TITOLO: The Covenant
TITOLO ORIGINALE: Guy Ritchie's The Covenant
GENERE: Guerra, azione, thriller
ANNO DI PRODUZIONE: 2023
CASA DI DISTRIBUZIONE: Amazon Prime
PAESE DI PRODUZIONE: Regno Unito, Spagna
REGIA: Guy Ritchie
CAST: Jake Gyllenhaal, Dar Salim, Anthony Starr, Sena Sagar, Alexander Ludwing, Jason Wong, Rhys Yates, Christian Ocioa Lavernia, Jonny Lee Miller,Bobby Schoifield, Emily Beecham, James Nelson Joyce
TRAMA
Durante la guerra americana in Afghanistan, un interprete locale rischia la vita per portare in salvo il sergente John, gravemente ferito, attraverso chilometri e chilometri di un sentiero lungo e tortuoso.
RECENSIONE
I soldi non sono il motivo per cui vuole fare questo lavoro e i talebani hanno ucciso suo figlio.
Dopo il successo di The Gentlemen, Guy Ritchie torna alla regia questa volta con un film bellico che narra una delle guerre che hanno avuto il maggior impatto nel mondo post 11 settembre, ovvero il conflitto in Afghanistan contro il talebani.
The Covenant è una pellicola che riesce a combinare molto bene le sequenze d'azione con il sentimento della drammatica storia narrata nel film. La sequenza scenicamente migliore è sicuramente quella dove i militari subiscono l'attacco da parte dei talebani e dove inizia la fuga dei due protagonisti. Il punto forte della sceneggiatura è che i protagonisti non potrebbero essere più diversi tra di loro ma riescono perfettamente a rappresentare il dramma delle guerra che li unisce.
Lui si nasconde in un buco da qualche parte. Dovrei esserci io in quel buco.
The Covenant è un film che tenta di eliminare ogni retorica sulla opportunità degli interventi bellici americani, evitando la rappresentazione di facili e ambigui eroismi. Il film si giova inoltre di due ottimi interpreti come Jake Gyllenhaal e Dar Salim, entrambi molto bravi nei loro ruoli, soprattuto Salim che è la vera novità della pellicola.
The Covenant non sarà il film di guerra definitivo della nostra tormentata epoca ma è comunque uno dei migliori film realizzati sul conflitto afghano e che usa abilmente questa vicenda come allegoria per raccontare il rapporto complesso tra due diverse vittime della guerra.
Ascolta, tu sarai solo. Vai ad adattarti. E' tutto quello che avrai.
Voto : 3,5/5
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