogno disperato di risposte, perché uno dei presunti traditori è Kelly Bennett… il lupo che potrebbe essere il suo compagno. La verità ha un modo tutto suo di venire allo scoperto. E quando succede, tutto si disintegra.
RECENSIONE
Era erba. E acqua di lago. Era luce del sole.
Eccoci di nuovo qui a Green Creek, nel terzo capitolo delle avventure dei miei licantropi queer preferiti. A tredici mesi di ditanza dalle vicende di Ravensong, a Caswell nel Maine, il giovane lupo Robbie Fontaine lavora come braccio destro di Michelle Hughes, l'Alfa di tutti e ha un anziano stregone per amico. Dopo tanti anni trascorsi a passare da un branco all'altro crede di aver finalmente trovato il suo posto nel mondo, ma è circondato da un alone di tristezza che non riesce a spiegarsi, e a causa di una bizzarra catena di eventi scopre dell'esistenza di un branco costituito da ribelli e abomini che mira a uccidere Michelle: i Bennett. A seguito di una telefonata allarmante e misteriosa da parte di una persona che sostiene di conoscerlo, Robbie parte in cerca di risposte, e al centro di un ponte fa tre scoperte sconvolgenti: i suoi ricordi sono stati cancellati da una potente magia, i Bennett sono il suo vero branco, e tra di loro c'è Kelly, il suo compagno. Per poter recuperare la memoria e i legami perduti, Robbie dovrà intraprendere un percorso difficile e doloroso insieme a tutto il branco in una corsa contro il tempo, perché soltanto se saranno tutti uniti potranno sconfiggere il vero nemico.
Se c'è una cosa che ho imparato in quattro anni è che, qualunque sia la storia, TJ Klune non cessa mai di sorprendermi, e neanche questa volta ha fatto eccezione: Heartsong si è infatti rivelato uno dei libri più belli che abbia mai scritto, nonché, almeno per ora, il migliore di tutta la saga. Se dovessi scegliere soltanto tre parole per descriverlo sceglierei senza ombra di dubbio "sofferto ma stupendo", perché rispetto alle trame dei suoi predecessori, pur mantenendo una dimensione leggera di ilarità che aiuta a stemperare i momenti di tensione, questa è caratterizzata da toni molto più cupi e dolorosi e raggiunge un livello di emotività pari soltanto a Sotto la Porta dei Sussurri, la mia lettura preferita del 2022. Per questa ragione, il primo consiglio che mi sento di dare a chi è particolarmente incline alle lacrime come la sottoscritta è cercare, per quanto possibile, di non leggerlo in pubblico a meno di non avere a disposizione una dose abbondante di Klunex. Oltre all'infinita valle di lacrime gli effetti collaterali che questo terzo capitolo può scatenare sono un odio viscerale nei confronti degli antagonisti e un amore sempre più forte per questo mondo, per la naturalezza della rappresentazione e per i personaggi. A tal proposito vorrei cogliere l'occasione per rimangiarmi tutte le malignità che ho pensato su Robbie poco dopo la sua entrata in scena a inizio saga. Lo avevo già rivalutato nelle parti finali di Wolfsong e apprezzato molto di più in Ravensong, ma è stata la possibilità di conoscere il suo punto di vista in questo capitolo a farmelo amare davvero. Credo che molte persone possano identificarsi facilmente in lui: vuole un posto da chiamare casa, vuole una famiglia e un amore vero, e ha paura di non essere capito, di essere abbandonato e rimanere solo, e pagina dopo pagina lo vediamo crescere e dimostrarsi coraggioso, leale, protettivo e d'animo gentile. È cresciuto anche il mio affetto per Kelly, quel tesoro di licantropo profumato di erba, acqua di lago e luce del sole, che, oltre ad offrire un'ottima e naturale rappresentazione dell'asessualità, finalmente ha l'occasione di risplendere, anche se per qualche strana ragione TJ Klune ha voluto trasformarlo in un sacco da boxe vivente, perché, poveraccio, a questo giro capitano tutte a lui. Se credevate che la storia d'amore tra Gordo e Mark fosse la più dolorosa di sempre, sappiate che vi sbagliavate di grosso: neanche quella di Robbie e Kelly lesina in sofferenza, ma posso assicurarvi che vale la pena, è molto romantica e ha una dolcezza disarmante che regala sequenze meravigliose e fa sognare.
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